Einaudi: Einaudi Paperbacks e Readers
Il rimedio nel male. Critica e legittimazione dell'artificio nell'età dei lumi
Jean Starobinski
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 265
Questioni di giustizia. Corso di filosofia politica
Salvatore Veca
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XXXV-333
Storie d'archivio. Racconti di omicidio e domande di grazia nella Francia del Cinquecento
Natalie Zemon Davis
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 222
Percorsi dell'invenzione. Il linguaggio poetico e Dante
Maria Corti
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 175
Teologia e immaginazione scientifica dal Medioevo al Seicento
Amos Funkenstein
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 514
La rivoluzione scientifica del Seicento è sempre stata pensata come una liberazione del sapere "secolare" dalle pastoie dell'autorità religiosa. Questo volume propone invece un'interpretazione di segno opposto: nel Seicento il pensiero scientifico e teologico giunsero quasi a fondersi, dando origine a un unico modo di accostarsi alle cose terrene e a quelle divine.
Lo scambio colombiano. Conseguenze biologiche e culturali del 1492
Alfred W. Crosby
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 224
Stanza 43. Un lapsus di Marcel Proust
Mario Lavagetto
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 141
Antichi e moderni. Studi di letteratura italiana
Lanfranco Caretti
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 497
Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversità umana
Tzvetan Todorov
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 479
La colonizzazione dell'immaginario
Serge Gruzinski
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XVIII-372
Gruzinski propone, attraverso una ricerca storica dai risvolti antropologici, di superare l'interpretazione della Conquista come fenomeno essenzialmente distruttivo delle società indie, per dimostrare che al di là dell'impatto traumatico che alterò profondamente la loro vita, essa non distrusse il bene più prezioso che queste possedevano: la loro cultura. Il mondo indio non rimase inerte di fronte ai conquistatori, ma attraverso un processo di adeguamento riuscì a interiorizzare le imposizioni senza negare la propria identità. Oltre lo scopo pratico di appropriarsi degli strumenti del colonizzatore, perseguì lo scopo più alto di utilizzare la scrittura quale mezzo culturale con cui "ricucire la rete strappata dalla Conquista". Introduzione di M. Carmagnani.