Scritto tra l’agosto 1937 e il febbraio 1943, il "Diario" di Galeazzo Ciano – «una fonte memorialistica di primaria importanza» nelle parole di Renzo De Felice – è un documento prezioso per la comprensione dell’ultima fase del regime mussoliniano: il periodo fatale che va dall’incubazione del secondo conflitto mondiale ai mesi che precedono la caduta del fascismo. L’esistenza del "Diario" è nota dalla fine degli anni Trenta ai collaboratori più stretti di Ciano, ai quali il ministro degli Esteri confida di volerlo pubblicare a guerra finita, allo scopo di riabilitarsi politicamente dinanzi alle potenze alleate. A partire dall’estate del 1943, la «caccia» alle agende manoscritte del genero del Duce da parte dei servizi d’intelligence tedeschi e americani è al centro di un’avvincente spy story in bianco e nero. Una vicenda di tradimenti, colpi bassi, giochi doppi e tripli che Giuseppe Casarrubea e Mario José Cereghino ricostruiscono nel loro saggio introduttivo. Grazie soprattutto al ritrovamento di vari fascicoli dell’Office of Strategic Services (Oss) e dello Special Counter Intelligence (Sci), carte degli anni Quaranta recentemente desecretate negli Uniti d’America e in gran parte inedite in Italia.
Diario 1937-1943
Titolo | Diario 1937-1943 |
Autore | Galeazzo Ciano |
Introduzione | Giuseppe Casarrubea, José Cereghino |
Collana | Storie |
Editore | Castelvecchi |
Formato |
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Pagine | 816 |
Pubblicazione | 11/2018 |
ISBN | 9788832825237 |