L'interesse di Merisi per un interprete originale e scomodo come Montano è sorto al di fuori di ogni incontro personale e ragione corporativa, per effetto di una ricerca di significati che si stanno smarrendo e che urge riscoprire, su basi nuove: i significati trasmessi dai classici, che dobbiamo tornare a reinterrogare in un mondo globalizzato. Contro letture banalizzanti Montano in Manzoni o del lieto fine ha interpretato il vissero felici e contenti su cui si concludono i Promessi sposi in una chiave problematica e per nulla consolatoria (perché problematica è la vita in sé). Merisi ripercorre questo nodo, che investe l'interpretazione complessiva del libro, insieme con gli altri problemi discussi da Montano: le idee politiche di Manzoni e la sua profonda teoria dell'arte, il problema della tragedia e quello della lingua, il (supposto) ruolo della Provvidenza e il rifiuto del romanzesco e del sensazionale (oggi diremmo degli effetti speciali).
Ma non è un «romanzo storico»... Rocco Montano lettore dei Promessi sposi
Titolo | Ma non è un «romanzo storico»... Rocco Montano lettore dei Promessi sposi |
Autore | Massimiliano Merisi |
Collana | Civiltà letteraria italiana, 44 |
Editore | Edisud Salerno |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 01/2010 |
ISBN | 9788895154763 |