Einaudi: Einaudi. Stile libero big
Rancore
Gianrico Carofiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: IV-238
Come è morto, davvero, Vittorio Leonardi? Perché Penelope Spada ha dovuto lasciare la magistratura? Un’investigazione su un delitto e nei meandri della coscienza. Un folgorante romanzo sulla colpa e sulla redenzione. Un barone universitario ricco e potente muore all’improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. L’indagine, che sulle prime appare senza prospettive, diventa una drammatica resa dei conti con il passato, un appuntamento col destino e con l’inattesa possibilità di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all’ultima pagina, Gianrico Carofiglio ci consegna un’avventura umana che va ben oltre gli stilemi del genere; e un personaggio epico, dolente, magnifico.
Contro Pinocchio
Aurelio Picca
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 152
Con la furia dell’invettiva e la tenerezza del racconto autobiografico, Aurelio Picca si scaglia contro il burattino più famoso della letteratura italiana. E scrive un libro intemperante, che raccoglie l’innocenza infranta di ogni giovinezza e la accompagna senza esitazioni verso il futuro. «Eppure amavo la legna, i pezzi di legno, i bastoni. Adoravo martello e chiodi. Ci volevo fare croci e spade. Epperò Pinocchio non mi ha mai chiamato. Lo leggo solo ora; e l’unica cosa che mi piace sta scritta alla fine della prima versione di Collodi (Pinocchio che resta un pezzo di legno; che non è sgravato nel futuro con la carne e il sangue dei bambini, dunque degli umani). Godo quando lui s’impicca. Un burattino che si impicca. Dovrebbe fare ridere. E farsi mandare "affanculo". Invece la catramosa metafisica (ho sentito nei reticolati dei capillari) si squarcia nelle parole: Oh babbo mio! Se tu fossi qui! Ecco allora che l’impiccagione sembra una crocifissione». Nessuno scrittore è come Aurelio Picca. Nessuno scrive con tanta ferocia e tanto candore, con tanta vocazione allo spreco di sé e insieme con una fedeltà quasi classica alle parole. Ricordando l’Aurelietto che aveva «visto gli ultimi invalidi di guerra con gli arti di legno e le stampelle di legno (altro che Pinocchio)», in questo libro Picca si domanda perché abbia disdegnato fin dall’infanzia il personaggio del burattino, e spiega perché, oggi che finalmente ha letto la favola di Collodi, preferirebbe strapparla: Pinocchio non ha carne, mai diventerà adulto, mai attraverserà la vita con le sue vittorie e sconfitte. Bisognerebbe ritornare a leggere Cuore e I ragazzi della via Pàl. Il capolavoro di De Amicis può riportarci al senso di comunità, non è servo del nuovo capitalismo che isola gli individui, ma vi si trovano le antiche differenze sociali, e questo prepara a crescere. I ragazzi della via Pàl è una storia eroica di amicizia. È il sogno puro degli adolescenti che ancora hanno il loro mondo, che del mondo non sono ostaggio. Memoir, pamphlet, in definitiva romanzo, Contro Pinocchio parte dalla letteratura per arrivare alla vita, e viceversa, perché per il suo autore fra letteratura e vita non c’è distinzione. «Aurelio Picca è uno scrittore irregolare, diverso dagli altri in modo decisivo. Uno scrittore estremo» (Raffaele La Capria).
Moon Lake
Joe R. Lansdale
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 360
Il grande ritorno di Joe R. Lansdale. Un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione. Daniel ha solo quattordici anni quando una sera di ottobre la sua infanzia naufraga nelle acque buie del Moon Lake. Per tutto il tempo la verità è rimasta nascosta sotto lo scintillio della luna. Ma adesso, per «Danny», è arrivato il momento di dare un senso al suo dolore. «La luna è alta. L'acqua è alta. Anime oscure vagano sulla terra e piangono. È una vecchia poesia. Ora so cosa significa», sono le ultime parole che Daniel Russell sente pronunciare a suo padre, in una notte del 1968, poco prima di lanciarsi con la macchina nel Moon Lake. Dieci anni dopo, quando l'auto e i resti del padre vengono recuperati, Daniel scopre tra le macerie qualcosa di scioccante, destinato a scuotere la piccola città fino al suo nucleo più marcio. «Papà inserì la prima e avanzò un po', dando una leggera spinta all'acceleratore. Fui contento all'idea che finalmente ci muovessimo da lí. – Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, – disse. Prima che potessi rispondere «anche io ti voglio bene», diede una forte accelerata, la macchina scattò in avanti e il ponte tremò. Girò il volante a destra e la grossa Buick, con le sue cinque rate ancora da pagare, sfondò la ringhiera marcia e si fiondò nello spazio come un razzo».
Delitto sul lago
Dario Sardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 288
Quando d'estate il sole incendia le strade di Roma, anche pensare diventa difficile. Ma non per il vicequestore Piersanti Spina, che il caldo, come il freddo, non lo sente proprio. Il suo problema è un altro: c'è un cadavere dentro un lago. Una mattina di luglio, in uno sconosciuto specchio d'acqua alla periferia est della capitale, viene trovato il corpo senza vita di Valerio Campi. L'uomo, cinquantacinque anni, era stato titolare di un bar che poi aveva venduto. Non doveva averne ricavato molto, perché era sempre al verde; inoltre di recente qualcuno lo aveva minacciato. Tutto fa supporre che fosse finito nelle mani degli strozzini. Eppure Spina non è convinto, e decide di scavare nel passato di Valerio, una scelta che rischia di cacciarlo nei guai. Come se non bastasse, Piersanti deve pure fare i conti con un'instabile vita sentimentale e, soprattutto, con una rara patologia che lo rende praticamente insensibile agli stimoli esterni. Non avverte il dolore, caratteristica che ha alimentato la sua leggenda tra i poliziotti del commissariato VI di Tor Pignattara, però non si accorge nemmeno che ci sono 35 gradi all'ombra. E questo rischia, nel migliore dei casi, di farlo cadere a terra svenuto. «Osservando quel corpo morto dalla riva, sotto il sole incandescente che faceva vibrare i contorni delle cose, il vicequestore Piersanti Spina pensò di essere vittima di uno scherzo topografico: quel lago sembrava una riproduzione in scala di un angolo di Michigan, una cartolina del Wyoming; non era certo ciò che aveva immaginato quando gli avevano comunicato che era stato trovato un cadavere tra la Prenestina e via di Portonaccio».
Trema la notte
Nadia Terranova
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 176
28 dicembre 1908: il più devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo Messina e Reggio Calabria. Nadia Terranova attinge alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui una tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona un'inattesa possibilità. Quella di erigere, sopra le macerie, un'esistenza magari sghemba, ma più somigliante all'idea di amore che hanno sempre immaginato. Perché mentre distrugge l'apocalisse rivela, e ci mostra nudo, umanissimo, il nostro bisogno di vita che continua a pulsare, ostinatamente. «C'è qualcosa di più forte del dolore, ed è l'abitudine». Lo sa bene l'undicenne Nicola, che passa ogni notte in cantina legato a un catafalco, e sogna di scappare da una madre vessatoria, la moglie del più grande produttore di bergamotto della Calabria. Dall'altra parte del mare, Barbara, arrivata in treno a Messina per assistere all'Aida, progetta, con tutta la ribellione dei suoi vent'anni, una fuga dal padre, che vuole farle sposare un uomo di cui non è innamorata. I loro desideri di libertà saranno esauditi, ma a un prezzo altissimo. La terra trema, e il mondo di Barbara e quello di Nicola si sbriciolano, letteralmente. Adesso che hanno perso tutto, entrambi rimpiangono la loro vecchia prigione. Adesso che sono soli, non possono che aggirarsi indifesi tra le rovine, in mezzo agli altri superstiti, finché il destino non li fa incontrare: per pochi istanti, ma così violenti che resteranno indelebili. In un modo primordiale, precosciente, i due saranno uniti per sempre.
Works
Vitaliano Trevisan
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 704
Con una scrittura originale come un classico pezzo di jazz, in questo romanzo autobiografico Vitaliano Trevisan racconta il lavoro nel luogo in cui è una religione, il Nordest, dagli anni Settanta fino agli anni Zero. E attraverso questa lente scandaglia non solo le mutazioni del nostro Paese, ma la sua stessa vita: il fallimento dell'amore, i meccanismi di potere nascosti in qualunque relazione, la storia della propria e di ogni famiglia, che è sempre «una storia di soldi». «Perché trovo sempre un lavoro?, mi dicevo, Perché non mi lasciano andare alla deriva in pace? Diventare un barbone. Una delle possibilità che contemplavo. Che contemplo tuttora. Poi non ho coraggio. Mi viene in mente mio padre, il poliziotto Arturo, e la sua divisa, sempre impeccabile; e mio nonno, la dignità con cui indossava il suo vestito da festa. Assurdità che sempre mi ritornano. L'origine è un vestito che uno non smette mai». La condanna tutta umana al lavoro inizia per Vitaliano Trevisan a quindici anni, quando una sera a cena chiede al padre una bicicletta nuova, da maschio, perché girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. Per tutta risposta, il padre lo porta nell'officina di un amico che stampa lamiere per abbeveratoi da uccelli: «Così capisci da dove viene», gli dice, alludendo al denaro. Inizia per l'autore una «carriera» che è un succedersi di false partenze: dal manovale al costruttore di barche a vela, dal cameriere al geometra, dal disoccupato al gelataio in Germania, dal magazziniere al portiere di notte, fino allo spaccio di droga e al furto, «un commercio che obbedisce alle stesse fottute regole di mercato». Trevisan racconta gli anni Settanta schiacciati tra politica ed eroina, cui sembra essere sopravvissuto quasi per caso, la storia di un matrimonio e della sua fine, le contraddizioni del mondo della cultura - dove per ironia della sorte la frase più ripetuta è «non ci sono soldi», la stessa che gli propinava il padre - e la sofferenza psichica, il percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.
La custode
Karina Sainz Borgo
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 264
A Mezquite, una cittadina popolata di cantastorie dall'umorismo nero, missionari disillusi, sgherri che allevano cani con l'amore che si riserva ai figli e proprietari terrieri che spadroneggiano come feudatari, l'unica speranza per quelli che vogliono seppellire i propri cari è rappresentata da una figura leggendaria: Visitación Salazar, «la custode», una donna che nella violenza e nella disperazione di un Paese allo sbando ha deciso di fare della cura dei morti la propria missione. Avviene tutto su un confine, quello che separa due catene montuose di uno sconosciuto Paese del Sudamerica. Angustias Romero abbandona il proprio villaggio con il marito e i gemelli appena nati per sfuggire a un'epidemia. La famiglia è diretta lontano, alla Sierra Orientale. Ma quando, durante il drammatico viaggio, i due bambini muoiono, Angustias decide di raggiungere il Terzo Paese, un cimitero illegale gestito da Visitación Salazar, una donna «dalle braccia irrobustite a furia di cementare tombe». Dopo aver seppellito i figli, Angustias, abbandonata dal marito, sceglierà di combattere al fianco di Visitación contro i soprusi di Alcides Abundio, il possidente più ricco e temuto della frontiera, e di Críspulo, il suo braccio armato, bravo a bere quanto a usare il machete. "La custode" è un libro duro e meraviglioso. Karina Sainz Borgo estrae le parole per scriverlo dalla viscere più profonde dell'animo umano, ed esplora ciò di cui siamo capaci quando non abbiamo più nulla da perdere. libro duro e meraviglioso. Karina Sainz Borgo estrae le parole per scriverlo dalla viscere più profonde dell'animo umano, ed esplora ciò di cui siamo capaci quando non abbiamo più nulla da perdere.
I confini del cielo
Chris Whitaker
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 472
Un grande romanzo americano epico come un classico. Dopo trent'anni, Vincent sta per tornare a casa. Per molti ha scontato la sua pena ma non la sua colpa. Tra vecchi affetti e odi mai sopiti, il suo arrivo in città sconvolgerà per sempre i destini di Cape Haven. Duchess Radley ha tredici anni e si è autoproclamata «fuorilegge», convinta che le regole valgano solo per gli altri. È lei a proteggere il fratellino e a occuparsi di Star, sua madre. L'unico sostegno arriva da Walk, lo sceriffo, un uomo dallo sguardo perennemente rivolto al passato che non ha mai lasciato Cape Haven. Walk è vicino a Star e alla sua famiglia perché trent'anni prima una tragedia li ha segnati in modo indelebile. Ma adesso che Vincent, responsabile di quei fatti, è stato rilasciato, bisognerà fare i conti con il prezzo del suo ritorno.
Tutta colpa di una canzone
Jane Sanderson
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 464
Daniel era stato il primo a regalarle una compilation. Dentro ci aveva messo i Police, Jimi Hendrix, i Talking Heads, i Beatles, David Bowie. Ma Alison un giorno era sparita senza lasciare spiegazioni. Ora, dopo tutti questi anni, il nome di Dan le compare sul telefono insieme al link per una canzone. Perché le canzoni dei sedici anni non si dimenticano mai. «Cercò sul computer "Elvis Costello & the Attractions, 1978, Pump It Up", e trovò subito il video che voleva. Uno sfondo di un bianco purissimo e la batteria perfetta di Pete Thomas, i magici riff della tastiera di Steve Nieve e la goffa eleganza di Elvis, che cantava e faceva smorfie, fletteva le ginocchia, ballonzolava su caviglie che sembravano di gomma. Dan lo guardò e riguardò più volte: c..., un genio assoluto. Ed ecco il messaggio che quel brano avrebbe trasmesso ad Alison Connor: "Ricordi? Io non potrei mai dimenticare". Copiò il link e glielo mandò. Niente parole, nessun messaggio. Solo la canzone a parlare per sé».
Léon
Carlo Lucarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 216
L'Iguana, il piú feroce fra i serial killer, è scappato. La notizia è di quelle che fanno davvero paura: ora la sua ossessione potrebbe essere vendicarsi della poliziotta che lo aveva arrestato. Torna Grazia Negro. E con lei Simone, il ragazzo cieco di Almost Blue. «Credo di aver sentito un rumore. È come quando ti accorgi che qualcuno sta parlando da un po' ma non hai capito cos'ha detto perché non stavi ascoltando. Da qualche parte, perso nella memoria, ho il ricordo di un suono, sempre più lontano e indistinto, come un sogno dopo il risveglio. Ma c'era, l'ho sentito. C'è qualcuno qui con me». Bologna, Ospedale Maggiore. Grazia Negro è ancora stordita dall'anestesia per il cesareo eppure sorride. Finalmente, a dispetto di tutto, è quello che ha scoperto di voler essere: una madre. Basta con le indagini, basta con i morti, basta con la caccia ai mostri. È felice. Ma un attimo dopo capisce che qualcosa non va. Un'infermiera le porta via la culla con le gemelle appena partorite, mentre un agente spinge il suo letto fuori dalla stanza. L'Iguana, il pazzo assassino che anni prima aveva preso di mira gli studenti dell'università, è scomparso dalla struttura psichiatrica in cui era detenuto, lasciando due morti dietro di sé. Era stata Grazia a catturarlo. Per questo trasferiscono lei e le bambine in un luogo segreto. E per questo conducono lí anche Simone, il suo ex compagno, il giovane non vedente che l'aveva aiutata nell'indagine. Però non è sufficiente. Ci sono zone buie, in questa storia, che nascondono sorprese molto pericolose. Nessuna fra le persone coinvolte nel caso è al sicuro.
L'altra casa
Simona Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 372
Una villa del Settecento in mezzo alla pianura. E un quartetto di personaggi in crisi, ossessionati dal fallimento e dal bisogno di soldi. La casa li avvolge e li sconvolge, per metterli definitivamente di fronte al proprio destino. Simona Vinci, Premio Campiello 2016, si inserisce nella grande tradizione delle storie gotiche. Raccogliendo l'eredità di Henry James e di Shirley Jackson, scrive un romanzo vertiginoso e intemperante, che rivela innanzitutto una fiducia inesauribile nella letteratura. «Immaginò che da qualche parte potesse esserci l'ingresso di un tunnel segreto che conduceva alle viscere della Terra, in una caverna oscura che conteneva il cuore grasso e pulsante della casa. Un cuore enorme, un cuore tripartito come quello dei rettili e collegato alle vene e ai capillari vegetali che percorrevano muri e tetto».
Il talento del cappellano
Cristina Cassar Scalia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 320
Un cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete, il caso diventa ancora più spinoso. Comincia tutto in una notte di neve, sull'Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c'è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è più traccia. Ventiquattr'ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po' come nella vita di Vanina. L'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell'uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa.