Laurana Editore

Pubblicato originariamente nel 1998, accolto da una ventata di polemiche, e velocemente sparito dagli scaffali delle librerie, "Il male naturale", il più "sporco" e informe tra i libri di Giulio Mozzi, è diventato pian piano, negli anni, grazie all'affetto e alla tenacia di un manipolo di lettori, un autentico libro di culto. Ne "Il male naturale" Giulio Mozzi dispiega ancora una volta il suo sguardo attentissimo, quasi prensile, capace di farci apparire arcani e stupendi gli oggetti e le situazioni della vita più quotidiana. Solo che qui, in questo libro, lo sguardo penetra nei corpi, nella carne, nel sesso, e ci mostra come tutto ciò che è alla radice della gioia umana - la vitalità del corpo, la soddisfazione della carne, l'entusiasmo del sesso - a un'osservazione ravvicinata e meticolosa può apparire abitato dal male. Non un male morale, un male che sia colpa di qualcuno: ma un male naturale, costitutivo del nostro essere. Una nuova postfazione, scritta da Mozzi appositamente per questa edizione, racconta le disavventure nelle quali si può incorrere perché si è cercato di guardare ciò da cui tutti preferiscono distogliere lo sguardo. E un saggio di Demetrio Paolin mostra come la pratica di guardare l'inguardabile sia nient'altro che una pratica religiosa.

Che fine ha fatto Lià? Perché è sparita all’improvviso chiedendo al marito di non cercarla? Fino a quel momento il loro era stato un 'ménage' come tanti altri: lavoro, vacanze, cinema, teatro e cene con gli amici. Non era stato sempre così però: lui ha avuto una giovinezza complicata, mentre lei...lei non si sa, c’è un buco nella sua storia che nessuno sembra conoscere. La ricerca da parte del marito porterà a galla la verità. Una doppia, imprevedibile verità.

In un crescendo maligno e inesorabile, nell'allucinazione dell'invulnerabilità, nel buio delle coscienze, tutto però può accadere. I protagonisti sono loro, tre ragazzi e una ragazza: Luca, Max, Ago ed Elena, in un paese della Riviera ligure, a metà anni Novanta. Cominceranno per ammazzare la noia e finiranno per inventare un implacabile e gelido mondo parallelo. Il disprezzo represso, la fantasia della perfidia, si trasformeranno ingegnosamente in azioni spietate. Sempre da bravi studenti, bravi figli. Ma, quando la partita si farà estrema, la posta altissima, ecco il baratro, a un millimetro.

Sono i primi anni 2000 quando Milano è una città dalle tinte fluorescenti e rock’n’roll, dove la protagonista, una ragazza di diciannove anni, con tutte le migliori prospettive, inizia la sua vita adulta scegliendo, però, di intraprendere un percorso al di fuori delle regole della società convenzionale, diventando così dominatrice. In questo viaggio, (anche interiore) tra i molteplici incontri inaspettati, uno in particolare le cambierà la vita, innescando una pericolosa simbiosi fatta di perversione e rifiuto della società. In una intricata escalation di torture fisiche e mentali gli ambigui personaggi che si intrecciano a questa vicenda riveleranno molteplici segreti. Cosa è rimasto di Vera? soprattutto, questa storia si basa su fatti realmente accaduti.

Milano, primavera. In una ventosa mattina di marzo, il corpo di Guido Andrea Del Corno viene trovato impiccato accanto alla tomba di famiglia, nel cimitero monumentale. Due giorni prima, un altro cadavere era emerso dal Naviglio grande: Chicco Luini, ex terrorista rosso con un passato da dimenticare. Due morti distanti, due storie all'apparenza senza legami. Ma per la vicequestora Giulia Ferro qualcosa non torna. Seguendo una pista sepolta da decenni, Giulia riapre un caso dimenticato: un rapimento degli anni Settanta, una rete di bugie, e un nome che torna a galla – Compagno X, la mente dietro un sequestro finito tragicamente. Un uomo scomparso nel nulla… o forse no.

Ormai insofferente verso le pressioni del mondo giudiziario con il quale è costretto a confrontarsi quotidianamente, l'avvocato Alessandro Gordiani decide di lasciare Roma, la sua famiglia, il suo lavoro e il suo studio faticosamente avviato, per trasferirsi in un paesino sulla costa sassarese, per vivere secondo un ritmo più tranquillo e naturale, al riparo da ogni possibile stress emotivo. Ma una tragedia lo costringerà a tornare sui suoi passi. Un ragazzo muore durante una festa e Alessandro, inaspettatamente e per un gioco di intrecci, si ritroverà a riprendere la toga e ad assumere la difesa dell'imputato. Un processo difficile, con pochi elementi a favore e una serie di circostanze che remano contro. Gordiani dovrà fare i conti con i suoi dubbi, con il suo perfezionismo e con la sua costante paura di sbagliare o di non aver fatto abbastanza.