Che ruolo giocò il capo delle S.S. e della Polizia tedesca in Italia generale Karl Wolff, soprannominato "lupacchiotto" dal suo superiore Himmler, nelle vicende delle opere d'arte fiorentine asportate in Alto Adige? Fu per amore dell'arte o per interesse personale a salvare se stesso che intavolò trattative con i Servizi Segreti americani a Zurigo? Quali effetti scaturirono dal suo intervento per scongiurare il pericolo che le opere in questione oltrepassassero il confine dell'Austria, contro le pressioni di Hitler che sognava di creare a Linz il Führermuseum? Dove sono finite le opere d'arte che ancora oggi non sono state ritrovate? E quante ne mancano ancora dai Musei fiorentini? Nuovi documenti e testimonianze fanno luce su questa appassionante vicenda, che riguarda Firenze e il mondo intero, personaggi noti e meno noti, sullo sfondo della fine della Seconda guerra mondiale.
Il «Lupo» che salvò gli Uffizi. Come il generale Karl Wolff, capo delle S.S. e della polizia germanica in Italia, usò anche l’arte fiorentina per salvare la sua vita
sconto
5%
Titolo | Il «Lupo» che salvò gli Uffizi. Come il generale Karl Wolff, capo delle S.S. e della polizia germanica in Italia, usò anche l’arte fiorentina per salvare la sua vita |
Autori | Francesca Graziati, Paolo Paoletti |
Editore | Società Editrice Fiorentina |
Formato |
![]() |
Pagine | 144 |
Pubblicazione | 09/2023 |
ISBN | 9788860327178 |
Promozione valida fino al 12/02/2027