Scatole Parlanti

Questa non è la storia di un compleanno, né di un amore, né di un’amicizia. Eppure, in queste pagine, ci sono tutte e tre le cose – e forse anche di più. Alberto, il protagonista, racconta la propria vita dialogando con 生, ideogramma cinese che significa “vita”: una presenza invisibile, ironica e poetica, che diventa voce interiore, alter ego e compagno di viaggio. Insieme attraversano memorie, sogni e visioni – dall’infanzia ai cieli delle Galápagos, dalle case di famiglia ai misteri dell’arte e della scienza – cercando nel caos del mondo un filo che unisca emozione, conoscenza e bellezza. 生 non è solo un amico immaginario, è la parte più autentica e indocile di Alberto, ciò che non si adatta e apre spazi di libertà e immaginazione. Tra realtà e invenzione, il racconto esplora con leggerezza e profondità il senso della diversità e dell’inclusione, mostrando come ogni esistenza sia unica e degna di essere narrata, per celebrare quei piccoli miracoli quotidiani che la rendono un’opera d’arte in costruzione.

Qual è il senso di certe presenze nella nostra vita? Perché mai proprio quella invece che un’altra persona doveva irrompere nei nostri giorni, nei nostri già precari equilibri? È quanto anche Greta e Guido tornano a chiedersi continuamente, nonostante la loro comunione d’anime, malgrado la custodia reciproca, al di là della propria indole, spinti a reinventarsi grazie alla presenza dell’altro: mai così vicino, ognuno mai così lontano.

Luce non ha tutte le risposte, ma ha imparato a farsi le domande giuste. Le metamorfosi di Luce è un viaggio interiore tra stazioni senza destinazione, caffè amari, silenzi scomodi e scarpe inadatte. Un racconto frammentario, poetico e ironico per chi si sente in bilico, ma sceglie comunque di restare. Perché, a volte, partire da sé è già una rivoluzione.

"M’ama Dance Academy" è la storia di Jenny e Alessia, ex campioni mondiali di danze caraibiche che, dopo vent’anni di sogni infranti e speranze deluse, viaggiano per l’Italia con una compagnia di ballo itinerante. Il destino fa incrociare il loro cammino con quello di un gruppo di migranti africani, trasformando così una tournée estiva in un’esperienza intensa e straordinaria, ricca di avventure e colpi di scena. In questo romanzo, incentrato sul coraggio, sul valore dell’accoglienza e sul potere salvifico della solidarietà e della danza, quest’ultima diventa l’unico linguaggio in grado di unire mondi diversi, sconfiggere pregiudizi e regalare ai protagonisti una seconda possibilità.

Anno 2042. L’umanità ha trovato la pace. Ogni individuo vive in Utòpia, un mondo ideale dove non esistono più dolore, guerre, solitudine né malattie. Tutti sono connessi con un chip neurale ad ASI, l’intelligenza artificiale che conosce ogni pensiero, che regola ogni gesto e che preserva ogni vita. Margherita vive un’esistenza serena, in perfetto equilibrio e benessere. Le sue giornate scorrono scandite da programmi, lezioni e rituali; il suo futuro è già segnato. Tutto procede in armonia come previsto da ASI, finché una sera, tra le pagine di un libro proveniente da un mondo ormai lontano, Margherita incontra una frase: “cogito ergo sum”. Qualcosa si incrina. Il suo chip si risveglia: prende coscienza di ciò che è andato perduto e sacrificato in nome del bene superiore di Utòpia. Quell’eco lontana accende una curiosità irrefrenabile che spinge la protagonista a cercare al di là dei confini del suo mondo le risposte a domande scomode e le spiegazioni a stati d’animo a lei sconosciuti. "UtopiA.I." è una riflessione sulla coscienza di ciascun individuo e indaga il limite della perfezione, la potenza dell’animo umano e il futuro che ci riserverà lo sviluppo dell’AI.

Lucio è un maestro di scuola primaria: insegnamento e musica rappresentano il centro della sua vita. La chitarra è un’amica preziosa che da sempre lo accompagna. La cinta muraria di Lucca, lo scenario delle sue giornate, Giulia, l’esatta metà dei suoi sogni. La passione per l’ascolto dei vinili, gli affetti e i viaggi si alternano in un’esistenza fatta di semplici gesti e immense emozioni. Un giorno si presenta una sfida imprevista che potrebbe cambiare tutto. "Il resto del tempo" è un racconto semplice e delicato, che rivela come ogni momento possa diventare musica, dimostrando che l’amore donato, alla fine, corrisponde all’amore ricevuto.

Chiara, una giovane ragazza pugliese, lascia Peschici, il paesino in cui è cresciuta coccolata dai genitori e dall’affetto delle amiche, con un sogno tra le mani e il cuore pieno di speranza. Sull’autobus su cui sale per recarsi a Roma, sede del suo nuovo lavoro come bibliotecaria, incontra Federico, un ragazzo romano dolce, premuroso e attento con il quale instaura subito un forte legame. Il coraggio di essere Robin è un inno alla fragilità che diventa forza, al dolore che si trasforma in consapevolezza e alla vita che, anche con tutte le sue difficoltà, è in grado di regalarci incontri capaci di salvarci.

Vera è in un momento molto critico della sua vita e si ritrova, suo malgrado, a vivere nella casa di campagna dell’uomo che ama: dalla caotica e fibrillante Milano alla tranquillità rurale delle Marche. Appena arrivata, Vera è accolta da Ada, l’anziana vicina, che con dolcezza e determinazione la coinvolge nel suo rituale delle cinque del pomeriggio: il tè alla menta e lavanda. Vera non riesce a mancare a quegli appuntamenti che diventano piano piano lo strumento di rinascita, di consapevolezza e di accoglienza, dove l’essenziale è solo l’amore che ci lega agli altri e che permette di vivere oltre la vita, dove tutto fluisce e si trasforma, ma niente si perde.

"Il bisogno di volare" è l’autobiografia di Giordano Cozzi, consulente finanziario che, partendo da un’infanzia semplice e da lavori umili, ha costruito una carriera fatta di sacrifici, lezioni dure e grandi soddisfazioni. Dal primo impiego manuale alla sfida del mondo bancario, dalla crisi di Lehman Brothers al dolore della perdita di persone care, fino alla resilienza che lo ha portato a trasformare ogni difficoltà in un trampolino per volare più in alto. È un racconto autentico e motivazionale che unisce aneddoti professionali, relazioni umane, incontri straordinari e riflessioni personali. Un libro che parla di coraggio, fiducia e determinazione, rivolto a chiunque cerchi ispirazione per affrontare le sfide della vita.

I nove racconti di questa raccolta hanno tutti un filo conduttore: parlano di uomini che per vari motivi finiscono col perdere le donne che hanno amato, desiderato o anche solo fantasticato di poter avere. I protagonisti sono spesso solitari, meschini o impotenti, e proprio per questo vedono nelle donne desiderate, e inesorabilmente perdute, una possibilità di completezza, di unità e di salvezza. Con un registro che varia da racconto a racconto, risultato di un approccio linguistico sempre diverso e assai stratificato, l’autore delinea una serie di personaggi sfaccettati e mai banali, in cui identificarsi, ma anche da tenere a distanza e valutare nelle loro scelte. Ne nasce un affresco intenso e disarmante in cui l’assenza femminile diventa la chiave per interrogare le fragilità, i desideri e le contraddizioni del maschile, e da cui emerge un’interpretazione critica delle differenze di genere.

Anna, una bambina siciliana nata negli anni Ottanta, cresce circondata dalle donne di famiglia. La nonna, la madre, le zie. Attraverso il racconto delle loro vite, Anna prova a scoprire se stessa, la strada che l’ha resa adulta e quella ancora da percorrere. La sua figura si confonde dentro il magma corale dei ritratti familiari come se fosse il filo invisibile che ne lega le esistenze, in una storia lunga mezzo secolo che narra la tensione irrisolta tra il desiderio di essere qualcuno di diverso e la forza rassicurante di ciò che si è già. Ma soprattutto è la storia di donne normali che cercano di rendere più sopportabile il presente. Non eroine, bensì persone in divenire, che imparano ad accettare compromessi, fragilità, dolori, creando sentieri nuovi laddove le porte si chiudono. La storia di chi deve recuperare un mondo per costruire la propria identità, curarlo per poterci abitare dentro e, finalmente, abbandonarlo e andare oltre.

Nel marzo del 2020, sulla difficile onda emotiva generata dal lockdown, l'autrice di questo libro ha deciso di compiere un importante atto d'amore verso la nonna Maria: raccogliere le sue memorie. Malgrado la distanza che le separa, poiché Veronica vive a Milano e Maria a Sessa Aurunca, in Campania, le due donne hanno saputo ritagliarsi dei momenti preziosi per ricordare, raccontare e scrivere. Maria ha vissuto la guerra, è emigrata all'estero in cerca di una vita migliore, ha compiuto enormi sacrifici per mandare avanti la propria famiglia tra mille difficoltà. Il risultato è una storia nuda e cruda, con delle sfumature di spontaneità che racchiudono l'essenza di giorni felici e drammatici, speciali e ordinari, ancora palpabili o appena visibili dietro la coltre del tempo. In ogni caso, veri.