L’interrogativo e il profilo etico allargano l’esperienza teoretica e pratica in direzione di altri/e sullo sfondo dell’orizzonte più ampio che il più-che-vita mette in gioco. L’etica ha il suo terreno in questo gioco di rinvii tra sfera personale e sfera interpersonale, tra riflessione critica e costellazioni emotive in cui si configura il senso della vita umana. Un processo aperto che ha il suo punto di articolazione nel sentimento dell’autonomia e del rispetto per la vita in ogni sua forma e la sua linea di confine nella dignità. Come l’etica, la dignità non risponde a una virtù o ad un valore preciso rinviando sempre e comunque allo sfondo che mantiene la distanza tra affidamento e resistenza, senso comune e senso di sé. È la distanza che consente di mantenere aperto l’orizzonte come linea immaginaria di un altrimenti e di un altrove. Questo testo vuole essere un esercizio senza pretendere conclusioni o tentare meta discorsi nella convinzione che argomentare non richiede solo presentare e dare ragioni, ma risvegliare il senso comune, lasciar parlare la vita ordinaria sottraendosi al dispotismo della ragione.
Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità
sconto
5%
Titolo | Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità |
Autore | Rossella Bonito Oliva |
Collana | Etica e vita comune, 2 |
Editore | LED Edizioni Universitarie |
Formato |
![]() |
Pagine | 112 |
Pubblicazione | 12/2016 |
ISBN | 9788879167949 |
Promozione valida fino al 12/02/2027