Manifestolibri
Paesaggi scartati. Risorse e modelli per i territori fragili
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 266
Negli ultimi anni si è molto parlato di "paesaggi abbandonati" nel solco di un'attenzione alle aree dismesse in ambito prima urbano e poi territoriale che si è sviluppata in Europa a partire dagli anni Ottanta. I saggi che compongono il volume riflettono attorno a un concetto che è solo apparentemente analogo: lo "scarto" che, essendo il prodotto di risulta anche di un processo di urbanizzazione o, più in generale, di territorializzazione, non è abbandonato, ma messo da parte e può diventare risorsa se un altro processo lo riconosce come tale. Un po' come avviene con i trucioli di legno, scarto di lavorazione con il quale si producono pannelli isolanti, truciolato e altri materiali importanti. Più precisamente il volume riflette sui territori delle aree interne, ma anche sulle città o le parti di città in difficoltà o in affanno, a partire da un punto di vista paesaggistico, per comprendere come da un territorio "scartato" si possa ripartire per proporre modelli di sviluppo alternativi a quelli metropolitani.
I rabdomanti. Quattro poemetti, quattro poesie colloquiali e una favola
Tommaso Di Francesco
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 83
I rabdomanti sono gli instancabili cercatori d'acqua, in ogni luogo, nelle condizioni più avverse, spesso senza strumenti o con mezzi di fortuna, inusuali se non «magici». A questa attitudine hanno lavorato le persone, le compagne e i compagni, che hanno fondato la storia politica del Manifesto. Un'avventura che, con fatica e coraggio, ancora continua ogni giorno. Abbiamo avuto il privilegio di incontrarli e di averli come maestri nel lavoro di riflessione, scrittura e organizzazione in tutti questi decenni a cavallo dei secoli e dei millenni. Contro la diffusa cancellazione del passato, «soprattutto del passato prossimo, anche per quanto riguarda le esistenze individuali» denunciava Franco Fortini, la memoria sconfinata, introspettiva e «al presente» della poesia torna, con questi umili versi «privati», necessariamente a loro nei 50 anni dalla nascita del quotidiano comunista il manifesto.
Pandemia capitale. Postapocalittici & disintegrati
Leonardo Clausi, Serafino Murri
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 302
La diffusione pandemica del Covid-19 ha dato luogo, sostengono gli autori, alla nascita dell'Homo Insipiens , caratterizzato da una strana forma di consapevolezza: quella di essere in balia di un velivolo che tira dritto per la sua rotta sugli scenari deserti delle città presidiate dai militari, ma senza pilota, e il cui pilota automatico comincia evidentemente a dare i numeri. Nessun algoritmo fornisce risposte agli interrogativi esistenziali che si sollevano nella propria casa-cella, in cui si è costretti a fare i conti con la realtà umana che ci si è creati, ma che non si è avuto da troppo tempo la possibilità di fermarsi a guardare in faccia. Postapocalittici e disintegrati tenta di fotografare lo stato dell'arte di una società globale che non riesce più a giustificare se stessa. Perché se in tutto questo c'è una certezza, è quella scritta da un anonimo anarchico su un muro di Barcellona: "non possiamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema".
La biblioteca libera. Per una bibliografia alternativa. Volume 2
Ruggero D'Alessandro
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 160
In questo secondo volume della sua «Biblioteca libera» Ruggero D'Alessandro presenta al lettore, attraverso una cinquantina di schede sintetiche ed efficaci, molti dei testi più significativi che, dal 1980 a oggi, hanno accompagnato lo sviluppo dei movimenti sociali e hanno fornito ad essi strumenti di pensiero critico. Ci sono i libri che ripensano i confitti degli anni Sessanta e Settanta, come quelli di Nanni Balestrini e Primo Moroni, Luigi Bobbio, Adriano Sofri, Oreste Scalzone; i testi dei teorici che hanno proposto nuove letture delle contraddizioni del presente, come quelli di Toni Negri e Michael Hardt, Ulrich Beck, Saskia Sassen, Thomas Piketty, Wolfgang Streeck, Yannis Varoufakis. E soprattutto c'è la produzione teorica suscitata dai movimenti del nuovo millennio, dai new global agli indignati: i libri su Genova e la contestazione del G8, i saggi di Naomi Klein, Stéphane Hessel e tanti altri. La scelta dei testi propone un percorso di letture che connette i movimenti degli anni Sessanta con quelli del tempo presente.
Operazioni del capitale. Capitalismo contemporaneo tra sfruttamento ed estrazione
Sandro Mezzadra, Brett Neilson
Libro
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 416
Come cambia la politica una volta che il capitalismo si organizza sempre più attraverso operazioni estrattive, finanziarie e logistiche? Gli autori mostrano come il capitale oggi estrae e sfrutta risorse naturali, lavoro, dati e culture; riorganizza la logistica delle relazioni tra persone, proprietà e merci; valorizza, tramite la finanza, tutti gli ambiti della vita economica e sociale. Quando il capitale aggregato, tramite l’insieme delle sue operazioni, diventa attore politico diretto si modificano anche i rapporti di mediazione statale e globale. Il libro da una parte ricostruisce la genealogia dello Stato moderno che fin dai suoi albori, rispondendo a logiche «imperiali», ha intrecciato razzismo e colonialismo. Dall’altra mostra quali siano gli esiti del neoliberalismo e della globalizzazione sulla «forma Stato», dedicando particolare attenzione alla crisi del welfare e a quella finanziaria del 2008. Le lotte che nel mondo contestano l’assetto sociale e politico del capitalismo, prefigurano un «dualismo di potere» che, guardando oltre lo Stato, rivendica una politica basata su istituzioni del comune.
Il dono da lontano. Alterità e ospitalità
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 284
I saggi raccolti in questo volume riflettono sul paradigma del dono, in particolare sul dono a distanza. La fioritura di studi che sempre più fanno riferimento al celebre Saggio sul dono (1925) di Marcel Mauss, cui si deve la scoperta del triplice obbligo di donare/ricevere/ricambiare non solo nelle società cosiddette primitive ma nelle stesse società moderne e postmoderne, apre piste di ricerca estremamente innovative. La scelta di mettere a fuoco il dono a distanza nasce dalla consapevolezza che la distanza - fisica, geografica, religiosa, culturale o antropologica in generale è la condizione "negativa" che spinge gli individui a costruire legami e a trasformarli in "istituzioni". Il dono a distanza comprende un vasto territorio di rapporti sociali e interpersonali (lavoro, formazione, relazioni di cura, ecc.). La distanza pone la necessità di scegliere tra due opzioni: confinare l'"estraneità" nella dimensione del misconoscimento o della negazione, o riconoscerla in termini di reciprocità, vicinanza e ospitalità, vale a dire lavorare a un modello di convivenza che trovi il giusto equilibrio tra il principio di comune umanità e il principio di differenza.
Soggettività e trasformazione. Prospettive marxiane
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 412
Nato da un convegno internazionale tenutosi nel 2018, bicentenario della nascita di Marx, questo libro raccoglie i contributi dei maggiori studiosi che, sullo scenario globale, hanno proposto negli ultimi anni interpretazioni innovative e attuali della riflessione marxiana. I saggi raccolti nel volume affrontano, da differenti punti di vista, tutte le più importanti questioni che riguardano l'interpretazione del pensiero di Marx e la sua attualità: dalla critica dell'economia politica alle trasformazioni del lavoro, dal concetto di popolo ai rapporti tra marxismo e femminismo. Nel complesso i testi contribuiscono a delineare una lettura molto articolata del pensiero marxiano capace di metterlo in relazione con il tempo presente.
La fabbrica del manifesto. Il decennio rosso 1969/1979
Luciana Castellin, Massimo Serafini
Libro
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 232
«Il padrone con il salario crede di comprare un operaio come si compra un chilo di mele. Tu ti vendi e io ti pago. Poi ti consumo come voglio. Il destino della merce è infatti quello di lasciarsi consumare. Ma l’operaio è una merce un poco speciale: non basta vendersi a un buon prezzo, vuole avere il potere di controllare ogni giorno il modo del suo consumo, per questo ora si fanno le lotte interne sul lavoro per il controllo operaio». In questo scritto di un operaio della CGS di Monza, è riassunta la sostanza del «decennio rosso» 1969-1979, che fu terreno di incontro fra la fabbrica e gli studenti. Il libro raccoglie le testimonianze dirette della generazione nuova che partecipò a quella collettiva presa di parola, attraverso la narrazione in tempo reale della «rivista del Manifesto » e del quotidiano il manifesto.
La fabbrica del manifesto. Il decennio rosso 1969/1979
Luciana Castellin, Massimo Serafini
Libro
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
In difesa di don Giovanni. Mitobiografia di una femminista
Luisa Passerini
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 280
In un periodo in cui don Giovanni è il più delle volte rappresentato come un playboy violento, la difesa della sua figura viene da una donna che rivendica la propria appartenenza femminista, mettendola in tensione con la carica eversiva del personaggio. Non solo seduttore, ma oppositore irriducibile, assunto a incarnare un potenziale di libertà che comprende anche la spietatezza e la beffa, rievocando gli ideali e le illusioni degli anni Sessanta. Il testo alterna dialoghi immaginari tra la narratrice e don Giovanni a capitoli in cui lei stessa racconta di incontri con specialisti e appassionati del mito di don Giovanni. Tra le versioni del mito che vengono presentate nei dialoghi: il racconto orale (di cui si trovano tracce fin dal Quattrocento) su Leonzio allievo di Machiavelli e dannato per il suo ateismo, messo in scena dai gesuiti di Ingolstadt nel 1615; la Commedia dell'Arte e il teatro dei burattini; l'opera di Mozart e Da Ponte; le versioni di Tirso de Molina, Molière, Byron, Hoffmann, ma anche di Ellery Queen, e quelle di film in cui don Giovanni è impersonato da Erroll Flynn (1948) o Marlon Brando (1995); le storie di Porfirio Rubirosa e Fred Buscaglione; e - grazie a un'interpretazione innovativa - le rielaborazioni coloniali e postcoloniali del mito di don Giovanni.
Dreamland. I confini dell'immaginario. Le migrazioni nell'arte contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 200112
Il volume presenta una riflessione sul rapporto che intercorre tra arte e attivismo e una selezione di opere di artisti contemporanei che si sono cimentati con il tema delle migrazioni, della frontiera, della cittadinanza. Si propone di offrire strumenti concettuali e visuali per intendere la frontiera o il confine come luogo di produzione di significato, creazione di "commons", rivendicazione di autodeterminazione e diritti. Uno spazio "costituente", non più invisibile, tra sovranità e territori, stati e nazioni, che prescinde dai regimi tracciati arbitrariamente nel corso della storia, che diventa immateriale, ed allo stesso tempo produce narrazioni, fatti, atti, gesti, immagini, che in sé hanno la potenzialità del proprio superamento. Come è nelle intenzioni dei proponenti della "Costituente Migrante" svoltasi nei mesi scorsi a Parigi, si tratta di dar volto ad un "popolo che manca" attraverso i linguaggi poetici, filosofici e tecnici, dove "il mare è la terra che manca di un paese migrante".
Tra la vita e la morte. La psicanalisi scomoda
Cristiana Cimino
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 112
Il volume segue una traccia interna al pensiero di Freud che comincia con l'introduzione del tema della morte e della "caducità" (nelle Considerazioni attuali sulla guerra e la morte, del 1915, e nel coevo Caducità) e che, attraverso alcuni testi fondamentali, procede fino ad Analisi terminabile e interminabile (1937) e, sostanzialmente, fino alla fine dell'opera e della vita di Freud. Che sia la morte vera e propria in quanto caducità della vita, o l'inestinguibile distruttività degli esseri umani, o la demoniaca insistenza a ripetere un copione sintomatico, dal '15 in poi il tema della morte e del negativo si è prepotentemente introdotto nel pensiero freudiano. Esso costituisce il versante più spinoso del freudismo, quello che la psicoanalisi istituzionale ha occultato, basti pensare alla pulsione di morte o all'angoscia di castrazione. Per l'autrice, la psicoanalisi deve riprendere la riflessione su se stessa e sul mondo che la circonda proprio da questi nodi controversi e attualissimi, se gli psicoanalisti vogliono dare un contributo anche politico agli accadimenti del proprio tempo, dentro e fuori la stanza d'analisi.