Viella: La memoria restituita
Tra Rivoluzione e Restaurazione. Le «Memorie» del monastero di S. Maria delle Vergini di Verona
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 188
Le Memorie Cronologiche del monastero di S. Maria delle Vergini di Verona raccontano l'origine e i primi trent'anni di vita della comunità religiosa fondata dalla veneta Anna Brunetti all'inizio del XIX secolo per l'educazione delle bambine. Le pagine iniziali sono dedicate alla vita della fondatrice e alla sua volontà di creare una scuola gratuita per l'istruzione cristiana delle ragazze durante gli anni controversi dell'invasione napoleonica in Italia e della soppressione delle congregazioni religiose. La cronaca segue lo sviluppo della comunità anche nel periodo della Restaurazione e della creazione del Regno lombardo-veneto, descrivendone la trasformazione da istituzione scolastica aperta sul territorio a monastero di clausura. Il testo costituisce quindi una fonte storica di primaria importanza sul confronto tra Stato/Stati e Chiesa, nonché sul rapporto tra genio femminile e religione, tra vita attiva e vita contemplativa.
Un'illusione di femminile semplicità. Gli «Annali» delle orsoline di Bellinzona (1730-1848)
Miriam Nicoli, Franca Cleis
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 368
Il presente volume unisce storia religiosa e prospettiva di genere offrendo percorsi di vita femminile consacrata tra adeguamento alla norma, intraprendenza in seno alla comunità, conflitti e concezioni diverse della spiritualità. Vicende complesse vissute tra XVIII e XIX secolo sullo sfondo di due rivoluzioni: la prima in seno al convento, che vide opporsi due fazioni capitanate rispettivamente dalla madre fondatrice e dalla figlia del fondatore; la seconda, epocale, che portò alla fine dell'Antico Regime nei territori della vecchia Confederazione elvetica e che diventò per le orsoline una controrivoluzione agguerrita per la riconquista della loro vita di comunità. I preziosi documenti manoscritti di mano femminile qui editi - in particolare il libro degli Annali - fanno luce sulla società dell'epoca: redatti in una minuziosa e preziosa cronistoria permettono di entrare all'interno di un Collegio orsolino e di coglierne le diverse sfaccettature, illustrandone la varietà e la densità delle relazioni e i giochi di potere. Non da ultimo, consentono di riflettere sulla literacy e sulla agency di donne cattoliche provenienti da regioni alpine.
Una marchesa in viaggio per l'Italia. Diario di Margherita Boccapaduli (1794-1795)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2019
pagine: 640
Come viveva una donna "savante" del Settecento? Il diario fino a oggi in gran parte inedito che la marchesa romana Margherita Boccapaduli scrisse nel corso del viaggio fatto con Alessandro Verri nel Nord e nel Sud dell'Italia, poco prima dell'arrivo delle truppe napoleoniche, costituisce una fonte preziosa per la storia culturale del Settecento. Vera donna di eccellenza dell'età dei Lumi, totalmente autodidatta, Margherita si era nutrita di letture classiche coltivando anche una curiosità appassionata per le scienze naturali. Nel suo palazzo di Roma, sede di un famoso e ambito salotto letterario frequentato da dotti italiani e stranieri, aveva fatto allestire da Piranesi un gabinetto scientifico che possiamo vedere riprodotto nel famoso ritratto della marchesa eseguito dal pittore francese Laurent Pécheux. Non più giovanissima, in un'epoca in cui il Grand Tour era riservato agli uomini e in cui il viaggio comportava fatiche e rischi di ogni genere, Margherita attraversò tutta l'Italia, raccontando poi nel suo diario le tappe, gli incontri e le magnificenze viste. A completamento di questo eccezionale racconto di una dama colta dell'epoca, vengono pubblicate in appendice le lettere che Verri inviò durante il viaggio a Domenico Genovesi, segretario della marchesa, di fondamentale importanza per la ricostruzione dell'intera vicenda.
Le virtù più che virili. Le lettere familiari di Beatrice Caetani Cesi (1557-1608)
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 120
L’epistolario di Beatrice Caetani, rara testimonianza di scrittura femminile nel secondo Cinquecento, ci illustra uno spaccato di vita quotidiana in un ambiente di altissimo lignaggio. Le lettere della nobildonna, indirizzate al segretario di casa, ai suoi familiari e al cardinal Niccolò Caetani, riflettono scorci della società dell’epoca: descrivono la sua infanzia, la vivace istruzione nel castello di Sermoneta per mezzo di precettori, il matrimonio combinato dalle famiglie, i balli di corte e i sonetti a lei dedicati. Figura oggi poco nota, ma stimata da chi la circondava – primo fra tutti il segretario di casa Giovan Francesco Peranda – Beatrice divenne nell’età matura una donna apprezzata dai contemporanei anche per l’impegno profuso nell’amministrazione delle tenute di Sermoneta e Acquasparta tanto che il nipote di lei, Federico Cesi detto il Linceo, la definì eroina con «virtù più che virili».
Un monastero di famiglia. Il diario delle barberine della SS. Incarnazione (secc. XVII-XVIII)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 464
Il monastero delle carmelitane della SS. Incarnazione venne fondato a Roma nel 1639 da papa Urbano Vili Barberini per accogliere soprattutto le donne appartenenti alla sua famiglia destinate a prendere i voti o rimaste vedove: divenne perciò noto tra la popolazione romana come la comunità delle "barberine". Il Diario qui pubblicato, scritto da più mani, costituisce un notevole esempio di cronaca monastica e narra gli eventi accaduti all'interno delle mura claustrali a partire dalla fondazione fino al 1781. Esso registra gli ingressi in clausura e gli avvenimenti principali della vita conventuale e delinea anche un articolato ritratto del ruolo non solo spirituale e devozionale ma pure politico e sociale svolto da una comunità tra le più ricche e ricercate dalla nobiltà cittadina. Con La memoria restituita prende avvio, per la prima volta in Italia, la pubblicazione di una collana di testi prodotti da donne dal tardo medioevo all'età contemporanea. L'analisi delle forme e dei contenuti dell'accesso femminile alla scrittura e alla lettura è in grado di illuminare una serie di processi europei di grande rilievo non solo per la storia di genere, ma anche per altri ambiti di ricerca che da essa hanno ricevuto impulso, nuove domande e rinnovata linfa: la storia dell'istruzione e dell'alfabetizzazione, quella economica e politica, la storia della famiglia, della socialità e dei rapporti affettivi. Con un saggio introduttivo di Gabriella Zarri.
La mia vita universitaria. Memorie di una scrittrice albanese nella Roma fascista (1937-1941)
Musine Kokalari
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 220
Musine Kokalari (1917-1983) è stata la prima, grande scrittrice e poetessa albanese del Novecento, sensibile alla nascente "questione femminile" e alla miseria delle società rurali da lei denunciata in intensi, partecipati racconti. Nel 1938 è a Roma per laurearsi in lettere. Impegnata nella costruzione di un'Albania democratica, nel 1946 viene additata dal regime comunista quale "sabotatrice e nemica del popolo" e condannata al carcere e all'isolamento forzato fino alla morte, avvenuta nel 1983. "La mia vita universitaria" è la sua autobiografia giovanile e vede solo oggi la luce, in quello stesso italiano in cui fu composta a Roma durante il fascismo. Pensate per essere libro, queste memorie rivelano la sensibilità umana, poetica, antropologica della scrittrice che si cimenta in una lingua e un paese non suoi. Una lingua e una penisola, però, anche sue, dal momento che dal 1939 l'Albania si trovava sotto l'occupazione dell'Italia fascista. In questo diario l'albanese musulmana si confronta con un mondo romano, maschile, fascista, cristiano narrato con la curiosità dell'intellettuale. Cancellata negli anni del regime, è riconosciuta oggi in Albania "Onore della Nazione".
Scrivere d'amore. Lettere di uomini e donne tra Cinque e Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 496
È possibile ricostruire nelle varie epoche il linguaggio dell'amore al di fuori dei campi espressivi dell'arte e della letteratura? È possibile rintracciarlo nella vita reale delle persone attraverso il mezzo della scrittura epistolare che ha accomunato poveri e ricchi, colti e semicolti? È quanto si propone la presente raccolta di carteggi, perlopiù inediti, entrando nell'intimità di personaggi illustri o anche di persone comuni che trovatesi a vivere in contesti eccezionali (guerre, dittature, discriminazioni razziali) hanno lasciato testimonianza dei loro sentimenti. Attraverso le lettere, emerse dagli archivi pubblici e privati, vediamo sfilare sul palcoscenico della vita reale la controversa vicenda coniugale di Isabella de'Medici e Paolo Giordano Orsini, l'amor platonico dell'erudito Cebà nei confronti della poetessa ebrea Sarra Copio, i legami adulteri di ragguardevoli personaggi pubblici quali Luigi Pianciani, Sidney Sonnino, Palma Bucarelli, le affinità elettive di Piero e Ada Gobetti, le lettere scritte in punto di morte da personaggi minori travolti dalle vicende della grande storia.
L'Italia esplode. Diario dell'anno 1952
Irene Brin
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 235
Il racconto ci restituisce i grandi personaggi dell'epoca con i quali Irene e il marito Gaspero del Corso, fondatori della galleria L'Obelisco, intrattennero rapporti di amicizia e collaborazione: l'editore Longanesi, che per lei inventò lo pseudonimo di Irene Brin, i grandi autori come Carson McCullers e Aldous Huxley, i fotografi Henry Cartier-Bresson e David Duncan, con i quali girarono il mondo scattando foto indimenticabili. La Brin ci introduce anche nell'ambiente del cinema attraverso gli incontri con Luchino Visconti, Silvana Mangano, Dino de Laurentiis, Ingrid Bergman, Jennifer Jones. E ancora, mese dopo mese, racconta la sua passione per l'arte, il rapporto con Salvador Dalì, la promozione all'estero di artisti italiani come Vespignani, Burri, Afro, Clerici, e quella contemporanea di artisti stranieri in Italia, quali Rauschenberg, Calder, Magritte e Tanguy. Con saggi di Vittoria C. Caratozzolo e Ilaria Schiaffini.
I monasteri femminili a Roma tra XVI e XVII secolo
Alessia Lirosi
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 373
Tra il Cinquecento e il Seicento la città di Roma fu teatro di una notevole espansione numerica delle istituzioni monastiche femminili, che si concretizzò sia nella rifondazione di antichi chiostri sia nella fondazione di insediamenti completamente nuovi. A ciò si accompagnarono gli effetti della riforma della vita regolare decretata dal Concilio di Trento, che ribadì per le monache l'obbligo della stretta clausura, estendendola anche alle comunità religiose che non l'avevano mai prevista. Questo libro non intende però ricostruire la storia dei singoli chiostri presenti sul territorio romano quanto piuttosto la loro realtà complessiva, concentrandosi soprattutto sul ruolo che essi svolsero all'interno del tessuto sociale, politico, religioso e urbanistico della città. Sono evidenziati l'influenza della clausura sulla vita religiosa, la provenienza sociale e il numero delle donne che vestirono l'abito monastico, i riti e le pratiche che scandirono la loro quotidianità, e gli eventi soprannaturali o i disordini che la turbarono. Emerge come la vita monastica venisse influenzata non solo dalle decisioni delle gerarchie ecclesiastiche ma anche dalle relazioni di patronage e matronage, intessute dall'aristocrazia dentro e fuori i chiostri. In questo quadro complesso e articolato, le monache dimostrarono intraprendenza e consapevolezza, non esitando a far sentire la propria voce nelle questioni che le riguardavano.
Rachele. Storia lombarda del 1848
Cristina Belgiojoso
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2012
pagine: 149
"Rachele", scritto in francese da Cristina di Belgiojoso, qui presentato in traduzione italiana, è il romanzo di un "amore rivoluzionario" che ruota intorno alle vicende di una famiglia di contadini nel periodo dei moti di Milano. La principessa lo compose all'indomani dei suoi cinquanta anni, dopo il ritorno a Milano dall'esilio orientale. La storia si svolge in una fattoria della Lombardia in pieno Risorgimento e porta all'attenzione dei lettori una serie di tematiche care all'autrice e proprie di quegli anni: la mentalità della famiglia patriarcale, la condizione femminile, il pensiero cattolico, l'impegno dei patrioti e la condizione dei rifugiati. Di recente si è assistito a un moltiplicarsi di studi e contributi importanti sulla complessa personalità dell'autrice, ormai liberata dall'etichetta di donna fatale e bizzarra: in questo processo di risarcimento e di restituzione storico-critica si colloca l'edizione italiana di "Rachele". Con saggi di Alberto Mario Banti e Novella Bellucci.
La rivoluzione in convento. Le «Memorie» di Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2011
pagine: 312
Le "Memorie" del monastero dei SS. Domenico e Sisto costituiscono una inusitata e preziosissima "tranche de vie" di una delle più aristocratiche comunità religiose romane durante il ventennio rivoluzionario francese, allorché la grande storia irrompe prepotente nel sospeso spazio-tempo monastico, spalancando le porte del chiostro alla realtà della cronaca. L'autrice, Anna Vittoria Dolara, è una delle figure più insolite e interessanti di donna, di intellettuale e di claustrale nel panorama della coeva cultura al femminile. Poetessa, letterata, pittrice e miniaturista, ottenne alla sua epoca un credito e una notorietà tali da essere eletta "pastorella d'Arcadia" e, sebbene non nobile, priora di S. Maria Maddalena al Quirinale. Pressoché sconosciuta agli studi contemporanei, se ne restituisce qui un inedito percorso biografico e artistico. Con un saggio di Sara Cabibbo.
Le cronache di Santa Cecilia. Un monastero femminile a Roma in età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2010
pagine: 328
Come si viveva in un prestigioso chiostro romano tra Cinquecento e Settecento? Quali erano i rapporti che le monache intrattenevano con il secolo? Cosa sappiamo della loro cultura e della loro capacità di scrittura? "La Cronica del Venerabile monasterio di Santa Cecilia di Roma", qui pubblicata per la prima volta, costituisce una fonte rara e preziosa per rispondere a queste domande. Al racconto della vita quotidiana delle monache benedettine scandita dai tempi della liturgia, dall'ingresso delle novizie, dai governi delle varie badesse e dai numerosi lavori di ristrutturazione dell'edificio monastico - si alternano le descrizioni dei momenti di svago collettivo, di eventi miracolosi e di calamità, come la peste del 1656. Ma appaiono ricchi di fascino anche i resoconti delle visite di papi e personalità eminenti, ambasciatori e teste coronate. Il manoscritto, opera delle badesse succedutesi alla guida del monastero, dimostra che le monache di Santa Cecilia riuscirono a porre in essere comportamenti non per forza riconducibili a modalità dettate dall'esterno, esprimendo una cultura e una consapevolezza intellettuale notevoli. Una pagina emozionante e del tutto sconosciuta fino ad oggi agli storici è la toccante narrazione del ritrovamento delle spoglie della martire Cecilia nella chiesa adiacente al monastero, avvenimento che fu immortalato dallo scultore Stefano Maderno in una delle statue più belle e famose del barocco romano.

