fbevnts Il cannibale che è in noi. Ammalarsi e guarire da anoressia e bulimia
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Il cannibale che è in noi. Ammalarsi e guarire da anoressia e bulimia

sconto
5%
Il cannibale che è in noi. Ammalarsi e guarire da anoressia e bulimia
Titolo Il cannibale che è in noi. Ammalarsi e guarire da anoressia e bulimia
Autore
Collana Serie di psicologia, 441
Editore Franco Angeli
Formato
Formato Libro Libro: Copertina morbida
Pagine 170
Pubblicazione 02/2022
ISBN 9788835135692
 
Promozione valida fino al 12/02/2027
23,00 21,85

 
risparmi: € 1,15
0 copie in libreria
Ordinabile
Il libro affronta l'atroce parabola che porta un soggetto ad ammalarsi di anoressia-bulimia. Ne indaga a fondo, tramite la lente della psicoanalisi, le radici più intime, corroborando l'indagine con storie vere, vissute e sofferte. Si tratta prevalentemente di giovani donne, ma non solo. L'anoressia e la bulimia contemporanee sono un modo di rifiuto della materia in nome della ricerca di altro. Il sacrificio che questi giovani s'impongono punta all'eliminazione della materia per raggiungere la sostanza. Nell'anoressia, così come nella bulimia, a sottrarsi, a perdere la forma è appunto il corpo, in favore di un primato dello spirito che, pur di non essere asservito al corpo, si consegna allo strapotere dispotico dell'Io. Possiamo dunque vedere nelle anoressie e bulimie contemporanee una forma di vocazione mancata? L'ipotesi di questo volume va in questa direzione. Chi soffre di anoressia e bulimia, pur di scongiurare il pericolo di offrire il proprio corpo al desiderio di un altro, facendosene oggetto, prova a spogliarsi della carne stessa, sino al punto di ridursi all'osso, all'assenza di un corpo inessenziale. L'anoressia applica alla lettera (ed è qua il suo errore logico) l'imperativo mistico dello spogliarsi di tutto per puntare ad altro. Questa è la sua vocazione irrealizzabile: un cannibalismo metafisico. Nello stesso tempo questi disagi sono lo specchio del nostro tempo, sempre più connotato dalla distruttività e dalla voracità. È il mito di Crono (un mito cannibalico) che oggi sembra aver sostituito quello di Edipo, mettendo Thanatos al posto di Eros, la distruzione e la voracità al posto del desiderio e dell'amore. Ma esiste una strada per guarire da queste malattie dell'anima ed è quella di un'askesis soggettiva che impegna il soggetto nell'elaborazione di un lutto che lo separa dall'altro, e riduce lo strapotere dell'Io per restituire a queste monache moderne un legame veritiero con il desco comunitario.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.