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Apogeo: Vita. Feltrinelli

L'amicizia come virtù civica. Dialogo con Riccardo Bonacina

L'amicizia come virtù civica. Dialogo con Riccardo Bonacina

Angelo Scola, Riccardo Bonacina

Libro: Libro in brossura

editore: Apogeo

anno edizione: 2014

pagine: 83

Cittadinanza, amicizia, comunità, fiducia, economia del dono sono parole chiave che dovrebbero orientare il nostro tempo. Parole che rischiano, come molte altre prima e dopo di esse, di cadere in un doppio luogo comune: l'appello retorico, puramente sentimentale a "fare del bene" da un lato e ciò che proprio il cardinale Scola chiama "la solidarietà come maquillage del capitalismo, come "etichetta" per sdoganare con l'inganno un modello economico". Attraverso un'ampia rilettura di termini e concetti centrata sul nesso "amicizia-virtù civiche", il volume propone una ricognizione sul senso, la necessità e le forme di ciò che già Hannah Arendt chiamava 'vita activa' e sulla necessità di "allargare la ragione politica, economica, culturale attraverso la logica del dono, del gratuito". "Il gratuito" scrive Scola, "non è ciò che è gratis. In una polis e nelle comunità che la compongono, gratuità significa pensare, fare, realizzare un'opera perché è buona in sé, perché è bella in sé. Anteponendo il valore oggettivo dell'opera in sé e per sé all'utile o all'interesse che se ne può ricavare. L'utile e l'interesse hanno certo la loro importanza, ma prima viene la cosa in sé. La 'philia' e il buon governo fioriscono da questa dimensione gratuita del civile, del sociale, del politico, del culturale."
10,00

Dialogo sull'Italia. L'eclissi della società di mezzo

Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2014

pagine: 96

Un'analisi del destino della "società di mezzo", schiacciata tra Stato e Mercato, svolta da due dei più lucidi interpreti della nostra realtà economica e sociale. Siamo governati da élite che sanno "volare alto", che riescono a inserirsi in complesse trattative internazionali, ma accentuano sempre più la differenza tra ciò che, usando categorie risorgimentali, potremmo chiamare il "primo" e il "secondo popolo". C'è un popolo immerso nella quotidianità e nella fatica del vivere e un altro popolo che "pensa il sentimento del primo" e ne costituisce, quindi, il legittimo sovrano. Oggi ci troviamo in una situazione molto simile a quella che, nel diciannovesimo secolo, vide nascere le nozioni di "società di mezzo", "classe", "comunità". Sono solo cambiati i tempi e il secondo popolo non è più in grado di leggere i desideri o i pensieri del primo e, di conseguenza, lo lascia solo. Dobbiamo ripensare molte cose e accorgerci che cresce il desiderio di una comunità e di quello spazio comune che chiamiamo "società di mezzo". Premessa di Riccardo Bonacina.
9,00 8,55

La società generosa

P. Mario Vello, Martina Reolon

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2014

pagine: 254

Sia il mercato sia lo stato hanno fallito nella loro essenziale missione. Gli stati moderni sono diventati predatori, proteggendo la proprietà piuttosto che promuovendo l'uguaglianza. Il mercato si è arreso a un ethos prossimo a quello che il filosofo francese Michel Foucault definirebbe barbarico. Cambiamenti marginali in politica non saranno sufficienti a porre rimedio all'attuale crisi di fiducia. Ciò che è necessario un "cambio radicale dei paradigmi", un mutamento nei modelli mentali prevalenti e nei comportamenti sociali che da essi derivano. Il fenomeno della generosità, analizzato prendendo le mosse dalle forme esplicite del dono e in maniera comparativa con il fenomeno dello scambio economico, rivela lati inaspettati, che costringono a un riesame dei valori che fanno da baricentro alla società. La generosità, ben lungi dall'essere un fatto soggettivo e limitato alla sfera delle interazioni private, estende la sua sfera d'azione a tutto il tessuto sociale e si pone come forza gravitazionale e innesco di forme di riconoscimento e di riconoscenza, indispensabili affinché la società possa avere luogo. Molto prima delle leggi, che regolano i rapporti tra cittadini, e molto più estesamente dei rapporti economici, che muovono le relazioni tra soggetti dotati d'interesse, la generosità si trova alla base dello stare insieme dei soggetti civili, siano essi persone o istituzioni. La generosità è perciò fenomeno originario che non ha bisogno di altro per essere giustificato.
12,00 11,40

I media civici. Informazione di mutuo soccorso

Luca De Biase

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2013

pagine: 200

In un'epoca di incertezze e povertà, nella quale il valore e il dolore si concentrano su ciò che è "liquido" e immateriale, sulla mancanza di prospettive e conoscenze, l'ispirazione delle società di mutuo soccorso può tornare di assoluta attualità. Sono molte, a tutt'oggi, le iniziative che vengono realizzate dal volontariato e dal non profit per supportare la tenuta del tessuto sociale e per alleviare le sofferenze. Ma nel contesto attuale, la questione si allarga: nell'economia della conoscenza l'informazione è sempre più preziosa per la generazione di opportunità economiche, per la qualità della convivenza, per l'apertura di prospettive di sviluppo. E dunque le potenzialità dell'informazione di mutuo soccorso, estese e rafforzate dai media digitali, appaiono fondamentali per migliorare l'efficienza delle azioni di inclusione, partecipazione, formazione necessarie a ridefinire una prospettiva che valorizzi il contributo di tutti alla costruzione del futuro.
12,00 11,40

Milano si alza. Porta nuova, un progetto per l'Italia

Manfredi Catella, Luca Doninelli

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2013

pagine: 78

Un progetto ambizioso, il cantiere urbano più grande d'Europa, architetti, imprenditori e un immobiliarista da sempre al centro di mille attenzioni. Manfredi Catella prende la parola e dice la sua, sul discusso progetto Porta Nuova che si appresta a modificare radicalmente lo skyline di Milano. Che cos'è una città? Un monolite immobile o un corpo vivo sul quale non solo è possibile, ma talvolta doveroso intervenire? "Le città" - scrive Catella "riflettono ciò che siamo. Il grande desiderio di tutti noi che abbiamo lavorato a Porta Nuova è che questo progetto possa riflettere da un lato la natura profonda della nostra storia e, dall'altro, contribuire affinché questa storia riprenda vigore. Perché questo accada è necessario un cambiamento culturale del Paese. C'è chi prova a ottenerlo scrivendo e chi costruendo."
9,00 8,55

Senza partito. Obbligo e diritto per una nuova pratica politica

Senza partito. Obbligo e diritto per una nuova pratica politica

Simone Weil

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2013

pagine: 87

"La verità è una, la giustizia è una. Gli errori e le ingiustizie variano all'infinito." Nei tumulti del "secolo breve", Simone Weil era chiara, quasi profetica sulle sorti non certo felici che avrebbero atteso la democrazia qualora la si fosse idealmente ridotta a una forma vuota, misto di burocrazia, rancore e legalismo. Una democrazia fatta di procedure prive di sostanza e, quindi, di giustizia. Giustizia, che per la Weil non precede ogni forma di rappresentanza o consenso, ma costituisce l'origine propriamente politica della comunità. Il partito politico, piccolo mostro totalitario capace di mascherare da fini i mezzi, le appariva già allora come sintomo e causa di un decadimento delle idee forti di giustizia, politica, comunità. Per uscire dalla crisi, suggerisce la Weil, bisogna "radicare" le nostre buone pratiche nell'idea di giustizia davvero comune. Quella giustizia che racchiude in sé l'intero tragitto storico e di significato di tre altre parole: libertà, uguaglianza, fratellanza. Parole svilite e tradite proprio da quei monopolisti del consenso che la Weil identificava con i partiti politici. I tre testi, che qui proponiamo come una lezione imprescindibile a cui guardare, indicano a noi una strada quanto mai necessaria, oggi: quella di una fase costituente per una politica che si voglia davvero nuova e motore di cambiamento nella libertà.
8,00

Del cooperare. Manifesto per una nuova economia

Autori vari

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2012

pagine: 187

Cooperare, non competere. Questo dovrebbe essere il primo motto di una nuova economia. Un'economia che non sia schiava dei numeri o del debito, ma sappia declinarsi nelle forme del gesto, della parola, dell'emozione, del dono e della speranza. Della cooperazione, della vita. I dieci contributi raccolti in questo libro ragionano sulla possibilità di una riscoperta del cooperare come fondamento di questa economia del "noi". Un noi capace di contrapporsi a quella egoeconomy che, in nome dell'estrema competizione e del denaro, ha generato la crisi e l'impoverimento delle nostre esistenze. Cooperare quindi per nutrire la comunità, per rinsaldare le relazioni umane in uno spazio economico che non estrometta la vita perché basato sulla reciprocità e le relazioni di fiducia. Un'economia della crescita qualitativa passa proprio da qui: dall'avere cura di sé, dall'avere cura degli altri, avendo cura del mondo. Cooperando. In un'architettura che tiene insieme economia e morale, soggetto e comunità, spazio pubblico e relazioni personali, i contributi qui raccolti compongono un vero e proprio manifesto per una nuova economia.
10,00 9,50

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