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Medusa Edizioni

Sui segni celesti

Sui segni celesti

Giovanni Lido

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 158

Fonte significativa dal punto di vista storico e religioso, l'opera ci tramanda frammenti di antichi testi di divinazione, altrimenti perduti. Il volume, di eccezionale valore documentario - testimonianza tra le più curiose di letteratura oracolare - ci porta a conoscere i segni divini e la loro interpretazione, in un percorso di approfondimento della simbolica religiosa, fino alle origini dell'arte divinatoria nel mondo etrusco. Esempio concreto e tangibile di un percorso nelle credenze astrologiche, che parte dell'Etruria, attraversa Roma e si conclude a Costantinopoli, il testo sì può considerare come manifestazione sui generis di un'enclave di paganesimo sopravvissuta in epoca di piena diffusione della religione cristiana. L'opuscolo, sospeso su una terra di confine tra il resoconto antiquario, il saggio di letteratura apocalittica e il catalogo di miracoli e altri fenomeni sensazionali, ci trasporta in un passato ben diverso da quello dei testi classici che siamo abituati a leggere: ma proprio per questo il viaggio risulta ricco di fascino. Un'opera, in prima traduzione integrale, che conserva l'incantesimo del lessico primitivo tipico dei testi magici.
18,00

Il peso della memoria

Il peso della memoria

Wole Soyinka

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 94

Wole Soyinka, Nobel per la Letteratura nel 1986, prende qui la parola per esprimere una posizione molto netta in merito alla questione della possibile riconciliazione tra ex colonizzatori ed ex colonizzati: lo fa parlando da scrittore africano di lingua inglese - dunque da scrittore postcoloniale - e lo fa con la consapevolezza di porre una questione che riguarda l'umano in quanto tale. Ciò che è in gioco nel rapporto tra l'Africa attuale e coloro che discendono dai colonizzatori di ieri, infatti, tocca la possibilità di definire i contorni di una memoria condivisa che possa divenire patrimonio della storia universale. La memoria della colonizzazione e della schiavitù non serve solo a far ricordare gli orrori di un passato che mostra quanto siano profonde e antiche le cause dei mali che affliggono il continente nero; né ha la funzione di far ricordare agli ex colonizzatori l'entità del male commesso. Ben più importante è il confronto con il complesso di atteggiamenti e di modi di sentire che hanno reso possibile la tratta degli schiavi e la conquista coloniale dell'Africa. Soyinka va però oltre, non si ferma qui. Perché si possa realizzare una politica della memoria degna di questo nome vi deve essere anche una concreta volontà di risarcimento. La spoliazione subita dall'Africa con la tratta e la colonizzazione non ha solamente cancellato la dignità dei popoli africani, ma ne ha anche precluso la via verso un'economia del benessere.
12,00

La pratica del credere

La pratica del credere

Michel de Certeau

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 93

In questo volume sono raccolti due saggi di Michel de Certeau sul "credere" come pratica sociale, scritti agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso. Come spesso accade con i saggi di de Certeau, anche qui viene reso fruttuoso un metodo di lavoro che si colloca all'incrocio di discipline diverse, quali la storia, l'antropologia culturale e la linguistica storica. Lo scopo che de Certeau persegue è duplice: da un lato mostra come il credere si sia modificato grazie all'avvento della modernità, la quale ha reso inoperante il legame che il credere aveva con le relazioni tra individui concreti e ha trasformato il credere in una pratica discorsiva in cui ne va invece del rapporto che una comunità di "parlanti" intrattiene con un insieme di enunciati; dall'altro, de Certeau svolge un'analisi di come il credere non possa essere pensato al di fuori dei contesti istituzionali che sostengono un dato sistema di credenze, sia per confermarlo, sia per utilizzarlo a proprio vantaggio. Sullo sfondo, la resistenza che le credenze oppongono alla presa delle istituzioni: mobili e nomadi, legate a ciò che fornisce un significato non solo al legame sociale, ma anche alla vita degli individui, le credenze per de Certeau attestano la vitalità di una pratica sociale che per definizione non può lasciarsi amministrare interamente dal potere istituzionale.
10,00

Beirut. La non-città

Beirut. La non-città

Adonis

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 128

Adonis, saggista e poeta libanese di origine siriana, ha una conoscenza esasperata delle metropoli, e non solo quelle arabe. Egli ha individuato nella forma "città", ed estensivamente nello spazio, l'elemento fisico attraverso cui dare corpo a una riflessione sulla nostra contemporaneità. Il tempo della sua poesia è fatto di ferite inferte a geografie e città che la violenza dei processi decompone e cancella. E tuttavia la ricerca di Adonis è interessata all'elemento metamorfico della realtà, al piacere e alla invenzione intellettuale che si potrebbe legare ad alcuni luoghi. Che ha a che fare Beirut con tutto ciò? Beirut è il centro del "discorso sulla città" di Adonis perché si presenta come simbolo non soltanto dei paesi arabi, ma anche di molte altre aree geo-culturali del mondo a cui, come hanno dimostrato in questi anni molte guerre, "si può rinunciare". La non-città dei saggi qui raccolti è proprio la Beirut dei suoi abitanti. Ed è una città di cui il poeta parla con rabbia. Parla di quartieri concreti, di vie, di scelte urbanistiche e delle speculazioni degli ultimi decenni, del legame tra l'enorme espansione delle periferie e le distruzioni della guerra. Beirut non è però qui solo una città qualsiasi, ma la città per eccellenza. E attraverso di lei il poeta sembra domandare: che senso hanno per noi oggi le nostre città e i nostri territori, in qualsiasi parte del mondo essi siano?
11,00

I nuovi eremiti. La «fuga mundi» nell'Italia di oggi

I nuovi eremiti. La «fuga mundi» nell'Italia di oggi

Isacco Turina

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 238

Questo libro propone la prima indagine sul campo dedicata all'eremitismo in Italia: trentacinque interviste con eremiti giovani e anziani, uomini e donne. L'autore è ricercatore di Sociologia presso l'Università di Bologna.
16,80

Saggio sulle rivoluzioni

Saggio sulle rivoluzioni

François-René de Chateaubriand

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 460

Chateaubriand, dopo la carriera militare, si recò nel '91 in Nord America e al suo ritorno in patria si unì alle forze della controrivoluzione vivendo esule in Inghilterra dal '93 al 1800. Questo libro fu scritto nel 1797, durante l'esilio inglese, e propone un confronto fra le rivoluzioni del passato, del mondo greco in particolare, e gli eventi della Francia rivoluzionaria. Ancora influenzato dalle riflessioni illuministiche, in particolare dell'amato Rousseau, si avverte già l'eco di un'inquietudine religiosa che doveva poi sfociare nella conversione; le note critiche, aggiunte dall'autore negli anni Venti, quando già rappresentava l'emblema del pensatore politico di una restaurazione monarchica non oltranzista, baluardo sicuro per evitare ulteriori avventure rivoluzionarie, segnano una ripetuta presa di distanza dalle ingenuità degli accostamenti e dalle concessioni alla cultura illuministica di cui ormai l'autore è critico feroce. La storia antica è osservata tenendo costantemente l'occhio fisso ai problemi del presente, alle derive selvagge della violenza giacobina e alla cultura, dotta e popolare, che caratterizza le diverse epoche. L'autore intende per rivoluzione ogni rivolgimento che muti la forma di governo da monarchica a repubblicana o viceversa; e pensa che la repubblica possa essere la miglior forma di governo quando i costumi sono ancora innocenti e dunque che i popoli civilizzati e corrotti debbano affidarsi alla forma monarchica.
36,00

Laudes Regiae. Uno studio sulle acclamazioni liturgiche e sul culto del sovrano nel Medioevo

Laudes Regiae. Uno studio sulle acclamazioni liturgiche e sul culto del sovrano nel Medioevo

Ernst H. Kantorowicz

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 368

Un libro che vuole introdurre il lettore al mistero dei riti celebrativi e della cerimonia occidentale più antica: l'acclamazione del sovrano. Muovendosi in un ambito rimasto a lungo inesplorato, tra iconografie di monete e canti religiosi, Kantorowicz s'interroga sul significato che può avere per noi, oggi, il riferimento alla sovranità, e a tutte le sue indefinite metamorfosi, che informa la cultura europea, e sul fascino incontrollabile ed enigmatico del suo fondamento: il potere, sia esso religioso oppure temporale. Dall'unione tra romanità e cristianità, fino alle forme dello Stato moderno, in una riflessione non solo storica ma anche e soprattutto politica sulla legittimazione giuridica del potere, a qualunque sfera esso appartenga, attraverso l'analisi del "cerimoniale" e dei suoi significati nascosti fino alla rottura, nel XIII secolo, tra teologia (che nel XVIII secolo verrà sostituita da ciò che si definisce "ideologia") e diritto, che svuoterà ogni forma di rito del suo senso e che aprirà la strada alla sua strumentalizzazione. Oggi questi rituali sopravvivono solo nelle caricature, piccoli indizi che rivivono nella falsa rinascita del mito totalitario dell'impero universale.
36,00

Glossolalia. Poema sul suono

Glossolalia. Poema sul suono

Andrej Belyj

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 106

Scritto nel 1917, al ritorno di Belyj da Dornach (Svizzera), dove il poeta si trovava come allievo dell'antroposofo Rudolf Steiner, il poema illustra i quattro giorni della creazione dei suoni: il giorno di Saturno, del Sole, della Luna e della Terra, con l'intento di sostenere con argomentazioni poetiche l'affinità etimologica di alcune delle parole basilari per l'uomo (terra, cielo, sole...) nelle lingua appartenenti al ceppo indoeuropeo.
14,00

Oltre il chador. Iran in bianco e nero

Oltre il chador. Iran in bianco e nero

Marcella Croce

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 218

Chador, imam e harem: tre parole chiave per capire l'Iran di oggi, Paese che è passato dal regime filo-occidentale dello Scià a quello della rivoluzione di Khomeini, che ha imposto una repubblica fondata sulla teocrazia islamica. Oggi l'Iran è sotto gli occhi del mondo per le molte tensioni politiche di cui è oggetto dentro e fuori dai propri confini e in particolare per la corsa al riarmo nucleare. Per due anni, Marcella Croce ha osservato con attenzione l'Iran, Paese sul quale in realtà si continua a essere molto disinformati, raccogliendo notizie di prima mano nel vasto territorio ancora ignoto che si stende "oltre il chador". Come si sopravvive nella repubblica islamica? È piuttosto semplice: anche i musulmani ferventi (persino molti mullah) non amano affatto le imposizioni governative e scavano un abisso più o meno profondo fra il mondo della propria famiglia e la vita pubblica esterna, dove regna l'opportunismo. Le donne più spregiudicate vanno a vedere i defilé di moda, sono ben truccate, e hanno solo uno straccetto in testa; le più tradizionali indossano il chador nero più integrale, e le studentesse di ogni tipo di scuola o università sono obbligate ad andare in giro vestite come suore. Ogni episodio della vita è stato per l'autrice occasione per imparare a riconoscere le caratteristiche essenziali di questa splendida cultura, ma anche le aberrazioni della repubblica islamica che tiene vigili i Paesi dell'Occidente con le sue minacce.
21,00

Vangelo di Giuda

Vangelo di Giuda

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 95

La querelle nata attorno al "Codice da Vinci" ha lanciato l'interesse dei Vangeli apocrifi. Da Maddalena a Giuda i personaggi che hanno accompagnato la vita di Gesù sembrano rivelare un volto diverso se non opposto talvolta da quello che si conosce grazie ai Vangeli canonici. Dopo quasi 19 secoli uno di quei testi apocrifi che avevano agitato la discussione teologica già nei primi secoli è tornato alla luce: è il cosiddetto "Vangelo di Giuda". Ma nonostante la sua riscoperta rischia ancora di essere sepolto da una valanga di speculazioni, cristiane e anticristiane, talvolta infondate. Questa traduzione italiana direttamente dal testo copto, in contrasto su alcuni punti con l'unica traduzione inglese per ora esistente, vuole restituire la reale portata rivoluzionaria del testo per la comprensione della concezione del mistero del male nel primo cristianesimo.
9,00

Le origini del monachesimo

Le origini del monachesimo

Franz Overbeck

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 67

Franz Overbeck fu definito da Karl Barth un "teologo senza fede". Overbeck tentò di conciliare cristianesimo e cultura, trovando un compromesso con la storia. Per lui l'essenza del cristianesimo si trova nell'ascesi, nell'attesa escatologica di Cristo, e come tale consiste nella dimensione dell'eternità. Egli si spingerà nei suoi studi oltre i confini del cristianesimo primitivo, fino a quella che lui stesso chiamerà una "storia profana della Chiesa". Alla luce di tali premesse riveste una grande importanza questo testo, una conferenza che l'amico fraterno di Nietzsche tenne all'Università di Jena nel 1867. Overbeck traccia una storia del monachesimo alternando esposizione storica, aneddoti e riflessioni filosofiche.
9,50

Un dio assente. Monologo a due voci sul teatro. Audiolibro. CD Audio

Un dio assente. Monologo a due voci sul teatro. Audiolibro. CD Audio

Umberto Artioli, Carmelo Bene

Audio

etichetta: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

In queste conversazioni prende forma un singolare "monologo" a due voci irriverente e fuori dai denti. Due coetanei, diversi per indole e per carattere, ma legati dalla comune passione per il teatro, s'incontrano, una sera d'inverno nel 1988, prima di una "prima" (quella della Cena delle beffe di Sem Benelli) e discutono a ruota libera davanti a un registratore. Il più irrequieto personaggio del teatro italiano, Carmelo Bene, si abbandona a una riflessione fluente e aperta. È un Carmelo Bene che sorprende, per acume e rigore, quello che esce da queste conversazioni inedite, riemerse dall'archivio di Umberto Artioli dopo la sua morte; parole che hanno, per il tono profetico tipico delle illuminazioni, un sapore quasi testamentario.
14,00

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