Edizioni Ambiente: Saggistica ambientale
Green economy: per uscire dalle due crisi. Rapporto 2012
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2012
pagine: 304
Che quello verso la green economy sia un orientamento fondamentale, anzi, obbligatorio, per dare un futuro al sistema produttivo del nostro paese è qualcosa che dovrebbe essere chiaro a tutti. Se non lo è ancora, significa che il concetto rimane troppo vago nella percezione delle persone, della politica ma anche delle stesse forze economiche: le imprese, il credito, le organizzazioni dei lavoratori. Significa che troppe domande rimangono tuttora aperte. Domande come: che cosa fa di un'attività economica un'attività green? Cosa significa esattamente green economy? Chi la sta facendo in Italia? Con quali risultati? Quali sono i settori dell'economia attuale che in questa prospettiva hanno un futuro? Quali sfide e ostacoli pone il "sistema paese" sulla strada di un'economia sostenibile? Colmare questo importante vuoto di informazione e di riflessione è l'obiettivo del primo rapporto sull'economia verde in Italia, realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da ENEA. Il volume offre la più dettagliata analisi prodotta fino a oggi sulla posizione dell'Italia in un processo che sta investendo le economie mondiali, mettendo a fuoco i nodi irrisolti e gli ambiti rispetto ai quali è più urgente un deciso cambio di marcia da parte della politica e dell'economia nazionale.
Capitalismo naturale. La prossima rivoluzione industriale
Paul Hawken, Amory B. Lovins, Hunter L. Lovins
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2011
pagine: XXXVI-309
Capitalismo naturale, pubblicato per la prima volta nel 1999 - qui presentato con una nuova introduzione degli autori che fa il punto su quanto è successo da allora - è uno dei testi che hanno dato forma ai concetti ispiratori della Green Economy. Il capitalismo naturale è infatti profondamente differente dal capitalismo tradizionale. Quest'ultimo ha sempre trascurato il valore monetario delle risorse naturali e dei servizi forniti dagli ecosistemi, senza i quali, oltre che la vita stessa, non sarebbe possibile alcuna attività economica. Il capitalismo naturale, al contrario, contabilizza le risorse e punta all'efficienza per riuscire a produrre di più con meno. Ridisegna le logiche industriali sulla base di un modello che esclude gli sprechi e la produzione di rifiuti; sposta l'economia verso un flusso continuo di valore e servizi; investe nella protezione e nell'espansione del capitale naturale esistente. Il volume, ricco di esempi e aneddoti, lascia ogni lettore con la speranza che lo storico contrasto tra business e ambiente possa giungere a una pacifica e costruttiva conclusione.
I negoziati sul clima. Storia, dinamiche e futuro degli accordi sul cambiamento climatico
Federico Brocchieri
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2020
pagine: 160
Grazie alle grandi mobilitazioni e alla crescente attenzione mediatica, la decarbonizzazione è oggi tra le priorità della Commissione Europea e il tema della collaborazione globale fondata sui negoziati multilaterali suscita un interesse sempre più ampio. Inoltre, gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dall'Accordo di Parigi condizionano le politiche dei Paesi aderenti e le strategie delle imprese. I negoziati sul clima descrive tutti i dettagli di questi incontri internazionali, dalla nascita dell'UNFCCC nei primi anni Novanta fino alle ultime COP. Una lettura per accrescere la consapevolezza della questione climatica e, soprattutto, delle possibilità che l'umanità ha per risolverla, restituendo il futuro alle giovani generazioni. Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo di Enel foundation.
Oceani. Una storia profonda
Eelco J. Rohling
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2020
pagine: 288
Poco più di 5 milioni di anni fa, l’attuale bacino del Mediterraneo era quasi asciutto. Era un’enorme distesa arida, coperta da vaste distese di sale e bruciata da temperature che d’estate potevano sfiorare i 60 °C. Poi, all’improvviso, lo stretto di Gibilterra iniziò ad aprirsi e, nel giro di un paio d’anni, il Mediterraneo tornò a riempirsi d’acqua, con il livello del mare che saliva anche di 10 metri in un giorno. Ai tempi, ovviamente, non c’erano umani ad assistere allo spettacolo, con il boato della cascata che deve aver coperto ogni altro rumore, ma grazie agli sviluppi nelle strumentazioni di raccolta e analisi siamo in grado di ricostruire la sequenza degli eventi con precisione sempre crescente. È da storie come questa, e dalla mole crescente di dati di cui disponiamo, che Eelco Rohling parte per ricostruire l’evoluzione delle relazioni tra gli oceani e il clima. Il suo racconto comincia 4,5 miliardi di anni fa, quando il nostro pianeta iniziò a prendere forma, e si sviluppa lungo un percorso punteggiato dalla comparsa delle prime forme di vita, dall’aumento – catastrofico per moltissime specie viventi – delle concentrazioni di ossigeno, dai vari episodi di “Terra palla di neve”, quando solo piccolissime zone all’equatore erano libere dai ghiacci, e prosegue con la ricostruzione delle dinamiche della tettonica delle placche e della comparsa di forme di vita sempre più complesse. Rohling analizza poi le cause e le conseguenze delle grandi estinzioni di massa, per esempio quella di fine Permiano, la più pesante, che presenta inquietanti analogie con quello che sta succedendo oggi. Se è infatti vero che le relazioni tra clima e oceani sono sempre state dinamiche, e che in passato si sono registrate temperature e concentrazioni di CO2 molto superiori a quelle attuali, è anche vero che le attività umane stanno oggi modificando le caratteristiche del nostro pianeta a una velocità che non ha precedenti. Ed è proprio sottolineando la rapidità dell’attuale riscaldamento globale (e del suo “gemello cattivo”, l’acidificazione degli oceani) che Rohling lancia un appello accorato e credibile a cambiare rotta e non rischiare, ancora di più, di portare gli oceani e il clima del nostro pianeta in condizioni impossibili da gestire. Revisione scientifica: Alessandra Buccella, Gianni Comoretto, Sylvie Coyaud, Serena De Marco, Mario Grosso, Gianluca Lentini, Vittorio Marletto, Gabriele Messori, Stefano Tibaldi.
Neomateriali nell'economia circolare. Packaging
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2018
pagine: 187
Il packaging è divenuto l'icona dei beni di consumo e il segnale più visibile delle loro tendenze e contraddizioni. Un'icona cangiante: simbolo dell'usa e getta per i consumi di massa e contemporaneamente avamposto della sostenibilità ambientale per il recupero dei rifiuti. L'attenzione delle istituzioni pubbliche verso la riduzione degli impatti degli imballaggi ha determinato una svolta nell'organizzazione delle raccolte e nello sviluppo di nuove soluzioni per la valorizzazione dei materiali impiegati. Oggi il settore raggiunge i più alti coefficienti di riciclo mostrandosi attento alle innovazioni, ai fattori ambientali e all'evoluzione delle prestazioni. Il volume raccoglie esperienze innovative di progettazione di imballaggi sempre più performanti e realizzati a partire da materiali inseriti in un ciclo continuo di rinnovabilità.
La transizione alla green economy
Edo Ronchi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2018
pagine: 216
In occasione dei primi dieci anni di attività della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, attingendo al patrimonio di studi e ricerche accumulato e a una vasta bibliografia internazionale, il libro parte da una riflessione critica sullo sviluppo sostenibile e propone un'interessante definizione dei fondamenti della green economy. Insieme, offre un robusto quadro di riferimento sui cambiamenti in atto in direzione green e delle condizioni che possono favorirli o rallentarli: politiche pubbliche, eco-innovazione, finanza verde, imprese. Analizza quindi le trasformazioni in corso nei settori chiave della transizione in Italia: energia, agricoltura, manifattura, costruzioni, rifiuti, trasporti e turismo. Con una riflessione finale sul ruolo centrale delle città.
Blue economy 2.0. 200 progetti implementati, 4 miliardi di dollari investiti, 3 milioni di nuovi posti di lavoro creati
Gunter Pauli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2015
pagine: 348
A ben vedere, quelli che vengono celebrati come trionfi dal pensiero economico, che li allinea nelle statistiche sul Pil e sulla crescita, di frequente si rivelano fenomeni del tutto irrazionali. Utilizzando i rasoi usa-e-getta buttiamo ogni anno centinaia di tonnellate di titanio, estratte in miniere dall'altra parte del mondo e lavorate a temperature altissime con costi energetici e ambientali enormi. Quando beviamo un caffè diamo valore solo a una frazione minima della biomassa da cui è stato prodotto: il resto lo gettiamo nella spazzatura dove genera gas serra e danneggia i suoli. Per potabilizzare l'acqua spesso scarichiamo nei fiumi e in mare sostanze chimiche dannose per la vita acquatica. Tagliamo milioni di alberi per soddisfare i nostri fabbisogni di carta, e quando l'abbiamo usata ne ricicliamo comunque una frazione minima... Gli esempi potrebbero continuare, ma è chiaro che l'umanità spreca troppa energia e materiali, e nel farlo emette troppi gas serra. Il principale responsabile di questo stato di cose è il modello economico dominante, basato su una logica lineare di incremento dei consumi. Serve una svolta, e questa può arrivare dalla blue economy teorizzata e applicata da Gunter Pauli. Incentrata sull'imitazione degli ecosistemi e la circolarità dei flussi di materia; negli ultimi vent'anni ha ispirato migliaia di imprenditori. Prefazione di Catia Bastioli e Giuseppe Lavazza.
Il cibo perfetto. Aziende, consumatori e impatto ambientale del cibo
Massimo Marino, Carlo Alberto Pratesi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2015
pagine: 165
"Siamo circondati da legioni di esperti veri o presunti, in perenne guerra gli uni contro gli altri, che giurano di conoscerla davvero la formula magica del 'cibo perfetto'. Peccato che la ricetta cambi in continuazione, in base a mode, interessi, ideologie, o a vere e proprie guerre sante alimentari. E che quindi non esista in realtà, cioè valida ovunque e per tutti. Benvenuto dunque questo tentativo, riuscito, di fare ordine fra le mille soluzioni, e i mille anatemi, con cui ci martellano quotidianamente, e contraddittoriamente, medici e aziende, nutrizionisti e cuochi, guru e predicatori vari. Sotto un unico e condiviso cappello ideale, quello della sostenibilità, gli autori si muovono cor l'intenzione di sottoporre al vaglio della verifica razionale e scientifica le varie, e fra loro conflittuali, istruzioni per l'uso che ci vengono insistentemente proposte per il nostro mantenimento, e per quello dell'intero pianeta." (Alessandro Cecchi Paone)
2ºC (due gradi). Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l'economia
Gianni Silvestrini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2015
pagine: 260
L'elenco è noto: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, inquinamento, accesso problematico alle fonti fossili e ad altre materie prime, crescita della popolazione e dei consumi... Si tratta di questioni connesse tra loro: se intendiamo risolverle, nei prossimi decenni dovremo trasformare radicalmente interi comparti della nostra economia. La buona notizia è che, nonostante la miopia di parte del mondo politico e le resistenze di alcuni settori industriali, è un processo che sta già avvenendo. L'avanzata delle rinnovabili e dell'efficienza mette in discussione il sistema energetico tradizionale, mentre il car sharing, le auto senza guidatore e altre forme di mobilità imporranno profondi ripensamenti al settore automotive. I LED stanno trasformando l'illuminazione, e si stanno diffondendo edifici che consumano dieci volte meno di quelli esistenti. Le nanotecnologie, la stampa 3D, la robotica e la biomimesi promettono di trasformare il settore manifatturiero... Alle innovazioni tecnologiche si affiancano modalità alternative nel fornire servizi e nel soddisfare bisogni. La sharing economy, la bioeconomia e la circular economy mettono in discussione il modello lineare basato sull'usa e getta, a favore di schemi circolari incentrati sul riuso, la riprogettazione e il riciclo. Queste trasformazioni non possono però prescindere da un ruolo attivo della politica...
Blue economy. Rapporto al Club di Roma. 10 anni, 100 innovazioni, 100 milioni di posti di lavoro
Gunter Pauli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2014
pagine: 349
È sorprendente rilevare quanto le logiche che applichiamo nelle nostre attività economiche siano lontane da quelle naturali. Per raffreddare un edificio i sistemi di condizionamento pompano aria fredda verso l'alto. Per depurare l'acqua immettiamo sostanze chimiche che vi annientano tutte le forme di vita. Per produrre una batteria impieghiamo un'energia di gran lunga superiore a quella che fornirà. Produciamo e consumiamo intaccando risorse non rinnovabili o danneggiando in modo permanente l'ambiente. La blue economy di cui Gunter Pauli traccia i principi e descrive la concreta attuazione è quella delle tecnologie ispirate dal funzionamento della natura e che opera materialmente attraverso le strategie della biomimesi. Diversamente dalla green economy, non richiede alle aziende di investire di più per salvare l'ambiente. Anzi, con minore impiego di capitali è in grado di creare maggiori flussi di reddito e di costruire al tempo stesso capitale sociale. Coltivare funghi sui fondi di caffè, usare un cellulare senza batteria, che sfrutta il calore prodotto dal corpo e le vibrazioni della voce umana o, ancora, imitare i sistemi di raccolta dell'acqua di un coleottero per ridurre il riscaldamento globale, sostituire le lame in metallo dei rasoi "usa e getta" con fili di seta. Fantascienza? No, realtà. In natura non esistono disoccupati e neppure rifiuti. Tutti svolgono un compito e gli scarti degli uni diventano materia prima per altri, in un sistema "a cascata" in cui niente viene sprecato.
Tempeste. Il clima che lasciamo in eredità ai nostri nipoti, l'urgenza di agire
James Hansen
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2010
pagine: 432
James Hansen è uno dei più importanti climatologi del mondo, e già nel giugno del 1988, nel corso di un'audizione davanti al Congresso degli Stati Uniti, aveva segnalato che il riscaldamento globale costituisce un pericolo per la nostra civiltà. In "Tempeste" Hansen, oltre a chiarire molti aspetti della scienza del clima, ripercorre la propria vicenda umana e professionale, quella di uno scienziato che per decenni è stato impegnato nella ricerca ai massimi livelli e che negli ultimi anni è arrivato a farsi arrestare per aver manifestato contro la costruzione di una centrale a carbone. La situazione è infatti critica, ma i politici e gli interessi economici che finanziano la politica indugiano o addirittura negano che ci sia qualche problema. Invece, i problemi ci sono. Il consumo crescente di combustibili fossili e la deforestazione hanno modificato gli equilibri climatici del pianeta. Risultato: oltre a tempeste, alluvioni e siccità di intensità mai viste, sono a rischio la stabilità del livello dei mari e delle grandi calotte glaciali del pianeta. Il riscaldamento globale sta poi contribuendo alla distruzione della biodiversità, minacciando la sopravvivenza della vita sulla Terra. Eppure, ci spiega Hansen, le soluzioni ci sono, fattibili e vantaggiose. Quello che manca è la volontà di attuarle. Non abbiamo molto tempo per farlo, perché, sfortunatamente, "la natura e le leggi della fisica non scendono a compromessi". Introduzione di Luca Mercalli.
Piano B 4.0. Mobilitarsi per salvare la civiltà
Lester R. Brown
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2010
pagine: 384
L'emergenza cibo è già scoppiata e rischia di pregiudicare gli equilibri geopolitici tanto quanto succede con il petrolio, se non di più. Questo perché se esistono alternative al greggio, per il cibo invece non ce ne sono. Stiamo quindi entrando in una nuova era alimentare, contraddistinta da alti prezzi del cibo, da un aumento del numero delle persone affamate e da una crescente competizione per le risorse territoriali e idriche. Questa contesa ha già superato i confini nazionali, dato che i ricchi paesi importatori di cibo provano ad acquisire o affittare vaste aree agricole in altri stati, spesso poverissimi e alla fame. "Piano B 4.0" individua nella sicurezza alimentare uno dei più attuali e delicati temi da affrontare a livello globale, le cui cause scatenanti vanno ricercate nella crescita demografica, nel calo delle falde idriche, nell'aumento delle temperature e nell'uso dei cereali come carburante da automobile. Uno stato d'emergenza che richiede politiche e interventi a livello internazionale, ma non solo. Noi tutti abbiamo una responsabilità e un ruolo da giocare anche come singoli individui. Ognuno di noi condiziona le emissioni di anidride carbonica, i cambiamenti climatici e quindi la sicurezza alimentare, e può far qualcosa. Ecco la forza del Piano B: ognuno di noi può metterlo in pratica, subito. E il mondo potrebbe cambiare.