Montesquieu viaggiò in Italia tra il 1728 e il 1729 e conobbe bene la nostra letteratura, che per lui era quasi una cosa sola con la latina: arrivato alla fine dell'Esprit des lois, citò, quasi in forma di ringraziamento, una solenne clausola virgiliana ("Italiam, Italiam": il grido dei compagni di Enea all'approdo dal lungo viaggio). Voltaire in Italia non venne mai ma amò la nostra lingua e la nostra letteratura, pur aborrendo papisti e inquisitori ("veramente l'Italia è mia patria", scrisse a un corrispondente parmigiano, per altro sacerdote). I due studi raccolti in questo volume – dotti quanto eleganti – guardano all'illuminismo francese attraverso il prisma italiano, mostrando legami e diffidenze, emulazioni e resistenze tipiche di un'Italia che, come tutta Europa, ragionava in francese ma immaginava con la lingua di Ariosto e di Metastasio.
Montesquieu e Voltaire in Italia. Due studi
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| Titolo | Montesquieu e Voltaire in Italia. Due studi |
| Autore | Salvatore Rotta |
| Curatore | Franco Arato |
| Collana | Il vaglio, 70 |
| Editore | Mucchi Editore |
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| Pubblicazione | 11/2016 |
| ISBN | 9788870007169 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

