Leonida

«Leggere i componimenti di Federico Bianchessi […] è un arricchimento per chi si vorrà addentrare in questo mondo dove confluiscono la storia e la visione dell'autore, mediata da riflessione filosofica. "Virus Antivirus", originale e personale nella struttura, nel linguaggio sempre chiaro, ma non scevro da tocchi d'ermetismo, si inserisce a pieno titolo nella "classicità" del tempo e del luogo: momenti del passato, cenni a personaggi scolpiti nel divenire della stessa, sono immagini fotografiche che Bianchessi fissa in istantanee, le tessere di un mosaico che si completa solo quando si giunge all'acme della raccolta […].» (dalla prefazione di Bruno Belli)

«Questo racconto di Giulio Togni, apparentemente semplice, amplifica l’ingiustizia perché chi la commette è colui che dovrebbe garantire giustizia, equità e virtù. […] In "Braccata!" il germe del coraggio perduto esplode leggero tra righe scorrevoli e divertenti» (dalla prefazione di Ruggero Rinaldi)

"Le parole nascono nel silenzio; le poesie, fatte di parole, seguono la stessa sorte, complicando un poco le cose. Simili a delle navi rompighiaccio, esse avanzano lentamente nel silenzio, lo frangono, incontrando una resistenza variabile, più o meno sonora. Chi guida è concentrato sulle linee di rottura, sui percorsi possibili e su quelli che si rivelano impercorribili; ma, al pari dei passeggeri, il suo cuore si riempie di stupore e meraviglia davanti alla vasta distesa di silenzio che continua a circondare la nave durante il suo tragitto…" (dalla premessa dell'autore)

«In "Quo si quando", lo Spazio e il Tempo santificati da Atz – con una voce che si compie essendo anche altra da sé rispetto all’Io più intimo dell’autore – non sono solo coordinate geografiche o storiche, ma anche, e soprattutto, movimento. Un “andando andando” che si definisce nel suo moto indefinito, come il modo del tempo, il gerundio, che «coi suoi quotidiani andanti / e i suoi momenti andati [...]» sa «farsi accettare intanto / e intanto sopportare». Tempo che si muove lungo le stazioni della vita («lei chi la può fermare?»), come un treno alla ricerca di un luogo comune a tutti, quell’altrove in cui passato e futuro danno senso al presente, tra memorie e speranza.» (Dalla postfazione di Irene Piras)

"Claudia Plata presenta già nel titolo della raccolta, "Ritratto di un mondo a sonetti", il protagonista e la composizione lirica scelti. Il mondo, nella sua accezione più generale, è posto al centro dei pensieri dell’autrice, che si fa silente osservatrice per dipingerlo a proprio modo, personalizzandone la visione. […] La silloge è divisa in quattro sezioni, ognuna introdotta da una filastrocca dedicata a un animale, simbolo di una particolare condizione." (Dalla prefazione di Linda Panzetti)

Eros e Thanatos sono le due forze che regolano la vita dell’uomo. L’Eros, che lo spinge a lottare. E così l’uomo insegue il suo ideale di Eros in tutta la sua vita. Thanatos inteso sia come morte, ma anche come stato di apatia che porta alla peggiore delle morti: quella dell’anima. E l’unica salvezza da un mondo di conformismo e di regole è l’amore verso sé stesso e verso l’amata, che porta al risveglio dell’Io. Un viaggio nell’anima, ma anche un viaggio nella speranza. Perché poesia e amore possono lenire le ferite che nessun medico può vedere. Prefazione di Angelica Bianco.

«Questo libro propone una narrazione punteggiata da creazioni originali e piene di sensibilità e dolcezza. Le risposte definiscono ricordi ispirati per rendere la poesia priva di limitazioni. Flavia Ricucci conduce i lettori attraverso una rotta indossata come un’esperienza individuale.» (dalla prefazione di Gaetanina Longobardi)

"La grande sognatrice" è il primo romanzo del collettivo di scrittura Silvana Mansio, risultato vincitore della XVII edizione del Premio «Gaetano Cingari» 2021-22 per la narrativa inedita. Costruito quasi come un gioco fra storia e geografia, si sviluppa tra citazioni letterarie e velati spunti filosofici senza mai perdere il ritmo del filo narrativo. Il titolo del libro allude a una visione esoterica della realtà, a cui è riferita l’incisione di un bracciale che attraverserà costantemente il racconto, articolato lungo 4500 anni: dall’epoca sumerica del XXIV secolo a.C. fino al 2026 d.C. Personaggi storici e mitologici s’intrecciano con molti altri frutto dell’invenzione letteraria in una vicenda che si dipana nel tempo e nello spazio lungo la costa ionica calabrese...

Vincitrice assoluta del Premio Internazionale Xenía Book Fair 2022 sezione “Silloge inedita” "Si muove il corpo coi suoi difetti tra naturali necessità per cercare ciò che alla vita sfugge se non controllato, ciò che a volte trova rifugio nei conflitti, nell’abbandono, tra i lacci quotidiani, nelle madri sconfitte eppur sempre in piedi coi figli in grembo anche quando adulti, perché le madri ci sono per indicare la strada dove errare di meno, se errare è umano. La poesia non è solo metrica, è turbinio di parole, racconto incontrollato per sviare il dolore che usa immagini che nascondono le armi di cui ci potremmo servire per dire che si smetterà di soffrire solo quando si verrà a mancare poiché sarà andata persa la coscienza di sé e del continuum della vita di ognuno."

L’inizio della terza età non è un dato universale, presenta notevoli differenze non solo da un posto all’altro del pianeta, ma anche da individuo a individuo. Oggi non è possibile definire chi è anziano, come non è possibile definire con precisione i termini "giovane" e "adulto", perché tutte le età risultano traslate, iniziando dall’infanzia; infatti, i bambini nelle società occidentali crescono troppo in fretta, ma restano ingabbiati nell’adolescenza molto più a lungo del previsto, per paura di separarsi dai contesti abituali. L’inizio della terza età dipende da dove si vive, da quello che si fa e naturalmente anche da un pizzico di fortuna...

Trilogia di poesie dedicata ad uno spirito vagabondo in ricerca. La raccolta vuole accompagnare il lettore in un viaggio attraverso la riscoperta della passione per la vita mediante l’abitazione del cosmo, delle emozioni e del territorio. Un testo ideato per sognare e per pensare ma, soprattutto, per dare respiro in un tempo claustrofobico. "Per quanto inquieta sia curiosa, viaggiatrice, bramosa di conoscenza nessun'anima è così nomade da non desiderare una casa."