L'uso delle tecniche immaginative è probabilmente nato con l'essere umano, tanto che l'impiego dell'immaginazione per cambiare lo stato di coscienza e i processi inconsci è stato alla base delle pratiche di guarigione sciamanica da almeno 20.000 anni. Le immagini hanno caratteristiche simili alle metafore: sono dotate di forte carica espressiva ed evocativa, sono costruibili e ri-costruibili all'interno di differenti cornici di significato e, proprio per questo, sono una preziosa risorsa nel processo terapeutico. Nell'epistemologia cognitiva costruttivista relazionale è previsto un cambiamento di significati rispetto alla percezione di sé e di sé con gli altri, che passa attraverso la comunicazione implicita fra terapeuta e paziente nel “qui e ora”. Nel contesto relazionale allargato nel quale siamo immersi e attraverso la conoscenza viscerale ed emotiva del proprio modo di funzionare, l'immaginazione consente altre esperienze che contribuiscono a riconcettualizzare e dare nuove forme agli schemi intersoggettivi creati nel passato. Nel contesto terapeutico l'albo illustrato diventa strumento dove parole e immagini si alternano sinergicamente, dando vita a una storia non solo da leggere o da guardare, ma da vivere anche con lo sguardo volto al futuro. Il testo descrive come il terapeuta possa utilizzare l'albo illustrato con delicatezza e consapevolezza quale chiave di accesso preziosa per osservare, perturbare, ristrutturare e creare nuovi significati. La presenza di casi clinici esplicativi illustra e valida il potenziale di tale strumento nelle differenti fasi e contesti di vita.
Gli albi illustrati nella pratica clinica
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| Titolo | Gli albi illustrati nella pratica clinica |
| Curatori | Isabella Cardani, Marta Rizzi, Giorgio Rezzonico |
| Argomento | Medicina Altre branche della medicina |
| Collana | Psicoterapie, 1250.383 |
| Editore | Franco Angeli |
| Formato |
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| Pagine | 170 |
| Pubblicazione | 11/2025 |
| ISBN | 9788835174837 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

