Il Ponte Vecchio
Cotidie. Vita, un giorno dopo l'altro
Alessandro Stagno
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 136
Dopo la prova dei due precedenti volumi e rassicurato dai suoi lettori, Alessandro Stagno si è sentito più pronto, in Cotidie, ad approfonditi trapassi, a più pensose immersioni nella complessità del vivere, a più drammatiche inchieste intorno a quel che significa il lento dissolversi della vita. Si badi: anche qui la vita è sentita come una festa, perché in essa semplicemente viviamo indicibili, inestimabili esperienze, e tuttavia più problematica si fa la rappresentazione, perché il poeta immette nella maglia dei suoi temi un più energico sentimento della precarietà, la consapevolezza quotidiana del consumarsi della giovinezza e della vita stessa. Riassuntivamente, si può dire che Cotidie si esprime in un appassionato e intrigante arco di osservazioni e riflessioni, teso tra il passato delle scoperte del mondo, il presente dei valori, degli amori e delle passioni multanimi e il futuro delle tremanti attese, delle speranze incancellabili. Non la banalità del consueto, bensì la sempre stupefatta e indomata esperienza del vivere. Come pur sempre avviene quando la vita è diuturna consapevolezza del suo valore inestimabile.
Incontri e solitudini
Riccardo Ferniani
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 128
Come il lettore subito vedrà, quel che sollecita Ferniani, lo motiva e lo spinge, assai più che l'inventiva, è il fuoco dell'intelligenza, la chiarità di una parola che per nettezza e immediatezza del vocabolario, per trasparenza, comunica l'essenziale, e per questa durezza, non guastata da altre esigenze, subito avvince: una caratteristica che rende la lettura del libro una ininterrotta scoperta di verità e valori più o meno nascosti, rivelati attraverso esperienze di vita, rendiconti di sofferenze, e di perdite, e di addii… Insomma, la rappresentazione di quella vicenda ilare e dolente cui per avventura abbiamo dato il nome di vita. Numerosi e complessi i temi sui quali il libro indugia e tra essi alcuni di una particolare forza evocativa, come le poesie che hanno per tema la poesia stessa, il bisogno di frequentarla, la consapevolezza della sua difficoltà. Non minore suggestione troviamo in un altro tema centrale, quello dell'amore, che torna di frequente, ogni volta con una particolare tensione, indizio di quanto la donna valga nell'immaginazione del poeta. E poi una dimensione peraltro presente nel titolo, sicuramente centrale nell'immaginario di Ferniani, quella della solitudine, unica ragione di gioia nel tempo del nostro morire perché ci libereremo a quel punto del suo abbraccio velenoso. In conclusione, un libro prezioso, che liberamente si muove tra poesia e prosa, in una continua inchiesta intorno al significato del vivere.
Monumenti equestri in Emilia-Romagna. Dall'antichità all'età contemporanea
Eugenio Raffaele Spreafico
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 224
La raffigurazione scultorea del cavallo inizia con la storia dell'umanità e prosegue fino ai giorni nostri, illustrando l'evoluzione del nostro rapporto con questa specie, compagna e protagonista nella vita rituale, nel lavoro, negli eventi bellici e recentemente nel tempo libero. L'Emilia-Romagna è ricca di testimonianze al riguardo, che forniscono inoltre indicazioni precise sulle attrezzature utilizzate dal cavaliere e dalla sua cavalcatura nelle varie epoche. Oltre alle tecniche esecutive impiegate, dietro le opere si possono poi leggere la storia delle scelte politiche e civiche che hanno portato le istituzioni committenti alla loro realizzazione, gli aspetti che hanno caratterizzato i rapporti, talora tormentati, fra queste e gli artisti, i problemi tecnici che questi ultimi hanno affrontato e risolto e la fortuna critica delle opere stesse nel tempo. Il testo vuole rivolgersi sia a chi nutre una passione per il cavallo e il mondo equestre, sia a chi s'interessa di scultura, sia a chi vuole riscoprire, e in alcuni casi scoprire, autentici capolavori artistici e opere meno note ma comunque di grande interesse storico, parte integrante del nostro territorio. Ma soprattutto si propone di mettere in luce la relazione inscindibile che l'uomo ha stretto con il cavallo, in assenza della quale la nostra storia avrebbe assunto un indirizzo ignoto e certamente del tutto diverso.
Oltre il lettino. Narrazioni e riflessioni di un medico di famiglia
Omero Giorgi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 160
Un medico di famiglia, in un paese della provincia italiana, racconta le sue esperienze di contatto coi suoi pazienti. Offre un palcoscenico di persone, di storie, di sofferenze, di paure e di gioie che emergono dalla vita di uomini, donne, bambini e anziani che affollano il suo ambulatorio. Storie che pervadono anche l'umana sensibilità del "dottore". Si mescolano le sue riflessioni scientifiche sulle malattie del corpo con quelle dello spirito, le infermità somatiche e quelle del vivere. Emerge un mondo variegato, che Omero Giorgi fa animare attraverso la sua partecipazione emotiva, la descrizione di momenti del giorno, della pioggia e dei colori, ma soprattutto la sua immedesimazione nell'altro. Man mano che la lettura prosegue, il suo proporre la relazione medico paziente diviene sempre più una narrazione di se stesso, delle proprie emozioni. Si liberano i suoi momenti di paura o di fierezza, di inadeguatezza o di soddisfazione...
L'occhio del leone
Simona Gorivi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 128
Un esperimento genetico malriuscito rinchiuso fra montagne a picco sul mare in una città che i governi del pianeta intero hanno deciso di isolare. Questa la nascita di Thunder Bay, la città dei mannari. Ma vi sono forze che nulla e nessuno potrà mai rinchiudere e l'Amore è una di queste. Derek e Sonja saranno la miccia che farà esplodere questa pericolosa e instabile situazione, rovesciando con la forza del sentimento che li unisce la sorte - apparentemente già decisa! - delle loro etnie. Fra mannari e umani potrà mai esservi pace? Ma forse la soluzione dell'annoso dilemma potrebbe essere nascosta altrove.
Romagna selvatica ieri e oggi. Uomini, animali e ambiente in un territorio. Storia e attualità di specie scomparse, resilienti, tornate e nuove arrivate
Eraldo Baldini, Massimiliano Costa
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 344
Eraldo Baldini non è uno zoologo né uno studioso di scienze naturali, anche se si tratta di temi a cui si interessa da sempre. È uno storico e antropologo culturale: è questa l'ottica con cui conduce le sue ricerche sulla Romagna. Fin da bambino, con passione e curiosità, ha "camminato" questo territorio e le sue aree naturali, e la presenza - che ha visto cambiare nel tempo in termini quantitativi e qualitativi - delle specie animali che ci vivono, o che vi compaiono fugacemente, ha sempre sollecitato in lui la necessità di conoscere e approfondire. Approfondire, innanzitutto, con elementi e testimonianze relative a un passato che vedeva vivere qui orsi, castori, lontre, pellicani, ecc. Queste specie in Romagna non sono più presenti ma, come tutte, hanno lasciato un segno nella memoria e nella "cultura" delle generazioni che le hanno viste e vissute, facendone argomento riscontrabile nel folklore, nel simbolismo, nell'immaginario collettivo, nella trattatistica, nella cronaca, nella leggenda, nel lessico. Così come hanno fatto diverse specie che, a causa dell'evoluzione dell'ambiente e soprattutto dell'azione dell'uomo, hanno rischiato di scomparire ma poi hanno trovato il modo di trasformare la resilienza in solido "ritorno" (pensiamo solo al lupo). L'approccio più completo per raccontare la vicenda naturale (e umana) della "Romagna selvatica" deve essere multidisciplinare, usando tutte le fonti e i "ferri del mestiere" relativi a storia, storia naturale, etnografia, antropologia culturale, semiotica, zoologia, scienze ambientali; solo in questo modo impegnativo ma fruttuoso, suggestivo ed efficace, si può dipingere un quadro nuovo e compiuto dell'argomento. Impresa che, accanto all'apporto dello storico, deve dunque vedere quello del naturalista, dello zoologo, dell'esperto di habitat e ambiente. Massimiliano Costa, in questo caso: un esperto a tutto tondo, un professionista e studioso della materia, autore di numerose pubblicazioni in merito, ricco di comprovate competenze, ora Direttore del Parco Regionale del Delta del Po. Con questo libro straordinario, corredato da numerose illustrazioni, Baldini e Costa realizzano un'opera originale e documentatissima, frutto di ricerche e competenze, che segna una tappa importante degli studi naturalistici - e non solo - relativi alla Romagna.
Cibi di casa mia. A tavola in Romagna
Elena Carmen Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 136
Quel che forse distingue questo libro dai molti che sono apparsi in questi anni intorno alla cultura del cibo in Romagna è il profondo radicamento di Carmen Serra nella storia popolare delle nostre province, e ciò è precisamente quel che assicura alle sue proposte il sapore dell'autenticità. Carmen recupera modalità, convinzioni, sapori dalla sua stessa esistenza: vuole ritrovare, riprovare, ricostruire i sapori di una volta e dunque quelli della cucina della Romagna genuina, non contaminata da apporti estranei. C'è un passo, alla fine di questo libro, che rende esplicita questa volontà di definire i sapori di casa nostra: è il passo che fa riferimento all'aceto antico, ma che possiamo tranquillamente generalizzare a tutte le pagine di Camen, il passo nel quale si legge: «Da anni sento aumentare il desiderio di ricomporre alcuni tasselli. È arrivato il momento di ritrovare quel sapore inconfondibile. Di riscoprire quel liquido raro e vitale. Il desiderio di poter risentire quel profumo penetrante e piccante, pulito e sottile». Seguendo le sue ricette, potremo forse ritrovare, sedendo alle nostre tavole, odori e sapori di casa nostra (Roberto Casalini).
Uno strumento… con l'anima. Emilio Gironi, virtuoso del violino
Emilio Gironi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 64
"Può avvenire talora che per un qualche minuscolo capitombolo del destino l'esame di documenti chiusi per anni in un loro incorrotto silenzio - «fotografie… lettere d'amore, carteggi d'affari, pensieri intimi e riservati», come si esemplifica nel bel principio del libro - ridìa loro all'improvviso l'uso della parola: appena il rifugio in cui vissero fin lì si apra alla nostra attenzione, giungiamo a conoscere realtà ignote o ci vengono restituite esperienze dimenticate, che ora riviviamo come fossero del tutto nuove: scoperte, per la nostra memoria, di valore inestimabile. È il caso del fortunato autore di questo libro, cui l'impegno di mettere ordine nei documenti del nonno, suo perfettissimo omonimo, dona carte e parole, mute per anni, che si ripropongono per raccontare una storia forse minuscola, ma colma di fascino: la storia di Emilio Gironi, vissuto tra Romagna e Marche, un musicista di talento, concertista di vaglia e maestro di musica "cresciuto" con gran numero di allievi nella scuola musicale "Arcangelo Corelli" a Cesena durante gli anni del primo Novecento. Aiuta il racconto una prosa di rara e limpida eleganza" (Roberto Casalini).
Ma la vita. I principi burocrati della corruzione e il progetto disperato di un puro di cuore
Giovanni Tumidei
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 96
Al centro del libro, il narratore pone amministratori e burocrati di una città naturalmente immaginaria, ognuno impegnato a tessere trame, costruire imbrogli, corrompere complici… Di fronte a questo principe collettivo del potere pubblico si pone un nemico di lucida intelligenza, che conosce ogni inganno della genìa corrotta ed ogni trappola e modalità del suo agire occulto, sordo ad ogni valore di verità e di giustizia. Questo impavido nemico, per virtù della sua intelligenza immaginativa e deduttiva, potrebbe davvero assurgere alle dimensioni di un nuovo Machiavelli, perché dimostra di sapere analizzare con sorprendente acume i minimi movimenti e strumenti e progetti del principe, nel suo impegnato a far bottino della città. E tanta è la ripulsa verso la banda dei ladri da decidere infine la via disperata della violenza: un solitario drammatico progetto di strage perché la città offesa possa liberarsi da chi ne fa diuturna rapina. Così, prepara le armi, definisce la strategia e passa all'azione. E tuttavia, nonostante la sua cultura e la sua intelligenza, ha dimenticato - come pure aveva letto nel grande Calderon de la Barca - che la vita è sogno. Ne esce un libro delizioso, tra sorriso e riflessione, sorretto da una scrittura di puro divertimento, in continui passaggi dalle allegrezze dell'ironia all'etica di un duro sarcasmo.
Un'oscura dissolvenza
Claudio Tronconi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 392
"E se davvero esistesse un mondo parallelo di cui siamo ignari? Un mondo popolato da entità che, seppur poderose e devastanti come semidei, abbisognano di "recipienti" - fragili come noi! - per ritornare a una libertà a cui la loro condizione, pur così potente, li ha relegati? Come agirebbero? Con quali inganni e mistificazioni potrebbero inseguire i loro scopi, senza minimamente curarsi degli effetti nefasti che ricadrebbero sulla nostra vulnerabile stirpe? Un romanzo dove scienza e magia coesistono in un mix seduttivo: antiche reliquie, profezie, reincarnazioni e un nemico antico quanto il Tempo contro il quale sembrerebbe inutile lottare." (Rosarita Berardi) "Come se un sapiente medioevale avesse viaggiato nel futuro per scrivere un trattato di alchimia: un testo sorprendente che trasforma l'incredibile in una potente riflessione sul senso del vivere. Un'opera da leggere per intraprendere un viaggio unico che sfida il lettore a riconsiderare il significato dell'esistenza." (Sauro Tronconi)
Quello era il segnale. Tre donne nel cuore del Novecento
Fiorella Vandi, Laura Valeriani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 152
«"Quello era il segnale" è il singolare debutto di due narratrici di particolare valore, come mostra l'organizzazione narratologica, condotta con una già scaltra perizia, e la qualità della lingua, limpidissima nei suoi materiali, screziata nella varietà del suo lessico, raffinata nel suo impianto sintattico. Il romanzo propone una intensa rappresentazione della vita nella pienezza del suo svolgersi, come scoperta del mondo e dei sentimenti che ci fanno propriamente umani, della fraternità che ci accomuna, dell'amore che apre nella nostra vita la meraviglia di sentimenti inattesi. Originale e diverso nelle sue articolazioni, non permette il distacco al lettore, attratto continuamente dalla varietà dei personaggi e dei temi, dall'amore alla tragedia della guerra alla lotta di liberazione, condotta nell'ansia di un mondo nuovo. Nel racconto, si aprono spesso momenti di intensa commozione, omaggio a tre donne straordinarie, nelle quali le autrici hanno voluto celebrare eroine del loro proprio genere, baluardo del nostro vivere. Per questo, molti lettori ritorneranno più volte sulle pagine del libro, e specialmente su quelle finali, dove Anita, Ada e Lucia, le tre protagoniste, sillabano un loro struggente, indimenticabile congedo» (dalla presentazione di Roberto Casalini).
Dal fondo della notte. Diario di un IMI 1943
Roberto Matatia
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 112
Il libro propone - come il lettore vedrà nella nota introduttiva che qui si riassume - un documento di raro e particolare interesse, il diario di un giovane soldato italiano che, all'armistizio dell'8 settembre 1943, rifiutò di continuare la guerra a fianco di tedeschi e fu subito imprigionato in un lager nazista, come avvenne a un gran numero di soldati italiani, ridotti in schiavitù dai tedeschi e considerati come traditori. Marchiati come "Internati Militari Italiani" (IMI), acronimo sinonimo di vigliaccheria per i tedeschi, furono sfruttati come schiavi nelle miniere, nelle fabbriche, nei campi, o a scavare trincee, e sempre sotto la minaccia delle armi, tra violenze, fame e degrado. La sofferenza di questi sventurati non trovò consolazione nemmeno alla fine della guerra: nessuno li accolse, nessuno si fece carico della loro tragedia, vivendoli come codardi o traditori o magari come comunisti, in tal modo costringendoli al silenzio. Proprio per questo tacere è importante rendere loro l'onore che meritarono.