Il Leccio
Al volante di un sogno
Lorenzo Macucci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leccio
anno edizione: 2013
pagine: 229
La casa sulla collina ovvero sopravvivenza nel III millennio alla riceRca della ragione perduta
Franco Coscini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leccio
anno edizione: 2013
pagine: 320
Il processo Chiurco. Giustizia e politica nella Siena del secondo dopoguerra
Floriana Colao
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leccio
anno edizione: 2013
pagine: 116
Frutto tardivo della giustizia di transizione in Italia, il processo Chiurco, celebrato tra il Novembre 1947 ed il Febbraio 1948 davanti alla sezione speciale della Corte di assise di Siena, volle l'ex prefetto responsabile politico e morale per collaborazionismo ed omicidi plurimi. Questa responsabilità assorbì quella penale; la sentenza giudicò la storia appena trascorsa, col dare una identità ai protagonisti della lotta di Liberazionee ai collaborazionisti di Salò. Chiurco fu condannato all'ergastolo, dal momento che la corte negò ogni circostanza attenuante, pure emersa nel dibattimento grazie anche alle testimonianze di antifascisti. Da qui un facile accoglimento del ricorso in Cassazione e l'iter che, tra rinvii e nuovi ricorsi, si concluse nel 1953, con l'assoluzione per le stragi e l'applicazione dell'amnistia per collaborazionismo. Negli anni della guerra fredda le sentenze successive a quella senese non riconobbero alla Resistenza un ruolo fondativo della legalità; ritennero i delitti fascisti provocati dalle azioni partigiane, che una giurisprudenza nazionale andava inquadrando come delitti comuni. In questo orizzonte anche la vicenda giudiziaria di Chiurco alimentò la guerra delle memorie; in un'Italia che non riesce a fare i conti col fascismo anche questo frammento di storia in tribunale è il banco di prova della difficoltà a dare senso alla Repubblica nata dalla Resistenza.
Siena la città delle stelle
Mario Tassoni
Libro
editore: Il Leccio
anno edizione: 2013
pagine: 212
È possibile che Siena, una città così ricca ed erudita, possa aver lasciato al caso o al semplice adeguamento con l'orografia del sistema collinare il disegno storico del suo sviluppo urbano? Come è possibile che i miti-simboli e le forme di ventidue costellazioni e dei ventidue Arcani Maggiori si associno perfettamente a ventidue miti-simboli e altrettanti forme di parti della città? La città nel trecento si impreziosiva e organizzava la propria espansione. Tra il sec. XV e i primi anni del sec. XVI l'immagine della città prendeva il suo aspetto definitivo con un grande sviluppo delle arti. L'origine di questo fermento artistico va ricercato nelle iniziative umanistiche della vicina Firenze.