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Arcana

Linkin Park. Under my skin. Testi commentati

Rosanna Costantino

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 400

I Linkin Park sono considerati una delle rock band più importanti di sempre. Ma cosa c’è dietro il loro esordio folgorante, i milioni di dischi venduti e un successo che dura nel tempo? Questo volume racconta la loro storia, dai primi passi come Xero, passando per hybrid theory fino a one more light e alla rinascita con from zero, con uno sguardo anche ad alcuni progetti precedenti e paralleli: Grey Daze, Dead By Sunrise e post traumatic. “Under My Skin” va “sotto la loro pelle”, cercando il significato dietro ogni testo e traduzione, e analizzando la storia e la chimica tra le diverse componenti: con Chester Bennington e la sua personalità magnetica, l’anima rock e tormentata e una voce potente, versatile e inarrivabile; Mike Shinoda e il suo rap tagliente e i mille talenti; la chitarra distorta di Brad Delson, i ritmi di batteria incisivi di Rob Bourdon, il basso solido di Dave Farrell e il giradischi irresistibile di Joe Hahn. I sei losangelini hanno sfondato nel Duemila abbracciando sonorità nu metal con originalità, ma rapidamente hanno deciso di esplorare altri stili musicali per non confinarsi in un solo genere. Fino al 2017, quando hanno subito una tragica battuta di arresto in seguito alla dolorosa perdita del proprio frontman. Nel 2024 sono tornati con un nuovo album e una nuova cantante, Emily Armstrong, con la forza di chi ha bisogno di ricominciare da zero, senza mai dimenticare il passato. Perché per loro rinascere significa anche tramandare la propria eredità ai fan, così che possano continuare a trovare conforto e gioia nella musica. Ricordando sempre come Bennington sia riuscito, con forza e coraggio, a trasformare il suo dolore in arte, solo per salvare gli altri dai propri demoni.
22,00 20,90

Achtung! Berlino, gli hansa e la musica che ha cambiato il mondo

Andrea Cerasi

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 200

Il Meistersaal, eretto sulla Köthener Straße a Berlino, nasce come sede della Società Edilizia della città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura subisce seri danni a causa dei bombardamenti, tanto da rimanere in disuso fino al 1964, quando viene trasformato in una sala di registrazione, battezzata Hansa TonStudio, chiamata anche “Hansa By The Wall Studios” per via della vicinanza al Muro. Dalle finestre degli Hansa Studios si vedono il filo spinato e le torrette con le guardie armate. È un clima unico, desolante, spaventoso. Intorno, solo macerie, eppure qui si respira linfa vitale, un’energia insolita, capace, per quindici anni, di rendere Berlino il fulcro di un movimento che ingloba diversi generi: dal krautrock al punk, dall’elettronica all’industrial, dal post-punk al rock, dal gothic all’avanguardia, tutte forme musicali che hanno dominato le classifiche, venduto milioni di copie, conquistato generazioni di ascoltatori, e soprattutto dato speranza. Una speranza diventata sogno di libertà, proiezione di un futuro migliore, lontano da muri, posti di blocco e confini geografici. Perché David Bowie ha sentito il desiderio di trasferirsi a Berlino, lasciando Los Angeles? Perché i Depeche Mode sono rimasti affascinati dagli Hansa? Perché Nick Cave ha rinnegato Londra per vivere di stenti non lontano dal Muro? Come mai gli U2, dopo aver conquistato il mondo, hanno deciso di autodistruggersi per poi rinascere tra le macerie del Muro? Cosa hanno significato i Tangerine Dream e i Kraftwerk per la Germania e la musica elettronica? E poi Iggy Pop, che ha scelto di rinascere dopo l’avventura con gli Stooges, i Wire, Brian Eno, gli Psychedelic Furs, Siouxsie and the Banshees, i Gun Club e i berlinesi Einstürzende Neubauten…
16,50 15,68

Tutti i colori di Zero

Raffaele Donnarumma

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 208

Non fanno più paura i colori. Oggi tutto è permesso. Fantasie eccessive, poco comprensibili, spesso stonate. Sono colori confusi, raffazzonati, in continuo litigio fra loro. Finiscono per essere un’ostentazione impetuosa che si infrange nel nulla. I colori di Zero crearono forte scompiglio nella società degli anni Settanta. Non erano tollerati e l’ostracismo rappresentò l’arma più ovvia per difendere l’Italia musicale da questa improvvisa contaminazione. Erano colori testardi quelli di Zero. Riuscivano a farsi largo, spesso a gomitate, altre volte con delicatezza. Non si arrendevano mai, erano colori con una storia addosso e Zero li portava con naturale disinvoltura sulla propria pelle. Li respirava, li difendeva a spada tratta. Inizialmente tenui, pacati, successivamente più vividi, forti, meravigliosamente esagerati. E quando il successo divenne storia, lo precedeva addirittura. La parola Zero già evocava il verde bandiera oppure il rosa più delicato. In questo volume ci sono tutti i colori di Zero, ma proprio tutti, dai più timidi e imberbi a quelli più sfrontati. Raccontano una storia, narrano un percorso musicale, ma soprattutto un cammino umano, l’esigenza di esserci a tutti i costi secondo le proprie regole, con l’attenzione sempre viva verso aneliti sogni, il personale bisogno di affermazione. E sotto quel palco il popolo di Zero si è nutrito dei suoi colori e tutt’ora ne conserva le forme e i sapori, assimilati anni e anni fa, quando i colori facevano paura e quando il guerriero Zero trionfava nelle sue innumerevoli variopinte battaglie. Prefazione di Marco travaglio; foto di Arpad Kertesez.
35,00 33,25

Elvis on stage. Dal comeback special del '68 all'ultimo concerto del '77

Francesco Bertelli

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 496

“Elvis on stage” è un viaggio nella musica di Elvis Presley a partire dal suo grande ritorno sulle scene nel 1968. È qui che l’artista che più di ogni altro nella seconda metà degli anni Cinquanta aveva rivoluzionato il mondo della musica e della società con il rock’n’roll, decise di rimettersi in gioco stravolgendo ogni aspettativa che lo certificava come un artista “finito”. Il Re era tornato e non si sarebbe più fermato: una costante evoluzione artistica, sia in sala di incisione sia live sul palco, il ritorno sulle scene di Las Vegas nel 1969, la continua sperimentazione musicale e stilistica che negli anni Settanta non solo lo porteranno ancora ai vertici delle classifiche, ma andranno a mutare e strutturare i suoi spettacoli dal vivo. La consacrazione nel 1972, con le favolose jumpsuit entrate nell’immaginario collettivo, e poi l’apoteosi dell’Aloha from Hawaii del 1973. Tra alti e bassi, il viaggio continua con la costante ricerca di qualcosa di nuovo, come le mitiche sessioni alla Stax di fine 1973 e il 1974 (un anno quasi interamente passato in tour) dell’incontro con i Led Zeppelin nel backstage e uno show fondamentale nel mese di agosto che cambierà tutto, nel bene e nel male, fino agli ultimi anni e agli ultimi mesi del Re, ancora e sempre in cerca di stimoli.
24,00 22,80

Pulp fiction in the naked city. Dialogo immaginario tra John Zorn e Quentin Tarantino

Niccolò Pala

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 232

Un sassofono e una cinepresa; una nota e un primo piano; uno spartito e una sceneggiatura. Cosa avranno mai in comune John Zorn e Quentin Tarantino, due maestri nei rispettivi campi, un musicista/compositore a trecentosessanta gradi e un regista leggendario? Molto più di quanto si possa pensare: le latenti ma vigorose affinità che intercorrono tra questi due geni contemporanei possono essere estrapolate, portate alla luce grazie a un’approfondita analisi delle loro opere cardine, Pulp Fiction e naked city. L’indagine del libro parte rintracciando gli aspetti comuni di Tarantino e Zorn nelle loro personalità, nel modo di creare, nelle ispirazioni, nel rapportarsi l’uno con il medium espressivo dell’altro; si passa poi ad analizzare alcuni degli aspetti salienti che caratterizzano il film e il disco in questione, come l’uso di una struttura temporale e ritmica alquanto anomala, la convivenza di molteplici e diversissimi generi cinematografici e musicali, la tendenza alla citazione, la palese ammirazione per Jean-Luc Godard. La ricerca prosegue con uno sguardo approfondito al tema della città, esaminando l’utilizzo della tecnica del collage, riflettendo sull’umorismo e sui modi in cui esso si palesa nel corso del film e dell’album. Il fine ultimo di questo sfaccettato viaggio attraverso i caleidoscopici mondi dei due autori è sottolineare l’enorme influenza di Pulp Fiction e naked city sulla maniera odierna di fare cinema e musica ma, soprattutto, evidenziare come Zorn e Tarantino abbiano anticipato e predetto il modo in cui queste forme d’arte vengono fruite al giorno d’oggi, dimostrandosi artisti visionari capaci di guardare ben oltre i loro tempi.
17,50 16,63

Leonard Cohen. Hallelujah. Testi commentati

Roberto Caselli

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 520

Nel corso dei suoi ottantadue anni di vita, conclusi il 7 novembre 2016, Leonard Cohen ha sperimentato molto. Si è distinto come giovane scrittore nella francofona Montreal e ha ceduto anche alla poesia, ma è con la musica che ha guadagnato la fama. Le sue canzoni esplorano vette e miserie dell’animo umano con lucida sincerità, ma nei loro versi si nasconde spesso più di un’interpretazione, rendendo necessario scoprire diverse chiavi di lettura che rivelino una scrittura talvolta simbolica, altre volte onirica: la Bibbia, il suo essere ebreo, il sesso. Come il suo canzoniere, anche la sua biografia si snoda fra ostinate ricerche spirituali e un’assoluta necessità di amore. Mistica e passione trovano in Cohen un’impensabile compenetrazione, una sintesi suprema che non rischia mai l’incoerenza. Tornato sulle scene di tutto il mondo dopo lunghi anni passati in un monastero buddhista, Cohen ha continuato a stupirci con le sue canzoni-poesie interpretate con una voce sempre più profonda, al limite della narrazione. Entrare nello spirito del testo diventa essenziale per impadronirsi di tutte le sfumature che esprime, per scoprire ansie di vita talmente profonde da diventare universali. È ciò che fa questo libro, un omaggio sentito e doveroso alla lunga carriera di uno dei più influenti songwriter dell’ultimo secolo. Nuova edizione aggiornata all’album “Thanks for the dance”, definito “un’opera postuma viva”
25,00 23,75

Vibrazioni rock 1970-1977. La grande ondata dei gruppi stranieri in Italia

Norberto Fedele

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 344

La musica dal vivo espresse tutto il suo potere sovversivo e vitale all’inizio degli anni Settanta. La nostra Italia si scoprì impreparata ad accogliere eventi dal vivo su larga scala, mancando le strutture giuste, i mezzi e le condizioni contrattuali adeguate. I giovani promoter cresciuti sui modelli stranieri si inventarono quasi dal nulla un vero e proprio business, portando in Italia gli artisti d’oltremanica e d’oltreoceano che i ragazzi dello Stivale conoscevano solo attraverso l’ascolto dei dischi, la radio e la lettura delle riviste patinate. Ma in un periodo così turbolento le tensioni politico-sociali impattarono anche sullo scenario dei concerti rock. Arrivò il periodo delle sommosse nei palasport, gli scontri con la polizia, i lacrimogeni e i manganelli, in un tourbillon di accadimenti che ebbero come colonna sonora, e comune denominatore, una musica magnifica e irripetibile. “Vibrazioni Rock” è il racconto dell’Italia rock degli anni Settanta, quando il business dei concerti fiorì, crebbe e collassò, diventando terra di conquista dei grandi gruppi stranieri, 23 dei quali sono i protagonisti di questo viaggio, ricostruito attraverso articoli ed estratti dalle cronache dell’epoca, testimonianze dirette e percorsi biografici.
21,00 19,95

Depeche Mode live

Dennis Burmeister, Sasha Lange

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 400

Per più di quattro decenni, i Depeche Mode sono stati in grado di attrarre fan provenienti da ogni parte del mondo. Dalle prime esibizioni nei fumosi pub di provincia davanti a un pubblico di poche decine di persone fino agli spettacolari concerti dei tour mondiali sistematicamente sold-out, parte del successo di questa band è riconducibile alle ineguagliabili performance dal vivo con cui riescono ancora oggi ad ammaliare milioni di spettatori. Per completare la trilogia dedicata ai Depeche Mode, aperta dall’incomparabile “Depeche Mode: Monument”, Dennis Burmeister e Sascha Lange presentano un nuovo volume ricco di immagini inedite, materiali da collezione e interviste esclusive con gli amici dei musicisti. “Depeche Mode: live” ripercorre la storia di ciascun tour della band dall’anno degli esordi, il 1980, fino al 2024. Ognuno dei ventitré capitoli, di cui sedici dedicati ai singoli tour, è corredato da foto messe a disposizione dai fan e mai pubblicate prima, che regalano uno sguardo ravvicinato e carico di emozioni, spesso assenti negli scatti perfetti dei fotografi professionisti. Gli altri sette capitoli sono invece costituiti da interviste a musicisti, promoter e persone vicine ai Depeche Mode, dalle quali traspaiono aneddoti e ricordi personali che servono a tracciare un profilo intimo e al contempo professionale di ciascun membro della formazione. Sono inoltre presenti riproduzioni di locandine, articoli di giornale, poster, copertine di dischi e altre centinaia di materiali che contribuiscono a trasportare il lettore in un’esperienza visiva unica nel suo genere.
59,00 56,05

Manuale di sopravvivenza per un frontman

Vasco Bartowski Abbondanza

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 160

"Manuale di sopravvivenza per un frontman" è una semplice interpretazione della musica vissuta con gusto, è un monito che proietta verso l'essenza del fare musica e viverla tramite tutti i sensi che abbiamo a disposizione. Insegna a non essere stronzi tramite la musica, a non usarla come uno strumento che esalti egocentrismi ed egoismi, estremi che non devono nemmeno essere avvicinati a questa forma d'arte. Mettersi a nudo tramite piccoli giochi e storie in cui tutti possono serenamente identificarsi, anche chi con la musica non ha un approccio diretto e giornaliero. Proiezioni passate, proiezioni future, ricordi e tormenti. In questo manuale c'è la musica vestita da macchina del tempo e ognuno può guidarla come meglio crede, in base alla propria esperienza, al proprio carattere, al proprio stile e gusto musicale. Un libro onesto che non vuole insegnare verità assolute ma al contrario ha l'obiettivo di stimolare la curiosità, riaprire vecchi cassetti con dentro propositi impolverati e unire le melodie alla vita vissuta giornalmente, come se le due cose fossero imprescindibilmente unite. Il tempo, le melodie, i sogni, i ricordi e le speranze tutte dentro un viaggio che esamina le sfumature più nascoste e più popolari di questa ancora di salvataggio giornaliera chiamata musica. Prefazioni di Omar Pedrini e Massimo Ghiacci.
15,00 14,25

Dio è gratis. Il prossimo costa. Il Vangelo di De André e Pasolini

Alfredo Franchini

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 160

Pasolini e De André erano ladri che rubavano le vite degli altri per metterle nelle loro opere, dove c’è il buio, la luce, il mistero dell’esistenza, la morte. Due atei a modo loro che hanno sentito il bisogno di raccontare Cristo come uomo in una visione del mondo di tipo epico-religioso. “Dio è gratis, il prossimo costa” ripercorre in parallelo vita e pensiero dei due grandi poeti del Novecento e, attraverso le loro parole, cerca di rispondere alla domanda su chi è Cristo al giorno d’oggi. Alfredo Franchini mette a confronto il pensiero anticonformista dei due poeti corsari, di diversa formazione (Fabrizio anarchico, Pier Paolo marxista), ma con l’identico agire culturale. Scelte diverse nel racconto dei rispettivi vangeli (De André si basa sui testi apocrifi, Pasolini su san Matteo), messaggio identico. Il libro scorre in parallelo nelle comuni passioni dei due artisti: la poesia, i dialetti, la natura, la musica. Anche Pasolini era un musicista, autore di saggi critici su Bach e di canzoni per Domenico Modugno e Sergio Endrigo. In definitiva, chi è Gesù oggi, nell’intreccio millenario tra religione ed economia? Per Pasolini l’immagine è sdoppiata tra una figura estremistica, o vista come tale dai pochi cattolici credenti, e un’altra convenzionale, pura figura di potere. Per De André è probabilmente quell’uomo che, incontrando gli ultimi della società, si riconosce in loro.
16,00 15,20

Più veloce! Le origini del grindcore e del power violence

Flavio Adducci

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 536

“Più veloce!” è un saggio scritto con l’intento di tracciare una storia delle origini di generi musicali velocissimi e rumorosi come il grindcore e il power violence, affrontando un periodo storico ben circoscritto che va dal 1982 al 1986. Si tratta esattamente di una storia internazionale che parla di gruppi (e non solo) provenienti dai più diversi Paesi, dagli Stati Uniti al Sudafrica, dall’Italia alla ex Jugoslavia, dal Giappone all’Australia, con informazioni di prima mano prese soprattutto dalle tante interviste condotte dall’autore, le quali hanno coinvolto vari addetti ai lavori, non soltanto musicisti. Diviso in vari capitoli sistemati in ordine cronologico, “Più veloce!” vanta al suo interno numerose foto, anche inedite, alcune delle quali scattate direttamente dall’autore ai tanti concerti a cui ha assistito. L’opera è rivolta in particolar modo ai fan del grindcore e del power violence e a quelli del punk hardcore ma anche, seppur in misura minore, agli amanti del metal estremo.
25,00 23,75

Anima latina. Anatomia di un capolavoro

Stefano Milioni, Sergio Michelangelo Albonico

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2024

pagine: 176

Dicembre 1974. La casa discografica Numero Uno pubblica il nuovo album di Lucio Battisti. È un disco molto atteso. L’anno precedente Battisti aveva piazzato contemporaneamente al primo e secondo posto delle hit parade ben due 33 giri, un evento raro e difficilmente ripetibile da qualsiasi altro artista. Uno era il mio canto libero, uscito nel novembre del 1972, l’altro il nostro caro angelo, pubblicato appena nove mesi dopo, nel settembre del 1973. Con quegli album Battisti aveva consolidato la sua fama di autore di brani capaci di arrivare al grande pubblico, senza concessioni e cadute di gusto. Il 1973 fu l’anno delle hit a 45 giri “Il mio canto libero” e “La collina dei ciliegi”; dal nuovo disco in uscita tutti si aspettavano altre grandi canzoni. Ma Battisti spiazzò tutti, anche lo stesso Mogol. Realizzò un concept album all’altezza del progressive internazionale più all’avanguardia, non ebbe esitazioni a buttare giù la sua statua, nascondendo la voce e i testi criptici e magnifici di Mogol fra strumenti dal suono bucolico e musica elettronica, sospesi fra le campagne di Poggio Bustone e la frenesia metropolitana di Londra. “Anima Latina. Anatomia di un capolavoro” racconta, con le testimonianze di chi ha contribuito a realizzarlo, la genesi e la storia di quel disco, una delle vette espressive più alte mai raggiunte dal binomio Battisti-Mogol, un album visionario e inquieto che ancora oggi, a distanza di 50 anni, profuma di futuro.
16,00 15,20

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