Stampa 2009
Nel cuore di Milano. Il petit grand tour di Sant’Egidio
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 72
Per conoscere Milano è percorso privilegiato quello dei suoi musei, dove storia, vita, e anima della città trovano visibilità e sopravvivenza. Fra il novembre 2021 e l’aprile 2022, la Classe B2/C1 della Scuola di Lingua e Cultura Italiana della Comunità di Sant’Egidio ha fatto tappa in tre musei significativi: le Gallerie d’Italia, il Museo Teatrale alla Scala, il Museo Diocesano. Questo volume, come già "Io sono stato legno sanza vela e sanza timone. Dante a Sant’Egidio (2021)", adotta la formula nuova dell’alternanza e dell’intreccio della voce della docente con quella di coloro che hanno frequentato il laboratorio di scrittura. I testi degli allievi raccolgono emozioni, riflessioni, suggestioni scaturite dalle visite, accompagnati da testi di Giuliana Nuvoli in cui il lettore viene introdotto ai musei. Compaiono anche estratti da Goethe, Berry, Stendhal che raccontano quel che è loro rimasto, nell’anima e nella memoria, del viaggio in Italia. Il volume prende vita grazie al contributo del Municipio 1 di Milano e alla collaborazione di Marzia Pontone e Lanfranco Li Cauli della Scuola di Sant’Egidio a Milano.
Sintonie. La mia pittura e le affinità elettive con la poesia
Giorgio Vicentini
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 84
"Quante volte, nella storia dell'arte, il gesto e i colori hanno incontrato parole e versi. Ci sono stati pittori poeti (Chagall) e poeti pittori (Montale), autori che hanno scritto e dipinto senza soluzione di continuità (Carlo Levi), oppure dialoghi virtuosi fra maestri di linguaggi paralleli: Baudelaire ispiratore ispirato dalle incisioni Manet o, in tempi recenti, Vittorio Sereni altra voce, altri suoni per i sogni di Enrico Della Torre. Fra tutti, Paul Klee visse in bilico fra le sue anime diverse. Artista, poeta, musicista, tormentato dall'antico dubbio sulla sua vocazione. Giorgio Vicentini, oggi, abbraccia e cita con saggezza questa lunga letteratura della poesia che sposa il segno. E viceversa. Lui, che traccia in punta di pennello lettere spettinate dal vento come onde giapponesi, conosce la sinestesia, la contaminazione fra linguaggi tesi a raccontare la medesima storia. Così le parole degli autori raccolti attorno alle sue tavole ne compenetrano il senso, l'umore, il palpito. Dove finisce la poesia e inizia la pittura in immagini come «le tinte polverose», «le scie dei guardrail», «il dorato muto del giorno», «a ridosso del verde»?" (dalla prefazione di Chiara Gatti)
Solo un colombo azzurro
Anna Maria Di Brina
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 108
"Solo un colombo azzurro" è un libro composito, molto articolato, eppure coerente e organico, per la fitta rete di rimandi interni, un'opera segnata da momenti di riflessione lirica su umanità e vuoto, nell'insorgere alla coscienza di improvvisi abissi, di ombre e silenzi dai quali peraltro si apre una luce, uno stimolo di promessa vitale. Il tempo agisce con impassibile continuità, scorrendo come l'acqua, eppure l'attesa è sempre per «la chiamata / a risalire lentamente verso il sole.» Appare qui la vicenda di chi ha alle spalle il pensiero delle ore che troppo indifferenti si sono succedute in quelle figure, per le quali il passato è una montagna, in quel luogo, il loro, «dove il tempo non è più che un intervallo», ben consapevoli che «Ai morti è riservata nel prato / una carezza eterna». Presenza costante è la natura, nella molteplicità dei suoi elementi, dal paesaggio fino alle animate movenze degli animali e alla meraviglia dei frutti. Nella varietà tematica della raccolta si evidenziano anche poesie d'amore e riflessioni sulla poesia, sulle parole "rastrellate" in un quotidiano esercizio, fino a tagliare «i versi / in forma di aquilone» e sul valore cangiante della parola.
Primo piano increspato
Emilia Barbato
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 72
L'estrema aleatorietà dell'esserci è un concetto implicito che attraversa il tessuto di questi versi di Emilia Barbato, nei quali una lievità concisa è un tratto specifico e di qualità. Momenti di malinconia diffusa non offuscano la complessità di un paesaggio d'assieme, che si pone come una sorta di impeccabile specchio in cui si riflettono immagini di una natura misteriosa e in movimento e sprazzi di vita quotidiana. Nella raffinatezza del tocco, Barbato, compone inquiete trame narrative, portando in superficie un reale còlto anche nell'opacità fisica degli oggetti, nei frammenti dell'esperienza, che si imprimono nella mente come in certe associazioni oniriche. C'è un costante tratto di incerta solitudine in Barbato, che ne ha consapevolezza e ce lo dice: «Le occasioni di chi ama la solitudine sono misteriose, / profonde». Solitudine che si coniuga con il silenzio circostante, e al quale la parola poetica cerca di sottrarsi, in intervalli, in «frattempi», di provvisoria felicità, partendo dalle «regioni recondite del cuore». "Primo piano increspato" è un'opera ricca di interne suggestioni, che segnala un'autrice di originale personalità, dalla scrittura incisiva e impeccabile.
N-eide
Maurizio Clementi
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 72
Maurizio Clementi conferma nitida la sua identità di poeta in questo componimento organico, coerente come un vero poema, pur nelle varie, sottili parti in cui si muove nel suo viaggio, nella perlustrazione di un mondo, umano e di aperta fisicità, che indaga e immagina, giungendo a impennate metaforiche la cui complessità irriducibile coinvolge il lettore. Eccoci allora al «canto della materia dei viventi», una materia che, nella suggestiva lucentezza dei versi, per gli stessi viventi «invece è musica» che si realizza nella stessa «musica dello spazio», che è sempre mirabilmente «brulicante» di energia attiva. E qui si manifesta l'identità dell'uomo particella, giostrante in un moto continuo di oscillazioni tra essere e non essere, attratto dalla meraviglia della luce e di una insondabile dimensione ulteriore. Possiamo dunque dire che questo è un libro insolito, la cui compatta e insieme cangiante immagine complessiva coniuga l'alta tensione del pensiero con la verticalità della spinta lirica, assorbendo con naturalezza, nelle suggestive cadenze musicali e narrative, anche termini della ricerca scientifica, realizzando un gioco d'insieme, fatto di attriti e improvvise armonizzazioni.
Ufficio del sole
Giusi Busceti
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 108
In "Ufficio del sole" Giusi Busceti si muove con destrezza, con pacata (ma vibrante) saggezza tra innumerevoli dettagli, còlti in presa diretta o riaffiorati nel ricordo, prelevati da una quotidianità orizzontale, in parte sempre insondabile o vagamente misteriosa. La meditazione lirica di Busceti avviene in perlustrazioni nel tempo, fino al riemergere anche del passato, frutto di uno sguardo sensibilissimo che si esprime nei luoghi più vari, vagabondando tra cielo e bassa condizione anche domestica. Ne scaturisce un resoconto poetico mosso da un continuo incalzare di minimi eventi e feriali passioni, spesso accompagnate da un diffuso dolore, da barlumi d'amore o da improvvise speranze di apertura, per quanto sempre aleatoria e problematica. Nella loro composta medietà di tono, i versi sono sempre densi, fitti di concrete circostanze e accostamenti felicemente imprevisti eppure articolatissimi e coinvolgenti. La pronuncia di Busceti è asciutta e controllata, ma a volte d'improvviso si contrae, oppure ci offre piccoli passaggi di dolcezza con l'apparire di personaggi, di figure anche familiari. Ne scaturisce una identità poetica tanto complessa quanto autentica e riconoscibilissima.
L'ombra della parola
Giovanni Catelli
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 28
L'autore ci racconta in queste pagine, nella concreta realtà anche quotidiana - e dunque nei luoghi vari, nei gesti, nei silenzi e nelle attese, nell'affacciarsi, dolce e doloroso, dei ricordi - il pervasivo senso di una mancanza. Accerchiato dal passato, nell'incertezza del presente e di un labile, aleatorio futuro, il poeta medita, assorto, sul senso strano della distanza dalla persona amata. Però, irrinunciabile, di continuo in lui si manifesta l'immagine sempre viva, e dunque la sua presenza nella mente, della figura di riferimento. E questo avviene, comprensibilmente e insieme paradossalmente, quanto più l'io lirico ne avverte, soffrendo, la lontananza. Attento all'«ombra della parola», Catelli compone un poemetto d'amore, muovendosi nella discrezione elegante del tono, passando dagli accenti di una lieve elegia a spunti prosastici, proponendo anche un inserto in vera prosa poetica. Il tutto nelle fasi di un percorso che è limpido, pur nell'incupirsi inevitabile e frequente del sentimento, in un incedere che risulta di immediata efficacia comunicativa.
Cetacei nel mojito
Alberto Pellegatta
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 28
Alberto Pellegatta in questa raccolta introduce elementi della quotidianità orizzontale, vista nelle sue connessioni e incongruenze sottili. Ciò avviene attraverso una lettura eseguita, passo su passo, con i sensi sempre vigili, ed espressa in una tessitura fitta di mobili presenze. Si impone la qualità di un estro linguistico incalzante, pur nella sua plausibilissima semplicità, che consente a Pellegatta di comporre organismi testuali insieme ispidi e delicati. Ma poi, decisamente particolare e coraggioso, viene il capitolo delle prose poetiche, comunque legate nell'idea di fondo e nello spirito di libera osservazione, alla parte in versi. Sono momenti di orientamento diverso, dallo scatto più asciutto e incisivo al vero e proprio racconto, in cui appaiono anche figure in pieno rilievo, come Giovanni Raboni. Notevole è poi la presenza emblematica degli animali, accanto a un quadro di sensibile attenzione antropologica all'esserci. Cetacei nel mojito (cocktail di origine cubana) è dunque un considerevole passo ulteriore da parte di una delle figure di riferimento nella ricerca poetica dei nostri giorni.
Appunti per un incendio dell'occhio
Marco Corsi
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 28
Dopo "La materia dei giorni", che aveva confermato la maturità poetica e la sua posizione di risalto tra i poeti della nuova generazione, Marco Corsi prosegue qui nella varietà che gli è propria di temi e forme. Ci propone un percorso di inquieta e complessa meditazione lirica, nel suo accostarsi aperto all'esserci e nelle ansie dei suoi disagi e interrogativi. Considera «il nostro disappunto per la vita», pur nella consapevolezza che «intorno è tutta luce», e perlustra la realtà esterna e interiore, introduce elementi di natura, adombra la presenza di figure umane e animali, modulando il pensiero per immagini attraverso la complessa fisicità dell'esperienza. E arriva a cogliere, dandone sobriamente traccia, anche elementi di una realtà d'oggi drammatica. Il testo, colto e insieme lineare e antiretorico, si realizza attraverso una scelta accorta di stili diversi, con alcune soluzioni in prosa poetica, evidenziando una non comune capacità di muovere con efficacia toni e ritmi, tra narrazione e pacata accensione lirica. Appunti per un incendio dell'occhio è un consistente, nuovo messaggio che il poeta ci manda, nella densa saggezza, nella viva materialità della sua parola poetica.
43 haiku
Fabrizio De Longis
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2022
pagine: 28
È questo un componimento di particolare natura, realizzato da un giovane poeta, che parte da un tragico evento del 2018: il crollo del ponte Morandi a Genova. Fabrizio De Longis costruisce un poemetto sul senso profondo e articolato della perdita, un testo di inquieta incisività, condotto secondo un'idea di organismo. Si tratta di una interpretazione libera ed efficace dell'haiku, collocato in un contesto mosso dagli accadimenti, con l'insorgere interno di una viva presenza dell'io. Importante è il connettersi dei singoli brevi momenti di scrittura, secondo una tessitura d'insieme, che va dunque ben oltre un'ipotesi frammentistica. Sono quarantatré pezzi, come il numero delle vittime, che, nell'economia della parola poetica, danno vita a un quadro complessivo, a un ampio affresco per dettagli di immagini e pensieri, sensazioni e sentimenti. In tutto questo De Longis riesce ad inserire le accensioni aperte e positive, per esempio d'amore, che, anche nelle vicende più tremende, rappresentano una vitale e necessaria forma di sopravvivenza, una scintilla necessaria per resistere e continuare a esserci, contro ogni, anche massiccio, intervento negativo del destino.
Magico respiro
Renzo Paris
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2021
pagine: 96
Nell'affabile, saggia normalità della sua pronuncia, nel gioco, abilmente articolato e libero, delle sue terzine narrative, Renzo Paris entra nell'assurda concretezza reale di un tempo, il nostro, stravolto dall'imprevedibile vicenda del morbo che ci ha storditi e messi in quotidiano contatto con la morte. Ne escono visioni poetiche popolate di fantasmi e ansia, ma soprattutto si manifesta un vero e proprio popolo di personaggi vari, povera gente proveniente da varie parti del mondo. Sono figure dai contorni marcati, presenze molto nette e coinvolgenti, proposte nei loro affanni e nella loro ben magra o triste sorte. In tutto ciò non manca il riaffacciarsi della memoria, recente o più remota, magari ancora portata a galla dai personaggi, come quello indimenticabile, dall'aria di «filologo leopardiano», che torna per esempio a parlare dal Sessantotto. Il pensiero dell'autore si spinge poi ancora più indietro nel tempo, con episodi della sua giovinezza in Abruzzo, il suo «piccolo Tibet», con l'apparire di altri volti di povera gente, costretta a emigrare, vittima di una sorte che non può non riallacciarci a quella dei migranti della nostra epoca.
I decaloghi spezzati
Sebastiano Mondadori
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2021
pagine: 84
Conoscevamo Sebastiano Mondadori per i suoi romanzi, da "Gli anni incompiuti" (2001) fino a "Il contrario di padre" (2019), segnati da una densità di scrittura che ritroviamo in questo suo esordio poetico. In un paesaggio, insieme reale e interiore, si svolge il tessuto di una lirica che tende, intensa, a farsi racconto, sia pure per frammenti, episodi, scorci di vicende, mirando alla sostanza delle cose, che si tratti di amorosi contrasti o di riflessioni legate a una quotidianità instabile, venata di emozioni e turbamenti e presentata con efficacemente nel dettaglio concreto. Ecco che allora l'io lirico e narrante va di continuo in cerca di «un'altra verità / tra sbiechi di luce / e respiri immaginari». Ed è la scrittura a fornire una fisionomia precisa a questi versi, condotti su un tono di medietà tendente all'alto, ma senza traccia d'enfasi e con una quadratura musicale sobriamente mossa verso una pronuncia di classica compostezza, eppure anche animata da una effervescenza lessicale che ne increspa vitalmente la superficie. Le fenditure di un non detto conferiscono ulteriore tensione al narrato poetico, all'espressione, talvolta sinistra, di sentimenti che si accavallano.

