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Scienze e Lettere

Le prime relazioni culturali tra l'Iran e la Nuova Italia. La fotografia iraniana e italiana dell'Ottocento. Catalogo della mostra (Palazzo Mattei di Paganica, Istituto della Enciclopedia Italiana 15-21 febbraio 2024)

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 112

"Le relazioni tra Iran e Italia hanno radici antiche che si consolidarono durante il periodo della dinastia safavide (XV secolo) grazie alle missioni italiane giunte alla corte di Persia. Elementi comuni quali il ricco patrimonio culturale e la straordinaria longevità delle rispettive civiltà hanno contribuito a stringere un rapporto che trova suo obiettivo primario nel consolidamento della pace e dell’amicizia tra i due popoli. La dinastia Qajar, fondata da Agha Mohammad Khan Qajar, governò la Persia per quasi centrotrenta anni, dal 1794 al 1925, rappresentando un periodo molto importante e delicato nella storia dell’Iran, che vide l’avvicinamento e la combinazione tra modernità e tradizione. Le testimonianze a noi giunte confermano il legame tra l’arte e politica e l’espansione delle relazioni tra la Persia e l’Occidente, la cui influenza, particolarmente forte con l’avvio della rivoluzione industriale, finì per condizionare diversi ambiti della società iraniana segnando l’arrivo della prima ondata del modernismo nel Paese, al pari di quanto avvenuto altrove nel mondo. In questo periodo diversi fattori, quali i frequenti viaggi dei sovrani persiani e dei membri della corte in Europa, nonché la partenza di studenti iraniani per l’Occidente e la contestuale presenza di cittadini europei – turisti, diplomatici, militari, uomini d’affari – in Iran, contribuirono al rafforzamento delle relazioni internazionali. Naseroddin Shah credeva in uno sviluppo del Paese che si giovasse anche degli scambi con l’Occidente. Nel corso dei suoi quasi cinquant’anni di regno, in tre diverse occasioni – nel 1873, 1878 e 1889 – visitò alcuni Paesi occidentali – primo sovrano persiano a farlo –, quali Russia, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Austria e Italia, per conoscere la civiltà e la tecnologia occidentale; le sue osservazioni sono riportate nei suoi diari di viaggio. Nel corso dei suoi viaggi all’estero conobbe la macchina fotografica, per la quale sviluppò una grande passione, e decise di diffonderne la conoscenza in Iran invitando artisti europei, fra i quali alcuni italiani, in modo da avviare un processo di documentazione fotografica dei palazzi e della corte, e insegnare l’arte della fotografia agli Iraniani [...]" (dall'introduzione di Mohammad Taghi Amini Direttore dell’Istituto Culturale dell’Iran, Roma)
38,00 36,10

Dieci anni dopo. Riflessioni sparse sulla «riforma» Franceschini

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 140

In dieci saggi, più una premessa, diversi Autori riflettono sui dieci anni trascorsi dall’applicazione ai Beni Culturali della cosiddetta riforma Franceschini. Questa ha avuto pesanti ripercussioni negative sia all’interno della struttura ministeriale sia nella gestione dei Beni Culturali territoriali e museali. E le ricadute hanno segnato sia il lavoro dei tecnici sia la ricezione da parte del pubblico. Ad analisi dello stato attuale della tutela seguono proposte innovative di aggiornamento e di miglioramento gestionali e organizzative. La centralità del patrimonio culturale nella vita intellettuale italiana si evidenzia una volta di più, a dispetto della voluta mercificazione che se ne è fatta in quest’ultimo decennio.
15,00 14,25

Modigliani, la Sardegna e «lo tsunami della fantasia»

Margherita Corrado

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 308

«Margherita Corrado con questo libro ci spiega esattamente come si costruisce la carta di identità di un Falso. Potremmo dire l’ultimo grande inganno intorno alla figura e all’opera di Amedeo Modigliani. Sullo sfondo questa volta un piano più ambizioso: una speculazione edilizia portata avanti sfruttando il branding Amedeo Modigliani. Con lo sguardo della scienziata che di tanto in tanto veste i panni della giornalista e della criminologa, Margherita Corrado, rimette “a nudo” La Medea, spogliandola dalle teorie fantasiose di incontri, viaggi, amori adolescenziali e tanti altri artifizi utilizzati e ben dosati per alterarne il valore e la storia, in una mescolanza di elementi che potrebbero indurre, chi non sa, verso una strada sbagliata. Un lavoro, quello di Margherita Corrado, che lascerà certamente il segno nel mercato dell’arte e aiuterà quanti vorranno indagare a sgombrare la nebbia che circonda l’intera vicenda. Un libro non solo per studiosi, giornalisti del settore, galleristi attenti e Forze dell’Ordine, ma anche per quanti, appassionati e amanti dell’arte, frequentano le mostre e si chiedono sempre più frequentemente come si fa ad ingannare il pubblico ed il mercato con i FALSI. Leggendolo troverete una adeguata risposta.» (Dania Mondini)
28,00 26,60

La «Biccherna» peripezie di una tavola dipinta

Gino Famiglietti, Micaela Procaccia

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 208

Negli anni che precedono e seguono l’esordio del Regno d’Italia, un suddito dell’Impero germanico, appassionato d’arte, compie ripetuti viaggi in Italia. Non si tratta solo dell’abituale Grand tour, assai in voga in quegli anni, ma di un preciso interesse collezionistico. Nel corso dei suoi viaggi, in una data sconosciuta, il suddito germanico compra una tavoletta dipinta quattrocentesca che altro non è che la copertina di un registro contabile dell’antica Repubblica di Siena, come le tante conservate all’archivio di Stato di quella città. Per decenni la tavoletta resta nella collezione della famiglia, fino a quando gli eredi non la mettono all’asta. È il 2016 e, per la prima volta, gli organi di tutela si rendono conto che – forse – l’uscita della tavoletta dal territorio italiano non è avvenuta, a suo tempo, con modalità proprio ineccepibili, per così dire. Le ricerche, condotte pure sui documenti d’archivio, sveleranno, infatti, anche “distrazioni” amministrative e pressioni indebite per favorire l’attività del collezionista a scapito del patrimonio culturale italiano. Inizia così una lunga battaglia legale che, fra alterne vicende, imprevisti, momenti alti e bassi, condurrà al rientro in Italia del prezioso oggetto. Prefazione di Diana Marta Toccafondi.
20,00 19,00

Le forme della città. Iran, Gandhara e Asia Centrale. Scritti offerti a Pierfrancesco Callieri in occasione del suo 65° compleanno

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 720

"La preparazione da parte di ISMEO di questo volume in onore di Pierfrancesco Callieri rappresenta qualcosa di più dell’edizione di un insieme di studi con cui allievi e amici rendono solitamente omaggio a un collega internazionalmente stimato nel momento della sua massima maturità scientifica. Come spiegano nelle pagine che seguono i curatori di questo volume, è stata determinante in ogni fase della biografia scientifica di Pierfrancesco Callieri la scuola di Domenico Faccenna, con la particolare accentuazione da essa veicolata della dimensione pragmatica dello scavo, da una parte, e della meticolosità della documentazione e dello studio che seguono l’acquisizione dei dati, dall’altra. Il ‘metodo Faccenna’ (“un sistema forse un po’ spartano, ma efficace […] fatto di grande rispetto, regole precise, tanto rigore”, nelle parole di Pierfrancesco stesso), su cui l’amico qui festeggiato è tornato più volte, guidò il giovanissimo studioso, poco più che ventenne, fin dal suo esordio, con lo scavo della missione IsMEO nello Swat nel monastero buddhista di Saidu Sharif. Le cinque campagne di scavo che ne seguirono furono impeccabilmente illustrate in P.C., Saidu Sharif I (Swat, Pakistan). 1. The Buddhist Sacred Area. The Monastery (IsMEO Reports and Memoirs, XXIII 1, Rome 1989), dove, nelle pagine introduttive della pubblicazione (ibid., p. ix), Pierfrancesco ricorda i dettagli degli insegnamenti del suo maestro, relativi perfino al modo di predisporre il rapporto di scavo stesso." (dalla premessa di Adriano V. Rossi)
87,00 82,65

Vincenzo Bianchini. Medico, scrittore, poeta e artista

Vincenzo Bianchini. Medico, scrittore, poeta e artista

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 264

"Majid Lashkari, che con grande cura e impegno si è dedicato a raccogliere voci e testimonianze che dessero luce alla vita e all'opera di Vincenzo Bianchini, si domanda nel Prologo di questo libro il perché in Iran si sia perduto il ricordo di questo medico-poeta-artista viterbese, che a quel Paese è legato indissolubilmente per scelte di vita, affetti familiari e attività professionali e artistiche. La stessa domanda dovremmo porcela anche noi: perché oggi in Italia o anche solo a Viterbo, sua città natale, nessuno, o quasi nessuno, ha mai sentito parlare di questo uomo dai multiformi interessi, dell'"Etrusco errante" che, al di fuori degli schemi convenzionali, ha vissuto la sua vita come "passaggio nella strada del mondo", disseminando questa strada di messaggi di amore verso gli esseri umani e verso la natura e di sgomento e preoccupazione per la condizione e il destino di questi e di quella, con una straordinaria unitarietà di linguaggio composito fatto di azioni, parole e immagini? È questa la ragione che ha spinto l'ISMEO a pubblicare l'edizione italiana dell'opera di Majid Lashkari, prima ancora che questa fosse pubblicata in lingua persiana e in lingua inglese. E che sia io a curare questa edizione non è un caso. Le ricerche per ricostruire la vita fuori dall'ordinario di Vincenzo Bianchini e renderla nota al pubblico nascono parallele e indipendenti in Iran e in Italia. In Iran, Majid Lashkari, spinto da curiosità ed entusiasmo, si mette all'opera per i motivi che lui stesso ci racconta nel Prologo. In Italia, a Viterbo, all'interno del corso di Storia del viaggio e dei viaggiatori in Medio Oriente, attivo presso il Dipartimento di Scienze umane, della comunicazione e del turismo dell'Università degli studi della Tuscia e da me tenuto, Vincenzo Bianchini è stato trattato più volte come autore di Acqua del diavolo, un appassionante libro di viaggio e di esperienze di pratica medica in Iran, pubblicato nel 1962. Dalle sue parole è scaturita la voglia di saperne di più. Le ricerche in rete e l'incontro con Paolo Bianchini, regista cinematografico e figlio di Vincenzo, hanno permesso un grande passo avanti nella difficile raccolta del materiale documentario per ri¬costruire l'esperienza umana vissuta in profondità da un uomo che ha agito in diverse aree del mondo (Europa, Asia, Africa) spinto da una concezione universalistica e spiritualistica dell'esistenza e alla continua ricerca di aree desolate e difficili, dove prendersi cura e restituire dignità ad una umanità emarginata e priva di voce propria." (dall'introduzione di Ela Filippone)
65,00

Dizionario pashto-italiano

Matteo De Chiara

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 316

Il pashto è una delle principali lingue della famiglia iranica, parlato da diverse decine di milioni di persone nell’area afghano-pakistana. Migliaia di migranti che parlano questa lingua sono coinvolti, oggi come in passato, in un esodo diffuso in tutto pianeta, circostanza, questa, che rende particolarmente necessari strumenti conoscitivi quali grammatiche e dizionari. Dopo i primi studi europei condotti a partire dal XIX secolo, è con il linguista norvegese Georg Morgenstierne, attivo nella parte centrale del XX secolo, che gli studi pashto hanno visto il loro massimo sviluppo. In Italia, Alessandro Coletti provò, negli anni ’80, a rendere più accessibile questa lingua al pubblico italiano, ma i suoi lavori non hanno avuto sostanziale diffusione. Sono perciò lieto di accogliere nella collana Il Novissimo Ramusio il primo dizionario bilingue pashto-italiano apparso in Italia, ricco di oltre 15.000 lemmi, rappresentativi del lessico realmente utilizzato dalla maggioranza dei parlanti, comprendente cioè quelli che Tullio De Mauro chiama “lessico fondamentale, lessico di alto uso e lessico di alta disponibilità” (T.D.M., La fabbrica delle parole, Torino 2005). (dalla Prefazione di Adriano V. Rossi, presidente ISMEO)
35,00 33,25

Oebalus. Studi sulla Campania nell'antichità. Volume Vol. 18

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 408

In questo numero di Oebalus: Simona Marchesini, Carlo de Simone; Maria Paola Guidobaldi, Ricordando Fabrizio; Sara Adamo, Production Context, ‘eredità del controllo’. Un ‘vecchio’ dibattito su un’anomalia di Pithecusa; Gianluca Soricelli, Claudio Sossio De Simone, Divisioni agrarie antiche e moderne nel Sannio Pentro: i territori di Saepinum e Bovianum; Stefano Carusi, Il Promontorio di Palinuro e una ricerca presso la linea di costa; Paola Caruso, Heikki Solin, Novità nelle escursioni epigrafiche beneventane; Giuseppe Camodeca , Dediche imperiali di Puteoli inedite o incomprese nel CIL X; Marianna Castiglione, L’operosità cittadina nelle necropoli di Pompei. Le attestazioni di mestiere tra autorappresentazione, invisibilità e questioni di metodo; GIUSEPPE PELLINO, Marmora adespota: due vasche inedite in marmo bianco d’età imperiale da Benevento; SErgio Cascella, Osservazioni preliminari sulla ceramica a vernice nera con bolli nominali dal Teatro Romano di Suessa Aurunca; Gianluca Soricelli, La Terra Sigillata della Collezione Gorga: frammenti decorati a rilievo dell'officina di Rasinius e del gruppo Rasini Memmi; Léa Narès, Paola Orlando, Storia di una matrice baiana: ipotesi funzionale e lettura iconografica di una raffigurazione di ludi Circenses; Ilaria Matarese, Sergio Cascella, Domenico Ferraro, Luigi Lombardi, Atella: analisi storico-topografica e nuove indagini di scavo; Felice Senatore, Novae animadversiones Surrentinae:il santuario delle Sirene e il santuario di Athena/Minerva, la cosiddetta ‘grotta Salara’e un (sospetto) quattuorvir di Surrentum; Antonino De Angelis, Sant’Agnello: la «calata greca» negli appunti di Paola Zancani Montuoro. Sul waterfront de «Il Pizzo» di Mariano Arlotta.
80,00 76,00

L'alba della ricostruzione. Tutela, restauro, urbanistica negli anni della direzione generale di Rannuccio Bianchi Bandinelli

Giovanna Russo Krauss

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2024

pagine: 648

Dopo la devastazione causata dalla Seconda guerra mondiale, l’Italia si trova ad affrontare il difficile compito della ricostruzione del proprio patrimonio storico-artistico. Il volume si concentra su un arco temporale ristretto, che corrisponde a una stagione complessa, ma anche esaltante, qui definita “fase eroica della ricostruzione”. Al centro c’è la figura di Ranuccio Bianchi Bandinelli, archeologo e intellettuale militante, che in questi anni cruciali è nominato Direttore generale delle antichità e belle arti presso il Ministero della pubblica istruzione. Al lavoro di questi uomini delle istituzioni si affianca il contributo di numerosi studiosi di altissimo calibro che, fino a quel momento estranei all’amministrazione artistica, ma animati dalle speranze di rinnovamento del postfascismo, decidono di mettere da parte le proprie ricerche accademiche per servire lo Stato. Per mezzo di fonti storiche e archivistiche, l’autrice ricostruisce come i vari protagonisti di questo lavoro di ricostruzione – Ranuccio Bianchi Bandinelli, Carlo Ludovico Ragghianti, Roberto Pane, Giorgio Castelfranco, Bruno Zevi – pur con le loro differenti formazioni, si impegnarono per un obbiettivo comune. Nel corso del testo ne vengono seguiti gli articolati rapporti, i contrasti, i successi, ma anche i fallimenti, collocandoli nel più ampio quadro dato dai fattori personali, economici, politici e storici. Presentazione di Andrea Pane.
56,00 53,20

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