Edizioni di Storia e Letteratura: Biblioteca italiana. Testi e studi
Divorzio. Azione drammatica in quattro atti in prosa
Angelica Palli
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 112
Pubblicato qui per la prima volta, "Un divorzio" (1864) è un dramma inedito di Angelica Palli (Livorno, 1798 - ivi, 1875) conservato manoscritto presso la Biblioteca «F. D. Guerrazzi» di Livorno. L'opera mette in scena un tipico triangolo borghese di secondo Ottocento che gravita intorno a una tormentata protagonista di straordinaria modernità, a metà strada fra Emma Bovary e Nora Helmer. Ma l'aspetto più rivoluzionario della pièce consiste nel fatto di avere luogo in un'Italia ucronica dove sono già in vigore sia il matrimonio civile sia la legislazione sul divorzio (che nel nostro paese, si sa, arriva solo nel 1970). Con eccezionale lungimiranza e appassionata lucidità, Palli esorta le donne a non fidarsi di istituti giuridici declinati al maschile e a battersi per il proprio diritto all'autodeterminazione e alla libertà. Un testo teatrale all'avanguardia nella storia dell'emancipazione femminile.
Tre croci
Federigo Tozzi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 220
Salutato al suo primo apparire da più parti come un capolavoro assoluto, Tre croci fu l'opera che consacrò Federigo Tozzi presso i contemporanei. Il romanzo fu scritto nell'autunno del 1918, con una velocità e facilità di composizione che ha pochi eguali. Nasce così la tragedia dei fratelli Gambi, librai senesi indolenti e spendaccioni, costretti a falsificare le firme su alcune cambiali per tirare avanti fino al triste epilogo. Si tratta di un dramma morale senza scampo e contemporaneamente di un meraviglioso esempio di concisione narrativa. Sottovalutato per vario tempo dalla critica più autorevole che nella seconda metà del Novecento tendeva a preferire altre opere tozziane, Tre croci è stato riscoperto negli ultimi decenni da chi ne ha messo in luce la forte carica innovativa dal punto di vista tematico e formale che rende questo romanzo del tutto organico alla ricerca letteraria ed artistica del migliore Tozzi. La presente edizione, attraverso l'analisi delle varie fasi redazionali testimoniate dai materiali d'archivio di cui viene dato conto in apparato, permette di entrare nel laboratorio dell'autore e di ricostruire passo dopo passo la genesi dell'opera.
Il lauro folgorato. La Congiura dei Pazzi, le Stanze per la giostra, il Morgante
Alessio Decaria
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 256
Lettura coordinata del Morgante di Luigi Pulci e delle Stanze per la giostra di Angelo Poliziano, questo studio approda a una nuova interpretazione dei due maggiori poemi del Quattrocento fiorentino. L'analisi comparata dei due testi, svolta con gli strumenti della filologia e della critica letteraria, colloca infatti riferimenti espliciti e riscontri intertestuali nel quadro di una genesi e di una storia redazionale profondamente condizionate, per entrambi, dalla congiura dei Pazzi, il drammatico evento storico che sconvolse la civiltà laurenziana con l'uccisione di Giuliano de' Medici. L'allargamento della ricerca ad altre opere di Pulci e Poliziano e all'evolversi nel corso del tempo dei loro rapporti consente inoltre di individuare ulteriori e insospettate affinità tra due intellettuali profondamente diversi per indole e cultura e contribuisce a illuminare alcuni momenti significativi delle varie stagioni culturali che la civiltà fiorentina conobbe negli anni di Lorenzo de' Medici.
Bestie
Federigo Tozzi
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 176
Pubblicata nel 1917 per Treves, Bestie è la prima opera di Tozzi che - grazie anche alla prestigiosa collocazione editoriale - raggiunge il grande pubblico. Si compone di sessantanove brevi prose in cui un io lirico dai tratti vagamente autobiografici annota le proprie impressioni e disforie sullo sfondo della città di Siena e della sua campagna, popolate, come in un incubo, di cose e di persone dai forti tratti espressionistici. In ogni prosa, quasi sempre alla fine, fa la sua apparizione una bestia, solitamente umile e campagnola, una sorta di allegoria vuota che - come ha ben notato Romano Luperini - svela l'irrimediabile mancanza di senso che attanaglia l'io, la sua scissione rispetto a un mondo divenuto oscuro e incomprensibile. Così, pur avendo come oggetto una materia che potrebbe prestarsi a un trattamento naturalistico fuori tempo massimo, Bestie trasforma paesaggi, situazioni e personaggi nell'allucinata e modernissima ribalta di angosce, proiezioni e inquietudini di un io passivo e imprigionato in se stesso. Attraverso l'analisi dei testimoni dattiloscritti e su rivista, e mediante il confronto con l'edizione Treves 1917 (stampata a testo nella presenta edizione, poiché licenziata in vita dall'autore), l'apparato genetico ricostruisce il percorso compositivo dell'opera, mettendo in luce il cammino variantistico con particolare attenzione all'uso idiosincratico della punteggiatura e alle scelte lessicali sempre oscillanti, nel dettato tozziano, tra impiego di elementi dialettali e lingua letteraria.
Corrispondenza con Alessandro Farnese. Volume Vol. 1
Giovanni Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 500
La corrispondenza con il cardinale Alessandro Farnese raccoglie la testimonianza di un sodalizio politico, professionale, ma anche letterario, che accompagnò Giovanni Della Casa dall'inizio della sua carriera ecclesiastica fino alla morte. Di questa ventennale e intensa prassi epistolare restano oggi soprattutto testimonianze di negozio - in particolare relative alla nunziatura apostolica di Della Casa a Venezia -, che vedono coinvolti altri membri dell'entourage farnesiano. Il primo volume copre un arco temporale che va dalla fine degli anni Trenta, a cui risalgono i primi contatti tra il giovanissimo cardinale e segretario di Stato e il colto umanista, da poco divenuto chierico di Camera, fino al giugno 1546, pochi giorni prima della partenza di Alessandro Farnese con il fratello Ottavio, alla guida dell'esercito pontificio nella spedizione in Germania, al fianco delle armate di Carlo V, contro i protestanti: un momento delicatissimo per la politica italiana ed europea, in cui Papato e Impero sembravano aver trovato una pur precaria intesa, all'insegna della Cristianità. Come attestano le missive successive della nostra corrispondenza, tale intesa sarebbe ben presto entrata in crisi con il conseguente stravolgimento degli equilibri politici.
Storia di Ester e vita di Tubia
Lucrezia Tornabuoni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 400
Lucrezia Tornabuoni (1427-1482), madre di Lorenzo il Magnifico, è autrice di alcune laudi e di cinque poemetti che rielaborano soggetti biblici. Questa edizione commentata della Storia di Hester e della Vita di Tubia colloca i due poemetti in terzine nell'ambito della produzione di Lucrezia e individua le numerose affinità che essi presentano con le opere poetiche scritte nell'ambiente del Magnifico, principalmente quelle di Feo Belcari, dello stesso Lorenzo e di Angelo Poliziano, ma soprattutto di Luigi Pulci. I numerosi prestiti danteschi, petrarcheschi (e, in misura inferiore, boccacciani) e le formule che risalgono alla tradizione canterina e cavalleresca sono gli altri elementi che vanno a comporre la parole poetica di Lucrezia in queste opere. Il confronto con i due volgarizzamenti della Bibbia pubblicati nell'agosto e ottobre del 1471 fa emergere, inoltre, alcune evidenti somiglianze soprattutto con quest'ultima versione. L'edizione prende infine in esame anche grafia, lingua e prosodia dei poemetti per come appaiono nel manoscritto originale.
Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 304
Nell'agosto del 1544 Giovanni Della Casa viene nominato nunzio apostolico a Venezia, una delle città di maggior rilievo per i delicatissimi equilibri degli assetti politici europei. Nella città lagunare arrivano molto velocemente le informazioni su tutto ciò che le accade intorno, a partire dal fronte ottomano, passando per la corte pontificia, sino agli estremi confini dell'impero di Carlo V. Le lettere contenute nel codice Vaticano Latino 14830, attraverso le voci principali del nunzio di Venezia, monsignor Della Casa, e dei legati al Concilio, Marcello Cervini e Giovanni Maria del Monte, restituiscono un affresco dettagliato dell'intenso periodo che va dalla faticosa apertura del Concilio stesso, a Trento, sino alla sua traslazione a Bologna. Il codice viene ora per la prima volta, dopo attente indagini filologiche, pubblicato nella sua interezza, riordinato secondo un criterio cronologico e analizzato nel suo complesso. In questo modo, grazie al commento storico e linguistico che correda il testo, il lettore moderno può assaporare più facilmente il contenuto della corrispondenza, mentre l'analisi delle peculiarità comunicative dei singoli interlocutori riporta alla luce l'indole di tre personalità di spicco del Cinquecento italiano.
Gli egoisti
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 208
Romanzo psicologico imperniato sugli amori difficili fra Dario e Albertina nella Roma degli anni Dieci, Gli egoisti videro le stampe soltanto tre anni dopo la morte di Federigo Tozzi, grazie alla moglie Emma Palagi che nel 1923 ne curò la prima edizione. A lungo considerato l'ultimo romanzo dell'autore senese, e in qualche modo, quindi, anche il suo punto di arrivo morale, nella ricostruzione filologica di Tania Bergamelli Gli egoisti sembrano invece retrodatabili a quello stesso 1918 nel quale nacquero anche Il podere e Tre croci. Quanto alla questione, decisiva, dell'incompiutezza, se la princeps non poté ricevere una revisione definitiva da parte dell'autore, gli interventi di Emma hanno inciso profondamente sulla fisionomia del testo e sono, pertanto, oggetto di una attenta discussione. Il testo dell'edizione critica si basa sull'originale dattiloscritto, mentre l'apparato genetico registra le varianti a partire dalla prima stesura manoscritta, proiettando nuova luce su uno dei romanzi più difficili di Tozzi.
Satire
Ludovico Ariosto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 400
Realizzato grazie alla stretta collaborazione di diversi autori, il volume offre una nuova edizione commentata delle Satire di Ludovico Ariosto. Testo capitale del Rinascimento italiano, avviate nel 1517, all'in-domani del primo Furioso, le Satire rappresentano uno straordinario esperimento di ripresa della tradizione classica, anzitutto di Orazio, e insieme di intreccio di quelle memorie con il contesto dell'Italia contemporanea, tra la Ferrara degli Este e la Roma dei papi Medici. Nell'opera Ariosto sperimenta una nuova voce d'autore, con bruschi cambi di tono tra le filigrane letterarie e i particolari di gusto realistico, e orchestra un gioco ambiguo di autorappresentazione e di ironia entro un macrotesto ancora difficile da leggere, soggetto a diverse interpretazioni. Per dare conto di questa ricchezza di elementi, si è deciso di affidare ciascuna satira alla presentazione e al commento di uno studioso diverso, aggiungendo saggi di taglio trasversale sulla tradizione del testo e su alcuni elementi qualificanti dell'opera (i precedenti classici e quelli quattrocenteschi, la lingua e lo stile). Ne risulta una lettura a più voci e a più livelli, tesa a cogliere la complessa stratificazione del capolavoro ariostesco.
La penna interprete della cetra. I «Salmi» in volgare e la poesia spirituale italiana nel Rinascimento
Ester Pietrobon
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 368
La penna e la cetra sono gli emblemi di un agone poetico sospeso tra arte e fede che percorre come un filo rosso cento anni cruciali per la storia della cristianità occidentale e per la letteratura italiana del Rinascimento. Le vicende dei volgarizzamenti biblici e della censura ecclesiastica tra Riforma e Concilio si intrecciano con l'affermarsi del petrarchismo spirituale e di forme poetiche che trovano nella Scrittura il principale fattore di rinnovamento. Dai sette salmi dello Pseudo-Dante ai sonetti penitenziali di Francesco Bembo, passando per le numerose riscritture, i poeti moderni si misurano con la voce di David, «dolce cantore di Israele», in un arco cronologico che coincide con la più ampia parabola delle traduzioni bibliche in Italia. Questo libro unisce una ricostruzione della «poetica davidica» basata sul triangolo fondamentale di autore, testo e pubblico a un'indagine stilistica mirata a delineare il «ritmo della riscrittura». La prima sezione propone un esame dei metodi e degli oggetti di traduzione, parafrasi, ricreazione, insieme a una classificazione delle tipologie del libro poetico di salmi e a un profilo dei lettori. La seconda parte si rivolge alla semantica traduttiva delle forme, esplorando il rapporto dinamico tra metro, sintassi e ipotesto nelle numerose tradizioni metriche coinvolte.
Le lettere. Volume Vol. 11
Francesco Guicciardini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 605
Dal 21 giugno al 31 luglio 1526, Francesco Guicciardini, luogotenente generale del pontefice, è impegnato nella preparazione del conflitto che oppone il papa, il re di Francia e non pochi stati italiani all'imperatore Carlo V. Sono i primi tempi di una guerra giudicata «facile e sicura», che risulterà invece «difficile e pericolosa». Guicciardini scrive al nunzio Altobello Averoldi a Venezia, all'ambasciatore Roberto Acciaioli in Francia e, nei cantoni Svizzeri, al castellano di Mus, a Goffredo Granges, a Gaspare Sormanno, nonché a Ennio Filonardi, vescovo di Veroli. Sollecita i rinforzi e il denaro indispensabile alle paghe. Cerca di impedire il passaggio dei lanzichenecchi. Le pagine di questo carteggio offrono un ritratto vivissimo della complessa situazione storica e politica, di cui Guicciardini e i suoi corrispondenti sono al contempo attori e spettatori.
Giovani
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 430
La novellistica costituisce, come ha scritto Luigi Baldacci, la «punta di diamante» della narrativa di Federigo Tozzi. Se è così, Giovani - unica raccolta approvata e licenziata dall'autore, ancorché postuma - ne rappresenta senz'altro il nucleo qualitativamente più significativo. I 21 racconti scelti allora dall'autore vengono qui riproposti in edizione critica, disposti secondo l'ordine voluto da Tozzi, con un'appendice di ulteriori tre novelle originariamente inserite nel progetto, ma poi mai inviate alla Casa Treves, che di quel volume curò la pubblicazione sul finire dell'estate del 1920, senza una previa correzione delle bozze da parte dell'autore, prematuramente scomparso pochi mesi prima. Il testo è ricostruito con criteri filologici secondo la collazione tra i principali testimoni: manoscritti e dattiloscritti, prima stampa in rivista, stampa postuma in volume. L'apparato genetico registra l'esatta evoluzione delle varianti. Della sola novella La cognata, che svela complesse e intricate vicende redazionali, si propone anche la prima stesura, molto distante dalla redazione definitiva, ottenuta attraverso la trascrizione di venti cartelle manoscritte e autografe.