Edizioni ETS: Philosophica
La libertà nella necessità. Saggio sullo spirito oggettivo hegeliano
Matteo Cavalleri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 228
Nella trattazione hegeliana il concetto di libertà — sia se analizzato sul piano della riflessione logico-speculativa sia se colto nell'orizzonte del pensiero etico-politico — si presenta come essenzialmente relato a quello di necessità. L'individuo è libero non in forza del proprio libero arbitrio, ma perché riconosce fuori di sé una sostanzialità etica razionale e libera che ha sostituito, modificandola, quella della natura e che è la medesima che lo costituisce. Un'esteriorità nella quale l'individuo, grazie a un legame che è necessario in quanto liberante, si trova presso di sé — per come cadenzato dal movimento di realizzazione del concetto — e non risucchiato in un procedere dello spirito a lui estraneo o sciolto in una istituzionalità straniante. L'essere umano è quindi libero quando è capace di azioni che sanciscono la libertà dello spirito, in quanto, attestando la sostanzialità di quest'ultima, conferma tanto l'essenza della propria autocoscienza — che non preesiste al fatto di sapersi libero — quanto il mondo oggettivo nel quale educarsi a volere la stessa libertà. La necessità nella quale la libertà si attua è quindi una necessità di relazionarsi ad altro, nella difficile tensione tra il riconoscimento di un valore irrinunciabile della soggettività e l'impossibilità di fondare su e ridurre a questo riconoscimento una teoria della libertà in grado di farsi mondo.
Sotto il cielo della luna. Fato e fortuna in Pietro Pomponazzi e Niccolò Machiavelli
Andrea Suggi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 93
Nel primo Cinquecento l’Italia vive una crisi profonda, segnata dal tramonto delle corti e dall’affacciarsi di guerre ed invasioni. Due pensatori tra loro molto diversi, Pomponazzi e Machiavelli, si chiedono se sia possibile agli uomini intervenire sul corso degli eventi o se debbano rassegnarsi a quanto fato e fortuna dispongono. In una prospettiva tutta mondana, dalla quale Dio e ogni principio di giustizia scompaiono, sono tracciate le linee di un’amara e disincantata riflessione sulla condizione umana. Pomponazzi indica una felicità possibile al saggio che riconosca la forza del fato, Machiavelli non si arrende alla fortuna e rivendica l’efficacia della politica.
Scienza e opinione nella città perfetta. Letture del pensiero etico-polito di al-Farabi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 154
Figura centrale della filosofia arabo-islamica medievale, Abu Nasr al-Farabi (m. 950) fu detto "al-mu'allim al-tani", "il maestro secondo" solo ad Aristotele. Fu Alpharabius o Avennasar per i latini, che lo conobbero in parte grazie alle traduzioni della seconda metà del XII secolo. Il suo pensiero influenzò profondamente lo sviluppo del pensiero islamico e, seppure in misura minore, di quello ebraico e latino medievale. Nel corso del Novecento, il pensiero politico di al-Farabi fu eletto da Leo Strauss a modello di esercizio libero del pensiero filosofico, della separazione della filosofia dalla religione e dalla teologia. Questo volume è il risultato di un dialogo seminariale tra specialisti di filosofia politica e storici della filosofia medievale su fonti e sviluppi del pensiero politico farabiano, sulle circostanze e sulle implicazioni della sua riscoperta nel Novecento. I contributi qui raccolti consentono di ripensare le letture moderne e contemporanee della filosofia politica di al-Farabi. Il contesto culturale nel quale egli operò e nel quale le sue opere furono lette nell'Oriente e nell'Occidente musulmani è ovviamente lontano dalle riletture del XX secolo, ma l'accurato esame di ambedue è il presupposto della comparazione tra il pensiero farabiano sulla "città perfetta" e le riflessioni moderne su di essa.
«Justices»
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 72
Il saggio che qui presentiamo in traduzione italiana è la trascrizione di una conferenza di Jacques Derrida pronunciata presso l’Università della California, Irvine, il 18 aprile 2003. Questa conferenza, una delle ultime dell’autore, costituisce sia l’omaggio del filosofo al suo collega e amico J. Hillis Miller, sia un’occasione di riflessione e di rielaborazione di questioni filosofiche fondamentali. In particolare è il tema della giustizia, centrale nell’ultima elaborazione derridiana, a trovare qui uno sviluppo inedito e originale che permette di approfondire i legami tra l’ambito etico-politico e la pratica decostruzionista.
La via della metafisica
Leonardo Messinese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 263
La metafisica sta vivendo, in questi tempi, una stagione particolarmente favorevole. Essa, ora, non è vista solo come l’impossibile “teoria” di «un mondo dietro il mondo», che impedirebbe di essere fedeli alle parole e a i suoni della terra. La stessa conoscenza scientifica la circonda di attenzioni, sta ricucendo il legame che un tempo essa aveva rescisso e, sovente, ne richiede apertamente la collaborazione. C’è il rischio, tuttavia, che a motivo di questo ritrovato favore la metafisica ceda a qualche lusinga di troppo e così perda sé stessa, ove restringesse la sua vocazione e si limitasse a produrre “categorie” in funzione di supporto delle diverse scienze. In questo libro, pur riconoscendo il valore delle attuali ricerche nel campo dell’ontologia, Leonardo Messinese intende mostrare quale sia la via della metafisica nella sua integralità, dando spazio a una sua strutturazione essenzializzata che egli suole chiamare “metafisica originaria”. Tale espressione, che apparentemente può suonare come un ossimoro, dev’essere intesa come evocativa di un più puro significato di “metafisica”, così da coglierne l’identità più autentica nel riferimento originario degli enti alla verità dell’essere e al suo “volto teologico”.
Da Roberto Grossatesta a Jonathan Barnes. Dialoghi a distanza sulla teoria della dimostrazione in Aristotele
Amos Corbini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 133
Quando nel XIII secolo gli Analitici secondi di Aristotele divennero noti nella cultura universitaria di lingua latina, i commentatori si trovarono ad affrontarne tutte le sfide: cioè a chiarire cosa è la scientia, la forma più alta e certa di sapere, come essa si esprima nella forma più perfetta di sillogismo, la dimostrazione, e ad esaminare tutte le sue complesse esigenze logiche e metodologiche. Le riflessioni di Roberto Grossatesta, Simone di Faversham, Egidio Romano nel XIII secolo, e di Giovanni Buridano nel XIV presentano però anche un sorprendente gioco di assonanze (e divergenze) con interpretazioni contemporanee del pensiero aristotelico. In questo libro Mario Mignucci, Richard McKirahan, Michael Ferejohn, Jonathan Barnes e altri studiosi incrociano con le loro considerazioni i percorsi degli autori medievali: si dispiega così davanti a noi una polifonia di voci in dialogo, sebbene a distanza di secoli, sui caratteri dei nessi predicativi tipici delle premesse del sillogismo dimostrativo.
Iduna o il pomo del ringiovanimento. Testo tedesco a fronte
Johann Gottfried Herder
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 119
Scritto nel 1796, nello stesso anno del più antico programma di sistema dell’idealismo tedesco (attributo a Hegel, Hölderlin e Schelling), questo testo, a firma di Johann Gottfried Herder (1744-1803), è destinato ad avviare un dibattito di grande importanza per il Romanticismo tedesco e a sollevare la questione della dimensione mitologica in tutta la sua aporeticità. In un confronto serrato e incalzante, i due protagonisti del testo herderiano (due intellettuali di nome Alfred e Frey) espongono le loro prospettive, parteggiando per la verità o per l’immaginazione, ma anche argomentando a favore e contro la mitologia nordica. Iduna, la dea custode dei pomi dorati dell’eterna giovinezza e moglie del dio della poesia, è quindi presa a modello, o meglio a “pomo della discordia”, della questione mitologica. L’intento perseguito da Herder in questo testo non è affatto quello di presentare delle soluzioni, ma piuttosto quello di stimolare il pensiero. E non è cosa da poco. Postfazione di Michele Cometa.
Ripensare la politica. Immagini del possibile e dell'alterità
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 250
La prolungata crisi delle “democrazie liberali” sta producendo un profondo svuotamento democratico che rimette in discussione l’idea stessa del fare politico e della politica istituzionale. Nei nostri Stati di diritto si consolida una condizione “postdemocratica” in cui parole chiave come “sovranità popolare”, “partecipazione diretta al potere”, “eguaglianza”, entrano in una nebulosa immaginaria che sembra condannarle all’ambiguità o alla contraddizione. A ciò si accompagna un’importante delegittimazione della rappresentanza politica e del sistema istituzionale dei partiti. Nel mondo si diffondono forme autocratiche di potere collettivo, e Stati autoritari si adattano senza problemi al sistema economico neoliberista. L’Unione Europea è preda di spinte nazionalistiche che ne mettono radicalmente in discussione l’esistenza, senza che ci siano convincenti risposte popolari in grado, quanto meno, di arginare il fenomeno spesso liquidato sotto la generica categoria di “populismo”. L’immaginario capitalista che attraversa le nostre società sembra accompagnarci verso condizioni sociali in cui fare a meno della politica è una convinzione crescente. La crisi è ormai cosi radicale da aver generato una domanda ineludibile, che mette a nudo il legame intimo tra potere e democrazia: come ripensare la politica? In questo volume, filosofi, studiosi e pensatori italiani e europei si confrontano, per la prima volta, con questo problema. Le risposte e i dubbi con cui si relazionano, contribuiscono a definire il campo delle molteplici possibilità di rigenerare quest’idea, e aprono l’orizzonte di senso per pensare un’altra forma democratica a venire.
Quindici problemi
Alberto Magno (sant')
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 124
La riscoperta di Aristotele tra XII e XIII secolo, attraverso la mediazione dei commentatori greci ed arabi, pone i maestri delle università medievali di fronte a una serie di tesi difficilmente compatibili con la rivelazione biblica: l’unicità dell’intelletto, l’eternità del mondo, l’impossibilità della resurrezione dei corpi, la negazione dell’immortalità dell’anima. Quando, intorno al 1270, alla facoltà delle arti di Parigi alcuni maestri si fanno portavoce di tesi simili, il dissenso che si scatena tra i teologi porta il vescovo di Parigi a vietarne ufficialmente l’insegnamento. Mentre Bonaventura da Bagnoregio alla facoltà di teologia di Parigi attacca i “cattivi” filosofi e Aristotele stesso, e Tommaso d’Aquino si prepara a scrivere il "De unitate intellectus", per difendere ortodossia cristiana e psicologia aristotelica dalla tesi dell’esistenza di un intelletto unico per tutta la specie umana, Alberto Magno viene raggiunto in Germania dalla richiesta urgente di un suo confratello che lo esorta a confutare quindici tesi ormai dilaganti tra i professori di filosofia di Parigi. Nasce così il "De XV problematibus", un testo breve, ma denso, in cui, nella varietà delle soluzioni sinteticamente proposte, Alberto non dimentica di ribadire un tema cardine della sua riflessione, quello della competenza filosofica.
Obiettivo Platone: a lezione da Hans Jonas
Emidio Spinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 128
“Con Platone non si finisce mai”: questa forte e convinta affermazione costituisce una sorta di ‘basso continuo’ in questo libro. Esso intende infatti riproporre momenti e snodi cruciali, che hanno segnato in profondità la relazione intellettuale intrattenuta da Hans Jonas con la lontana, ma sempre fondamentale eredità platonica. Emergono così in primo piano non solo alcuni ‘debiti’ contratti da Jonas nei suoi scritti pubblici e pubblicati, ma anche, e forse soprattutto, la centralità che egli riconosce alla figura di Platone nella sua attività di docente. Proprio questa dimensione didattica consente di valutare ‘sul campo’ quanto e fino a che punto molte dottrine platoniche risultino decisive per poter riconsiderare, ancora oggi, aspetti per nulla marginali della lunga storia del pensiero occidentale. Alla luce di questo incontro, animato insieme da una prospettiva storica e da una mai celata esigenza teoretica, si può inoltre apprezzare la capacità di Jonas di costruire la sua filosofia grazie anche a un rapporto dialettico con il pensiero platonico, caratterizzato insieme da una continuità piena di stima e da una discontinuità carica di autonomia.
Quando io non sono tu. Pensare e praticare una cultura del rispetto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 198
l volume propone una riflessione interdisciplinare che valorizza le esperienze dell’alterità vissute da bambini e giovani negli ambienti scolastici e nella società. Una particolare attenzione viene rivolta all'esperienza dell’alterità culturale e della differenza di genere, in relazione alla costruzione dell’identità personale. Concetto chiave è quello di rispetto che, pur nella poliedricità semantica che reca in sé, è qui inteso come quell'atteggiamento che permette di avvicinarsi all'altro in modo aperto e non ostile, basato sul riconoscimento della dignità di ciascuna persona. In questo modo il binomio rispetto-persona diventa un antidoto valido ed efficace per affrontare i nodi problematici che sovente sottendono le situazioni complesse vissute da bambini e ragazzi, soprattutto nella dimensione del gruppo. Nella relazione con l’altro occorre trovare il giusto equilibrio tra ciò che accomuna e ciò che distingue, per ricomporre serenamente l’identità personale e socio-culturale e l’appartenenza al gruppo. Attraverso la riflessione di esperti provenienti da diversi ambiti – dalla pedagogia alla psicologia, dalla medicina alla filosofia – nel volume vengono presentati anche i risultati ottenuti nel corso di alcune sperimentazioni condotte in Italia e all'estero. I dati che emergono denotano una comunità giovanile curiosa e capace di interrogarsi, ricca di domande che esigono risposte, portatrice di criticità e di abilità in molti casi inaspettate.
Individualismo e religione nella scuola austriaca
Raimondo Cubeddu
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 202
Questo libro si occupa del liberalismo della Scuola Austriaca (Carl Menger, Eugen von Böhm-Bawerk, Friedrich von Wieser, Ludwig von Mises e Friedrich A. von Hayek) chiedendosi se si possa configurare anche come una soluzione del problema teologico-politico. Per questo, muove criticamente da una ricostruzione della versione hayekiana delle origini e del carattere del vero individualismo, per esaminare la tesi secondo la quale la religione sia soltanto uno di quei fenomeni sociali che sono sorti come conseguenza inintenzionale di azioni umane intenzionali. Pur non pensando a un mondo privo della religione perché convinti che la loro filosofia sociale potesse comprenderla come una tra le tanti varianti senza che la validità ne fosse limitata, gli Austriaci si trovano comunque a dover rispondere alla domanda se una ragione limitata e fallibile e il sistema di mercato possano sostituire il bisogno di religione. Ciò che induce anche a chiedersi come la loro filosofia politica si ponga nei confronti di un mondo, come quello occidentale odierno, che sembra assistere a una progressiva scomparsa della religione. Con in appendice un articolo di Carl Menger, “La conquista delle università”, 1907.