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Fondazione Ente dello Spettacolo

Rapporto 2009. Il mercato e l'industria del cinema in Italia

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2010

pagine: 246

Il Rapporto 2009 su “Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia” è il seguito naturale del precedente che, per la prima volta in Italia, forniva un quadro organico di questo settore vitale dell’economia. Il consenso ottenuto dall’edizione dello scorso anno ha indotto i promotori della ricerca a procedere nel percorso di lettura e di analisi con l’integrazione di altri dati che arricchiscono quest’opera realizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con Cinecittà Luce S.p.a. Un aspetto essenziale di questa seconda edizione è la ricerca di una migliore definizione degli operatori e degli assetti economici delle varie componenti della cinematografia italiana e per la prima volta si presenta con due appendici inedite: la prima è dedicata all’operato e al ruolo svolto dalle Film Commission in tutta Italia; la seconda ripercorre la storia di Cinecittà fino alla sua fusione con l’Istituto Luce.
9,90 9,41

Friedrich Wilhelm Murnau. L'arte di evocare fantasmi

Andrea Minuz

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2010

pagine: 190

Friedrich Wilhelm Murnau (1888- 1931), considerato uno dei più grandi autori della storia del cinema, è stato tra i principali protagonisti dell'intensa stagione del cinema di Weimar. Nonostante una filmografia assolutamente eclettica per generi e temi affrontati, nella sua opera prende forma un discorso sulla visione e sull'organizzazione della forma tra i più incisivi dell'intera stagione del muto, che attraversa tanto il cinema europeo che i modelli del film hollywoodiano. Un'immaginazione creativa totalizzante e un controllo di tutte le componenti della messa in scena che trova nelle atmosfere gotiche di Nosferatu il vampiro (1921), negli innovativi movimenti di macchina messi a punto in L'ultimo uomo (1924), e nella composizione plastica di Faust (1926), Sunrise (1927) e Tabù (1931), alcuni degli esiti più alti della storia delle forme filmiche. Rielaborando il lavoro di figurazione sul paesaggio del cinema scandinavo degli anni Dieci alla luce della tradizione pittorica del romanticismo tedesco, fondendo la lezione del teatro di Max Reinhardt con alcuni motivi e suggestioni dell.espressionismo, Murnau elabora un progetto di formalizzazione radicale dell.inquadratura che si muove tuttavia sullo sfondo di un sensualismo della visione e di una più generale malinconia della natura in cui le sue immagini sembrano dissolversi.
12,90 12,26

La realtà dopo il cinema. Percezione, senso, azione nel mondo visto

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2010

pagine: 192

All'origine di questo volume sta un convegno - il XIII Convegno Internazionale di Studi Cinematografici "Tertio Millennio". All'origine di quel convegno stava un'idea: sia che il dispositivo teorico preesistesse alla possibilità della sua esistenza concreta, sia che, invece, sia stata la messa in collezione di una serie di scoperte e invenzioni a far nascere il cinema, dopo la comparsa dell'"immagine in movimento" il mondo non è stato più lo stesso. Che il cinema abbia originato o seguito le rivoluzioni silenziose degli occhi e delle teste è discutibile. Quel che è certo è che dopo, non solo ci si è trovati nella necessità di ridefinire le categorie percettive e i modelli cognitivi, ma la stessa fisiologia della percezione si può dire abbia subito una lenta e sostanziale mutazione. Mentre s'inizia a comprendere la ricchezza estetica ed espressiva del cinema, mentre i diversi ambiti disciplinari tentano nuove alleanze per dar conto, retrospettivamente, dello "shock" cinematografico, il cinema, forse è già finito. Che senso avrebbe dunque chiedersi cosa sia, oggi, il mondo "nell'era della sua riproducibilità tecnica"? La risposta è che se forse il cinema come dispositivo materiale storicamente definito sta esaurendo la sua traiettoria, il cinema come organum dell'emozione e del pensiero è appena all'inizio del suo sviluppo.
11,50 10,93

Open cinema. Scenari di visione cinematografica negli anni '10

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2010

pagine: 260

Dai grandi blockbuster che invadono le sale alle forme più marginali di prodotti presenti solo su Internet, dalle forme di riscrittura dei testi audiovisivi ai commenti dei cinefili della rete, dal fansubbing al marketing creativo, dal Machinima alle strategie di produttori e distributori, dalle questioni sul downloading ai nuovi pubblici creativi. Tutto questo, e ancora altro, è il cinema oggi. Accanto a un'ampia ricerca sui pubblici, il libro cerca di offrire uno sguardo analitico sui tanti e diversi aspetti che compongono il mondo dei rapporti fra cinema e Internet. Un'analisi fatta di tanti "carotaggi" su un terreno vasto e accidentato. Un primo sguardo su un panorama affascinante e intrigante. Come sempre, quando si parla di cinema.
14,90 14,16

L'anticonformismo intelligente di Rodolfo Sonego

Mirco Melanco

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2010

pagine: 414

Raccontare l'anticonformismo intelligente di Rodolfo Sonego, uno dei maestri della commedia all'italiana, è quello che si cerca di fare in questo libro, risultato di un percorso ventennale di studi sullo sceneggiatore. La particolare ironia con la quale Sonego ha affrontato la figura dell'italiano medio, di cui Alberto Sordi è stato l.interprete più eloquente, è frutto anche del sodalizio nato nel 1954 tra lo sceneggiatore bellunese e l'attore romano. La fusione di due caratteri antitetici ma compatibili, ha permesso una descrizione coraggiosa e anticonformista della società italiana prima e dopo il boom economico. Seguendo una linea diacronica, il libro fonde vita e opere di Sonego, un viaggiatore del mondo e dell'animo umano, un antropologo innato che unendo umanismo e scienza alla sua innata curiosità, ha saputo descrivere, attraverso l'osservazione costante dell'individuo e la semplicità disarmante di uno stile narrativo privo di sovrastrutture ingombranti, la genesi e lo stato attuale dei mali che affliggono la nostra società contemporanea.
14,90 14,16

Jacques Tati. Il suono delle immagini

Marco Muscolino

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2009

pagine: 144

Jacques Tati (Le Pecq, 1907 - Parigi, 1982) si è affermato in vita come attore, sceneggiatore e regista per il cinema, in particolare grazie ai suoi primi tre lungometraggi: Giorno di festa (1949), Le vacanze di Monsieur Hulot (1953) e Mon oncle (1958). Creatore e interprete del lunare personaggio di Monsieur Hulot, Tati realizza nel 1967 il suo progetto più ambizioso, Playtime. Ma, invece del successo, con questo film arriva un clamoroso fallimento commerciale, destinato ad influenzare negativamente il resto della sua carriera. Gli ultimi due tasselli di una breve filmografia sono sbrigativamente liquidati da pubblico e critica come "minori": Monsieur Hulot nel caos del traffico (1971) e Il circo di Tati (1973). Tati paga infine il declino di popolarità trascorrendo gli ultimi anni della sua vita lontano dai set cinematografici. Solo a distanza di alcuni anni dalla sua scomparsa, l'eredià artistica di Tati, grazie all'impegno della figlia Sophie e di alcuni cineasti e studiosi francesi, è stata difesa avviando un percorso di valorizzazione che restituisce al cineasta la sua meritata statura di grande comico moderno.
12,90 12,26

Immagini dal mondo. Cinema, rappesentazione, verità

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2009

pagine: 176

Questo libro raccoglie i materiali prodotti in occasione del XII Convegno Internazionale di Studi Tertio Millennio che nei giorni del 2 e del 3 dicembre 2008 ha animato il Cinema Sala Trevi di Roma. Il Convegno si è svolto nell’ambito della contestuale edizione del Tertio Millennio Film Fest. Fedeli alla tradizione del festival - che da anni costruisce il suo palinsesto formulando ipotesi di lettura della complessità del mondo contemporaneo - ci siamo interrogati su quale potesse essere la prospettiva migliore per dar conto non tanto del cinema sul o del presente quanto piuttosto di quel cinema che interroga la contemporaneità e che da essa si fa interrogare; su quale potesse essere la lente teorica sotto la quale meglio individuare e discutere le questioni che - dal fondo delle immagini più incandescenti del nostro tempo - agitano, scuotono, e rendono vivo un tale cinema.
11,00 10,45

Identità e disgregazione. Frammenti dal cinema contemporaneo

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2008

pagine: 200

Il volume trae origine dal Convegno Identità e disgregazione (Roma 11-12/12/07) ma riconfigura tutto il lavoro svolto durante l'11ª edizione del Festival del cinema spirituale "Tertio Millennio", nel cui ambito il convegno si è svolto. Dopo una sezione introduttiva e un gruppo di testi dedicati a Aleksandra di Sokurov, presentato in anteprima italiana proprio a Tertio Millennio, il libro rilegge la questione dell'identità e della disgregazione in due percorsi e in alcuni film di recentissima produzione: da una parte, configurandola come una delle cifre di una postmodernità plurima e proteiforme quanto chiusa e violenta, in cui incontro, dialogo, scambio tra identità cedono il passo allo scontro, al disagio, alla segregazione dell'Altro; dall'altra, il tema è interrogato come la volontaria disgregazione dell'identità, come la progettata cancellazione dell'Altro, questione che attraversa tutto il secolo scorso, scandito dai suoi tragici conflitti, dagli eccidi di massa, dai genocidi. Il libro contiene un testo di Sokurov e un'intervista al filosofo M. Dascal.
10,50 9,98

Luis Buñuel. La logica irridente dell'inconscio

Tonino Repetto

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2008

pagine: 180

Luis Buñuel, coetaneo del XX secolo, lo ha attraversato quasi per intero. Nella sua opera cinematografica, dal folgorante esordio di Un chien andalou (1929) a Quell'oscuro oggetto del desiderio (1977), l'ultimo e definitivo capitolo della sua vicenda creativa, si coniugano la componente onirica surrealista e il realismo visionario spagnolo di Goya. I film realisti di Buñuel (come Las Hurdes, Nazarín, Viridiana) contengono sempre immagini surreali, i film surrealisti puri (L'âge d'or, L'angelo sterminatore), forti elementi di critica sociale. Il surrealismo attraversa tutto il cinema buñueliano; emerge a tratti anche nelle produzioni di genere che il regista è costretto a girare nel suo esilio messicano. Quando, nella sua ultima stagione francese, è finalmente libero dai condizionamenti produttivi, Buñuel riprende i temi surrealisti dei primi film e, modulandoli diversamente, li inserisce in quegli straordinari racconti picareschi che s'intitolano: Bella di giorno (1967), La via lattea (1969), Tristana (1970), Il fascino discreto della borghesia (1972), Il fantasma della libertà (1974).
12,90 12,26

Alfred Hitchcock. Lo sguardo del desiderio

Roberto Manassero

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2008

pagine: 171

Alfred Hitchcock (1899-1980) è forse il regista più visto, conosciuto e studiato della storia del cinema. Nella sua lunghissima carriera, con più di sessanta film realizzati, ha attraversato il periodo muto e quello sonoro, la produzione inglese degli anni ’20 e ’30 e la stagione d’oro di Hollywood, tra tycoon come Selznick e i grandi divi dello schermo, mantenendo intatto il suo senso per lo spettacolo cinematografico puro, incredibilmente in equilibrio tra le logiche della produzione industriale e le esigenze della creazione artistica. Dai capolavori inglesi, muti e non, come Il pensionante (1926) e Il club dei 39 (1935), alle grandi opere di suspense, perdizione e perversione come Notorius (1946), La finestra sul cortile (1954), Intrigo internazionale (1959) e Gli uccelli (1963), i suoi film smuovono e mettono a nudo le pulsioni più segrete della psiche umana, svelando in tutta la sua ambiguità la ragione stessa del piacere dello sguardo.
12,90 12,26

Incontro al neorealismo. Luoghi e visioni di un cinema pensato al presente

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2008

pagine: 272

Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale sul neorealismo tenutosi a Roma, presso l’Aula Magna del Centro Sperimentale di Cinematografia il 23 e il 24 ottobre 2007, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con lo stesso Centro Sperimentale.
17,00 16,15

Jean Renoir. L'inquietudine del reale

Daniele Dottorini

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2007

pagine: 176

Jean Renoir (1894-1979) ha attraversato il cinema, la sua infanzia e la sua storia; ne ha vissuto i cambiamenti e le stagioni, sempre proiettando in ogni film se stesso, le sue ossessioni e le sue aspirazioni, i suoi desideri e il suo sguardo meravigliato sul mondo. Il cinema di Renoir è stato sempre capace di rinnovarsi e modificarsi, di lavorare sulle forme e sul linguaggio, di sperimentare costantemente, nella consapevolezza che le immagini del cinema scorrono come l’acqua di un fiume, senza fermarsi mai. Tutto in Renoir scorre come se ogni immagine contribuisse alla costruzione di un unico film, articolato e cangiante come la vita. È questo, forse, il segreto di quella familiarità che si respira nei suoi film, come ricordava Truffaut, e che li rende vivi ad ogni visione.
12,90 12,26

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