Casa Editrice il Filo di Arianna: Romanzi

Bologna, 14 aprile 2018. Jacopo, giovane e brillante avvocato, appena uscito vincitore da una spinosa causa in Tribunale, recandosi a prendere il figlio Sandrino all’uscita di scuola viene investito e cade in coma. Una storia che si sviluppa come estrema conseguenza della violenza e della decadenza morale di oggi e finisce, dopo vicende rocambolesche del protagonista, in un contesto di pace e speranza per il genere umano e per il destino dei personaggi principali.

Tra la stazione Keleti e l'Hotel Astoria di Budapest si snoda l'esistenza di Ibolya (Violetta). Nei giorni della rivolta del 1956 contro l'occupazione russa, la protagonista profonderà tutto il suo impegno civico, volto alla liberazione della sua terra. Vivrà una relazione a forti tinte erotiche con un anziano amante italiano, consapevole che ogni istante potrebbe essere l'ultimo.

«Deve esserci una spiegazione, qualcosa deve pur essere stato scritto, forse in un libro dimenticato fra gli scaffali di una vecchia biblioteca, forse nella memoria di un vecchio che sta per morire, o forse nei versi di una canzone che nessuno più ricorda, oppure dentro di noi, in un piccolo scrigno che abbiamo paura di aprire. Credo che la risposta sia da qualche parte ma che nessuno abbia interesse a scoprirla. Mi chiedo perché. Ann, ascoltami, non fare la stupida. Non lo sei, non sai fingere. Quello che cerchi di nascondere è scritto nei tuoi occhi e io riesco a leggerlo.»

Ismail è un extracomunitario che lavorando in Italia tenta di integrarsi nella comunità. Il suo amore per una donna italiana si intreccia con altre storie di personaggi autoctoni attraverso le quali emergono realtà e contraddizioni legate ai temi della xenofobia, violenza sulle donne, difficoltà di integrazione e integralismo religioso. Sullo sfondo, un attentato di matrice islamica nel periodo natalizio, frutto di un integralismo che appartiene a diversi comportamenti umani, anche occidentali.

Nazario Amaromare si ribella al condizionamento della coscienza operato da Sia, la Super Intelligenza artificiale, a costo della sua stessa vita. Sionaz Remar si attiva in un progetto di costruzione di un androide al fine di penetrare nella terra degli alfa. La vicenda si snoderà come un viaggio all’interno della coscienza umana, alla ricerca della libertà e della forza morale per impedire la distruzione del mondo ad opera delle macchine. "4X1=2489" si inserisce nel filone fantascientifico che si ispira maggiormente a Orwell, Huxley, Dick e Ballard pur presentando caratteristiche narrative mainstream con incursioni nei generi rosa, noir e nella sperimentazione. Questa opera distopica, articolata in undici capitoli con quattro principali “voci” che rispecchiano quattro differenti punti di vista di forte impatto etico ed emotivo, ci condurrà negli abissi della coscienza umana.

Un racconto ambientato nei monti fra Feltre e Belluno, dove vive una maga che combatte contro oscure forze intenzionate a conquistare e distruggere. Aiutata dal suo guardiano e dalla sua gatta, dovrà vedersela contro demoni senza anima guidati da un oscuro essere proveniente da un altro mondo e da un remoto passato.

Massimo del Sere è un giovane educato dallo zio ai miti del fascismo. Dapprima andrà come volontario a combattere per la Repubblica di Salò. In seguito, nel dopoguerra, dopo aver dilapidato tutti i propri averi al gioco e mandato in rovina l'agiata vita da borghese, sarà costretto ad arruolarsi nella legione straniera, combattendo in Algeria. Un misterioso personaggio, un centauro, ne racconta le gesta e la storia.

Cosa sappiamo sulla vita, sulla morte e sui dolci amici domestici che accompagnano i passaggi più importanti delle nostre vite? L’autrice ci prende per mano portandoci a scoprire un mondo diverso, o meglio, il nostro mondo, le nostre realtà, ma viste con occhi diversi e da prospettive inimmaginabili. Un viaggio introspettivo profondo, raccontato con la leggerezza di un linguaggio coinvolgente e fruibile a tutti, quasi fosse una fiaba. Età di lettura: da 6 anni.

La rosa gialla è stata introdotta in Europa, nel diciottesimo secolo, grazie a degli ibridi nati da rose gialle che crescevano spontaneamente in Medio Oriente. Nel corso del tempo e forse anche per colpa del “pessimismo” diffuso in Occidente, alla rosa gialla sono stati attribuiti significati negativi, come l’invidia, la gelosia e persino l’odio. Nell'Europa occidentale, sono due le grandi organizzazioni che si contendono il predominio sul controllo del traffico di armi. Una francese l'altra italiana. Ma cosa succede se una delle due entra in possesso di un file che rivela l'identità di tutti i criminali dell'altra? Un punto debole non trascurabile. Il rischio è un ricatto. E allora, come difendersi? Un killer professionista che faccia piazza pulita sembra essere la soluzione migliore! E se anche questo killer avesse un punto debole? E se i killer fossero due oppure tre?

Alberico, uomo poliedrico e tormentato, vive la sua solitudine cercando sempre il grande amore. Tramite la frequentazione di una chat per incontri, dove si identifica con uno pseudonimo, incontra Fabio. Le loro vite cambieranno radicalmente come in un sogno.

Nicholas è un giovane uomo che dopo la sua morte si ritrova con poca sorpresa all’inferno. Non ha alcuna intenzione di restare lì e decide di parlare al diavolo col tentativo di farsi liberare da lui. Il diavolo non sembra volersi mostrare, Nicholas parla a lui allo stesso modo con cui si dialoga con Dio sulla terra, con fede ma anche frustrazione. L’inferno è abitato invece dalla figura del cancelliere, un’entità identica al protagonista che non parla mai. È con lui che Nicholas ripercorre le vicende della sua vita che lo hanno condotto fin lì. Nel farlo, il rapporto tra i due cresce sempre un po’ di più.

"Senti, vuoi essere Margaret?" Solito bar, pure stesso tavolo sulla terrazza e caffè d'ordinanza. "Sai in che guaio ti stai cacciando, chiedendomelo?" Walter che fa musica e che ne scrive. Walter che sa della mia ostinata rinuncia a scrivere di nuovo. Ma ci prova, sornione: "Sì, lo so e mi sta bene così." Sarà che le serie Netflix finiscono, e le cose più belle della vita sono persone, posti, ricordi, sorrisi ed emozioni. Sarà che Margaret ha ancora tante cose da dire, fare e ricordare... "Sì, sarò Margaret."