Edizioni di Storia e Letteratura: Edizioni Gobettiane
Politica e magistratura dal 1860 ad oggi in Italia
Francesco Saverio Merlino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 146
Il breve scritto di Saverio Merlino si propone di dimostrare che la magistratura italiana non è mai stata indipendente, ma ubbidisce al governo, sia per necessità che per convinzione. Siamo nel 1925, e gli esempi della soggezione della magistratura al potere esecutivo costituiscono il filo conduttore di questo volumetto e toccano gli aspetti più critici dei rapporti tra magistratura e potere politico nel corso dello stato liberale, sino ai primissimi anni del regime fascista, talvolta con profili di perdurante attualità.
Epistola sermoneggiante alla Società degli Apoti
Domingo Mobac
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 72
L'Epistola sermoneggiante alla Società degli Apoti si inserisce nella polemica che si svolse su «La Rivoluzione Liberale» a ridosso della Marcia su Roma, quando al Prezzolini del disincanto e del disimpegno, e anche al Monti delle «scuole libere», Gobetti contrappose l'esigenza di una lotta politica antifascista intransigente anche a rischio della vita. Domingo Mobac, nom de plume del medico-scrittore Domenico Comba, rimprovera senza distinzioni ideologiche al gruppo di «Rivoluzione Liberale» l'impianto razionalistico di una cultura etico-politica che trascura il trascendente e le risorse della spiritualità cristiana. Documento di un cattolicesimo di sapore giansenista, l'Epistola intende così mettere all'indice il gretto conformismo sociale e religioso, radicato nel costume italiano, che aveva generato il fascismo.
Saggio di scienza della produzione industriale
Vincenzo Nitti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 122
Dedicato al primo diffondersi del taylorismo-fordismo negli Stati Uniti e all'economia pianificata di mercato teorizzata da Walter Rathenau in Germania, il "Saggio di scienza della produzione industriale" è un'analisi in presa diretta di quella che appare come l'«economia nuova». Vincenzo Nitti mette a frutto la sua esperienza di manager e dinanzi alla 'scientificità' del sistema produttivo taylorista delinea in questo scritto, con Rathenau, la necessità di un'«etica nuova» che concili interesse privato e collettivo. Un saggio pubblicato nel 1926, «breve, chiaro ed agile», consacrato «alla memoria di Piero Gobetti, letterato e politico di altissimo ingegno e di nobilissimo cuore», al quale i Nitti, Vincenzo e il fratello Federico, furono vicini nei giorni del ricovero e della morte a Parigi.
Amedeo e altri racconti
Giacomo Debenedetti
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 208
Quando comincia a scrivere Amedeo, Giacomo Debenedetti ha ventidue anni. Cerca sé stesso nel ragazzo Amedeo, nella volontà di svelare «cosa si nasconde dietro le cose». Un giovane in lotta con la propria vocazione di artista e il richiamo delle origini ebraiche. Questa la trama, 'proustiana' si direbbe, ma all'epoca - inizio 1923 - il maggiore critico italiano di Proust non aveva ancora letto la Recherche. Caldeggiato da Saba e apparso nel '26 nelle edizioni gobettiane, Amedeo fu salutato con entusiasmo da Montale. Accanto ad Amedeo, i racconti Cinema Liberty, Suor Virginia, Riviera, amici, in una prosa quasi impalpabile mettono in gioco l'incertezza e la sensualità dell'adolescenza, il rapporto tra volontà e destino, e paventano le angosce della Storia. L'esordio narrativo di un magistrale esploratore di libri altrui, un «suonatore di violino» (Saba) che avrebbe cambiato il volto della critica novecentesca.
Un quarto di secolo. 1900-1925
Mario Vinciguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 180
Pubblicato nella «Biblioteca della Rivoluzione Liberale» dopo Nazionalfascismo di Salvatorelli e Il fascismo visto da un solitario dello stesso Vinciguerra, "Un quarto di secolo", 1900-1925 si inserisce nella resa dei conti critica e autocritica che Gobetti e i gobettiani andavano compiendo nei confronti della cultura primonovecentesca inizialmente presa a modello. «La Voce» aveva sì svecchiato la cultura italiana ma, soprattutto sotto l'influenza di Papini e Soffici, aveva esercitato «più un'efficacia dissolvente che ricostruttiva», favorendo le derive irrazionalistiche amplificate dall’attualismo di Gentile e dal futurismo. Guglielmo Ferrero, Arturo Labriola, Luigi Einaudi, Gaetano Salvemini, erano per Vinciguerra a metà degli anni Venti gli intellettuali cui rivolgersi; l'ideale dell'«uomo completo cioè un animale ragionevole» e una cultura che ritrovasse continuità con il pensiero del secolo XIX – l'imperativo kantiano, l'aspirazione sociale del Faust – l'obiettivo cui tendere. Postfazione di Valeria Mogavero.
Il volto di Satana. Dramma in quattro atti
Oliviero Prunas
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 152
Amico di Adriano Tilgher e militare di carriera, Oliviero Prunas propose Il volto di Satana a Gobetti sapendo che il giovane editore era in cerca di nuovi talenti preferibilmente fuori dalla cerchia dei puri letterati. Nonostante le riserve stilistiche e di contenuto, Gobetti apprezzò l'impronta simbolista ispirata a Leonid Andreev, al quale Piero e Ada avevano dedicato traduzioni e saggi, e forse ne condivise la critica del capitalismo avventuriero e speculativo. Il Satana di Prunas, a tratti divertente picaro, a tratti magniloquente moralista, mette a nudo il vuoto spirituale dell'uomo moderno e il degrado di un mondo popolato da avidi diavoli impuniti.
Politica sanitaria
Carlo Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 522
«Politica sanitaria racconta dei «problemi di un medico (igiene, sanità, assistenza, scuola, ecc.) visti di fronte alla presente crisi politica»: così recitava la presentazione che ne fece Piero Gobetti all’epoca della prima pubblicazione (1925): «un libro di grande originalità» dedicato alla politica sanitaria in un periodo storico di grandi cambiamenti e profonde ricostruzioni».
La Basilicata senza scuole
Giuseppe Stolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 104
"Basilicata senza scuole", 1923, è un'inchiesta nella «forma suggestiva del viaggio», scrive un recensore coevo, «visioni di paesaggi, ritratti di uomini, aneddoti si alternano piacevolmente con le note politiche e statistiche». Al centro la piaga dell'analfabetismo, poiché l'istruzione è il cuore della questione meridionale, l'incoerenza delle leggi e la cecità delle classi dirigenti postunitarie di contorno, l'attivismo in ambito educativo dell'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia di Umberto Zanotti Bianco come prospettiva. Il giovane Stolfi è così, scrive Fofi, «antenato o fratello maggiore (…) di tanti altri esploratori del loro presente, denunciatori delle ingiustizie e diseguaglianze, e delle culture e dei pregiudizi, ma anche delle tensioni e delle speranze della nostra società».
Pietre
Luca Pignato
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 92
Luca Pignato (Caltanissetta, 1892 - Palermo, 1955) appartenente al gruppo eterogeneo dei giovani intellettuali siciliani vicini a Gobetti, benché simpatizzante fascista, collaborò alla «Rivoluzione Liberale» e, soprattutto, al «Baretti». Studioso della letteratura francese, di Baudelaire e Mallarmé, nell'introduzione alla raccolta poetica Pietre - uscita nel giugno 1925 insieme a Ossi di seppia di Montale - tracciò le linee di un manifesto ermetico-simbolista. Alla parola Pignato affidava il compito di testimoniare il mistero angoscioso dell'esistenza, che sembrava trovare una soluzione solo nella religiosa accettazione del dolore. Gobetti vide in lui «un temperamento eccezionale» destinato però a essere apprezzato da pochi; in effetti, soltanto negli ultimi decenni del Novecento è stato riscoperto come autore capace di proiettarsi oltre i confini della propria realtà regionale.
Scuola e carcere giudiziario
Giovanni Andreani
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 80
Giovanni Andreani è un oscuro insegnante di lettere quando, nel 1924, propone a Piero Gobetti la pubblicazione di questo piccolo ma denso volume che nulla ha perso della sua attualità: l'Autore sottolinea infatti il nesso inscindibile tra il carcere, inteso nel suo valore rieducativo, e la scuola, indicata anche dall'allora recente riforma Gentile quale strumento insostituibile per rafforzare lo Stato e disciplinare la società.
Vele di fortuna
Adolfo Balliano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 80
Il paesaggio alpino di rocce gelide e brulle è protagonista di "Vele di fortuna" quanto la calura soffocante lo è negli Ossi di seppia di Montale e il grigiore livido delle strade torinesi nelle Venti poesie di Bongioanni, tutti pubblicati nel 1925, l''anno della poesia' della Piero Gobetti Editore. Adolfo Balliano (Ottiglio Monferrato, Alessandria, 1896 - Torino, 1963) farà della montagna il tema dominante di un'abbondante produzione poetica, romanzesca e saggistica, giungendo a fondare già nel 1929, con Agostino Ferrari, il Gruppo italiano scrittori di montagna e divenendo figura di spicco del Club Alpino Italiano. In Balliano il paesaggio alpino è luogo di tormenti nostalgici, della consapevolezza della propria fragilità, del senso di perdita e di morte, talvolta con evidenti influenze pascoliane. Montagna madre, bella e terribile, quella di Balliano, spartano, estremo spazio di libertà in cui si apre il franco confronto con se stessi.
L'Isola
Riccardo Artuffo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 332
Riccardo Artuffo (1888-1936), giornalista, scrittore, autore di drammi teatrali e di soggetti e sceneggiature per il cinema, scrisse l'"Isola" nel 1915 per poi pubblicarla, rielaborata, dieci anni dopo. Attraverso personaggi stilizzati e dialoghi lirico-filosofici, Artuffo si proponeva di «riportare il teatro alla sua funzione veramente religiosa» e allegorica, ispirandosi al simbolismo, in particolare a Maurice Maeterlinck, ma anche al teatro wagneriano e dannunziano: la rivisitazione di miti classici si unisce così in lui con un cristianesimo umanitario, che è consolazione degli umili e degli ultimi. «Tragedia del dolore universale (…) una delle opere d'arte più singolari della nuova generazione» secondo la «La Rivoluzione Liberale», l'Isola è documento di quella sensibilità diffusa del primo Novecento in cui interessi letterari, esoterici e religiosi confluiscono in ambizioni di opera 'totale'.