Nel culto ebraico, il kaddish è una breve preghiera composta da piccole formule di lode a Dio in lingua aramaica. Ricorre spesso durante le orazioni giornaliere e viene recitata anche in suffragio dell'anima di un parente. La prima parola del libro è "No!". È così che il narratore, uno scrittore ebreo ungherese di mezz'età, György Köves, risponde a un conoscente che gli chiede se ha un figlio. È la stessa risposta data alla moglie (ora ex moglie) quando, anni prima, lei aveva espresso un desiderio di maternità. Mentre il narratore si rivolge al bambino che non si è sentito di mettere al mondo, introduce il lettore nei labirinti della sua coscienza, drammatizzando i paradossi che accompagnano la sopravvivenza alla catastrofe di Auschwitz.
Kaddish per il bambino non nato
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| Titolo | Kaddish per il bambino non nato |
| Autore | Imre Kertész |
| Traduttore | Mariarosaria Sciglitano |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | UNIVERSALE ECONOMICA, 8624 |
| Editore | Feltrinelli |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 107 |
| Pubblicazione | 06/2015 |
| ISBN | 9788807886249 |
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