Asterios: Bibliothiki nous
Mundus non est fabula. Leggere Michel Serres
Francesco Bellusci
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2012
pagine: 88
"Poiché abbiamo il sapere e le tecnologie di fronte a noi, siamo condannati a divenire inventivi, intelligenti, trasparenti. La creatività è tutto ciò che ci resta. La notizia è catastrofica per i brontoloni, ma è entusiasmante per le nuove generazioni". Poco più di mezzo secolo fa, Michel Foucault annunciava la "morte dell'uomo" e, a seguire, un decennio dopo, Jean-François Lyotard profetizzava la fine dei "grandi racconti". Oggi, secondo il filosofo Michel Serres proprio la sintesi neodarwiniana di alcune scienze (paleoantropologia, neuroscienze, biochimica, genetica) permette alla filosofia di annunciare la rinascita dell'uomo, di tesserne un nuovo "Grande Racconto" e di ritrovarlo di fronte ad una biforcazione fondamentale e cruciale del suo viaggio millenario. Così, la filosofia potrà essere recuperata al compito di anticipare le tendenze del futuro e di contribuire a renderci consapevoli della necessità di "dover decidere la pace tra di noi per salvaguardare il mondo e la pace con il mondo per salvare noi stessi".
Il nuovo new realism. La filosofia e il suo consumo
Emiliano Bazzanella
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2012
pagine: 192
Marketing, sell-in, sell-out, customer satisfaction, target, merchandising, fore-cast, tools, competitors, brand, dealer non si tratta soltanto di anglismi utilizzati nel mondo economico e produttivo. Essi infatti possono venir applicati anche a campi in apparenza eterogenei ed estranei come la cultura, il sapere, la teoria in genere. Emiliano Bazzanella, in questo saggio, parte così dal recente dibattito filosofico che si è acceso tra i fautori del "postmoderno" e il nuovo realismo, non per aggiungere un'ulteriore voce più o meno consentanea con l'una o con l'altra parte, bensì per tentare un'analisi approfondita dell'orizzonte in cui lo stesso dibattito si è sviluppato.
Filosofie della paura. Verso la condizione post-postmoderna
Emiliano Bazzanella
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2012
pagine: 148
La paura è un sentimento spiacevole, una passione che fa parte integrante dell'essere dell'uomo e degli animali con una sua specifica funzione biologica. Ma la paura è anche un momento strategico all'interno del cosiddetto tardocapitalismo. Da un lato quest'ultimo non farebbe che enunciare l'esigenza della sicurezza, del benessere e di una tranquillità anestetica che rasenta l'accidia e l'indolenza. Dall'altro, invece, sembrerebbe alimentare la stessa paura, diffondendola ovunque e anzi alimentandola: catastrofi, default, superbatteri, violenza, ma anche sedentarietà, obesità, dipendenza da droghe, ricerca spasmodica del pericolo, il tutto mixato in una sorta di decadente cupio dissolvi. Tutto "deve" far paura e la paura "deve" essere controllata e addomesticata. Bazzanella investiga questo strano paradosso correlandolo a quell'epoca cosiddetta postmoderna e all'imminente affacciarsi di un ancora indistinto post-postmoderno. Egli intercetta così autori come Deleuze e Guattari, Zizek, Derrida, Foucault, Sloterdijk, Gehlen, Heidegger e Lacan per rintracciare i primi annunci di una strategia ben precisa che ha come suoi referenti il mercato, il consumo, la società dello spettacolo.
Variazioni Wagner
Slavoj Žižek
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2012
pagine: 168
I due saggi di Slavoj Zizek con il titolo "Variazioni Wagner" sono il frutto di una lunga riflessione dell'autore sulla storia della musica moderna e sul ruolo centrale svolto in essa da Richard Wagner. Il titolo del primo saggio "Perché dobbiamo salvare Wagner" - indica già il fine che Zizek si propone in queste pagine. Bisogna "salvare" Wagner da una condanna che a partire dalla metà del secolo XX sembrava aver definitivamente sepolto l'autore sotto l'accusa di aver preparato la strada all'avvento del nazismo e al trionfo dell'antisemitismo. Una lunga riflessione che per tanti aspetti lo accomuna ad Alain Badiou, l'altro pensatore "comunista" che ha dedicato tante pagine alla "salvezza" del discusso musicista tedesco. In un quadro di riferimento legato principalmente alla lezione di Lacan e dello strutturalismo, in particolare di Claude Lévi-Strauss, Zizek cerca di svuotare dall'interno l'immagine tradizionale che ancora oggi si associa alla figura di Wagner, la cui musica va al di là di ogni sua teorizzazione scritta o di ogni sua dichiarazione ideologica. La riscoperta del "vero" Wagner ci permette così di restituire a Bayreuth quella immagine di "canone insuperabile, comparabile soltanto con le tragedie greche e con Shakespeare", ultimo grande "antidoto al nuovo ordine mondiale americanizzato".
Castoriadis. Fine della filosofia? Sulla crisi del pensiero e della politica in tre saggi
Francesco Bellusci
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2012
pagine: 152
Lacan. Immaginario, simbolico e reale in tre lezioni
Emiliano Bazzanella
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2011
pagine: 112
Lacan è stato probabilmente uno degli psicanalisti tra i più amati e nello stesso tempo tra i più avversati del secolo scorso. Ciò probabilmente per l'oscurità del suo insegnamento, per il suo carattere eccentrico e per l'aura esoterica che caratterizzò i suoi famosi Seminari. Ancora oggi, tuttavia, il suo pensiero è presente nel dibattitto contemporaneo e viene sovente citato con una reverente cautela. Emiliano Bazzanella si chiede allora se sia possibile davvero comprendere Lacan sino in fondo e se la sua riflessione possa essere in qualche modo approcciata attraverso un'applicazione del suo insegnamento all'analisi della realtà contemporanea. A fronte di numerosissime "introduzioni" e di approfondimenti dal punto di vista della clinica, questo testo cerca infatti, attraverso la descrizione delle due condizioni fondamentali dell'epoca contemporanea (la società dello spettacolo e la società dei consumi), di "addomesticare" Lacan e di renderlo comprensibile anche per il lettore più disarmato e lontano dalle sue suggestioni.
La verità che si sente. La musica come strumento di conoscenza
Federico Capitoni
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2013
pagine: 183
Che rapporto c'è tra musica e verità? Che cosa intendiamo quando parliamo di verità in musica? In che modo - e in quale misura - i suoni funzionano da dispositivi per interpretare il mondo? E come facciamo a esprimerci con tanta disinvoltura sulla musica anche quando ne ignoriamo teoria e pratica? Normalmente la filosofia della musica è un'estetica dell'arte, applicata nella fattispecie alla disciplina musicale. Per di più, prende a modello alcune opere compiute della storia della musica occidentale, magari diventando un raffinatissimo studio di un'opera d'arte o di una particolare corrente creativa, più spesso però finendo per perdere di vista l'oggetto principe della ricerca: il suono. Attraverso una fenomenologia del suono, questo libro tenta di rispondere a quegli interrogativi - o di riformularli - attraverso un approccio meno frequente, quello teoretico, servendosi di un apparato di pensiero nato al di fuori della speculazione sull'arte per applicarlo ora alla musica. A partire da una riduzione del suono a fenomeno puro, l'indagine si nutre di approcci molto diversi, talora opposti, per arrivare a considerare la musica come un contenitore emotivo di cui conosciamo il contenuto particolare grazie alla sua relativa forma acustica. Questo riconoscimento avviene al livello del pensiero, ma è soltanto attraverso un'intercettazione emotiva che il contenuto si sprigiona dando luogo ai suoi effetti sensibili, cioè gli "affetti".