Edizioni Ambiente
Ecomafia 2025. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2025
pagine: 456
Il Rapporto Ecomafia 2025 scrive una nuova pagina del lavoro di ricerca contro la criminalità ambientale avviato trent'anni fa da Legambiente. Anche quest'anno il rapporto sarà arricchito dai contributi di analisi dei fenomeni ecomafiosi e di criminalità ambientale elaborati da tutte le forze dell'ordine, dall’ISPRA e dall'Agenzia delle dogane. Un focus sarà dedicato ai principali procedimenti penali in cui Legambiente è parte civile, grazie al lavoro degli avvocati dei centri di azione giuridica. Dal ciclo illegale del cemento a quello dei rifiuti. Dai crimini contro gli animali, come il traffico internazionale di specie protette, ai reati che danneggiano reperti archeologici, fino al commercio illegale di gas refrigeranti.
La storia per un domani possibile. Innovazioni e cambiamenti sociali che hanno avuto successo. E perché
Roman Krznaric
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2025
pagine: 372
Molti di noi sono affascinati dal passato: amiamo guardare documentari, ascoltare podcast di storia e scoprire le vite dei nostri antenati. E se la storia non fosse solo uno strumento di conoscenza, ma anche una fonte di ispirazione per affrontare le grandi sfide del presente? In "La storia per un domani possibile", Roman Krznaric esplora 1.000 anni di eventi, idee e rivoluzioni per offrirci ispirazioni radicali per affrontare le grandi incognite del XXI secolo: dalla crisi climatica ai rischi dell’intelligenza artificiale, dall’iperconsumismo alle crescenti disuguaglianze. Che cosa ci insegnano le rivolte degli schiavi sul potere della ribellione per contrastare il cambiamento climatico? Quali lezioni offre il Giappone preindustriale per creare economie rigenerative? In che modo la comprensione delle origini del capitalismo può ispirare idee per tenere sotto controllo l’intelligenza artificiale? Come possono le caffetterie della Londra georgiana ispirare un uso più sano dei social media? Con uno stile brillante e coinvolgente, Krznaric intreccia con maestria passato e presente, dimostrando che la Storia è un laboratorio vivo di idee. Questo libro ci ricorda che il cambiamento è possibile: basta guardare indietro con occhi nuovi per scoprire il potere della cooperazione, della resilienza e dell’immaginazione. Un invito appassionato a credere nel potenziale umano, attingendo dalle lezioni di chi ci ha preceduto.
Il turismo che non paga. Il turismo sostiene davvero la nostra economia? E a quale prezzo?
Cristina Nadotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2025
pagine: 240
Quante volte abbiamo sentito dire che le imprese turistiche sono il traino per lo sviluppo economico, creano posti di lavoro, quasi fossero una bacchetta magica che farà scorrere fiumi di denaro in paesini sulla via dell’abbandono? Cosa succede però quando una città diventa “città d’arte”, un paese “borgo autentico” e una spiaggia “località instagrammabile”? Cosa succede al territorio e ai suoi abitanti quando i luoghi vengono trasformati a uso e consumo dei turisti? Che impatto ha tutto questo sul nostro patrimonio ambientale e culturale? La verità è che il turismo è la più contraddittoria delle industrie contemporanee. Da opportunità di sviluppo a predazione il passo è breve, dipende dai punti di vista. Da anni gli scienziati elaborano dati e suggerimenti per evitare i disastri di un turismo incontrollato, ma nessuno finora pare averli ascoltati. Sono soprattutto le loro voci che troverete in questo libro. Insieme a quelle dei pendolari che a stento riescono a salire sul treno per andare al lavoro, del personale dei Pronto soccorso oberato di lavoro, dei guardiaparco che si sentono impotenti di fronte allo scempio di territori fragili, dei cittadini che vedono la sporcizia aumentare nella strada sotto casa e si sentono prigionieri di una massa che rende più difficile ogni attività quotidiana. Senza criminalizzare il turismo e i turisti, questa nuova inchiesta per la collana VerdeNero punta a riflettere su quali sono gli impatti sociali e ambientali di un settore che per sua natura agisce profondamente nel territorio sul quale insiste. Un turismo a impatto zero non esiste, e un mondo senza turismo non è né possibile né auspicabile, ma l’industria dei viaggi e delle vacanze ha bisogno di cambiare rapidamente, innanzitutto per il suo stesso bene. Cristina Nadotti ci fornisce una preziosa cassetta degli attrezzi per affrontare la questione.
Restaurare la natura. Come affrontare la più grande sfida del secolo
Roberto Danovaro
Libro
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2025
pagine: 232
Gli ecosistemi integri garantiscono cibo sano, acqua incontaminata, aria pulita e protezione dai cambiamenti climatici. Eppure, li stiamo distruggendo e degradando a un ritmo allarmante, con conseguenze devastanti per la nostra stessa sopravvivenza. Quando la natura è in sofferenza, proteggerla semplicemente non basta: serve intervenire per restituirle forza e funzionalità, garantendo un futuro alla biodiversità e alle risorse naturali che il pianeta continua generosamente a offrire. Che cosa possiamo fare? Così come per gli esseri umani, se gli ecosistemi sono fortemente malati serve una terapia d’urto. Il restauro ecologico è la chiave per riparare habitat danneggiati e rigenerare la vita dove è stata compromessa. Ma come si fa a curare un ecosistema? Quali strategie si stanno sviluppando per restituire funzionalità a boschi, fiumi e praterie marine? E quali resistenze – politiche, economiche, culturali – ostacolano questi interventi? Roberto Danovaro ci accompagna in un viaggio tra le sfide e le opportunità del restauro ecologico, analizzando le tecniche più avanzate e i successi già ottenuti. Curare la natura non è solo un dovere etico, ma un investimento concreto: per ogni euro speso nel restauro degli ecosistemi, se ne generano almeno quattro in benefici economici, oltre a migliorare la salute pubblica e a ridurre i costi della crisi climatica. Riparare i danni inflitti all’ambiente è la sfida del nostro tempo e segnerà il confine tra chi saprà costruire un futuro sostenibile e chi sarà costretto a subirne le conseguenze.
Mercanti di dubbi. Come un manipolo di scienziati ha nascosto la verità, dal fumo al riscaldamento globale
Naomi Oreskes, Erik Conway
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2025
pagine: 512
La comunità scientifica è unanime sull'origine antropica del riscaldamento globale, e la maggioranza dell'opinione pubblica chiede di intervenire. La politica, però, temporeggia, e molti media lasciano spazio a ciarlatani. Secondo gli autori di Mercanti di dubbi, questa situazione è il risultato di decenni di disinformazione su tematiche ambientali e i loro impatti. Oreskes e Conway ricostruiscono la storia dei mercanti di dubbi dagli anni Cinquanta del secolo scorso, quando alcuni fisici misero la propria autorevolezza al servizio dell'industria del tabacco per aiutarla contro le accuse sulla pericolosità del fumo. Nascono allora le strategie di disinformazione poi usate nei dibattiti successivi: DDT, piogge acide, buco nell'ozono, fumo passivo, riscaldamento globale. Le motivazioni dei mercanti di dubbi sono mutate: l'anticomunismo si è evoluto in attacco all'ambientalismo, saldandosi con la difesa cieca del neoliberismo e con la ricerca di prestigio e arricchimento personale. Il risultato delle loro azioni, però, è identico: rallentare l'adozione di norme che avrebbero minato i profitti delle aziende. A quindici anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti e a sei dalla sua prima edizione italiana, questa nuova edizione si presenta più che mai attuale. Con una prefazione di Massimo Polidoro e una nuova intervista in cui Naomi Oreskes ripercorre quanto accaduto dalla prima edizione americana a oggi, tra nuove forme di negazionismo e disinformazione che stanno mettendo la (buona) scienza sotto scacco, neotrumpismo e ritorno del libero mercato assoluto, inattivismo e inerzia.
L'economia della ciambella. Sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo
Kate Raworth
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2025
pagine: 432
Pubblicato per la prima volta nel 2017, "L’economia della ciambella" è oggi un best seller e long seller internazionale, con edizioni in più di venti lingue. Un libro con la rara capacità di innescare il cambiamento, come racconta l’autrice nella nota introduttiva a questa nuova edizione. Il modello economico oggi prevalente ha aiutato miliardi di persone a migliorare le proprie condizioni di vita. Tuttavia, questi risultati sono stati ottenuti imponendo un prezzo altissimo ai sistemi naturali prima e a quelli sociali dopo. Da un lato, inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione della biodiversità; dall’altro, livelli di diseguaglianza che, assieme alle crisi innescate dal sistema finanziario, contribuiscono a dare forza ai movimenti populisti. È chiaro che qualcosa non funziona e che l’economia deve essere aggiornata alle realtà del XXI secolo. Per farlo, Kate Raworth ricostruisce la storia delle teorie che stanno alla base dell’attuale paradigma economico, ne evidenzia i presupposti nascosti e li smonta pezzo per pezzo. Dopo aver fatto piazza pulita di teorie che pur risalendo all’Ottocento continuano a essere insegnate ancora oggi, Raworth presenta l’economia della ciambella, che attinge alle ultime acquisizioni dell’economia comportamentale, ecologica e femminista, e a quelle delle scienze del sistema Terra. Indica sette passaggi chiave per liberarci dalla dipendenza dalla crescita, riprogettare il denaro, la finanza e il mondo degli affari e per metterli al servizio delle persone. In questo modo si può arrivare a un’economia circolare capace di rigenerare i sistemi naturali e di redistribuire le risorse, consentendo a tutti di vivere una vita dignitosa in uno spazio sicuro ed equo. Introduzione di Gianfranco Bologna ed Enrico Giovannini. Prefazione di Roberto Barbieri.
Montagne immaginarie
Michele Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2024
pagine: 200
Le montagne immaginarie e da immaginare possono e devono essere contemporanee senza per questo rigettare la propria storia, e possono insegnare molto in termini di sperimentazioni e innovazioni. La fine della snow economy è ineluttabile, nonostante la politica nostrana perseveri nell’obiettivo di portare tutti, ma proprio tutti tutti, in vetta, con una inarrestabile artificializzazione di questi luoghi. Nel suo viaggio Michele Sasso ci racconta della necessità di reinventare l’identità di un territorio che cambia alla ricerca di un giusto modello di sviluppo. Dalle Alpi, alle Dolomiti e agli Appennini, incrociando storie e visioni da Nord a Sud per cercare di contestualizzare la sfida dei cambiamenti climatici, ma anche la sfida della “restanza”, chi decide di non partire e di restare per invertire lo spopolamento delle aree interne del Paese. Sono 13 milioni le persone che popolano la montagna “di mezzo”, quella che oscilla tra i 600 e i 2.000 metri, quella che non sfoggia rocce da vertigini, ma cerca faticosamente modelli di esistenza e di sviluppo alternativi. Servono racconti al positivo, fondamentali per uscire dal fatalismo che attraversa tante comunità montane. Servono narrazioni non solo di super eroi capaci di vivere in condizioni estreme. Perché oggi in montagna è possibile delineare un progetto di un nuovo riabitare.
Neomateriali nell'economia circolare. Building
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2024
pagine: 240
In un mondo che affronta sfide climatiche senza precedenti, il modo in cui immaginiamo e diamo forma agli edifici deve evolversi per stare al passo con le trasformazioni e le esigenze dell’ambiente, della società e del territorio. Per progettare edifici resilienti e in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione, abbiamo bisogno di un’edilizia che non sia solo sostenibile, ma anche rigenerativa, capace di sfruttare appieno il potenziale degli approcci circolari, dei materiali bio-based, riciclati e recuperabili. "Neomateriali nell’economia circolare – Building" mostra una prospettiva chiara e presenta esempi concreti di come processi e materiali innovativi possano trasformare il modo in cui progettiamo e costruiamo, ponendo la circolarità al centro come leva strategica per ridurre le emissioni e diminuire i rifiuti. Non si tratta solo di una necessità ambientale, ma anche di un’opportunità economica straordinaria per l’intero settore.Attraverso case studies di progetti all’avanguardia e soluzioni pionieristiche, questo libro dimostra che è possibile trasformare l’industria edile in un motore di vera sostenibilità. La prima parte del volume presenta gli elementi chiave di una nuova progettualità circolare, con un focus sui concetti di riutilizzo, durabilità, adattabilità e rigenerazione. La seconda parte invita a ripensare i cantieri come circular hubs, concentrandosi sulla gestione dei flussi di materiali, sulle pratiche off-site e sui processi costruttivi e demolitori. La terza parte esplora i neomateriali, dalle certificazioni di prodotto alla tracciabilità, fino al passaporto dei materiali, con particolare attenzione a quelli di origine naturale e bio-based, riciclabili o da riciclo, e al recupero dei materiali dopo eventi critici. Infine, la quarta parte si concentra sull’innovazione, presentando nuove materie e applicazioni all’avanguardia, come edifici coltivati con funghi e batteri, mattoni a base di latte e alghe, e isolanti realizzati con materiali di scarto. Prefazioni di Carolina Montano Owen e Martin Pauli.
Le forze di riproduzione. Per una ecologia politica femminista
Stefania Barca
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2024
pagine: 208
Zé CUudio Ribeiro da Silva e Maria do Espírito Santo, raccoglitori di noci nell'Amazzonia brasiliana, erano convinti sostenitori dei diritti della foresta e di chi la abita. Nel maggio del 2011 furono brutalmente assassinati a causa del loro impegno contro le attività illegali di diboscamento e commercio di legname. La loro morte si somma a quella di altri difensori della Terra che vengono assassinati, anno dopo anno, per essersi opposti all'infinita espansione della crescita economica globale: un soggetto ecologico anti-padronale, che lotta per tenere in vita il mondo, la cui storia è del tutto assente dal racconto ufficiale dell'Antropocene, era dei cambiamenti climatici e della crisi planetaria. Rispondendo all'urgenza di giustizia narrativa, questo libro elabora una critica femminista delle narrazioni egemoniche sulla crisi ecologica, mostrando come esse si basino sulla normalizzazione delle diseguaglianze e sulla svalutazione del lavoro riproduttivo e di cura, e come quest'ultimo costituisca una forza in grado di cambiare il sistema. Prefazione di Emanuele Leonardi e Viviana Asara.
Dalla parte di Gaia. Teorie e pratiche di ecofemminismo
Silvana Galassi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2024
pagine: 168
In che modo il femminismo incontra la difesa dell'ambiente? Che legame c'è tra l'empowerment femminile e i movimenti di giustizia ambientale? I punti di contatto sono più di quanti immaginiamo, soprattutto quando la lotta per il diritto a un pianeta sano si combatte sullo stesso ring di quella per la tutela dei diritti umani e civili. È il cuore del pensiero ecofemminista, movimento che riconosce un parallelismo fra l'oppressione delle donne e lo sfruttamento della natura, fenomeni entrambi figli di una logica patriarcale e capitalistica difficile da estirpare. Questo libro esplora le idee e le teorie dell'ecofemminismo a partire dalle storie di chi ha lasciato il segno nel campo della ricerca e dell'attivismo. Dalla parte di Gaia parla di ecologhe ed ecologiste, offrendo un racconto del ruolo che le donne hanno avuto – o non hanno potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna, e sul modo sensibilmente diverso con cui il genere femminile ha scelto di approcciarsi alla natura nel corso del tempo. Dall'antica predilezione per la botanica – la cui affinata conoscenza portò molte donne all'accusa di stregoneria –, anziché per la caccia, fino alla particolare attitudine verso agricoltura e allevamento, talento atavico femminile associato alla capacità di generare e programmare un futuro a lungo termine, secondo i tempi della coltura. Lontano dai rapporti di dominio e di consumo portati avanti da una classe dominante maschile. Nel suo libro, Silvana Galassi parla di ecofemminismo, riunendo con passione una galleria di ritratti di scienziate e politiche, ricercatrici e attiviste che si sono battute per l'ambiente e per far riconoscere le proprie idee e i propri contributi scientifici. Un tributo a chi, dopo secoli di silenzio, è riuscita a farsi sentire e a ridurre quel divario di genere che ancora persiste nel mondo politico e accademico. E, soprattutto, un invito alle nuove generazioni a proseguire su questa strada. Introduzione di Claudia Sorlini.
Che cosa è la bioeconomia circolare
Mario Bonaccorso
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2024
pagine: 280
Tessuti realizzati da residui di agrumi, bioplastiche ricavate da pomodori e altre fonti vegetali, canapa e paglia di riso per l’edilizia, integratori alimentari ottenuti da scarti della produzione di whisky, cosmetici a base di nocciole e uva. Si parla sempre più di bioeconomia circolare, ma quanti sanno davvero di cosa si tratta? Questo libro è una fonte preziosa di informazioni sull’argomento e cerca di rispondere a molte domande: come si può spiegare la bioeconomia circolare? Chi ha inventato questo concetto e quando? Si può definire come la produzione a partire da materie prime rinnovabili? Esiste una sola definizione, o ne esistono diverse? Qual è la differenza tra bioeconomia e bio-based economy? È possibile misurarla? Oltre a fornire risposte, il libro adotta un metodo interessante: alterna una vasta gamma di dati raccolti da diverse fonti a una serie di interviste con esperti nazionali e internazionali, documentando le trasformazioni nelle politiche pubbliche, nella ricerca e nelle strategie industriali. Una panoramica che esplora tutti i principali settori coinvolti, dall’automotive all’alimentare, dall’edilizia fino al tessile e alla moda, con particolare attenzione a ciò che sta accadendo nei paesi leader di questa trasformazione, dove economia, ambiente e società sono strettamente collegati. Un altro punto centrale del libro è l’analisi approfondita delle strategie adottate dagli enti pubblici che, a vari livelli, hanno agito su questi temi negli ultimi anni. Una guida per comprendere un settore economico in rapida crescita e acquisire competenze da applicare nei vari ambiti influenzati da questa evoluzione. Prefazione di Jennifer Holmgren. Introduzione di Francesco De Leonardis.
Migrare in casa
Virginia Della Sala
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2024
pagine: 232
Italia, terra di record e paradossi. Cinta a sud dal deserto e a nord dai ghiacciai, si trova nel cuore di un hotspot climatico, un’area dove il cambiamento climatico colpisce più duramente della media. Il consumo di suolo cresce senza sosta, mentre alluvioni, frane, tempeste, incendi e siccità devastano il territorio. Piove sempre meno, e se piove le precipitazioni creano distruzione. Le aziende colpite raramente riescono a ripartire, agricoltori e allevatori sono in ginocchio, il turismo di montagna è a rischio per la mancanza di neve e i litorali sono erosi dall’innalzamento del livello dei mari. In migliaia sono costretti ad abbandonare casa e lavoro, in cerca di un nuovo luogo dove ricominciare. Sono i nuovi migranti, i rifugiati climatici: italiani in fuga da fenomeni distruttivi ed eventi meteorologici estremi dovuti alla crisi climatica. Dove vanno a vivere? Quali sono le prospettive per chi non ha più una casa? E per chi lavorava a stretto contatto con il territorio? In questa inchiesta della collana VerdeNero, Virginia Della Sala dimostra che il fenomeno della migrazione climatica, in genere associato solo a luoghi esotici e lontani, è già una realtà nel nostro Paese. Come stiamo reagendo? Come pianificare il futuro in un contesto che si preannuncia sempre più difficile? Quando saremo tutti migranti, dove sposteremo l’Italia? Prefazione di Marco Travaglio. Postfazione di Stefano Ciafani.