È possibile valorizzare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica senza che questo significhi venderlo? È possibile cioè preservarne il valore d’uso nell’ottica di un’economia fondamentale in cui le infrastrutture della vita quotidiana rimangano di proprietà pubblica? Le politiche della casa necessitano di nuovi investimenti e nuovi interventi di edilizia residenziale pubblica, ma il lavoro di riqualificazione dei quartieri esistenti può contribuire al loro ridisegno. Il progetto delle Quattro Corti nel quartiere Stadera a Milano risulta pionieristico ed emblematico. Alla fine degli anni Novanta, due palazzine popolari al tempo inutilizzabili vengono concesse da Regione Lombardia e dall’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale in comodato per venticinque anni a cooperative che le ristrutturano e ne diventano gestori, in assenza di profitto. Ripercorrendo l’esperienza e analizzandone gli esiti, la ricerca invita a una riflessione sulle condizioni alle quali il privato sociale può rivestire un ruolo importante nel fornire una risposta congiunta alla crescente domanda di alloggi a costi accessibili e alla tutela del patrimonio pubblico.
Cooperative e case popolari. Il caso delle Quattro Corti a Milano
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Titolo | Cooperative e case popolari. Il caso delle Quattro Corti a Milano |
Autori | Massimo Bricocoli, Marco Peverini, Anna Tagliaferri |
Collana | Architettura e città. Nuove fome dell’abitare |
Editore | Il Poligrafo |
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Pagine | 200 |
Pubblicazione | 06/2021 |
ISBN | 9788893871723 |
Promozione valida fino al 12/02/2027