EIL Editrice Italia Letteraria

Si tratta di una commedia moderna in cui l'autore con ironia e arguzia sa penetrare nelle pieghe più riposte dell'animo umano.

La collana dei narratori italiani si è arricchita di una preziosa perla. Raffaele De Lauro, il quale ha già ottenuto ampi consensi da parte della critica che lo ha giudicato una delle migliori speranze della letteratura contemporanea d’avanguardia. Nelle sue opere si rivela un narratore eccellente. Lo stile elegante e arguto, il linguaggio popolare e moderno, lumeggia magistralmente la fisionomia del nostro tempo.

Più o meno tutti, durante la nostra prima infanzia, ci siamo sentiti raccontare la fiaba di Cappuccetto Rosso e altre che fanno parte della tradizione. Ho provato a mettere qualcuna di queste fiabe in rima cercando di rispettare quanto più possibile la storia originale. Età di lettura: da 4 anni.

Due esigenze ispirano gli scritti veltriani: la precisione espressiva e la disponibilità evocativa, di cui risultano pregnanti la straordinaria ricchezza di argomenti insieme all’eccezionale intensità dei valori allusivi dei suoi scritti che concludono un ciclo di esperienze e meditazioni. La seconda è caratterizzata da un discorso organico e da una più impegnativa disposizione a scoprire e rivelare il senso delle cose e il destino dell’uomo. Anna Aita, con la monografia di questo autore rivela gli inevitabili adattamenti alle esigenze del vivere, nonché una profonda serietà morale, una larga attitudine a comprendere e giudicare il complesso comportamento degli uomini, un autentico amore per la libertà, la costante fedeltà ad ideale di vita fondato sull’equilibrio interiore e sull’amore.

I presenti saggi vanno dal 2009 al 2014, che unitamente ai 3 precedenti volumi racchiudono 22 anni di studio, ricerca e analisi critica su testi di poeti, scrittori e pittori contemporanei, raccolti in varie riviste italiane e straniere.

"Tutte le famiglie ricche si riconoscono fra loro, mentre ogni famiglia povera fa di tutto per non essere riconosciuta. La povertà si nasconde per dignità o vergogna. Povertà e ricchezza convivono sempre più nelle grandi metropoli, in mondi paralleli delimitati dal confine degli schermi televisivi, ma confusi nell'indifferenza di vie e quartieri in cui si incrociano i passi e i rumori, ma non gli sguardi diretti e le parole. Nel nostro Paese l'equilibrio è sempre più sottile e delicato: il decennale ristagno della produttività media sottende la perversa dinamica di una 'società a somma zero', nella quale il guadagno dei gruppi economici 'vincenti' è la perdita dei gruppi economici 'perdenti', fra cui le famiglie povere".

...Racconti da leggere o ascoltare la sera, vicino a una finestra, senza i frastuoni tutti uguali delle televisioni e davanti a un bicchiere di vino anche se il rosso non è doc. Fotografie di persone che fermano momenti particolari della loro esistenza, lasciando allo spettatore/lettore, l'interpretazione e l'immaginazione di quanto leggendo può percepire con la fantasia. Racconti e ritratti molto distanti quindi dalle immagini preconfezionate dei cartoni animati e dei films di oggi che oramai raramente lasciano sviluppare la fantasia di chi li guarda. Persone che appaiono come meteore che attraversano i cieli del cuore e della mente dei lettori, ma che lasciano un segno profondo o una sensazione strana: dopo aver letto di essi, ti sembra di averli conosciuti anche tu. Molti di loro, oggi, sarebbero considerati gli ultimi, i reietti ed i falliti; forse però, al contrario dei personaggi considerati "famosi" e parafrasando Hemingway, sono invece uomini che "hanno vissuto veramente, e non hanno solamente lasciato trascorrere i loro giorni"...

"Cominciai a conoscere l'India. Incontrai straccioni che conducevano vacche scarne e ossute per i centri abitati. Capitai in piccoli villaggi costruiti con fango e sterco di vacca, dove la gente viveva pressoché nuda, in un'indescrivibile miseria e promiscuità. Entrai in una lurida capanna dove, per terra, sulla paglia, giaceva un uomo, ancora giovane, con una lunga ferita a un braccio, ricoperta di foglie, mi chiedevo come avrebbe fatto a guarire in quelle condizioni di sporcizia. In quell'occasione seppi che la notte la gente metteva fuori la capanna una ciotola piena di latte per il cobra, perché si sfamasse senza dovere entrare nel misero tugurio alla ricerca del cibo. Ma la scena più raccapricciante che mi si presentò davanti fu quando vidi sul corpo dei bambini le stigmate della denutrizione."

"Gli Scappellato" è una commedia brillante che si potrebbe definire un gioiello di recitazione del nostro tempo se avesse la fortuna di finire tra le mani di un regista di sobria eleganza e di buon gusto.

È una breve favola senza tempo, popolata naturalmente di animali. Sfilano nell'incalzare della lettura api, Cincia, Formica Rossa e Formica Nera, Ragnetto Peloso, Coccinella, Bruchetto, Grillo, Farfallina, Volpe Rossa, Rospo, Avvoltoio. Nella favola vi sono gli elementi essenziali più appropriati per operare un sortilegio nell'animo dei ragazzi e trasportarli nei sogni alati della fantasia. Nella favola è radicato il Messaggio pedagogico e una morale che ha come temi dominanti l'amore per gli animali e il rispetto per la natura, che oggi l'uomo purtroppo violenta e deturpa. Età di lettura: da 7 anni.