La domanda sull’origine del male occupa da sempre l’uomo: il presente saggio vuole contribuire alla discussione aperta. Inizia con gli inni gioiosi di Paolo, che guarda non il passato del peccato, ma il presente e il futuro della redenzione di Cristo. La salvezza è attiva, anche se tesa al definitivo compimento. Dopo Paolo e con Agostino, invece, la riflessione si sposta a ritroso sulle oscurità del primo peccato, ne calca i toni distruttivi. La colpa pesa sull’umanità ed esercita ancora i suoi effetti. Si perde di vista la natura dell’uomo immagine di Dio e ci si concentra sulla ragione e sulla volontà, divenute succubi della concupiscenza. La definizione proposta cerca di tenere in tensione due poli: il peccato originale è una possibilità dell’essenza umana, ma il mistero di Cristo ne opera la liberazione salvifica reale. La croce e la risurrezione la investono e la trasformano, così da infondere speranza in ogni uomo che ami e combatta oggi per un mondo migliore e una vita più alta.
La natura del peccato originale. Tra Paolo di Tarso e Agostino d'Ippona
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| Titolo | La natura del peccato originale. Tra Paolo di Tarso e Agostino d'Ippona |
| Autore | Pierluigi Cacciapuoti |
| Editore | Ancora |
| Formato |
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| Pagine | 304 |
| Pubblicazione | 10/2019 |
| ISBN | 9788851419547 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

