E/O: Assolo
Morti ma senza esagerare
Fabio Bartolomei
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2020
pagine: 112
Vera è andata a casa dei genitori, si è addormentata nella sua vecchia cameretta e al mattino viene svegliata dalla madre, con il solito vassoio della colazione tra le mani, e dal padre, con il consueto sorriso amorevole sul volto. Tutto normale, a parte il fatto che i genitori erano morti quattro giorni prima. Morti ma senza esagerare, la prima di quattro storie che compongono la "Quadrilogia della famiglia", è una commedia che esplora i legami tra genitori e figli, che mappa confini e altitudini del più complesso tra i rapporti umani.
Ragioni per continuare a vivere
Matt Haig
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2020
pagine: 228
Cosa significa sentirsi veramente vivi? A 24 anni, il mondo di Matt Haig si sgretola. Non riesce a trovare alcuna ragione per vivere. Questa è la storia vera di come è riuscito a superare le sue crisi, venire a patti con la depressione, la malattia che lo ha quasi annientato, imparando a vivere di nuovo. Un’esplorazione toccante, divertente e gioiosa di quello che si può fare per vivere meglio, amare meglio e tornare a sentirsi pienamente vivi. "Ragioni per continuare a vivere" è molto più di un memoir: è un libro per godere a pieno il tempo che ci è dato sulla terra. Con una nuova introduzione dell'autore.
Félix e la fonte invisibile
Eric-Emmanuel Schmitt
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2019
pagine: 185
Félix, dodici anni, è disperato. Sua madre, la meravigliosa Fatou, che gestisce un piccolo bistrot colorato e accogliente a Belleville, è sprofondata in una depressione senza rimedio. Proprio lei che era l'incarnazione del buonumore adesso non è nient'altro che un'ombra. Dov'è finita la sua anima vagabonda? Si sta forse nascondendo in Africa, vicino al suo villaggio natale? Per salvarla Félix intraprende un viaggio che lo condurrà alle sorgenti invisibili del mondo. Una storia di cui Schmitt si serve per esplorare i misteri dell'animismo, una storia la cui morale di fondo è che la razionalità europea e l'immaginazione africana devono concorrere insieme a offrire all'umanità una visione della vita più piena e completa.
La guerra dei poveri
Éric Vuillard
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2019
pagine: 83
Dall'autore dell'"Ordine del giorno", esce questo nuovo breve e potente libro sulla famosa guerra dei contadini di Muntzer che ebbe luogo in Germania (ma anche in Austria, Svizzera, Alto-Adige e Trentino) tra il 1524 e il 1526. Come ne "L'ordine del giorno", che raccontava l'ascesa del nazismo attraverso alcuni episodi tragicomici, poco conosciuti ma emblematici, anche nella "Guerra dei poveri" l'autore, lungi dal fare una pedante ricostruzione storica dei fatti, sceglie alcuni episodi molto "letterari", ovvero ricchi d'immagini e personaggi forti, per raccontare la storia di quella rivolta. Il taglio è molto contemporaneo e rimanda in qualche misura al populismo e alla rabbia di alcuni strati popolari (vedi i Gilets jaunes) che vediamo all'opera oggigiorno in tanti Paesi. Attraverso il racconto di episodi forti nelle vite di alcuni personaggi, Vuillard mostra lo sviluppo di una gigantesca rivolta che fuse assieme la protesta protestante contro la corruzione della Chiesa Cattolica con il rifiuto delle spaventose ingiustizie sociali del medioevo. Si trattò di un'autentica rivoluzione popolare che riuscì quasi a far crollare l'ordine costituito dell'epoca, prima di essere repressa nel sangue (circa centomila morti). In essa si mischiarono motivi religiosi ed economici e fu condotta all'insegna di un cristianesimo radicale. Vuillard racconta anche alcune altre rivolte popolari con le stesse caratteristiche che si svolsero in Inghilterra nei secoli precedenti.
Il piccolo serpente
A. L. Kennedy
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2019
pagine: 167
Una domenica d'inverno, in un minuscolo giardino sul tetto di un palazzo e sotto un cielo punteggiato di aquiloni, una bambina fuori del comune fa un incontro molto speciale. Lei si chiama Mary e ha una fantasia prodigiosa. Lui è un serpente ed è altrettanto meraviglioso: è più veloce del vento, si può trasformare in qualsiasi cosa desideri e, assaggiando l'aria con la lingua, riesce a sentirti l'anima. Il serpente ha viaggiato per secoli nel mondo con un compito misterioso, un compito che non ha mai messo in discussione. Ma il loro incontro, e l'inizio di un'amicizia, cambierà le loro vite per sempre. Gli anni passano, e mentre Mary cresce, diventando donna e innamorandosi, anche il serpente cambia. Non è mai successo prima, ma l'amore che sente nel cuore per la sua amica – spesso così lontana – lo porta a osservare con occhi nuovi quella terra per lui così antica e familiare e le povere creature abbandonate che la abitano. In un mondo che prosegue la propria folle corsa, stritolando ciò che incontra sul proprio cammino, Mary dovrà fuggire in cerca di un destino migliore, senza sapere se riuscirà mai a rivedere il suo amico serpente.
Noi, l'Europa
Laurent Gaudé
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2019
pagine: 213
«Da un po' di tempo l'Europa sembra aver dimenticato di essere figlia dell'epopea e dell'utopia. Ormai inaridita, non riesce a ricordarlo ai suoi cittadini, è troppo lontana, disincarnata, spesso suscita soltanto una noia disillusa. Eppure la sua storia è un ribollio permanente. Tanto fuoco e morte, ma anche tante invenzioni e arte. La letteratura, forse, è in grado di ricordarci che il racconto europeo è una storia di muscoli, di verve, di fervore, collera e gioie. Le parole della letteratura, forse, possono riportare al cuore del racconto la convinzione e l'impeto senza i quali non si fa niente.»
Il superstite
Massimiliano Governi
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2018
pagine: 137
L'assassino è stato catturato, è colpevole di uno sterminio, ha ucciso due donne e due uomini: un padre, una madre, una figlia, un figlio. Il massacro è avvenuto in un piccolo paese italiano, quasi invisibile sulle carte, e l'analogia col caso della famiglia Clutter, scrupolosamente raccontato mezzo secolo fa da Truman Capote in "A sangue freddo", salta all'occhio in tutta la sua straordinaria precisione. Alla carneficina è scampato un terzo figlio che, sposato da poco, vive nella casa accanto, ma si trasferirà poi in quella del massacro. Passa le giornate nei suoi capannoni, è allevatore di polli, come lo era suo padre. Il processo all'assassino, un nomade slavo, si svolge in Serbia e il superstite chiede a un giornalista, che ha seguito la vicenda dall'inizio e ne ha scritto con una certa sensibilità e accuratezza, di accompagnarlo. Ed è come se due lembi di una ferita si accostassero per sanarsi a vicenda, per salvarsi. Non c'è alcun psicologismo in questo libro scritto con un passato remoto romanzesco, il più potente presente per chi legge: siamo irrimediabilmente nelle zone del mito, della favola primaria, nera e archetipica. Da una parte c'è un mondo che potrebbe essere il Nord Italia, ma anche qualsiasi posto dove la violenza e la ferocia imperano - e dall'altra parte c'è un'innocenza che non può cedere.
Cristiani di Allah
Massimo Carlotto
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2018
pagine: 202
Algeri, 1541. Il Mediterraneo è teatro di guerre, razzie, scontri religiosi. La possente armata di Carlo V, punta di lancia della cristianità, viene annientata alle porte della capitale nordafricana dai corsari di Hassan Agha, che reggono la città per conto del sultano di Costantinopoli. Questi corsari sono in gran parte dei rinnegati, ossia degli europei cristiani che hanno abbracciato l'islam, per interesse, come scelta di libertà o più semplicemente per poter saccheggiare navi e depredare coste nel Mediterraneo sotto la protezione della Sublime Porta. Anche Redouane e Othmane, i protagonisti del romanzo, sono dei corsari rinnegati. Ex lanzichenecchi, hanno scelto la libertà di Algeri, dove credono di poter vivere indisturbati la loro storia d'amore proibita. Othmane però commetterà l'errore di invaghirsi di un giannizzero, uno dei fanatici e spietati cani da guardia del sultano, e trascinerà anche Redouane in un gorgo di vendette, agguati, intrighi. Introduzione di Amara Lakhous.
Tre manifesti per la libertà
Ahmet Altan
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2018
pagine: 190
Il volumetto che pubblichiamo si apre con una lettera al presidente turco in cui 51 premi Nobel chiedono la scarcerazione di Ahmet Altan e il ristabilimento dello stato di diritto in. Turchia. Seguono tre documenti scritti dall'autore recentemente condannato all'ergastolo. Si tratta di tre memorie difensive in cui Altan, in uno stile chiaro, efficace e letterario, difende le idee di giustizia, di onestà, di legalità e mette in ridicolo non solo le accuse contro di lui ma anche il sistema corrotto e violento che sta trascinando il suo Paese verso la dittatura. Capovolgendo la situazione che lo vede al banco degli imputati, Altan scrive: "Giudicherò coloro che, a sangue freddo, hanno ucciso il sistema della giustizia consentendo l'arresto di migliaia di cittadini innocenti. Non ho il potere di punire la gente né d'incarcerarla e, in ogni caso, non vorrei mai avere questo potere. Ma ho il potere di svelare l'omicidio, di identificare l'assassino, di mostrare le armi sanguinarie usate per questo infido delitto e di raccontare i crimini che sono stati commessi". Il ricavato delle vendite di questo libro andrà, tolte le spese di produzione e distribuzione, all'autore. La casa editrice non tratterrà nulla.
L'alcol e la nostalgia
Mathias Énard
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2017
pagine: 113
Se "Bussola" era il libro dell'amore "impossibile" tra oriente e occidente, "L'alcol e la nostalgia" è il romanzo di un altro sofferto rapporto: quello tra occidente e Russia. È la storia di un interminabile viaggio in treno verso la Siberia, intrapreso da Mathias per accompagnare alla sepoltura nel suo villaggio natale il grande amico Vladimir. Un'amicizia difficile, nata come rivalità per una donna, Jeanne, prima fidanzata di Mathias a Parigi poi innamoratasi di Vladimir a Mosca. Quando il giovane francese raggiunge la ragazza in Russia si crea un appassionato e autodistruttivo triangolo amoroso, un percorso sentimentale segnato dall'alcol, dal sesso, dalla poesia, dalla droga, dalla follia. Mathias racconta questo viaggio interminabile attraverso distese di ghiaccio e di neve, betulle, tundra, spettri di deportati in Siberia e di cosacchi dell'Armata a cavallo: "... da solo con i ricordi, l'alcol e la nostalgia, è tutto quello che rimane, come diceva Cechov il medico morto bevendo champagne, da solo con qualche frase, qualche verso, qualche ricordo; forse Jeanne aveva ragione, finirò per perdermi in capo al mondo, per scomparire nella notte siberiana e colare a picco nel Pacifico, ancora diecimila verste... Ti ricordi Vlado, quando Jeanne ci ha presentati ti chiamavo principe Andrej perché mi ricordavi Bolkonskij con quella tua aria insieme nobile e fragile, sicuro di te anche se vacillavi nella violenza e nella droga come un salice...".
Kant e il vestitino rosso
Lamia Berrada-Berca
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2017
pagine: 151
L'azione si svolge a Belleville, nella Parigi odierna, dove la protagonista, giovane madre analfabeta esiliata in un paese di cui non conosce la lingua, vive rinchiusa nel suo piccolo mondo casalingo e si avventura all'esterno solo protetta e isolata dal suo burqa. Saranno due incontri inaspettati ad aprire una breccia in questo guscio di solitudine e rassegnazione al quotidiano. Il primo avviene durante una delle angoscianti sortite per effettuare le compere quotidiane, quando la donna intravede nella vetrina di un negozio un vestitino rosso: il desiderio, sentimento fino ad allora sconosciuto o ignorato, di possedere e indossare quel vestito è la molla che fa scattare la voglia di emancipazione. Il secondo incontro è quello con un libro di Kant, lasciato sul pianerottolo da uno sconosciuto e che sua figlia le legge. Di nuovo il desiderio, stavolta di decifrare e capire quel tesoro proibito, sarà la chiave per la definitiva emancipazione, il modo attraverso cui la protagonista imparerà a porsi domande e a rispondersi, ma anche a trovare il coraggio di guardare ed essere guardata, di nominarsi ed essere nominata.
L'accalappiatopi. Testo russo a fronte
Marina Cvetaeva
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2017
pagine: 330
Composto negli anni dell'emigrazione fra Praga e Parigi, "L'accalappiatopi" è l'ultimo poema di Marina Cvetaeva ispirato a un motivo del folclore, la leggenda del Pifferaio magico. Ammaliati dal suono del flauto - seduzione femminile della Musica - i topi sognano di una rivoluzione mondiale in un'India favolosa. Seguono il Pifferaio incantati da miraggi d'Oriente. Incalzante il ritmo del flauto e dell'intero poema, musica demònica che conduce alla morte non-morte nel regno della libertà. L'originale interpretazione della fiaba vuole che i topi siano salvati dall'imborghesimento e i bambini di Hameln sottratti per sempre all'orrore della ripetizione. Il loro esodo verso una terra promessa, Paradiso della Poesia, Eden e Sesamo, avviene in un tripudio di azzurro, mitico colore dell'Anima romantica. Il tema nordico del Pifferaio magico è il pretesto che Marina Cvetaeva coglie per orchestrare le aspre dissonanze di una "satira lirica" contro il filisteismo. "L'Accalappiatopi" esprime l'antinomia fondamentale della sua poetica: il conflitto tra l'Anima-Poesia e il corpo, ovvero il quotidiano, che esige dal poeta la resa assoluta. Così avvenne per Majakovskij, per Cvetaeva, Esenin, poeti "dissipati"dalla propria generazione. Lo scontro si dinamizza nel tessuto poetico, dispiegato lungo un ampio registro, che alterna toni alti e bassi, dizione biblica e modi colloquiali o gergali.

