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Edizioni di Storia e Letteratura: Edizioni Gobettiane

Matteotti

Piero Gobetti, Giacomo Matteotti

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2014

pagine: 58

"Giacomo Matteotti vide nascere nel Polesine il movimento fascista come schiavismo agrario, come cortigianeria servile degli spostati verso chi li pagava; come medioevale crudeltà e torbido oscurantismo verso qualunque sforzo dei lavoratori volti a raggiungere la propria dignità e libertà. C'erano in Matteotti, ancor più alla radice, una fondamentale incompatibilità etica e una antitesi istintiva con Mussolini e il fascismo". Quanti di noi sanno oggi chi fu veramente Giacomo Matteotti, la sua personalità, la sua azione politica, il suo modo effettivo e peculiare di propugnare la causa del socialismo, prima di diventare il primo grande martire del fascismo? Dietro questa immagine ormai oleografica, ecco un ritratto composto da Piero Gobetti a ridosso dei fatti, che ha l'asciutta solennità di una "Vita" di Plutarco e nel quale noi oggi, a distanza di novant'anni esatti, non possiamo non scorgere la terribile forza di premonizione nei confronti del suo stesso giovanissimo autore, anche lui perseguitato e colpito dalla violenza fascista. Postfazione di Marco Scavino.
9,00 8,55

Omero

Maria Marchesini

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2014

pagine: 140

"Omero" di Maria Marchesini (1896-1933), carissima amica di Ada e di Piero Gobetti, sembra quasi scritto di getto, sull'onda di una lettura partecipata e commossa dell'"Iliade", in una volontà di condividere immediatamente e spontaneamente pensieri e impressioni senza la mediazione di riferimenti eruditi. L'autrice sottolinea il grande respiro unitario del poema, identificato in una visione ciclica della giustizia basata su un "fondamento etico religioso", dove gli eroi omerici diventano simboli umani universali e senza tempo. Il libro fu trascurato dagli studiosi, ma, recensendo un'edizione postuma degli studi della Marchesini ("Omero", "l'Iliade e l'Odissea: due saggi critici", Bari, Laterza, 1934), Gaetano De Sanctis invitava a non cercarvi "l'ardua problematica che travaglia noi vecchi critici di Omero" e lo indicava ai giovani per "la freschezza delle impressioni che la lettura di Omero desta in uno spirito dotato di rara sensibilità artistica e squisita finezza di gusto".
21,00 19,95

La piccioncina. Canovaccio per un romanzo

Pietro Solari

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2014

pagine: 160

"La piccioncina" è un testo narrativo pubblicato nel 1925 dal trentenne Pietro Solari, giornalista e autore di testi teatrali. Non vi troviamo la forma romanzo come disegno coerente di una vicenda compiuta ma un'opera aperta, condotta su registri diversi ('Canovaccio per romanzo', come recita il sottotitolo), ispirata a una convinzione relativistica circa l'inconsistenza del reale. Anche l'identità del personaggio principale è sfuggente e nel libro tragico e grottesco si mescolano con effetti pirandelliani.
21,00 19,95

I problemi del giorno: il liberismo

Edoardo Giretti

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2014

pagine: 128

'I problemi del giorno: il liberismo' dell'industriale piemontese Edoardo Giretti (1864-1940) uscì nel settembre del 1926. L'autore fu tra i collaboratori della "Rivoluzione Liberale" e si impegnò, insieme a Luigi Einaudi, contro il carattere interventista e protezionista della politica economica e commerciale italiana. Il libro si ispirava al liberismo "classico" di Smith e Ricardo ed era un atto di fede in quei principi economici la cui attuazione, con il consolidarsi dell'assetto dirigistico e autoritario dello stato fascista, appariva sempre più lontana.
18,00 17,10

Il fascismo visto da un solitario. Batti ma ascolta

Mario Vinciguerra

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2014

pagine: 112

'Il fascismo visto da un solitario' del giornalista napoletano Mario Vinciguerra, composto di sei articoli apparsi in sedi diverse fra il marzo 1921 e il dicembre 1922, fu pubblicato nel 1923 nelle edizioni di Piero Gobetti. L'autore, che voleva offrire un'analisi senza prevenzioni del nuovo fenomeno politico, non riduceva il fascismo all'espressione di interessi agrari e industriali, e sottolineava come in esso confluisse il nuovo proletariato trascurato dai socialisti: quello creato dalla guerra, formato da piccoli borghesi impoveriti, da reduci e disoccupati. In un periodo in cui era difficile fare previsioni sui suoi possibili sviluppi, Vinciguerra si domandava se il fascismo sarebbe stato riassorbito nei compromessi parlamentari e se Mussolini, diventato capo del governo, avrebbe saputo sbarazzarsi della componente rivoluzionaria del suo partito.
14,00 13,30

La Rivoluzione francese e la letteratura siciliana

La Rivoluzione francese e la letteratura siciliana

Tecla Navarra Masi

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 144

Il saggio di Tecla Navarra Masi (1892-1936) su La rivoluzione francese e la letteratura siciliana che Gobetti rilevò da una libreria editrice di Noto, dove era uscito con scarsa fortuna nel 1919, era presentato da Giovanni Gentile nella prefazione come un "nuovo, e assai pregevole esempio" di studi orientati a scrivere sul passato siciliano "una storia che non è più regionale". Nel saggio si rilevava l'estraneità delle élites intellettuali siciliane alle idee illuministiche e il ritardo con cui vennero accolte alcune istanze riformatrici, pervenendo infine alla costituzione liberale del 1812. La scrittrice metteva in rilievo l'attività dei personaggi che ebbero il coraggio di proporre l'abolizione di tutte le "esenzioni feudali" e di aggiornare la carta costituzionale, rimanendo largamente minoritari in una cultura il cui rappresentante più tipico fu il poeta e drammaturgo palermitano Giovanni Meli (1740-1815).
21,00

Popolarismo e fascismo

Popolarismo e fascismo

Luigi Sturzo

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 432

La raccolta di articoli e scritti "Popolarismo e fascismo" fu ultimata da Luigi Sturzo nel dicembre 1923; nel gennaio 1924 Gobetti annunciava il libro dicendo che il momento storico imponeva ai partiti "di organizzarsi e di rimanere fermi alle proprie idee, alle posizioni intransigenti, per creare i quadri della lotta politica di domani". Pubblicarlo nelle edizioni gobettiane significava per Sturzo far conoscere la storia, il pensiero e le battaglie dei popolari, utilizzando uno strumento editoriale in grado di penetrare in ambiti culturali e politici di tradizione liberale, laica, risorgimentale, democratica. Particolare rilievo ha il quarto capitolo, che riporta il discorso pronunciato al congresso di Torino il 12 aprile 1923 contro la umiliante collaborazione dei popolari al governo Mussolini. Ma, per le pressioni delle gerarchie vaticane, Sturzo dovette prima dimettersi da segretario del PPI e poi, nell'ottobre 1924, lasciare l'Italia per un lungo esilio.
45,00

Pensiero antifascista

Luigi Sturzo

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 320

"Pensiero antifascista", pubblicato da Gobetti nel marzo 1925, poco prima di "La libertà in Italia" dello stesso autore, raccoglie gli ultimi scritti della battaglia politica svolta in Italia da Luigi Sturzo. Suddiviso in tre sezioni, la prima (Battaglie ed indirizzi popolari di politica generale) è centrata sulle differenze fra popolarismo, clericalismo e fascismo, la seconda e la terza (Problemi speciali e Studi critici) sono ricche di approfondimenti su svariati temi: dalla questione meridionale al laburismo inglese, dai problemi amministrativi alla dilagante crisi morale. Il libro ha una rilevanza non solo per la ricostruzione dei nessi storici e dottrinari del popolarismo, ma è anche una riflessione sul senso profondo da dare alla libertà e alla democrazia, e sul rapporto indipensabile tra morale e politica.
35,00 33,25

La rivincita dell'amore

Achille Giovanni Cagna

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 352

Il libro di Achille Giovanni Cagna, uscito originariamente nel 1891, fu riproposto da Gobetti nella edizione del 1894, completamente rifatta dall'autore, che per quella del 1925 introdusse ancora alcune varianti. Intessuto di motivi autobiografici, il romanzo racconta della rinuncia all'amore ostacolato dagli interessi e dalle convenzioni sociali, e mette in scena un "tipo" che ritorna nella narrativa di Cagna: quello del giovane innamorato e povero, spesso dotato di qualità artistiche incomprese, capace poi di riscattarsi e di farsi valere in società. La lingua usata attenua lo sperimentalismo plurilinguistico, di ascendenza faldelliana, tipico di certe pagine di 'Provinciali' e di 'Alpinisti ciabattoni'.
39,00 37,05

Alpinisti ciabattoni

Achille Giovanni Cagna

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 208

Nel 1924 Achille Giovanni Cagna (1847-1931), proponeva a Gobetti la riedizione di alcune sue opere, che intendeva presentare nuovamente nel panorama letterario italiano. 'Alpinisti ciabattoni', considerato oggi il suo capolavoro, uscì nel 1925, in edizione riveduta rispetto alla prima versione del 1888 e a quella "italianizzata" pubblicata presso Hoepli nel 1903. Una coppia di maturi bottegai in vacanza sul Lago d'Orta è travolta da un'odissea di fastidi, noie e fatiche, tra un'umanità vacanziera colta con umorismo nelle sue pose e nelle sue manie. Esponente della scapigliatura piemontese, per Cagna fu decisivo l'incontro con Giovanni Faldella, che però seguì con una sua originalità, in una ricerca linguistica sperimentale apprezzata dalla critica novecentesca.
25,00 23,75

Provinciali

Provinciali

Achille Giovanni Cagna

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 576

Il romanzo 'Provinciali' di Achille Giovanni Cagna, apparso a Milano per la prima volta nel 1886, inaugurava - nella biografia dello scrittore - una vitale stagione narrativa caratterizzata dall'influenza di Giovanni Faldella, con il quale ebbe una forte contiguità di temi e di stile. Nonostante fosse uscito già in due altre successive edizioni, il libro fu riproposto dall'autore a Gobetti nel 1924, sicché il giovane editore poté utilizzare le copie invendute dell'edizione del 1903 cambiandone la copertina. Nell'opera troviamo una felice invenzione linguistica impiegata per rappresentare la vita pubblica e privata di una città di provincia (Villalbana, alias Vercelli) prevalentemente ritratta nei toni parodistici e caricaturali che furono segnalati, all'indomani dell'uscita del volume nel 1925, dal giovane Eugenio Montale.
58,00

Antologia della lirica tedesca contemporanea

Antologia della lirica tedesca contemporanea

Elio Gianturco

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 208

L'antologia della lirica tedesca che Elio Gianturco preparò per la casa editrice di Gobetti e che uscì nel 1926 nelle Edizioni del Baretti rientrava in un programma politico-culturale di apertura verso le grandi letterature europee. La selezione offre una retrospettiva che si dipana dall'impressionismo e dal naturalismo passando per il simbolismo e il neoromanticismo, per arrivare fino all'espressionismo, dando voce a oltre quaranta poeti presentati nei testi esemplari della loro produzione. Non toglie valore al lavoro il fatto che alcuni giudizi critici, insieme ad alcune presenze e assenze, sono frutto del momento storico e appaiono oggi superati. Anche di fronte all'espressionismo e alla produzione poetica più recente, Gianturco non perde la capacità di giudizio e l'esigenza di "mantenere il rapporto tra letteratura e politica, cultura e società", in un'epoca in cui la società sta cambiando e la politica è in crisi.
25,00

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