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Aliberti: I lunatici

L'uomo che inventò la 500. Storia di un mito

L'uomo che inventò la 500. Storia di un mito

Mauro Tedeschini

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

pagine: 256

Solo tre automobili nel mondo hanno avuto un successo tale da farle entrare di diritto nella storia del costume e del design, inducendo le Case che le producevano a rilanciarle, rivedute e corrette, a mezzo secolo dalla presentazione dell'originale. La prima è il Maggiolino della Volkswagen, la seconda è la Mini, la terza è la Fiat 500, rimessa in produzione dopo la grande festa di presentazione che si è tenuta a Torino il 4 luglio. Il creatore di questa vetturetta si chiamava Dante Giacosa, un ingegnere piemontese dotato di un incredibile talento, capace di creare una macchina rivoluzionaria occupandosi di tutto, dal design al motore. Ma questo non è un libro solo di automobili: è il racconto della vita e del talento di un uomo che creò la prima Topolino, nel 1936, per un'Italia ancora autarchica e fascista e poi, dopo la guerra, inventò una incredibile serie di successi che si chiamavano 1100, Campagnola, 600, 500, Bianchina, 850, 127, 128, e così via.
15,00

Facciamo (un) casino?

Facciamo (un) casino?

Alessandra Del Prete

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

pagine: 196

15,00

Quando la rucola non c'era

Enrico Vaime

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

pagine: 208

15,00 14,25

Latin lover

Latin lover

Vera Gemma

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

Soraya scrive romanzetti rosa: buoni sentimenti, il giorno più bello, lui che arriva su un cavallo bianco, dolce e premuroso. Ma lei non vive in quel mondo luminoso e brillante. Non l'ha mai conosciuto. Non gliene frega niente. Quel mondo non esiste. Soraya li uccide, i suoi uomini. E ne scrive, delle loro morti. Costretta dalla paura dell'abbandono, dal bisogno di possesso, per sempre. Questo è il suo libro più bello, il suo diario, i racconti che scrive ma non pubblica. Perché sono troppo veri per essere letti.
14,00

Il catechista

Il catechista

Cristiano Governa

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

15,00

Un altro che non ero io

Un altro che non ero io

Daniele Benati

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

pagine: 237

Dieci racconti a coppie e un'opera teatrale, sotto il segno di personaggi che partono per un viaggio, si perdono a metà e finiscono per tornare a casa, o in un luogo completamente diverso da quello verso cui erano diretti. Una summa della poetica di Benati, della sua letteratura lunatica, dei suoi miti letterari e artistici, da Dylan a Ghirri.
15,00

Ultimo stadio

Ultimo stadio

Franco Giubilei

Libro

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

Ultimo stadio racconta una passione iniziata da bambino, nella vertigine di San Siro com'era una volta, tutto scoperto e senza il terzo anello; prosegue nella curva sud incendiata dai fumogeni, nelle trasferte elettriche dove se non stai nel gruppo ti becchi la coltellata, e tutto per essere travolti nel turbine del più clamoroso orgasmo collettivo che si scatena quando il Milan segna, perché hanno fatto gol e tu sei lì per quello. Un gioco favoloso nel gioco più bello del mondo, per cui sopporti attese bestiali, polizia ovunque, trasferte bibliche e a ogni partita ritorni. Sei sempre lì. Questo libro è il ritratto di un mondo che sta affondando insieme a tutto il calcio.
15,00

Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo

Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo

Matteo Marani

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2007

pagine: 207

Chi è stato Arpad Weisz? E per quale motivo uno dei grandi personaggi degli anni 30 è caduto nell'oblio, al punto da non conoscerne, oggi, neanche il nome? Da queste domande nasce e si sviluppa il viaggio-inchiesta alla scoperta del trainer che ha vinto lo scudetto con l'Inter nel 1929-30 - il primo della Serie A come la conosciamo ora - e di altri tre titoli nazionali col grande Bologna. Oltre al Trofeo delle Esposizioni, la Champions League dell'epoca, conquistato contro i maestri del Chelsea. Era il 26 ottobre 1938 quando il protagonista di questo libro si dimise da tecnico del Bologna che aveva portato a dominare il calcio in Italia. A lui, Arpad Weisz, ebreo purosangue, e ai suoi famigliari, non fu più permesso di vivere in Italia dalle leggi razziali promulgate da Mussolini. Il 10 gennaio 1939, insieme ad altri profughi, si rifugiò in Francia passando dal valico di Bardonecchia. Da Parigi si spostò in Olanda, nella cittadina di Dordrecht, dove per quasi due anni fece l'allenatore prima di essere deportato in un lager senza ritorno.
14,00

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