Effatà Editrice: Studi bioetici
Diritti umani e dignità nell'era della globalizzazione. Percorsi bioetici
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 368
L'espressione «dignità umana» è ambigua. Si avverte il rischio che diventi un'etichetta vuota di significato, semmai solo affidata alla evocatività intuitiva dell'espressione. Anche se si riteneva di aver ormai raggiunto un'etica minima comune nella «fede secolare» dei diritti umani e della dignità umana, sarebbe un errore considerarla un'acquisizione scontata, sulla quale non vale la pena spendere ulteriori riflessioni. Il presente volume raccoglie una serie di scritti che ruotano intorno al concetto di dignità umana, giustificandone e tematizzandone il significato sul piano storico, filosofico, antropologico, etico e giuridico. Il minimo comune denominatore degli interventi è individuabile nel riconoscimento della dignità come elemento strutturale, costitutivo e intrinseco dell'essere uomo in contrapposizione alle teorie che negano la dignità all'uomo o la affermano solo nella valenza estrinseca. È indispensabile oggi, proprio di fronte alle recenti trasformazioni sociali e alle nuove possibili manipolazioni della vita, ricercare una risposta ai seguenti interrogativi: che cosa significa propriamente dignità? Perché la dignità va riconosciuta all'uomo? Qual è il fondamento della dignità umana? La dignità umana rappresenta il criterio strutturale che consente un atteggiamento critico rispetto al diritto vigente e un riferimento oggettivo per la formulazione del diritto positivo. E ciò è particolarmente importante oggi, a causa delle continue trasformazioni sociali ed inarrestabili innovazioni biotecnologiche. Dalla Prefazione di Laura Palazzani
Pediatria oggi. Società, medicina, bioetica
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 240
L'attenzione della bioetica si è molto incentrata sulla tutela della vita infantile in tutte le fasi del suo sviluppo. In queste pagine il tema è stato affrontato in modo allargato, per coinvolgere, secondo il modello bio-psico-sociale, altri ambiti: alla pediatria e alla neuropsichiatria infantile si è aggiunto l'ambito della scuola, della famiglia e del contesto ambientale. Viene ampliato, in tal modo, lo spettro delle analisi, non solo quelle di stretto interesse medico, ma, in particolare, quelle che coinvolgono le varie azioni che i diversi soggetti esercitano nei loro rispettivi ruoli sociali. Dallo studio, condotto da pediatri esperti in varie discipline e con un ampio contributo sociologico e pedagogico, è emerso che la caratteristica principale che manifesta il bambino attiene all'ambito psichico, affettivo e relazionale. Questo libro è frutto del lavoro multidisciplinare di un gruppo di studio volto a identificare le problematiche dell'infanzia nelle sue fasi evolutive. Sono state poste in primo piano le numerose e delicate influenze che attengono alla fase di vita embrio-fetale, per gli effetti epigenetici che le esperienze materne durante la gravidanza possono esercitare sulla vita psichica del feto, le cui tracce possono in qualche modo estendersi alla vita postnatale. Su di esso, fin dalla nascita, si riflette l'azione di numerosi attori: in primo luogo i genitori e i familiari in genere, i medici, gli insegnanti dall'asilo fino alla scuola materna; a questi fattori si aggiunge, non ultima, l'influenza della cultura sociale.
Nascere oggi. Questioni bioetiche di inizio vita
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 496
"Nascere oggi" propone molteplici suggestioni e apre una finestra su una fase della vita, quella nascente, in gran parte ancora avvolta nel mistero. Venire al mondo nel Terzo millennio resta ancora qualcosa di meraviglioso e intrigante. Progresso scientifico e tecnologico hanno permesso di costruire un tempo e uno spazio dell’esistenza solo pochi decenni or sono fuori dalla portata umana. Forse, però, manca ancora una presa di coscienza razionale, emozionale, onestamente critica, da cui muovere per rifondare una corretta comprensione del legame generazionale proprio a partire dalla vita prenatale e dal pieno rispetto della dignità intrinseca ad ogni essere umano. Questa è la sfida a cui è chiamata la bioetica del tempo prenatale. Ridefinire alla luce delle nuove scoperte scientifiche la relazione materno-fetale è uno dei nuovi orizzonti della bioetica della vita nascente. Stessa esigenza investe anche la relazione tra biologo e concepito così come tra legislatore e concepito. Portare tali problematiche in primo piano e porle al centro della riflessione attuale – scientifica, giuridica, filosofica, teologica, psicologica, sociale – è uno degli scopi di queste pagine, punto di partenza e non di arrivo per affrontare questioni per loro natura dinamiche e dialogiche. Come ha scritto Elio Sgreccia nella Postfazione, «è giusto che si incoraggino studi come quelli raccolti in questo volume, ove il rigore scientifico sia mantenuto eticamente orientato alla vita e la cultura sia liberata dalle suggestioni dell’eutanasia».
Bioetica tra passato e futuro. Da Van Potter alla società 5.0
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 352
Le tecno-scienze dominano il mondo globale; tuttavia la scienza non è un'etica e non basta che una scoperta sia in apparenza rivoluzionaria per renderla moralmente accettabile; è indispensabile una profonda riflessione, che non può non affondare le radici anche nel nostro passato. Nel tempo la scienza e la tecnica, a supporto dell'arte medica, hanno aperto nuove prospettive di cura mutando radicalmente e talvolta irreversibilmente i concetti di salute e di malattia, di vita e di morte. Da tali presupposti è nata la bioetica, disciplina che dagli anni Settanta si è rapidamente diffusa e affermata nel mondo. Cinque decenni sono pochi, ma possono essere un tempo sufficiente per mettere in evidenza le potenzialità, le attese disattese, gli errori e soprattutto cogliere dall'esperienza quale possa essere la nuova mission. Da allora, di strada scienza e tecnica ne hanno fatta molta. E la bioetica? Nata per scuotere le coscienze proprio agli esordi di quelle attività che oggi fanno discutere filosofi e scienziati sulle reali possibilità schiuse dall'uomo all'uomo – non ultimo il potenziamento dell'umano – ci è sembrato opportuno chiederci se la bioetica abbia saputo, o potuto, svolgere il compito per cui era nata. Con contributi di: Sergio Belardinelli, Giulia Bovassi, Carlo Casalone, Carla Corbella,Francesco D'Agostino, Giovanni Fornero, Alberto Garda Gómez, Salvino Leone,Gonzalo Miranda, Luca Lo Sapio, Renzo Pegoraro, Vittorio Possenti, Roberto F. Scalon, Giuseppe Zeppegno.
Il potenziamento umano. Prospettive bioetiche
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 272
La questione del potenziamento, insieme di tecniche biomediche utilizzate per modificare e/o potenziare il normale funzionamento del corpo umano, è oggetto di approfonditi studi accademici. Anche il Centro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Torino, perseguendo i suoi fini statutari, si è interessato dell’argomento e ha costituito un gruppo di studio che ha condotto per mesi la ricerca che ora proponiamo ai lettori. Il testo è suddiviso in due parti. La prima ha l’obiettivo di studiare il fenomeno. La seconda lo analizza dal punto di vista filosofico, giuridico e teologico e ne coglie le ricadute bioetiche. Postfazione di Mariella Lombardi Ricci.
La medicina narrativa. I presupposti, le applicazioni, le prospettive
Enrico Larghero
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 528
"La medicina narrativa è una medicina nuova ma dal sapore antico, che riprende un modo di esercitare l’arte medica rifondando il rapporto su una storia, quella del paziente, il quale, nel momento in cui entra nella fase acuta della malattia, entra inevitabilmente in una crisi esistenziale. Nasce così l’esigenza di raccontarsi, di parlare di sé, dei problemi e delle preoccupazioni di un’esistenza resa più fragile dall’evento malattia e che richiede qualcuno che abbia competenze e tempo da dedicare al suo ascolto. La medicina narrativa si fonda su questi presupposti, sulla capacità di dialogo, virtù rara e preziosa, che ancora oggi rappresenta la «via maestra». Il testo curato da Enrico Larghero e Mariella Lombardi Ricci si orienta in tali direzioni e assimila le nuove tendenze. Partendo dai presupposti della comunicazione si muove infatti nelle molteplici realtà della clinica, aprendo quindi una prospettiva feconda verso il futuro, con l’obiettivo di tutelare la persona umana e la sua dignità alla luce di un’autentica e rinnovata alleanza terapeutica." (Dalla Presentazione di Elio Sgreccia)