fbevnts | Pagina 3
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

DeriveApprodi: Fuorifuoco

L'altra faccia della Germania. Sinistra e democrazia economica nelle maglie del neoliberismo

Alessandro Somma

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2015

pagine: 187

Con i governi presieduti da Gerhard Schroëder, a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, la sinistra storica tedesca ha realizzato la stessa svolta neoliberale che oggi la Germania impone come punto di riferimento per le politiche di integrazione europea. Questo ha segnato la fine dei Socialdemocratici, decimati dagli elettori e condannati all'opposizione o in alternativa a governare in coalizione con Angela Merkel. È stato però anche l'inizio di nuovi esperimenti a sinistra, quelli che hanno portato alla nascita della Linke: una formazione capace di riscuotere un certo successo con un programma che include democrazia economica e superamento del capitalismo. Una sinistra capace di riflessioni e pratiche politiche innovative quanto al rapporto tra partiti, sindacati e movimenti. Il volume ricostruisce queste vicende, utili a comprendere i termini dell'attuale crisi nella costruzione dell'unità europea, oltre all'involuzione neoliberale della sinistra storica. Il tutto sullo sfondo del dibattito attorno alla coalizione sociale proposta dalla Fiom in Italia, che dalla recente storia tedesca trova spunti non meno interessanti di quelli riconducibili alle vicende greca e spagnola.
13,00 12,35

Gaza e l'industria israeliana della violenza

Gaza e l'industria israeliana della violenza

Enrico Bartolomei, Diana Carminiati, Alfredo Tradardi

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2015

pagine: 332

La Striscia di Gaza, da quasi un secolo, è un luogo di resistenza e di sofferenza. Non è l'unico in questo mondo sconvolto da conflitti, ma è il paradigma della "produzione" della violenza contemporanea. La violenza contro i palestinesi è un continuum che oscilla tra un minimo quotidiano, a bassa intensità, con i suoi morti, i suoi feriti e le sue distruzioni, e le punte delle operazioni militari, veri e propri massacri, come Piombo Fuso o Margine Protettivo, con il risvolto voyeuristico di fronte allo spettacolo del dolore di un Occidente spesso complice. Violenza che si articola con modalità diverse in Cisgiordania e nella Striscia, contro i palestinesi cittadini di Israele e contro i profughi che vivono nei campi allestiti, a partire dal 1947-1948, nei paesi arabi del Medio Oriente. Una industria della violenza che viene esportata in molti paesi del mondo, qui intrecciata a un paradigma coloniale di insediamento, sul quale il sionismo basa l'identità dello Stato israeliano, e a un modello concentrazionario nel quale ha un ruolo determinante il complesso militare industriale.
16,00

La truffa del debito pubblico

La truffa del debito pubblico

Paolo Ferrero

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2014

pagine: 155

"Il debito pubblico italiano non ha niente a che vedere con la spesa pubblica, e men che meno con la spesa sociale. Il debito pubblico del nostro paese si è gonfiato a causa degli interessi da usura pagati dallo Stato agli speculatori. Esso, infatti, è aumentato repentinamente a partire dal 1991, quando (l'allora ministro del Tesoro decise, insieme al governatore della Banca d'Italia, di rendere autonoma la Banca d'Italia, obbligando così lo Stato a finanziare il proprio debito attraverso i mercati finanziari. A partire da quella data gli interessi pagati dallo Stato sono schizzati alle stelle e con essi il debito, che dal 60% è passato al 120% in pochi anni. Eppure, l'esplosione del debito pubblico è diventata l'argomento per giustificare politiche di tagli e austerità. Così, dal 1992 la spesa pubblica è stata continuamente ridotta producendo il seguente risultato: se si escludono gli interessi, la spesa dello Stato è minore delle entrate. E in questi trent'anni lo Stato è diventato una gigantesca idrovora che prende i soldi dalle tasche dei cittadini e li sposta nelle tasche degli speculatori e della rendita finanziaria. Questo libro chiarisce i termini della truffa e indica come uscirne".
12,00

Manifesto per un'Europa egualitaria. Come evitare la catastrofe

Karl H. Roth, Zissiz Papadimitrou

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2014

pagine: 139

Disoccupazione di massa, lavoro precario, assenza di garanzie sociali e collasso dei diritti democratici rappresentano la cupa tendenza dell'Europa di oggi. Processi che si sono radicalizzati con la crisi economica globale e inaspriti con i programmi di austerità, aggravando gli squilibri tra i paesi europei. Di fronte a questo, l'Eurozona e l'intera Unione Europea rischiano il tracollo, sul fronte economico (con l'esplosione di povertà su vasta scala) e sul fronte politico (con l'emergere di destre estreme e nuove spinte nazionalistiche). Figura centrale dell'odierno assetto europeo è la Germania, che ha portato a compimento la propria ascesa a potenza economica dominante e che si oppone apertamente a ogni iniziativa volta a riequilibrare i rapporti economici e politici. Eppure, nessun ritorno alle sovranità nazionali, politiche o economiche, è ormai possibile. La risposta sta in altri presupposti. Se vuole guardare al proprio futuro, l'Europa deve infatti ascoltare quei movimenti che contestano l'addebito dei costi della crisi alle classi più popolari; rispondere alle richieste delle fasce sociali maggiormente colpite; promuovere processi di cambiamento in tutti gli ambiti della vita sociale, economica e culturale dentro un nuovo progetto di Europa democratica e federale. Solo a queste condizioni sarà possibile evitare la catastrofe.
12,00 11,40

Che cos'è un popolo?

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2014

pagine: 118

Cos'è un popolo di fronte alla crisi delle democrazie rappresentative e all'emergere di forme vecchie e nuove di populismo? Cos'è un popolo oltre a un termine che rimanda a una stagione che pare ormai trascorsa di lotte per l'emancipazione? Cos'è un popolo senza una nazione e senza uno Stato? Di cosa è fatto un popolo? Cosa può un popolo? Alain Badiou, Pierre Bourdieu, Judith Butler, Georges Didi-Huberman, Sadri Khiari e Jacques Rancière, con questo libro chiariscono alcune delle possibili declinazioni di un termine che ha segnato la storia e la teoria politica della nostra modernità. Il punto comune sta nel collocare "il popolo" ostinatamente dalla parte dell'emancipazione.
11,00 10,45

Il governo dell'uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista

Il governo dell'uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista

Maurizio Lazzarato

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2013

pagine: 214

Cosa diventa l'uomo indebitato nella crisi? Qual è la sua principale attività? La risposta è molto semplice: paga. Deve espiare la propria colpa, il debito, pagando sempre nuove tasse, e non solo. La crisi finanziaria, trasformata in crisi dei debiti sovrani, impone nuove modalità di governo e nuove figure soggettive tanto sul fronte dei governanti (governi tecnici) che su quello dei governati (l'uomo indebitato). Chi governa l'economia del debito e con che mezzi? Come cambiano le tecniche di controllo della popolazione? Cosa diventa la democrazia quando è regolarmente sospesa per permettere l'applicazione di direttive che provengono da istanze economiche e politiche sovranazionali? Per rispondere a queste domande il libro si confronta con la teoria della governamentalità di Michel Foucault, con il concetto di capitale in Marx e di capitalismo in Deleuze e Guattari, con il concetto di Stato e di Welfare elaborato da Cari Schmitt. Ciò a cui mira il governo del debito non è uno "Stato minimo", ma uno Stato liberato dalla pressione delle rivendicazioni sociali e dalla minaccia dell'allargamento dei diritti, per portare a termine l'enorme trasferimento di ricchezza dal settore pubblico a quello privato, avviato dal neoliberismo negli anni Settanta.
13,00

Pigs! La crisi spiegata a tutti

Paolo Ferrero

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2012

pagine: 228

Ci dipingono la crisi come un fenomeno naturale. E, come cura, ci propongono le ricette che ne sono all'origine: il neoliberismo. Tutto questo produce sofferenze tanto drammatiche quanto inutili, perché la loro ricetta non funziona e aggrava la crisi. Tutto questo possono farlo perché le persone, anche quelle informate, non capiscono nulla di economia e finanza. Così la nostra vita, il nostro futuro e quello dei nostri figli vengono lasciati nelle mani di "tecnici" e apprendisti stregoni che si comportano come i medici medioevali: sostenendo di curare la malattia, uccidono il paziente. Questo libro prova, con un linguaggio elementare, senza usare termini incomprensibili, a spiegare cosa ci sta succedendo davvero: le origini della crisi, le balle che ci raccontano, come fare a uscirne. È un libro che confida nella razionalità degli umani, nel fatto che dalla comprensione della realtà possa scaturire una coscienza, e quindi un comportamento diverso. È un libro che confida nel fatto che gli schemi di gioco delle squadre di calcio siano più complicati dell'economia. Se tutti discutono con competenza dei primi, potranno capire anche la seconda. Ed evitare di delegare a "tecnici" venduti la gestione della loro vita.
12,00 11,40

Teatro Valle occupato. La rivolta culturale dei beni comuni

Federica Giardini, Ugo Mattei, Rafael Spregelburd

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2012

pagine: 95

Dalle piazze spagnole a quelle arabe, da occupywallstreet alla primavera italiana dei referendum, mobilitazioni e tumulti superano la dimensione della protesta ed esprimono il bisogno di una reale alternativa sociale. Al Valle, il più antico Teatro di Roma, si respira lo stesso anelito. La sua occupazione, a opera di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, sperimenta un nuovo modello di produzione culturale nel tentativo di superare governance amministrativa e logica del profitto privato. La "Fondazione Teatro Valle Bene Comune" è infatti la prima istituzione di rilevanza europea a essere gestita secondo un principio di autogoverno. Un prototipo riproducibile in settori diversi: dai musei ai centri di ricerca, dalle scuole agli ospedali. Lo statuto della "Fondazione Teatro Valle", che trascrive in forma giuridica la rivendicazione di un "bene comune", presenta due elementi radicalmente innovativi: la gestione partecipata della cittadinanza e l'autogoverno delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo. Sui contenuti e la valenza di questo statuto, nel libro vengono chiamati a esprimersi, oltre agli occupanti, il giurista Ugo Mattei, la filosofa Federica Giardini e il drammaturgo Rafael Spregelburd.
5,00 4,75

La donna a una dimensione. Dalla donna-oggetto alla donna-merce

Nina Power

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2011

pagine: 93

Se guardiamo al ritratto-tipo della femminilità attuale, per una donna l'apice della realizzazione risiederebbe nel possesso di costose borsette, di un vibratore, di un appartamento e di un uomo - senz'altro in quest'ordine. Come siamo arrivati a questo punto? I desideri veicolati dai movimenti di liberazione delle donne del secolo scorso si sono forse realizzati nel paradiso commerciale di vizietti autocompiaciuti, orecchini col coniglietto di Playboy e cerette inguinali? Che l'apice della supposta emancipazione delle donne possa perfettamente coincidere con il consumismo è un triste indice della miseria politica della nostra epoca. Ma il femminismo contemporaneo, soprattutto nelle sue formulazioni americane non sembra affatto preoccupato del passaggio dalla donna-oggetto alla donna-merce. Oggi il «femminismo» sembra essere ovunque: pretesto per vendere di tutto, dai sex toys alle scarpe di lusso fino, ovviamente, alla vendita di sé. Ma com'è possibile che il femminismo sia diventato un discorso egemonico perfettamente integrato alle esigenze del mercato? Come se ne sono impadroniti i vecchi nemici? Prendendo spunto dal cinema, dalla filosofia, dall'attualità, dalla politica, dalla pornografia e dalle lotte delle donne di ieri e di oggi, il libro mostra che questa nuova forma di «unidimensionalità» non è per le donne necessariamente un destino, e che la battaglia femminista sta davanti a noi e non dietro di noi.
11,00 10,45

Tumulti. Scene dal nuovo disordine planetario

Augusto Illuminati, Tania Rispoli

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2011

pagine: 165

Tumulti, insurrezioni, cortei, barricate... Parole sempre più ricorrenti nelle cronache politiche (dai moti studenteschi europei alla resistenza operaia, passando per le insurrezioni nel mondo arabo e gli "indignati" spagnoli) che indicano tanto lo sconvolgimento dell'ordine esistente quanto l'emergere di pratiche che ben poco hanno a che fare con la tradizione rivoluzionaria del Novecento. Come se le categorie di Stato e Rivoluzione non riuscissero più a spiegare i processi in corso. Come se fossero inadatte a capire un'epoca in cui la politica assume la forma del tumulto, dell'imprevedibilità degli incontri e degli esiti, dell'esodo dai partiti e dalle organizzazioni. Perché la forma politica del tumulto significa disconoscimento della controparte del potere come Uno (da decapitare e sostituire); significa tenere fermi al proprio interno conflitto e pluralità; significa rifiutare la rappresentanza ma anche darsi nuove istituzioni flessibili, costituenti. Dalla "muta" di Pentesilea ai Ciompi machiavelliani, passando per i "diplomati senza futuro", questo libro è un testo di filosofia politica sulla forma-tumulto e l'inesorabile declino della sovranità.
13,00 12,35

Quel che il futuro dirà di noi. Idee per uscire dal capitalismo in crisi e dalla seconda Repubblica

Paolo Ferrero

Libro

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2010

pagine: 180

La sinistra comunista ha ancora qualcosa da dire? Decisamente sì, risponde Paolo Ferrero. Perché il neoliberismo che sembrava trionfante è precipitato nella più grave crisi della storia, e nessuno - ai piani alti - sa come uscirne. Alla crisi economica, infatti, se ne sommano altre: climatica, ambientale, energetica, dei rapporti sociali. E l'umanità si trova di nuovo davanti al bivio tra socialismo o barbarie. Ma l'orizzonte della scarsità delle risorse pone il problema in modo diverso, più drastico. Richiede un di più di scienza e coscienza, di giustizia ed eguaglianza. Il socialismo torna quindi con prepotenza l.unica alternativa teorica possibile. Ma proprio gli eredi di questa tradizione - in Italia più che in altri paesi - escono da una sconfitta senza precedenti, che li ha fatti quasi scomparire dalla scena politica. Ferrero ripercorre gli ultimi tre decenni della storia del nostro paese, interrogandosi sulla serie di scelte che hanno determinato infine la frantumazione e l'emarginazione della sinistra. Fino all'assunzione del punto di vista dell'avversario. Una «sindrome» di cui invita a liberarsi in fretta, riconquistando quell'autonomia culturale e politica indispensabile per rappresentare davvero un'alternativa generale, capace di rompere la trappole del bipolarismo e del populismo: ovvero di quanto ha permesso la «resistibile ascesa» del potere berlusconiano. Prefazione di Oskar Lafontaine. Postfazione di Giorgio Galli.
12,00 11,40

Il tallone del drago. Lavoro cognitivo, capitale globalizzato e conflitti in Cina

Paolo Do

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2010

pagine: 144

La crescita economica senza precedenti della Cina traina la ripresa mondiale verso l'uscita dalla crisi, riconfigurando un'inedita geografia dei poteri con gli Usa e scontrandosi con l'urgenza di una nuova governance globale. Al contempo, gli investimenti sulla formazione, la nascita di nuove metropoli e il rischio di bolle immobiliari stanno profondamente cambiando questo Paese. Questo libro descrive le trasformazioni che il Regno di Mezzo si trova oggi ad affrontare, tra la sfida delle energie rinnovabili, la ricerca scientifica e una forza lavoro mobile e metropolitana. La "fabbrica del mondo" si scopre sofisticata e all'avanguardia, centro di innovazione del capitale globale e sempre più abitata da lavoratori qualificati. Ma è anche il nuovo epicentro delle lotte sul lavoro. Partendo dagli scioperi della fabbrica Foxconn, produttrice degli iPhone di Steve Jobs, questo libro ci spiega come l'immagine di una Cina fatta di persone disposte a lavorare a qualunque condizione subisca forti contraccolpi. Una nuova generazione di giovani cinesi - operai, stagisti e studenti - ci mostra il volto del conflitto tra capitale globale e mondo del lavoro. Frutto di una ricerca condotta nei maggiori distretti produttivi cinesi, questo libro ci guida alla scoperta di coloro che lavorano e occupano le fabbriaàe in una Cina ormai uscita dalle periferie e sempre più protagonista nei processi di valorizzazione dell'economia della conoscenza.
12,00 11,40

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.