Cesati: Quaderni della Rassegna
La punteggiatura perduta e ritrovata. Pensieri liberi di sette scrittori e scrittrici della Svizzera italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 69
A sette autori letterari della Svizzera italiana, uno per decennio di nascita a partire dagli anni Trenta – Anna Felder (1937), Alberto Nessi (1940), Fabio Pusterla (1957), Claudia Quadri (1965), Vanni Bianconi (1977), Yari Bernasconi (1982) e Stella N’Djoku (1993) – è stato chiesto di discorrere di punteggiatura al di fuori dell’ambito accademico. Ci si è rivolti a sette letterati elvetici in lingua italiana senza tuttavia supporre che ci sia una punteggiatura “ticinese” vs. italiana, o che la punteggiatura cambi da una generazione all’altra. L’idea è di pubblicare un volumetto in cui ogni autore, con il proprio stile, si interroghi su cos’è o che cosa rappresenta la punteggiatura, senza far riferimento a teorie particolari È importante? Non lo è? Come viene usata? Quali segni particolari vengono riprodotti? Quali sono quelli ambigui o antipatici? I segni esistenti sono sufficienti o ce ne vorrebbero altri? Questi i quesiti ai quali i sette autori hanno risposto con uno stile fresco e originale.
Luoghi e paesaggi nelle opere minori del Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 54
Luoghi e paesaggi sono presenti un po’ in tutte le opere dello scrittore, compresa naturalmente l’opera maggiore, le Confessioni d’un Italiano, perché Ippolito Nievo amava molto la natura. Era un camminatore instancabile: a volte partiva dal castello di Colloredo e a piedi raggiungeva il mare, o andava in visita ai parenti. A queste estenuanti passeggiate, a volte trascinava i fratelli Carlo e Alessandro. Questa gradevole vita sociale della provincia veneta si fisserà nella sua memoria riapparendo nelle vivaci descrizioni del salotto di casa Frumier nelle Confessioni. Tra il 1855 e il 1856, scrive la maggior parte delle novelle campagnole, è un genere di moda in quel momento. Ma, come precisa Iginio De Luca nel suo Novelliere campagnuolo: «Nievo arriva naturalmente al racconto campagnuolo, che non costituisce un incontro casuale, un semplice esperimento letterario, ma l’atteggiamento fondamentale e il lievito della sua ispirazione narrativa». Fra le novelle campagnuole, che vengono pubblicate sui giornali a cui Nievo collaborava, va ricordata anche Il Varmo, una delle novelle più significative prima delle Confessioni. «Ed è importante perché ora l’idillio si rivela interamente come uno stato d’animo piuttosto che un genere letterario, oltre la maniera “campagnuola” che resta assorbita in un gusto proprio degli oggetti e del paesaggio, in una grazia nativa delle creature che agiscono».
Rappresentare per includere. Metodi, strumenti e testi per un italiano plurale
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 295
"Rappresentare per includere. Metodi, strumenti e testi per un italiano plurale" raccoglie proposte metodologiche e operative per un insegnamento inclusivo dell’italiano come lingua seconda o straniera. Suddiviso in tre sezioni (Metodi, Strumenti e Testi), il volume si inserisce nel dibattito sulla multiculturalità della società italiana contemporanea e le tendenze didattiche che meglio la rappresentano nella classe di lingua del futuro. I saggi qui raccolti si contraddistinguono per la costitutiva attenzione al fatto linguistico nelle sue manifestazioni testuali, visive e uditive descrittive e non prescrittive e avvalorano l’importanza della lingua come spazio di negoziazione di informazioni, ma anche di identità, proponendo così un modello aperto di educazione alla cittadinanza che trova le sue basi in una solida e consapevole educazione linguistica.
Nouvellement traduit. Dante in altre lingue romanze
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 175
Nella dantistica attuale le traduzioni delle opere di Dante costituiscono un vero e proprio settore di studio che gode di certa autonomia. Gli interventi raccolti in questo volume si concentrano sulle versioni delle opere di Dante in spagnolo, catalano, francese, rumeno e italiano (con riferimento, in quest’ultimo caso, alla versione di Trissino del "De vulgari eloquentia"). Ognuno degli interventi si concentra su casi specifici che, pur da punti di vista e secondo approcci diversi, ci interroga sulla “natura” della relazione linguistica e, più in generale, “semiotica” tra ogni traduzione e gli ambienti in cui queste traduzioni sono state realizzate e pubblicate. Un rapporto, cioè, segnato a sua volta da forze di ordine diverso: influenza, interferenza, curiosità, poetica. Il legame tra Dante e la Commedia è tale che l’autore e la sua opera appaiono spesso come termini di un’equivalenza quasi perfetta. Questo “riduzionismo” dell’autore alla sua opera è, da un lato, un riflesso della venerazione provata per il capolavoro del poeta fiorentino nel corso delle generazioni, ma dall’altro rivela un silenzio nei confronti delle altre opere di Dante, le cui circostanze meritano di essere approfondite. Per questa ragione, benché la Commedia occupi un posto centrale in questa pubblicazione, si è voluto ampliare l’indagine sulla storia delle traduzioni delle opere ‘minori’ di Dante: dalla "Vita Nova" e dal "Convivio" al "De vulgari eloquentia" fino alla "Monarchia".
Forme della scrittura italiana contemporanea. La componente testuale
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 325
Il volume – che raccoglie 20 contributi – è dedicato all’analisi di alcune varietà dell’italiano contemporaneo in prospettiva contrastiva e testuale. L’unità e l’omogeneità del libro non sta tanto nelle varietà linguistiche prescelte: si va infatti dalla scrittura social a quella amministrativa, passando per la divulgazione scientifica, per il testo letterario e per molte altre tipologie testuali; e in molti casi si sceglie un fenomeno linguistico e lo si affronta trasversalmente a diverse tipologie testuali o anche nella scrittura tout court. La specificità dei contributi qui proposti sta piuttosto nella metodologia adottata e nella prospettiva di analisi prescelta. Tutti gli autori e tutte le autrici – ognuno con le proprie specificità e le proprie convinzioni teoriche – scelgono un approccio contrastivo e vanno a indagare fenomeni semantici o linguistici riconducibili all’organizzazione macro- e micro- del testo.
La «bella petra». Le rime di Dante fra Firenze e Lunigiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 172
"La 'bella petra'. Le rime di Dante fra Firenze e Lunigiana" riguarda principalmente un gruppo di rime (le cosiddette “petrose”, perché rivolte a una misteriosa donna di nome Pietra) di datazione difficile e di significato ancora in parte controverso. Certo è che questi versi furono composti da Dante tra Firenze e Lunigiana negli anni difficili dell’esilio, che vedono il poeta soggiornare nei domini dei Malaspina, alla corte, molto importante, a livello culturale e politico, di Moroello. I lavori presentati nel volume intendono tornare su anni di fervore intellettuale e artistico di Dante, caratterizzati da una poesia di grande sperimentazione linguistica e metrica che prepara il terreno alla Commedia. Nonostante il grande lavoro testuale ed esegetico di molti studiosi lo spessore straordinario di questi testi presta ancora ricca materia di ricerca e di studio, e offre l’occasione di misurare, una volta di più, la grandezza del padre fondatore della nostra lingua.
Dantismi. L'eredità di Dante tra parole e musica. Atti del Convegno (Pavia-Cremona, 24-26 novembre 2021)
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 320
Il volume raccoglie gli Atti del convegno Dantismi. L'eredità di Dante tra parole e musica, tenutosi a Pavia e Cremona nel novembre del 2021, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. I contributi intendono esplorare la fortuna e la presenza, talora occulta, dei dantismi lessicali e fraseologici attraverso i secoli e le diverse tipologie testuali, nonché le influenze dantesche nella musica antica. Dante è, per Bruno Migliorini, il «demiurgo» di una «lingua capace di tutti gli usi letterari e civili» e la Commedia «il capolavoro in cui gli italiani riconobbero la loro propria lingua riplasmata e sublimata». Ma come si è concretamente realizzato questo processo, e in che modo Dante può essere effettivamente considerato il padre della lingua? E ancora: quanto del suo vocabolario era condiviso dai contemporanei e quanto si deve invece alla sua creazione individuale? I saggi qui raccolti cercano inoltre di valutare il lascito dantesco alla prova del tempo, verificando come questo patrimonio di parole e frasi si sia nei secoli rinnovato, specializzato, risemantizzato. In questo quadro, hanno trovato spazio anche una nuova indagine su riprese ed evocazioni dantesche nella tradizione in prosa e in versi fino al XXI secolo, da un lato, e su ricezione e riuso di lessico, immagini, temi danteschi – non solo della Commedia – nella poesia per musica del Trecento, dall'altro. Dantismi, dunque, vuole essere l'occasione per riflettere nuovamente su questa eredità, rileggendone il peso e il ruolo nella storia dell'italiano.
«Per intelletto umano/e per autoritadi». Il contesto di formazione e diffusione culturale del poema dantesco
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 250
Fra i settori degli studi danteschi che hanno conosciuto un maggiore progresso negli ultimi anni, un posto di rilievo spetta alle ricerche sul contesto socio-culturale in cui Dante si è formato, fra gli ambienti fiorentini delle grandi biblioteche, come S. Croce e S. M. Novella, e quelli bolognesi delle disputationes laiche o religiose. Attraverso l’apporto decisivo degli ambienti e dei contatti dell’esilio, il bagaglio culturale di Dante cresce fino a comprendere una moltitudine di auctoritates che si stratificano nel poema e nelle opere minori. Grazie a una nuova mappatura digitale della conoscenza dantesca espressa dal secolare commento, il progetto Hypermedia Dante Network – finanziato nell’ambito del PRIN 2017 – permette di estendere e integrare l’analisi della multiforme cultura dantesca, dalle fonti classiche alle compilazioni scientifiche, dalle raccolte sapienziali ai cicli cavallereschi romanzi, con nuove indagini basate sugli standard del Semantic Web. Il volume raccoglie gli atti del primo convegno promosso dal progetto, offrendo una panoramica delle attuali direzioni di ricerca relative a quest’importante settore degli studi danteschi.
Curzio Malaparte e la cultura europea. Cartografia dei palinsesti letterari
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 524
Curzio Malaparte è una delle personalità della cultura italiana più contestate ma anche più apprezzate del Novecento. Protagonista e osservatore dei grandi capovolgimenti storici del suo tempo, è soprattutto uno scrittore il cui universo immaginario è permeato dalla secolare e stratificata cultura europea. Questo volume intende studiare una scrittura palinsesto, fortemente intertestuale, nella quale Malaparte, autore e personaggio, gioca con modelli letterari, filosofici, politici e artistici. Invita a ritrovarne le tracce nei saggi, nei racconti, nei grandi romanzi, nei reportages e nelle pièces di teatro. Si delinea così uno spazio geografico, reale e immaginario, in cui lo scrittore affronta i nodi irrisolti del suo rapporto all’Europa e riflette sulla creazione letteraria. Capire l’idea che Malaparte si faceva dell’Europa costituisce la prima tappa di un percorso critico volto a ricostruire l’arte del citare e del riscrivere, in modo esplicito o dissimulato, tante opere della cultura europea sin dall’antichità. Questo volume interroga il senso e le forme della sua riappropriazione di archetipi e miti, della sua percezione di scelte politiche e di visioni filosofiche grazie alle quali Malaparte osserva l’Europa e nel contempo costruisce la sua identità di europeo e di toscano.
Le scritture umoristiche nell'Ottocento italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 252
Nell’Italia della Restaurazione, le scritture umoristiche sembrano ispirarsi al modello del falso viaggio del Voyage autour de ma chambre di Xavier de Maistre (1795), con una produzione narrativa diversificata di generi e stili che testimonia a più riprese la diffusa ricezione e la riscrittura del Sentimental Journey di Laurence Sterne. Nella produzione letteraria del secondo Ottocento si evidenziano anche altre linee di ricerca, che tralasciano il modello odeporico per cimentarsi con soluzioni narrative più radicali, caratterizzate dalla volontaria elusione dei confini tra i generi letterari. Tali forme di sperimentazione linguistica e stilistica attingono puntualmente ai modelli dell’eccentricità narrativa settecentesca (Diderot, lo Sterne rivisitato del Tristram Shandy) per rilanciare un’idea di scrittura che attraverso l’ironia, la reticenza e l’allusività si confronta con la realtà storica e politica contemporanea. Attraverso una serie di case studies (romanzi, racconti, novelle, dialoghi e récits de voyage veri o fittizi), il volume intende indagare le modalità attraverso le quali le diverse tipologie di scrittura umoristica nascono, si sviluppano e vengono recepite in Italia tra la fine del Settecento e l’età del Risorgimento, con particolare attenzione ai contesti di produzione e di ricezione, alle loro finalità esplicite o implicite e alle possibili coordinate ideologiche.
Transculturalità e plurilinguismi nella letteratura italiana degli anni Duemila
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 180
Il volume si incentra sugli effetti nel tempo presente dell’accelerazione, della moltiplicazione e della diversificazione di contatti tra culture, idee, persone, temporalità diverse, e di conseguenza, tra generi letterari, pratiche artistiche, metodologie, ordini discorsivi e posizionamenti. Riflettere attraverso il prisma del «transculturale» significa investigare spazi multiformi di critica a rigidi nazionalismi e studiare le produzioni culturali dell'area italofona in prospettiva transnazionale e transdisciplinare, situandosi sulla scia – o nel superamento? – degli Studies (Post/ Decolonial/ Global/ Global South/ Cultural/ Subaltern/ Translation ecc.). Senza voler entrare qui in questioni di natura definitoria sulla nozione di transculturalità (anche nella variante «transculturazione»), termine che conosce usi, accezioni e sfumature variabili e talvolta discordi secondo i campi di studi disciplinari, le aree linguistiche e culturali, i periodi storici e i contesti, diciamo che adottare una prospettiva transculturale significa focalizzarsi sull’importazione e l’esportazione di sapere e di cultura, sui momenti di transizione, sulle forme di trasposizione e transcodificazione, sulle dinamiche (pluri)linguistiche, su traiettorie, percorsi, migrazioni. Significa in altri termini interrogarsi sulla circolazione, spesso asimmetrica e disuguale, delle persone, della conoscenza, delle idee e dei prodotti, sui suoi effetti (mescolanze, ibridazioni, contaminazioni degli immaginari sociali e individuali, ma anche opposizioni e resistenze), privilegiando come oggetto di studio vite e opere i cui caratteri transculturali si traducono, o possono tradursi, in nuove estetiche, nuove soggettività, forme riattualizzate dei rapporti di potere.
Saggi di linguistica e storia della lingua italiana per Rita Librandi
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 480
Il volume, che vuole essere un omaggio alla linguista Rita Librandi, in occasione del suo congedo dall'insegnamento accademico, raccoglie saggi di linguistica e di storia della lingua italiana scritti da colleghi e amici. I contributi ben richiamano l'ampiezza degli interessi scientifici della studiosa cui sono dedicati: l'italiano della comunicazione religiosa e della scienza, la didattica dell'italiano, la lingua letteraria e l'italiano di Dante, il lessico, l'etimologia e l'italiano contemporaneo.

