Viella: La storia. Temi
Il carattere degli italiani
Simonde de Sismondi
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 140
Gli stranieri continuano e noi stessi continuiamo a domandarci se il nostro sia o meno un "paese normale", se gli Italiani siano in Europa più particolari di altri, se il carattere italiano abbia qualcosa d'incompiuto e problematico. Il testo qui presentato in una nuova traduzione e con un commento - gli ultimi due capitoli della Histoire des républiques italiennes du Moyen Âge (1818) del calvinista ginevrino Simonde de Sismondi -, è il testo chiave sul tema, perché raccoglie le polemiche antitaliane delle lotte di religione del Cinque e Seicento e del settecentesco Grand Tour e le rilancia nello spirito liberale della costruzione della nuova Europa delle nazioni. Secondo Sismondi l'Italia, faro di civiltà all'epoca dei Comuni, era poi decaduta sotto il dominio spagnolo per colpa dell'immoralità del Cattolicesimo della Controriforma, che aveva lasciato profonde tracce negative nell'indole degli Italiani. Manzoni, che gli rispose a caldo, non era d'accordo; molti altri, in seguito e fino ad oggi, hanno invece aderito alla sua tesi. Vale la pena tornare su queste pagine che ci riportano alle ragioni fondamentali della vera o presunta debolezza della nostra identità nazionale.
Questione di metodo. Scritti su storici e storiografia
Giovanni Miccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 384
All’interno di quella generazione di studiosi che, nel suo insieme, ha rappresentato la maggiore storiografia religiosa italiana del secondo Novecento, Giovanni Miccoli si è distinto sia sul piano dell’elaborazione teorica, sia per la sua figura di storico e di intellettuale. L’ampia riproposta delle pagine più significative dedicate dallo studioso triestino al metodo, ai propri maestri (tra i quali Delio Cantimori e Arsenio Frugoni) e ad altri storici a lui coevi (Marino Berengo, Pierre Vidal-Naquet, Pino Alberigo e Corrado Vivanti) acquista il valore di un’autobiografia intellettuale: non solo dello stesso Miccoli, quanto piuttosto di tutta una generazione. Un’autobiografia collettiva che si richiama alle grandi tradizioni precedenti (o per distaccarsene, come nel caso dell’idealismo crociano e dei suoi epigoni; o per assumerne in parte l’eredità, come in quello della scuola storica positiva), ai propri maestri, alle scelte che progressivamente hanno costituito la cifra di ciascuno studioso, disperdendo nelle rispettive strade e imprese la comune originaria appartenenza generazionale.
Lettere dal carcere (1939-1942). Storia corale di una famiglia antifascista
Aldo Natoli
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 358
Arrestato nel dicembre 1939, Aldo Natoli viene condannato dal Tribunale speciale per aver partecipato all'organizzazione del Gruppo comunista romano. L'esperienza del carcere sarà determinante per la sua formazione antifascista e per sua la futura scelta di vita, che lo porterà a partecipare alla Resistenza e ad aderire al Pci, fino alla radiazione dal partito nel 1969 insieme al gruppo del «manifesto». Negli anni trascorsi dapprima a Regina Coeli a Roma e poi nella casa di reclusione di Civitavecchia, Natoli intesse un fitto carteggio con i familiari - eccezionalmente conservato nella sua interezza - dal quale emergono squarci illuminanti sulle dure condizioni morali e materiali del carcere e sulla quotidianità dell'Italia in guerra. Attraversata da un profondo messaggio etico-politico, questa singolare corrispondenza ci introduce nella dimensione umana ed esistenziale e nell'esperienza corale di una famiglia antifascista nella fase finale del regime.
Scritti civili
Armando Petrucci
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2019
pagine: 289
Armando Petrucci (Roma, 1932 – Pisa, 2018) ha insegnato Paleografia all’università (Salerno, la Sapienza di Roma, la Scuola Normale Superiore di Pisa), pubblicando numerosi e innovativi lavori di storia della scrittura, tra i quali La scrittura. Ideologia e rappresentazione (Einaudi, 1986), Le scritture ultime. Ideologia della morte e strategie dello scrivere nella tradizione occidentale (Einaudi, 1995), Prima lezione di paleografi a (Laterza, 2002). Comunista per tutta la vita, ha inteso l’attività di ricerca, il lavoro universitario, l’impegno culturale e sociale come momenti congiunti di responsabilità politica. Questo libro documenta una parte della sua operosità, quella affidata a quotidiani (soprattutto «il Manifesto») e riviste. Sono interventi non accademici e perciò espressioni libere della sua militanza civile. A quelli pubblicati si aggiungono alcune interviste e un “quasi inedito” (o “pressappoco edito”), meritevole – nella prospettiva di questa raccolta – di più ampia diffusione.
La cultura senza regole. Letteratura, spettacolo e arti nell'Europa dell'Ottocento
Christophe Charle
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2019
pagine: 524
È nel lungo Ottocento che nasce e si afferma una cultura autenticamente europea, grazie alla circolazione di romanzi, opere liriche, testi teatrali, composizioni musicali e nuove idee che raggiunge dimensioni prima sconosciute. Le frontiere politiche e religiose non sono più invalicabili, le censure perdono efficacia, le norme accademiche sono soppiantate da innovazioni e trasgressioni in grado di coinvolgere in modo inedito i generi, le arti, i vari tipi di pubblico. Di questa liberazione culturale, di un'Europa che esportava in tutto il mondo libri, musiche e opere d'arte, ma anche stili di vita e innovazioni tecnologiche, Charle propone un'interpretazione originale, ricostruendone spinte e dinamiche spesso contraddittorie, in cui si trovano a "dialogare" le regole di mercato e le aspirazioni alla libertà creatrice, la volontà di emancipazione e il desiderio di emulazione tra le nazioni giovani e quelle antiche. Frutto di una ricerca più che trentennale, sintesi di sterminate letture, questo volume restituisce la modernità sociale e simbolica di un frangente storico di importanza importanza capitale per il patrimonio culturale di tutti gli europei.
Guerre civili in Italia (1796-1799)
Gabriele Turi
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2019
pagine: 167
Nel 1796 il generale Napoleone Bonaparte avvia l'occupazione francese di gran parte della penisola italiana, che porterà alla creazione delle repubbliche Cispadana, Cisalpina, Ligure, Romana e Napoletana. Questa sintesi del triennio mette in risalto le novità prodotte dalla rivoluzione: il movimento patriottico, il controllo sul mondo ecclesiastico, le costituzioni e il riconoscimento dei culti, l'emancipazione degli ebrei. Cambiano le istituzioni, i rapporti tra Stato e Chiesa, le mentalità collettive, e le varie società sono spaccate da guerre civili: vecchie e nuove élites si scontrano per la conquista del potere politico; le masse popolari, protagoniste della lotta antifrancese, perseguendo propri obiettivi individuano i loro nemici nei ceti più ricchi, sia repubblicani che reazionari: una minaccia che spinge questi ultimi a preparare quel compromesso sociale e politico che li vedrà uniti nel periodo napoleonico.
Il Conclave. Continuità e mutamenti dal Medioevo a oggi
Agostino Paravicini Bagliani, Maria Antonietta Visceglia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 311
Con la morte di Giovanni Paolo II, le dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di Francesco l’opinione pubblica mondiale ha riscoperto quel complesso intreccio di norme, riti e simboli che accompagnano la morte e l’elezione di un papa. Sono norme, riti e simboli che risalgono al Medioevo, se non ai primi secoli del cristianesimo. Soltanto dal 1274 in poi i cardinali si rinchiudono in «conclave» per eleggere il papa, e soltanto in epoca moderna l’elezione di un papa avviene nella Cappella Sistina. Che lo scrutinio segreto sia l’unica modalità canonica di elezione è sancito solo nel 1996 anche se la votazione era da tempo una delle forme (e la prevalente) prevista per “fare” il papa. I funerali di Giovanni Paolo II si sono svolti secondo un cerimoniale sostanzialmente immutato dal Trecento in poi. Anche il segreto del conclave ha una sua storia, così come la fumata bianca, le modalità di insediamento o il celebre Possesso del Laterano. Si tratta di una storia sorprendente che il presente volume permette di seguire con avvincente narrazione lungo l’intero periodo della storia del papato, dai primi secoli a papa Francesco.
L'Italia racconta Israele 1948-2018
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 216
Nei settant’anni trascorsi dalla nascita dello Stato di Israele, come sono cambiate le percezioni e le narrazioni della vicenda all’interno della cultura, della società e della politica italiane? A partire dal 14 maggio 1948, e con una scansione decennale che arriva fino a oggi, l’anniversario della proclamazione dello Stato di Israele costituisce il punto di partenza per raccontare persistenze e mutamenti di sensibilità, orientamenti, rappresentazioni, stereotipi e, a volte, pregiudizi, con cui giornalisti, intellettuali e politici italiani hanno interpretato e narrato la complessità politica, religiosa e sociale di questa nuova realtà. Con un’attenzione ai grandi temi e problemi della politica internazionale e ai gravi avvenimenti bellici che hanno interessato la regione mediorientale, gli otto saggi raccolti nel volume propongono una periodizzazione originale e storicamente significativa: la messa a fuoco dei caratteri specifici di ogni anniversario, al di là degli aspetti meramente celebrativi, offre uno spaccato della storia della cultura, della società e dell’informazione in Italia in settant’anni di vita democratica.
Storia minima della Catalogna
Jordi Canal
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 230
La Catalogna, ben oltre le vicende dello stato spagnolo, è divenuta un "caso" assai noto anche al grande pubblico, nel corto circuito che si è creato tra la storia e la rappresentazione in chiave nazionalista del suo passato. Nel volume se ne ripercorre la "lunga storia", senza enfatizzare "eccezionalismi" e unilaterali punti di vista, da quando il nome e l'entità politica non esistevano ancora. Si evidenziano alcuni temi fondamentali della sua vicenda, mitizzati o divenuti oggetto di acceso confronto nel dibattito culturale e politico: dall'espansione medievale nel Mediterraneo fino all'importante sviluppo attuale dell'indipendentismo, passando attraverso snodi come il ruolo della Corona di Aragona, la Guerra di Successione, l'industrializzazione del secolo XIX, la genesi del nazionalismo catalano, i fatti dell'ottobre 1934, il movimento autonomista di Jordi Pujol. Storia, memorie e narrazioni pubbliche interagiscono attraverso il metodo della rigorosa ricostruzione storica, fornendo al lettore italiano elementi chiave indispensabili per decifrare gli eventi del tempo presente, ancora in tumultuoso sviluppo.
La primavera di Praga e le sue stagioni. Storia e storie
Alfredo Laudiero
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 336
La Primavera di Praga è uno di quegli eventi del recente passato che la formidabile svolta del neo-liberismo ha cancellato dalla memoria pubblica. Eppure c'è chi sostiene che la Primavera dette forma alle società ceca e slovacca degli anni Settanta e Ottanta, e, ancora oltre, del post-comunismo. Le speranze del 1968, la straordinaria partecipazione di massa, il trauma della sconfitta, il soffocamento di ogni elaborazione collettiva di queste esperienze, hanno lasciato un'eredità che si è riversata clandestinamente nella coscienza sociale degli anni recenti. Questo libro riempie una di queste pagine bianche. Ricostruisce il vivacissimo dibattito cui dettero vita, dopo la Primavera, uomini e donne dell'opposizione, un dibattito che attraversa varie fasi. Ognuna di queste porta con sé ricostruzioni e immagini del '68 cecoslovacco. Quella Primavera, insomma, attraversa molte stagioni...
Dante e il suo pubblico. Copisti, scrittori e lettori nell'Italia comunale
Justin Steinberg
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 240
I primi lettori di Dante non sono soltanto i poeti che rispondono per le rime alle sue liriche giovanili, ma anche coloro che per primi copiano, preservano e mettono in circolazione i suoi testi, e che fino a oggi sono stati trascurati dalla critica. Grazie a una ricerca di prima mano su documenti e manoscritti, Steinberg ci mostra il ruolo svolto dai professionisti cittadini come cultori e custodi della lirica italiana delle origini. Pur senza avere una formazione da amanuensi, questi lettori compiono scelte complesse e consapevoli nella selezione e trascrizione dei componimenti, e utilizzano la poesia come strumento essenziale per costruire la propria identità individuale e collettiva. Lo studio di questo pubblico consente all'autore di ricostruire i diversi contesti sociali, politici e storici con cui Dante si confronta e al cui interno rielabora i dibattiti poetici della propria epoca. Steinberg ci mostra così come tutta la carriera dell'Alighieri - dalla Vita nova al De vulgari eloquentia, fino alla Commedia - sia percorsa dall'esigenza di rispondere ai modi in cui il pubblico dell'Italia comunale interpretava, e troppo spesso fraintendeva, le sue opere. Presentazione di Lino Leonardi.
Putin e il mondo che verrà. Storia e politica della Russia nel nuovo contesto internazionale
Fabio Bettanin
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 337
Per quanti negli anni della Guerra fredda si erano assuefatti a considerare la Russia nelle vesti di superpotenza non è stato facile adattarsi all'idea che il suo ruolo nel mondo post Guerra fredda sia stato spesso quello di comprimario solo in alcuni casi capace di svolgere un ruolo attivo nel "nuovo disordine mondiale". Per il suo passato, le dimensioni geografiche, la cultura politica, la Russia resterà sempre un paese unico, chiamato a affrontare problemi comuni a quelli di molti grandi paesi del mondo contemporaneo, che non difendono lo status quo, né puntano a una sua revisione; piuttosto agiscono da riformisti, impegnati nella gestione di un ordine internazionale in continua trasformazione. La constatazione ci riporta all'interrogativo di fondo: la Russia sarà protagonista del XXI secolo come lo è stata del XX? Nonostante i molti problemi irrisolti della transizione post comunista, la Russia fa parte del ristretto numero di paesi che possono ambire a stabilizzare il "disordine mondiale", o a renderlo definitivo. Osservarla più da vicino è quindi passaggio obbligato per non farsi cogliere di sorpresa dai problemi di formazione del mondo che verrà.

