Zamorani
I nuovi antisemitismi. Lo sguardo attento di Guido Fubini
Daniele Trematore
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 329
L'autore pone al centro del libro il persistere di riflessi antisemiti anche dopo i primi anni - di prevalente silenzio e rimozione - dalla fine della seconda guerra mondiale. Lo fa a partire dal lavoro di Guido Fubini uscito nel 1984 col titolo "L'antisemitismo dei poveri", che rappresentò un'eccezione nel panorama politico-culturale italiano, volendo essere in primo luogo una denuncia dell'ostilità antiebraica e proponendosi d'altra parte come tentativo di interpretazione generale dell'antisemitismo. Trematore traccia un ampio profilo dello studioso torinese: dalla sua storia di ebreo perseguitato, al suo impegno politico fuori e dentro il mondo ebraico, alla sua attività culturale, al suo contributo all'Intesa fra lo Stato italiano e l'Unione delle Comunità ebraiche. Nello stesso tempo situa le sue idee nel quadro del dibattito sull'antisemitismo tra gli anni '60 e l'inizio del nuovo millennio. Il libro aiuta così a illuminare un problema cruciale come quello dell'ostilità antiebraica, delle sue varie - e anche nuove - espressioni, attraverso il dibattito che si sviluppa in proposito e tracciando il profilo di una personalità di grande interesse nella cultura del nostro Paese.
Elisabetta. Lettera ai nipoti, a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti
Andrea Casalegno
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 200
Questo libro - dedicato da Andrea Casalegno ai nipoti e "a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti" - costituisce allo stesso tempo un diario esemplare degli slanci e delle disillusioni di una generazione assieme al resoconto d'una educazione sentimentale nel rapporto tra il narrante e la moglie, Elisabetta. Un racconto sobrio, ma intenso e a tratti sofferto, con al centro la personalità forte di una donna partecipe e lucidamente consapevole dei grandi cambiamenti e delle rivendicazioni che il movimento femminista ha suscitato. Spiccano nel racconto le figure del padre di Andrea, Carlo Casalegno, ucciso dalle Brigate rosse nel 1977, e della madre Annamaria Salvatorelli - con Carlo partecipe della Resistenza antifascista a Torino - persa da bambino. Una storia famigliare ripercorsa come un invito a riconsiderare il passato, a ricordare le scelte di allora con scrupolosa onestà, senza indulgenza verso sé e verso gli altri per chi ha vissuto gli anni del sessantotto; per chi in quel tempo non c'era, a intravedere attraverso queste pagine uno spiraglio ampio delle motivazioni, delle pulsioni e dei pensieri individuali e collettivi caratteristici di quel periodo.
Le parole del dolore. Dialoghi Primo Levi
Libro: Libro in brossura
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 89
Questo libro inaugura, all’interno della collana “questo”, le registrazioni de i Dialoghi Primo Levi. Si tratta di incontri periodici del Centro di Internazionale di studi Primo Levi di Torino in cui un tema rilevante nell’opera e nelle riflessioni del grande scrittore viene trattato da alcuni studiosi in forma di confronto; negli incontri ognuno dei partecipanti porta il suo punto di vista con il bagaglio di competenze specialistiche da mettere in discussione con tutti gli altri e con il pubblico presente. Questa volta il Dialogo ha avuto come interlocutore privilegiato il Centre Primo Levi di Parigi e contiene contributi di vari esperti sull’argomento del dolore in situazioni estreme di costrizione. Vi vengono messi a confronto due elementi: il punto di vista che emerge da un’esperienza oramai ampiamente consolidata su come si manifesti la tortura di chi (profughi, rifugiati, migranti) è perseguitato oggi nel Mondo; le riflessioni che Levi ci ha proposto nella sua opera, a partire dall’esperienza del Lager - ma non solo - sul tema della violenza imposta e sulle lacerazioni (fisiche, emotive, culturali) sull’individuo e sulla società che ne conseguono.
Olga Lombroso Fiorentino. Una maestra di agraria nella Milano del primo ‘900
Marco Fiorentino
Libro: Libro in brossura
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 118
Nel volume si ripercorre la vita di Olga Lombroso Fiorentino (1891-1978), educatrice, scrittrice, donna impegnata nel sociale e partecipe dei fermenti di affermazione femminile in tutto il “Secolo breve”. Arrivata ragazzina in una Milano in veloce trasformazione, diventò una “maestra di agraria” innovativa e appassionata, prima nelle campagne lavorando alle Cattedre Ambulanti di Agricoltura, poi all’interno di alcune delle esperienze più avanzate dell’epoca: la Scuola Rinnovata della Ghisolfa, la Scuola all’Aperto Umberto di Savoia al Trotter, la Scuola per “Anormali” Zaccaria Treves. Giovane vedova affrontò con la famiglia il tragico periodo della persecuzione antiebraica, rifugiandosi in Svizzera; riprese dopo la guerra la sua attività di insegnante. Olga Lombroso Fiorentino si può inserire in quel gruppo di donne che a Milano incisero in maniera significativa sull’evoluzione politica e sociale italiana: Anna Kuliscioff, Alessandrina Ravizza, Ersilia Majno, Aurelia Josz. Il libro contribuisce alla comprensione di un momento della storia italiana che ha visto le donne irrompere sulla scena pubblica e divenire protagoniste in prima persona del cambiamento della società.
Purim, Purim Katan, memorie famigliari
Mario Jona
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 40
Una delle feste importanti della religione ebraica è quella di Purim, che celebra un antico pericolo evitato. Continuando in questa tradizione, ogni qual volta un gruppo di ebrei superasse incolume una situazione pericolosa, stabiliva una piccola celebrazione locale, chiamata Purim katan, "piccolo Purim". Il pericolo scampato in questo caso particolare è quello del coinvolgimento della comunità ebraica di Ivrea in occasione dell'assedio della città, nel gennaio 1801, da parte di forze antifrancesi. La minaccia era grave perché gli ebrei avevano accolto con entusiasmo i principi dell'89 portati dalle truppe napoleoniche: l'Assemblea Nazionale Costituente aveva infatti stabilito la trasformazione dei "sudditi" in cittadini, con pari diritti. Gli ebrei, che in tutti gli stati europei erano stati considerati "forestieri tollerati", privi di diritti, non ne furono esclusi. Per la prima volta, dopo secoli di esclusioni e persecuzioni, si sentirono "liberi ed uguali". Nel volume Mario Jona ripercorre la storia di quel periodo e della celebrazione di cui è riportato il testo ebraico dal registro del rabbino Salomone Jona, che a metà Ottocento descrive i fatti avvenuti.
Primo Levi al plurale
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 166
Il Centro Internazionale di studi Primo Levi di Torino in occasione del centenario della nascita del grande scrittore ha - tra le altre iniziative - promosso la pubblicazione del volume «Primo Levi al plurale», curato da Domenico Scarpa, che raccoglie studi di molti specialisti. Aprire in ogni direzione la sua opera e la sua figura intellettuale, entrambe già multiformi, è il compito che ha ispirato gli autori di questo libro, che hanno affrontato tanti temi diversi: le radici torinesi di Levi, ma anche l'Europa della «Tregua»; il rapporto con «Giustizia e Libertà», ma anche la sua ricezione in ambiente cattolico; il legame con Franco Antonicelli, suo primo editore, e con due interlocutori del mondo della deportazione come Ferruccio Maruffi e Bruno Vasari; la sua poesia e le sue idee sull'antisemitismo e sull' "americanizzazione" della Shoah; e, naturalmente, il lavoro, il fare e il parlare e il pensare piemontese nella «Chiave a stella». I testi sono di Dunia Astrologo, Barbara Berruti, Giovanni Ferrero, Simone Ghelli, Susanna Maruffi, Enrico Miletto, Andrea Minuz, Victoria Musiolek-Romano, Sophie Nezri-Dufour, Claudio Panella, Cesare Panizza, Domenico Scarpa, Claudio Vercelli.
Tre streghe e un re. Intrighi e malefici nella Torino del primo Settecento
Giorgia Beltramo
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 272
Il libro esplora un importante processo nel Piemonte del primo Settecento. Accusate di aver esercitato arti stregonesche partecipando a un complotto contro il re e la sua famiglia tra dicembre 1716 e settembre 1717 furono indagare e condannate tre giovani donne, Clara Maria Brigida Ribolletta, Gerolama Cattarina Cuore e Marianna Muratore, compagne presso un ricovero per giovani "in pericolo" di Torino. Delle tre imputate solo Marianna scampò alla pena di morte per essere, tuttavia, reclusa nel castello di Miolans. A rendere la vicenda davvero eccezionale sono i contenuti delle confessioni delle imputate. Ci si trova così immersi in una storia che implica situazioni e trame relazionali complesse, spesso ambigue, nelle quali i comportamenti e le scelte dei singoli individui mettono in discussione le gerarchie precostituite, anche quella che vede opporre "alta" e "bassa" cultura. Giorgia Beltramo studia la vicenda con gli strumenti della microstoria, assieme a quelli forniti via via dall'antropologia, dall'analisi letteraria comparata e ne dà una descrizione allo stesso tempo minuziosa nell'esame dei documenti e avvincente nell'alternare i punti di vista possibili.
Una parete di sospetto. Presenze ebraiche e società piemontese
Libro: Libro in brossura
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il primo libro della collana del Centro Internazionale di Studi Primo Levi dedicata a ricerche e incontri di studio sullo scrittore si occupa delle sue origini famigliari: in particolare del radicamento nel Cuneese dei suoi avi ebrei. Gli studi contenuti nel volume consentono di ricostruirle, a partire dalla documentazione sulla presenza degli ascendenti di Levi a Bene Vagienna, dove si erano insediati nel primo Ottocento. Il titolo “Una parete di sospetto” richiama un’espressione dello scrittore nel racconto “Argon” del suo “Sistema periodico” che sottolinea una dimensione essenziale della condizione ebraica: dalle varie forme di separazione nel corso di secoli fino al ghetto, al residuo di mutua diffidenza nel rapporto con la società circostante e al relativo isolamento anche dopo l’emancipazione concessa dai Savoia nel 1848. Non perché la realtà del piccolo mondo ebraico piemontese possa essere ridotta a quell’unico tratto distintivo; piuttosto perché da quel dato non si può prescindere per rappresentare nei suoi diversi aspetti la vita della sola minoranza altra e poco conosciuta – a parte i Valdesi – presente con continuità nello Stato sabaudo e, poi, nel Regno d’Italia.
Gesù, un Fariseo?
Milena Beux Jäger
Libro: Libro rilegato
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 158
Partendo dai racconti evangelici sulle dispute legali di Gesù con i Farisei, l'esegesi cristiana ha sempre presentato l'ebraismo del I sec. e.v. come una religione puramente legalista e i secondi come rigidi conservatori dell'ortodossia. Per l'ultimo scorcio dell'ebraismo del Secondo Tempio si può parlare di una corrente ufficiale, rappresentata da un cosiddetto “Partito dei Farisei”? L'ebraismo del I sec. era una religione legalista che pretendeva una rigida osservanza e escludeva dalla salvezza chi non la metteva in pratica? Una più approfondita analisi del periodo, attraverso i testi storici e religiosi dell'epoca, rivela la complessità di una cultura che si trovava, spesso, a lottare per la sopravvivenza delle sue tradizioni e della sua identità. Proprio questa analisi, nel lavoro di Milena Beux aiuta a rispondere alla domanda se Gesù potrebbe essere considerato un Fariseo. Si è cercato a tal fine di capire quale fosse la legislazione orale, sviluppata e proposta dai Maestri delle varie scuole teologiche come estensione della legislazione biblica e in che misura questa halakah fosse osservata ed applicata nel I sec. in Palestina e nella Diaspora.
La povertà degli ebrei. Voci dal ghetto
Luciano Allegra
Libro: Libro rilegato
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 343
L'idea che in Occidente, dal medioevo fino ad oggi, ci si è fatta degli ebrei è che fossero pressoché tutti ricchi. Questa credenza si è incarnata in una lunga serie di raffigurazioni e stereotipi, usati ampiamente dall'antisemitismo. Tuttavia chiunque, nei secoli, avesse anche solo attraversato un ghetto o un quartiere ebraico avrebbe potuto constatare che la maggior parte degli abitanti sopravviveva a stento. Gli ebrei italiani erano, come il resto della popolazione, in realtà per la gran parte poveri. Lo studio di Luciano Allegra, unendo storia economica e microstoria, affronta un'analisi ampia partendo dall'imponente archivio della comunità degli ebrei di Mantova; in particolare le centinaia di lettere di richieste di assistenza della prima metà del '700. Molte pagine sono poi dedicate ad altre realtà, dalla Toscana (Pisa, Livorno, Siena) al Veneto (Conegliano) alle Marche (Ancona) a Torino, con ulteriori dati che confermano l'andamento analizzato per la città lombarda. Per questo, come si vedrà nell'ampia documentazione alla base dell'analisi svolta dall'autore, l'adagio “Gli ebrei sono ricchi e lo sono sempre stati”. non è altro che una secolare, pervicace menzogna.
A stretto contatto
Mariagrazia Abbaldo, Paolo Albertelli
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 128
Questo libro raccoglie, sotto forma di appunti, visivi e testuali, più di cento riproduzioni di opere dell'attività di Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli nello Studio torinese C&C: laboratorio di creazioni architettoniche, di scultura, grafica, disegno senza soluzioni di continuità in un'attività progettuale che in un trentennio ha spaziato in campi e con realizzazioni molto diverse tra loro, ma accomunate da una continua ricerca sui materiali, le forme e il contenuto espressivo. In queste pagine si intrecciano così momenti di lavoro, schizzi, sculture, pitture e pensieri sparsi che si presentano come un inedito dialogo tra le opere e il loro farsi che mette in confronto arte, architettura e paesaggio. Pagine che suggeriscono una temporanea rivelazione di memorie e di luoghi come se il paesaggio per pochi attimi attirasse l'attenzione del nostro sguardo.
Il ritorno di Tosca. Auschwitz-Roma. Eretz Israel-Roma
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2021
pagine: 304
Il volume presenta una storia famigliare che, dagli anni 1944-45 arriva alla fine del decennio, ruotando intorno a Tosca Di Segni. Ebrea, arrestata a Roma col marito Gino Tagliacozzo, fu deportata ad Auschwitz e Theresienstadt. Ritornò soltanto lei, raggiunse i quattro figli nella Palestina della fine '45 dove, sempre animata dall'intento di ricostruire la propria famiglia, tentò un difficile inserimento. Attraverso i suoi diari e la corrispondenza con figli, famigliari e amici, che confluiscono in una narrazione collettiva, scorrono i mesi del rientro, dell'agognato ricongiungimento, dei tentativi di ambientarsi nella nuova realtà e delle difficoltà crescenti; fino alla decisione combattuta del ritorno in Italia. Memorie e lettere, conservate negli archivi di famiglia, concorrono a costruire un testo sorprendentemente omogeneo e lineare nel tracciare vicende individuali che si collocano nel più vasto panorama della storia complessa di quegli anni.

