Chirico
L'uomo smarrito. Il pensiero di Martin Buber come risposta alle esasperazioni esistenziali nella post modernità
Angela Fedele
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 128
"Desidero affermare che nei contenuti di questo libro il lettore troverà la bussola per orientarsi nell'attuale cambiamento d'epoca. Sono convinto che al mondo che verrà, e che è in parte già venuto, dobbiamo consegnare un libro come questo di Angela Fedele, poiché contiene in sé le risposte di cui l'umanità ha bisogno proprio in questo momento. Angela Fedele ci consegna un lavoro che ha in sé le caratteristiche della profezia e dell'annuncio." (dalla prefazione di Tonino Cantelmi). Martin Buber e Tonino Cantelmi ci consegnano una proposta esistenziale che si oppone a derive individualiste o a tentazioni collettiviste: siamo chiamati a vivere nello stretto spartiacque tra l'io e il tu, giacché l'essenza della vita è nell'autenticità della relazione, che trova formulazione nel suo anelito costitutivo dell'esser rivolto all'Infinito...
La necessità della preghiera nel pensiero di Pio XII
Carmen Hernández
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 168
"Carissimi fratelli, Vi presentiamo in questo anno in cui sta progredendo la preparazione della causa di beatificazione di Carmen, una sua opera, che consiste in una tesina che fece nel 1960 a Valencia, quando il suo Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù la inviò lì a studiare Scienze Sacre, dal titolo "Necessità della preghiera nel pensiero di Pio XII". Il testo viene preceduto in questo libro da un'introduzione scritta dai curatori, Alfonso V. Carrascosa e Padre Raúl Orozco, in cui ci viene offerta una breve contestualizzazione storica e teologica del suo contenuto… … Sono rimasto sorpreso e anche ammirato, perché siamo in un periodo molto simile a quello vissuto da Carmen nei suoi primi trent'anni. Lei aveva una profonda ammirazione per Papa Pio XII. Leggendo il testo mi chiedevo: perché Carmen ha deciso di studiare la preghiera nel Magistero di Pio XII? … lei dice di aver sentito la vocazione all'età di dieci anni circa, e quando più tardi passava per la cattedrale di Tudela e si fermava davanti alla cappella dello Spirito Santo, la fiamma d'amore che il Signore le aveva concesso da piccola, all'età di 30 anni volle confrontarla con il Magistero della Chiesa del suo tempo, di Papa Pio XII, che ammirava tanto, come dice nel suo scritto. Dico questo, perché ci troviamo oggi quasi nella stessa situazione in cui si trovò Pio XII…… Carmen nella sua tesina dice: "La vita cristiana è tutta una comunicazione con Dio, che ha come radice l'inabitazione della Trinità: Dio vive in noi e noi in Dio". (dalla prefazione di P. Mario Pezzi) Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale insieme a Kiko Argüello, nacque in Spagna, a Ólvega (Soria), il 24 novembre 1930. Quinta di nove fratelli, visse l'infanzia e la giovinezza a Tudela (Navarra). Nel 1954 si laureò in Chimica a Madrid. Seguendo la vocazione missionaria che sentiva fin da bambina, decise di entrare nell'Istituto delle Suore Missionarie di Cristo Gesù. Nel 1960 si laurea in Scienze Sacre presso l'Istituto Sedes Sapientiae di Valencia. Dopo il soggiorno a Londra per formarsi alla missione in India, torna a Barcellona, dove incontra il giovane insegnante di liturgia Pedro Farnés Scherer, che la introduce alle fonti pasquali dell'Eucaristia. Dalla metà del 1963 alla metà del 1964 viaggia in Terra Santa, visitando i Luoghi Santi. Al suo ritorno a Madrid inizia a lavorare nelle baracche di Palomeras Altas, dove incontra Kiko Argüello. In mezzo ai poveri nasce la prima comunità neocatecumenale, grazie alla forza del Mistero Pasquale e alla predicazione del Kerigma. È morta il 19 luglio 2016, a Madrid, all'età di 85 anni. Il 19 luglio 2021 ha avuto luogo la richiesta di apertura della causa di beatificazione di Carmen durante la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Madrid, Mons. Carlos Osoro Sierra, nella Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena."
Venduto in Giuseppe. L'incredibile storia del figlio di Rachele
Tarcisio Zanni
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 176
Se qualcuno, in quel tempo, avesse chiesto a Giuseppe che cosa più di tutto desiderava per sé, avrebbe avuto certamente una risposta inattesa: «Essere come tutti gli altri». Come i suoi fratelli, che se ne andavano da casa per lunghi mesi, dietro al gregge. Come i ragazzi della sua età, cui nessuno faceva caso, che "puntavano" le ragazze, giocavano ai dadi, bevevano vino. E invece tutto sembrava congiurare per farne un diverso. La sua condizione di erede della promessa gli pesava, in quel periodo della sua vita, a diciassette anni, come una cappa opprimente… …Era arrivato a chiedersi con ira che colpa fosse essere il figlio di Rachele. I suoi fratelli pensavano che Israele lo preferisse a loro, perché era il figlio della donna amata davvero, del primo amore, «quello - dicevano nelle lunghe serate passate a oziare - quello che non si scorda mai». Tarcisio ZANNI è nato a Cremona nel 1945, vive a Bologna dal 1960. Ha potuto conoscere e ascoltare maestri quali Carlo Carretto, Kiko Argüello, Carmen Hernández, Francesco Cuppini, Gregorio Sacristan, il Vescovo Zarri, il cardinale Biffi, Raniero Cantalamessa, Joseph Ratzinger e molti altri, dei quali conserva il vivo ricordo. Ha scritto diversi saggi di teologia divulgativa e di indole catechetica, per l'Editrice Chirico di Napoli, sul sito della quale, alla voce "autori", se ne trova elenco completo, tra i quali si segnalano: "A Betlemme nella casa del pane", "Verso il Natale in famiglia", "Che cosa c'è di diverso questa notte raccontare la Pasqua con la Bibbia", "Assunti in cielo un prontuario per la Celebrazione Eucaristica", "Intervista a Francesco Cuppini frammenti di storia del Cammino Neocatecumenale…", "Viaggio alla ricerca dell'Italia cattolica che non si trova più", "Lettera a una bambina battezzata a sua insaputa commento insolito al Rituale del Battesimo dei bambini", "La debolezza di Dio storia di Anania e Leah tra Natale e Pasqua", "Giuseppe di Nàzaret Bibbia, tradizione, racconto", "Quando essere vecchi è una risorsa", "Summorum pontificum e la buona battaglia del Concilio un racconto".
Venduto in Giuseppe. L'incredibile storia del figlio di Rachele
Tarcisio Zanni
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 224
Se qualcuno, in quel tempo, avesse chiesto a Giuseppe che cosa più di tutto desiderava per sé, avrebbe avuto certamente una risposta inattesa: «Essere come tutti gli altri». Come i suoi fratelli, che se ne andavano da casa per lunghi mesi, dietro al gregge. Come i ragazzi della sua età, cui nessuno faceva caso, che "puntavano" le ragazze, giocavano ai dadi, bevevano vino. E invece tutto sembrava congiurare per farne un diverso. La sua condizione di erede della promessa gli pesava, in quel periodo della sua vita, a diciassette anni, come una cappa opprimente… …Era arrivato a chiedersi con ira che colpa fosse essere il figlio di Rachele. I suoi fratelli pensavano che Israele lo preferisse a loro, perché era il figlio della donna amata davvero, del primo amore, «quello - dicevano nelle lunghe serate passate a oziare - quello che non si scorda mai».
Il Kèrygma nei Salmi
Angelo Veraldi
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 88
Il kèrygma è, letteralmente, la "proclamazione", l'"annuncio", del Vangelo, ossia della buona notizia dell'amore di Dio manifestato in Cristo Gesù. Angelo Veraldi ci accompagna a scoprire tale annuncio attraverso il lessico del libro più suggestivo dell'intera Bibbia: i Salmi. Nelle centocinquanta composizioni poetiche, preghiere ispirate da Dio stesso, c'è quanto il credente debba sapere circa l'amore di Dio e la sua propria vita. La lettura di questo libro stimolerà il lettore a rivalutare la preghiera salmica come lode al Dio "vicino".
Le parole della Parola. Dizionario italiano-ebraico delle principali voci bibliche. A-F
Luisa Gorla De Angelis
Libro
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 352
"[...] il nipote di Gesù ben Sira scrisse nel prologo al libro di suo nonno, il Siracide: «Le cose dette in ebraico non hanno la medesima forza quando sono tradotte in un'altra lingua. E non solamente quest'opera, ma anche la stessa Legge, i Profeti e il resto dei libri nel testo originale conservano un vantaggio non piccolo» (Prol. A Sir, 21-26). Ora, grazie a quest'opera, chiunque, perfino chi non conosca l'ebraico, potrà ricercare che cosa significhi «amare/amore» nella Bibbia, mediante l'avvincente ricerca del «tesoro» dei diversi verbi ebraici (tradotti in italiano e con le corrispettive ricorrenze) che esprimono tale concetto. Se c'è una cosa che più accomuna l'approccio rabbinico e quello patristico alle Scritture è la convinzione che dietro le singole parole e lettere si nasconda un tesoro inesauribile: la Parola, il Logos divino, il messaggio di amore, eterno e sempre attuale, di Dio per l'uomo. Per gustare il frutto delizioso della Scrittura, pertanto, bisogna «rompere il guscio» della lettera" (dalla presentazione di Francesco Giosuè Voltaggio)
Il discorso della montagna
Emiliano Jiménez Hernandez
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 960
Queste meditazioni del Discorso della montagna cercano solo di porci sulle orme di Cristo, per seguirlo come discepoli, unendoci a Lui nel Cammino verso la Verità e la Vita. La Scrittura, nei suoi due Testamenti, è la cava del grandioso edificio del Discorso della montagna. In ogni parola di Cristo risuonano tante pagine della divina rivelazione. Questo commento riprende alcune di queste risonanze bibliche come un invito a percorrere ripetutamente, con l'atteggiamento di Rut la spigolatrice, le pagine della Bibbia, la cui ricchezza è inesauribile. Cristo non ha abolito la Torah, ma l'ha compiuta, l'ha portata alla sua pienezza. Così, dunque, percorrere l'Antico Testamento ci aiuta a comprendere Cristo e la sua predicazione. Mi piacerebbe che il lettore accogliesse queste pagine con lo stesso spirito con cui i giudei di Berea «accolsero la parola di Paolo con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così» (cf. At 17,11). dall'Introduzione i 10 volumi sul Discorso della montagna contengono in appendice commenti dei Padri: Agostino - Ambrogio - Anonimo - Apollinare di Laodicea - Callisto Patriarca - Cassiano il Romano - Cipriano - Cirillo di Alessandria - Cirillo di Gerusalemme - Cromazio di Aquileia - Diadoco di Fotice - Doroteo di Gaza - Epifanio di Salamina - Evagrio Monaco - Geronzio di Petra - Giovanni Carpazio - Giovanni Crisostomo - Girolamo - Gregorio Magno - Gregorio di Nissa - Gregorio Palamas - Ignazio Xanthopouli - Ilario di Poitiers - Iperechio - Isaia di Gaza - Isacco il Siro - Leone Magno - Macario l'Egiziano - Marco l'Asceta - Massimo il Confessore - Niceforo Monaco - Niceta Stethatos - Nilo Asceta - Origene - Pietro Crisologo - Pietro Damasceno - Poemen di Scete - Silvano di Marsiglia - Simeone il Nuovo Teologo - Teodoro di Eraclea - Teodoro di Mopsuestia - Tertulliano
Lasciatevi riconciliare con Dio. Il sacramento della penitenza
Arturo Elberti
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 16
Sussidio per celebrazioni comunitarie. Se uno è in Cristo è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui potessimo diventare giustizia di Dio.
In principio Dio creò il cielo e la terra
Marie Thérèse Tapsobà Franceschini
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 112
Volentieri invito il lettore a seguire l'Autrice nel suo riassumere e discutere, pur sinteticamente, il meglio della riflessione che su questo tema si è sviluppato nei secoli. Quello che in prima battuta ci si sarebbe atteso da una eremita, e cioè un libro "spirituale", in definitiva mostra di esserlo nella filigrana di un pensiero argomentativo che si sviluppa con intelligenza rigorosa, ma lasciando sempre trapelare il cuore. dalla presentazione di Mons. Domenico Sorrentino
I volti di Caino. Rileggere Genesi 4
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 184
Caino o Abele? La scelta sembra scontata perché la precomprensione che ci accompagna, figlia della nostra formazione religiosa e culturale, sa per certo chi è la vittima e chi è il carnefice. Senza ombra di dubbio... La condanna è emessa senza possibilità di appello. Sia per il fatto in sé. Sia in nome di tutti gli Abele del mondo (generazione dopo generazione). O l'uno o l'altro. O il male o il bene. O l'ingiustizia o la giustizia. O il carnefice o la vittima... Non c'è un Caino che non sia anche Abele. Come non c'è un Abele che non sia anche Caino. Entrambi sono progenie di Adamo e, in quanto tali, proprio perché uomini e non angeli e non Dio, hanno in sé, l'uno e l'altro, sia lo yétser tov, "l'inclinazione al bene", sia lo yétser ha-ra', "l'inclinazione al male". Caino, di conseguenza, non è malvagio ed empio in sé, così come Abele non è buono e giusto in sé. Quello che mostrano nel loro agire è frutto sempre di una scelta che, già allora, era condizionata in modo diretto dal vissuto (anche se limitato) e non da una propensione innata all'una o all'altra faccia della propria intima configurazione. Dove stanno la bontà e la giustizia di Abele se, come lascia intendere Genesi 4,4, egli è il primo a rompere il rapporto sacro con la vita e a portare in offerta i capi migliori del suo gregge e il loro grasso, o se non è pronto a consolare il fratello? Dove stanno la malvagità e l'empietà di Caino se egli, il "servitore del suolo" (Gen 4,2), è colui che si fa carico della maledizione del suolo e della necessaria fatica con cui Adamo e la sua discendenza sono condannati a trarne il nutrimento? È, forse, possibile affermare che mentre Caino era un servitore del suolo, quindi non di Dio e di conseguenza un idolatra, Abele era completamente dedito a Dio e al suo servizio?
Il vostro «sì» sia sì e il vostro «no» sia no. La lettera di Giacomo per una fede matura
Sandro Carotta
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 176
L'uomo è stato pensato e voluto libero da Dio. Questo ha fatto sì che varie siano state, lungo la storia, le sue risposte all'iniziativa divina: dalla negazione alla confessione passando attraverso una molteplicità di atteggiamenti che oscillano tra l'ateismo e la fede. Ma cosa significa credere? Come possiamo diventare uomini e donne di fede? Alla fede si perviene in forza della rivelazione di Dio. La grazia (charis) irrompe e illumina il cuore dell'uomo, e questi risponde aderendo con tutto se stesso (pistis). Ma come accogliere il Suo rivelarsi? Semplice: è necessario anzitutto sentirsi oggetto del Suo desiderio amante e creatore... ...La nostra è una lectio divina al testo di Giacomo, non uno studio esegetico. Per cui al termine di ogni riflessione aggiungeremo una preghiera tratta dal grande patrimonio di sant'Agostino. Il tutto per favorire, come abbiamo evidenziato, il passaggio dall'ascolto alla vita.
Lasciatevi riconciliare con Dio. Il sacramento della penitenza
Arturo Elberti
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 16
Sussidio per celebrazioni comunitarie. Se uno è in Cristo è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui potessimo diventare giustizia di Dio.