Spartaco
Attraverso la mitraglia. Scene vissute sui fronti e nella retroguardia
Armand Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2016
pagine: 200
La vittoria della coalizione del Fronte Popolare alle elezioni del 16 febbraio 1936, in Spagna, suscita grandi speranze per una trasformazione democratica e federalista della società. Pochi mesi dopo però, tra il 18 e il 19 luglio, nelle caserme si scatena la rivolta dei militari guidati da Francisco Franco, attorno al quale si sono coalizzati i settori più conservatori e autoritari del vecchio apparato statale con l'obiettivo di rovesciare la Repubblica. In quel luglio drammatico il regista Armand Guerra è a Madrid, sta girando Carne de Fieras. Di fronte al levantamiento militare, in accordo con i dirigenti della Confederación Nacional del Trabajo, Guerra decide di terminare in fretta il film e di partire sulla linea del fronte per girarne un altro, che mostri e testimoni al mondo intero quella che passerà alla storia come la Guerra di Spagna. Il regista parte con la sua troupe e raggiunge le prime linee dei diversi teatri di battaglia. Accanto alle riprese cinematografiche, che non si tradurranno mai in un film, Guerra scrive anche un diario, pubblicato nel 1937 con il titolo Attraverso la mitraglia, che oggi appare come documento storico raro e prezioso, una fonte di prima mano sui fatti e sulla società spagnola dell'epoca. Con una lettera della figlia Vicenta Estibalis-Ricart.
Il tempo fa il suo mestiere
Mariastella Eisenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2016
pagine: 272
Sara è un'adolescente ombrosa e inquieta. Ha solo sedici anni quando, una mattina di fine febbraio, s'imbatte in Giuseppe, ragazzo schivo e taciturno. I due si amano. Nove mesi dopo vengono alla luce due gemelli, una maledizione per chi nasce in Moldavia. Un neonato, Tobia, viene fatto passare come figlio dei genitori di Sara; l'altro, Simone, viene prima affidato alle cure di un orfanotrofio, poi adottato da una coppia francese che lo conduce a Lione. Sintesi felice di molti generi - romanzo, testimonianza, denuncia - "Il tempo fa il suo mestiere" è una saga familiare intessuta su silenzi colpevoli, rancori sotterranei, sentimenti granitici. Ai giorni nostri, a Gerusalemme, città sacra a ebrei, cristiani e musulmani, si scioglieranno i nodi di questa appassionante vicenda umana, che prende il via nel 1912 in Romania e trova il suo sviluppo negli anni Cinquanta in Italia, nell'incanto del golfo di Napoli. Due guerre mondiali sconvolgono il vecchio continente e milioni di esseri umani, durante e dopo i conflitti, devono fare i conti con tutti i peccati della Terra.
La rabbia e altre storie
Vicente Blasco Ibáñez
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 110
Campagna rigogliosa ma deserta. Contadini rintanati nei capanni. Uomini pronti a puntare il fucile, donne che si guardano le spalle. Ma non sono gli zombie di The Walking Dead quelli da cui difendersi. ""Eccoli! Eccoli!", si gridava da una baracca all'altra alla vista d'un branco di cani, ululanti, affamati, col pelo imbrattato di fango, avviati giorno e notte a una corsa senza tregua, con la follia dei perseguitati negli occhi". Il racconto sembra appena uscito dalla matita di un disegnatore contemporaneo e invece è frutto della penna di Vicente Blasco Ibáñez, nato a Valencia nel 1867, ribelle, uomo politico e di lettere venuto dal nulla, che ha conosciuto tutti gli spifferi della miseria, soffocato dal peso di una società chiusa in se stessa e nel proprio passato. E sa fare anche di meglio Ibáñez, quando trasforma la cucina di un palazzotto signorile nella scena del più efferato dei crimini. Estimatore di Gabriele D'Annunzio, il cospiratore del Quarnaro, e di Émile Zola, l'ostinato difensore di Alfred Dreyfus, Ibáñez condivide del primo i riferimenti a Friedrich Nietzsche, del secondo gli orientamenti veristi e popolari. Eppure il suo stile si distingue, è riconoscibilissimo, laddove la realtà supera ogni più rosea o agghiacciante fantasia.
L'era di Cupidix
Paolo Pasi
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 200
Un'azienda chimico-farmaceutica lancia sul mercato un prodotto dagli effetti dirompenti: Cupidix, la pillola che fa provare le stesse sensazioni dell'innamoramento e le sostiene nel tempo. Si afferma un'euforia generalizzata e artificiale, dalla quale restano esclusi solo coloro che soffrono per traumi sentimentali irrisolti. Si decide quindi di mettere a punto un secondo farmaco che prepari il terreno al primo: Disamor. Sofferenza e crisi depressive sono uno spettro del passato, ma la reazione di tante categorie che vivono sull'insoddisfazione è violenta. Dal clero agli psicoanalisti, dagli industriali ai cronisti di nera, è un fiorire di attacchi. E poi bisogna fare i conti con le Brigate Fedeltà, o Bieffe, gente cornificata armata di cartelli e striscioni pronta a mettere alla gogna gli adulteri. I fatti vengono vissuti attraverso l'intreccio delle storie di tre coprotagonisti. Carlo, trentatré anni, infermiere, talentuoso sassofonista con la passione del jazz. La sua tendenza a cercare l'innamoramento passionale gli impedisce di vivere rapporti stabili. È il consumatore ideale di Cupidix. Ada, ventisei anni, aspirante attrice, fatica a dimenticare il suo ex fino a quando non decide di inghiottire una pasticca di Disamor. Giovanni, pubblicitario rampante, professa aperto disincanto verso l'amore che considera una distrazione per la sua carriera. Per questo vive un rapporto travagliato con entrambe le pillole che deve sostenere per missione aziendale e ambizione.
La proprietà transitiva
Nelson Martinico, Federico Ligotti
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 240
Alessandro Giacobbe ha un animo ribelle. È convinto che le persone giuste possano fare la differenza, cambiare le cose, aiutare a migliorare la vita propria e quella degli altri. Non è uno sprovveduto, non è un ingenuo, conosce il dolore e ha imparato a difendersi. Il padre l'ha abbandonato quando era piccolo, ha visto la madre consumata da un male incurabile, sa cosa vuol dire essere disprezzato, dileggiato, usato, braccato, umiliato. Alessandro Giacobbe sta diventando calvo, ma non è solo per questo che ama trucco e parrucche. È un trans e crede che Utopia sia Rivoluzione: "È come aggredire il cielo con le scale o il mare con le orme dei passi. E se il respiro è finalmente libero e pieno, la vita - questa vita - senza Utopia diventa irrespirabile". Questa idea lo porta lontano. Nel 2040 diventa Presidente del consiglio di un'Italia in ginocchio, che affonda a causa di governanti corrotti e affaristi senza scrupolo. Eppure, per riscrivere la storia di una nazione e del suo nuovo premier, si deve partire nel 2010 da un paesino della Sicilia, San Bartolomeo. Povertà e morti bianche sono le armi con le quali don Raìsi domina il destino di uomini e donne. La sua fine è già scritta: dovrà essere ucciso durante la processione della Bella Madre. Solo che il manipolo di cospiratori che ha messo a punto il piano è preceduto da un altro assassino. Il cadavere del mafioso viene trovato evirato e incaprettato nella cucina di casa sua.
L'odore della polvere da sparo
Attilio Coco
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 272
Potenza è la prima tappa di una vicenda che prende il via davanti alla prefettura un martedì di aprile del 1947. La polizia spara sulla folla scesa in piazza contro la fame e la disperazione che dilaga nelle campagne. Piove a dirotto e, nel vicino liceo classico, il professore Lodovico Marotta è nervoso, agitato, distante, mentre spiega un passo dell'Eneide. Il racconto di Gianni Ceccante, all'epoca studente timido e incerto e oggi affermato attore di teatro, comincia da quella mattina. A raccogliere le sue memorie è lo scrittore Pietro Mattei, che ricompone vite segnate da un brutto "morbo", un focolaio che si diffonde a macchia d'olio anche fuori dai confini del Belpaese, subdolo, dalle mille facce. Addirittura seducente. Si chiama fascismo. Gianni impara a leggere in profondità la realtà che lo circonda finendo per caso in una libreria, un "covo libertario" frequentato dal suo insegnante, ex confinato politico, e dal compagno di classe Diavolorosso. La nuova rotta lo porta a Roma. Una sera, mentre recita, i suoi occhi incontrano quelli di Alejandra, la Maga. L'esistenza della ragazza è segnata da ossessioni e paure, dettate da immagini che vengono da un futuro che insanguinerà l'Argentina, terra verso cui è attratta dall'amore per Victor e da un destino ineluttabile. L'epilogo si svolge a Torino, dove Gianni spopola in teatro. Ormai non è più lui a raccontare. A tirare le fila è lo stesso scrittore Pietro Mattei che...
Un pallido sole che scotta. Da Africo a Napoli, viaggio nel cuore del Sud
Francesco De Core
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 169
Il Meridione raccontato da Francesco de Core è amore e tormento, incisione profonda nella carne di un territorio dell'anima che poteva essere e non è, di una patria con troppe bandiere, un eterno purgatorio di attese tradite. È un cammino della speranza, repressa dagli occhi e voluta con il cuore. In buona, ottima compagnia di scrittori e artisti, apolidi e icone di un'Europa smarrita, anacoreti alla ricerca di un loro deserto dove vivere e pregare, poeti che amano parole e colori. Niente acquerelli, eppure non solo fotografie in bianco e nero, ma nitide tracce di un giornalista che oltre alla penna porta in valigia un'accetta affilata. Attento e curioso, ama aggirarsi tra le mura sbrecciate di Casertavecchia, come Pier Paolo Pasolini. Assieme ad Albert Camus si lascia abbagliare dai resti maestosi ed eterni di Paestum. Schiuma di rabbia con Giuseppe Berto sul suolo calabro violato e si ferma con pudore accanto a Leonardo Sciascia all'ingresso della Certosa di Serra San Bruno. Poi si tuffa nei versi di Alfonso Gatto, il coriaceo amante di Salerno e della divina costiera. A Marcianlse, sulle orme di Roberto Saviano, sale sul ring nella fabbrica di campioni del maestro Domenico Brillantino: qui respira sudore e grinta, disciplina e sacrificio. Sembra soffocare nel corpo dilaniato di Napoli, con le lacrime di cenere di Giuseppe Montesano e i richiami a Elena Ferrante, Nicola Pugliese e Luigi Compagnone. Sullo sfondo il profilo rigoroso di un esule, Gustaw Herling.
Cinque donne sei. Catena. Il campanello. Felice e Costanza. Abjurate!
Roberto Del Gaudio
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 192
La storia della vita di Catena, raccontata in prima persona, è anche un viaggio attraverso l'Italia degli ultimi quarant'anni. Torino, le Alpi valdostane, Palermo, Roma e Napoli sono le tappe di un cammino accidentato e vissuto dalla protagonista con gli occhi e i sentimenti dei suoi anni, dall'infanzia fino alla maturità. Cambio di scena: due sorelle orfane sono alle prese con il loro vivere quotidiano. Angela è una ex attrice di teatro, costretta a letto da una grave malattia; Damiana si barcamena per provvedere alle spese di casa e alle cure della sorella maggiore lavorando part-time per un sito di incontri erotici. Altra coppia, altre grane: Felice e Costanza vivono in un monolocale. Lui, giornalista disoccupato, lei, pittrice o aspirante tale, cullano l'idea di stabilirsi nell'appartamento al piano di sopra abitato da due anziane zitelle, fastidiose e invadenti. Ultima tappa di questo percorso ideale nell'universo femminile è l'interrogatorio a una eroina del passato, Giovanna d'Arco, da parte del suo accusatore, monsignor Cauchon. Saverio e Dorotea, attori itineranti, incrociano sul palcoscenico la grande storia della Santa: il suo rogo sarà pure il loro... Prefazione di Maurizio de Giovanni. Introduzione di Francesco Durante.
Quando le chitarre facevano l'amore
Lorenzo Mazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 352
È il 2 maggio del 1945. Martin Bormann, braccio destro di Adolf Hitler, scompare per le strade di Berlino durante l'avanzata sovietica. Vent'anni dopo, fonti prossime alla CIA lo identificano come Martin Weisberg, finanziatore eccentrico e pacifista della rock band The Love's White Rabbits vicina al Movimento radicale. Da qui ha inizio una caccia all'uomo che coinvolgerà settori deviati dei servizi segreti americani e israeliani, uno scovanazisti italiano, un attore cieco fan di Charles Bronson, un reduce dal Vietnam fuori di testa. La vicenda è ambientata prevalentemente negli Stati Uniti, con incursioni fra Città del Guatemala, Singapore, Saigon. Sullo sfondo il clima esplosivo dell'estate del '68. Storia, cronaca e finzione si rincorrono fondendosi dalla prima all'ultima pagina di questo originale romanzo dal ritmo incalzante e dal finale al cardiopalma. Così accade che una spia in gonnella semini il Caos. Uno scheletro sia perdutamente innamorato di Anita Garibaldi. Una chitarra racconti la Beat generation. Una scultrice plasmi marijuana e hashish. Uno spietato killer del Mossad adori indossare scarpe rosa coi tacchi a spillo. E mentre scorrono fiumi di limonata all'LSD, esplode la questione nera, le università sono in rivolta, la musica psichedelica spopola tra i giovani e gli agenti dell'FBI reprimono le proteste.
Magellano e il magizete
Guido Trombetti
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2014
pagine: 128
Realtà e fantasia sono l'una la negazione dell'altra o sono facce della stessa medaglia? È l'interrogativo che attraversa il romanzo di Guido Trombetti e che solo nell'ultimo capitolo, con un finale inatteso, viene ricomposto e trova la sua soluzione. L'autore allestisce una galleria di numeri uno, noti ai lettori di tutti i tempi e di tutte le latitudini, soci di un improbabile e fantomatico circolo, quello degli "Esploratori e navigatori di ieri e di oggi". Fondato da Magellano alla fine del Seicento, è chiamato ora a decidere l'ingresso di personaggi che hanno fatto della fantasia la loro via maestra e che sono convinti di aver cambiato il mondo non meno dei praticoni della realtà: Verne e Asimov ne hanno fatto esplicita richiesta. La riunione è animata anche dall'arrivo del ricco Simbad, pronto a sostenere le ragioni dell'Oriente nei progresso delia scienza e della cultura. Ma la scena cambia continuamente e le fasi dell'assemblea del circolo si alternano a zoom inaspettati su una scuola dove la maestra, "zitella, chiatta e tarchiata", tiene al guinzaglio una ciurma di ragazzi vivaci, allegri, sempre pronti allo scherzo, eppure impegnati con intelligenza a riflettere e ragionare. È l'universo di Alice, Giuseppe, Giulio, Italo. Ma, questi nomi, vi ricordano qualcuno? Infine c'è Giuseppe, una passione per la lettura "sinfonica" di libri d'avventura, il quale rischia di essere risucchiato dalla realtà di un paese dove tutto è omologazione.
Terzo settore in fondo. Cronistoria semiseria di un operatore sociale precario
Marco Ehlardo
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2014
pagine: 117
Mauro Eliah si occupa di disperati in terra straniera. Migranti, anzi no, rifugiati, una categoria protetta da particolari norme internazionali, ma che nella lettura dell'opinione pubblica e degli apparati istituzionali italiani appare sfumata, soggetta agli umori e agli interessi dell'amministratore di turno. Tra i richiedenti asilo, c'è Thomas Compaoré, giornalista, un passato di carcere e tortura nel Burkina Faso prima della fuga nel Belpaese dove è in attesa del permesso di soggiorno. Intelligente, preparato, è benvoluto e rispettato da Eliah e dai suoi colleghi ma critico sul poco e male che si fa in Italia. Su un cantiere edile combatte la sua battaglia, solo contro la rassegnazione e il destino di un esercito di senza diritti e senza voce. Sullo sfondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, sbiadita e grottesca vetrina politica nelle mani di associazioni di facciata. "Terzo settore in fondo" è sì un duro atto di denuncia contro il cinismo del mondo dell'accoglienza, ma senza mai averne il sapore. I colori sono quelli leggeri dell'ironia e della battuta felice, che non conosce l'insulto e l'attacco violento. Proprio per questo l'effetto è dirompente, di una efficacia straordinaria. "Castigat ridendo mores": ridendo, corregge i costumi. E alla fine si diventa consapevoli che c'è poco da stare allegri per capirsi e per capire ciò che succede in un mondo i cui confini, anche mentali, sono profondamente cambiati. Con una testimonianza di Tamara Ferrari. Introduzione di Carlo Ciavoni.
Il terrorista e il professore
Vito Faenza
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2014
pagine: 117
Il rapimento di un assessore regionale. L'intreccio tra malavita, terrorismo e politica. Un boss che detta le regole del gioco. Il ruolo equivoco dei servizi segreti. Una tenera storia d'amore. I dubbi che lacerano chi, in nome di alti ideali, scende a compromessi e sceglie la strada della violenza. Sono alcuni degli ingredienti del romanzo "Il terrorista e il professore" che, traendo ispirazione da fatti veri, assume pieghe del tutto originali. Il set principale dove si svolge l'azione è un carcere di massima sicurezza dove è rinchiuso don Vittorio, meglio conosciuto come il Professore, capo indiscusso della cosca. C'è Napoli, teatro dell'agguato dei terroristi che rapiscono un politico locale, personaggio chiave nella gestione dei fondi per la ricostruzione post terremoto dell'Ottanta. E c'è Milano, città dove prende forma la trattativa segreta tra Stato e camorra per la liberazione dell'ostaggio. Il penitenziario diventa crocevia di esponenti dell'intelligence, affiliati al clan e governanti ambigui. Il boss tesse la trama dei rapporti, fissa condizioni e tempi degli interventi, tiene in pugno e ricatta esponenti istituzionali, stringe amicizia con un sindacalista brigatista che, per amore della sua compagna, si è consegnato alle forze dell'ordine...