Elliot: Lampi
Elogio del bar
Goliarda Sapienza
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 64
Il bar è un luogo incantato, dove ogni giorno entrano e sostano decine di persone e in cui è il caso a dominare: qualcuno comincia a chiacchierare, un cliente si siede davanti al barista e confida i suoi dolori, a volte gli avventori litigano, e accade persino che nasca una storia d'amore passeggera. Per Goliarda Sapienza il bar è un rito quotidiano irrinunciabile, che racchiude un momento di ristoro e di pacificazione dei sensi; è un'occasione di studio degli individui e dei caratteri, da trasportare poi nelle sue pagine; ma soprattutto è un luogo di comunicazione e di contatto tra vite diverse. Come accade in questo racconto, in cui un incontro casuale al bar si prolunga in un viaggio in treno, e in poche ore trasforma uno sconosciuto uscito da poco dal carcere in un intimo conoscente con cui aprirsi e a cui porre domande che non si ha mai avuto il coraggio di fare. Elogio del bar, seguito da alcuni appunti sulle mattinate intorno a un caffè, ci rivela lo sguardo prezioso, lieve e allo stesso tempo profondo con cui Goliarda indaga se stessa e i rapporti umani.
Contro la vivisezione
Lewis Carroll
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 48
Pubblicato nel 1875 sulla rivista "Fortnightly Rewiew" con il titolo Falsità comuni sulla vivisezione, questo testo ancora attualissimo mostra come Carroll avesse perfettamente compreso le relazioni tra uomini e animali. Nell'Inghilterra di quegli anni la vivisezione era diventata un problema politico; proprio nel 1875 furono presentati due progetti di legge (a uno collaborò anche Charles Darwin) per regolamentare la sperimentazione sugli animali. Non stupisce che l'inventore del Coniglio Bianco e di tutta la folla sterminata di animali che popolano Alia nel Paese delle Meraviglie si dichiari contrario alla vivisezione, ma quello che sorprende sono gli argomenti filosofici e morali usati per questa presa di posizione. Fin dalle prime righe Carroll confuta le numerose bugie di chi difende la vivisezione, invitando il lettore a confrontarsi non con qualche teoria generale, ma con la propria esperienza quotidiana, in una sorta di lezione condivisa di filosofia morale, secondo cui il nostro modo di trattare le altre specie deve avere un valore etico dal quale non si può prescindere. Il testo non è dunque solo una curiosità letteraria, ma un punto di snodo sulla responsabilità dell'uomo verso la natura, e gli interrogativi sollevati allora, che coinvolsero per la prima volta l'opinione pubblica e non solo pochi intellettuali, restano ancora centrali e non completamente risolti. Introduzione di Antonio Veneziani.
Storie naturali
Jules Renard
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 120
Jules Renard era nato in campagna da un campagnolo di Chitry-les-Mines, comune della Borgogna che contava (e conta) poche decine di anime. "Il mio centro spirituale non è Parigi" diceva "ma Chitry, il paese di mio padre. È là ch'io vivo, come sempre vorrei viverci". In quel mondo agreste trascorse gli anni della formazione e della prima maturità facendo il cacciatore, e fu lì, tra "le modeste fronde dei pioppi e le spocchiose frasche dell'alloro", tra capre, libellule, chiocciole e rospi, che scoprì e descrisse con occhio da chimico e cuore d'artista il pullulio nascosto e brulicante che scavava, calpestava e sorvolava quelle terre. Renard offrì il suo servizio alla scienza con una prosa "agile e fresca come l'aria" (così la definì Tristan Bernard), levigata, in realtà, a fronte di penose fatiche e con la meticolosità dell'alchimista. "Del suo stile" scrisse il suo biografo Maurice Mignon "si può dire quel ch'egli dice di una sua protagonista, Ragotte: È così naturale che a tutta prima ha l'aria di essere un po' sempliciotta; bisogna guardarla a lungo per vederla". In una vera e propria "caccia alle immagini", ecco plasmarsi nella fulminea subitaneità di un dettaglio il gloglottio delle tacchine, i modi "da carabiniere" della cavalletta, il berretto frigio, il gozzo in fuori e il becco infaticabile delle galline, tra angolature essenziali di poche parole, istantanee fuggevoli e perfette che hanno reso questo libro un piccolo capolavoro al crocevia tra scienza e poesia.
Swing
Gaston Criel
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 55
Nella sonnacchiosa Europa dei conservatori musicali, le notizie sulla "nuova" musica che in America gettava dalla finestra secoli di partiture e solfeggi venivano accolte dalla generale noncuranza di accademici e studiosi. Solo in pochi capirono la dimensione di quello "scandalo", l'urto ritmato che avrebbe stravolto per sempre la faccia della musica. "Swing: presenza africana e americana. Fino a oggi, però, assenza europea" scriveva Raymond Queneau, e aggiungeva: "Ma ecco Delaunay, Panassié, Vian, Criel". Gaston Criel fu quindi tra i primi a proclamare al vecchio continente la rivoluzione del jazz, il "fuoco d'artificio contro l'artificio" dei vari King Oliver, Sidney Bechet, Bessie Smith, Lionel Hampton, Coleman Hawkins, Django Reinhardt... Pubblicato nel 1948, questo fortunato pamphlet, qui introdotto da una lettera di Jean Cocteau, maturò negli anni del secondo conflitto mondiale, nel corso di un lungo periodo di reclusione che l'autore subì per motivi politici dal 1940 al 1946. "Gaston Criel" spiega Delaunay nella postfazione che chiude il volume "scrisse quest'inno di Speranza e di Fede durante la sua cattività, nelle stesse condizioni dei neri oppressi nelle piantagioni della Louisiana, schiavo dei nazisti come le persone di colore lo sono ancora dei padroni bianchi americani. Lontano dalle mode e dallo snobismo, è nella purezza dell'uomo senza camicia che dorme sulle panchine che fu scritto questo canto alla gloria di una musica dell'Uomo".
L'arte di tacere
Joseph A. Dinouart
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 72
Si scrive male, si scrive troppo, si scrivono cose inutili. La smania di parlare e di scrivere è una patologia conclamata della nostra era ossessionata dal bisogno di esternazione a ogni costo. In tempi in cui fioriscono da ogni parte manuali su come scrivere meglio e superare il noto "blocco dello scrittore", questa breve trattazione dell'abate Dinouart, apparsa per la prima volta nel 1771 e da allora continuamente ristampata, propone un vero e proprio ribaltamento prospettico del problema comunicativo. L'arte di tacere non è un semplice invito al silenzio, un manifesto del mutismo, ma un'analisi delle infinite possibilità della continenza verbale e scritta. "Il silenzio è necessario in molte occasioni" dice l'abate "ma bisogna sempre essere sinceri: è possibile tenere per sé certi pensieri, ma non fingerli. Esistono delle maniere di tacere senza chiudere il proprio cuore, di essere discreto senza essere cupo e taciturno, di nascondere alcune verità senza coprirle con menzogne".
Può un invidioso essere felice?
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 48
Scritti fra il 1863 e il 1864, anni in cui Nietzsche termina gli studi nel ginnasio di Pforta, questi brevi testi - ora pubblicati per la prima volta in Italia - costituiscono riflessioni che non sono assimilabili né a quelle autobiografiche, né a quelle filologiche. In essi si può rintracciare non solo la fase di maturazione umana e intellettuale del giovane Nietzsche, ma anche come già Mazzino Montinari riconobbe per gli scritti autobiografici dello stesso periodo - le anticipazioni dei grandi motivi della sua filosofia successiva. In queste pagine, dunque, gli ultimi retaggi dell'influenza religiosa familiare lasciano intravedere lo sviluppo delle sue posizioni anticristiane e rivelano l'attenzione per l'antichità unita all'interesse per il destino tedesco. Con un a introduzione di Armando Torno.
Il 25 luglio
Luce D'Eramo
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 64
Scritto nel 1943 subito dopo la destituzione di Mussolini ma pubblicato solo nel 1999, "II 25 luglio" è il racconto in cui Luce d'Eramo, appena diciottenne, si è misurata per la prima volta con la Storia e con le sue urgenze etiche e pratiche: l'euforia e lo sgomento che divisero gli italiani, San Lorenzo e il Verano sotto le bombe alleate. Pur immersa attivamente nel presente di fatti gravi, nell'incredulità e negli improvvisi dubbi di una giovane universitaria di fede fascista, la narrazione sceglie lucidamente il passato remoto "per obiettivare la storia appena vissuta proiettandola indietro nel tempo". Avvenimenti e riflessioni di questo racconto "nudamente autobiografico" già schiudono tutto il coraggio che pochi mesi più tardi avrebbe portato Luce d'Eramo ad affrontare in solitudine la durezza dei campi di lavoro tedeschi e del lager di Dachau e la caduta della dittatura nazista, per incamminarsi verso la sua personale ricerca della verità.
La psicologia della zia ricca
Erich Mühsam
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 96
Venticinque zie ricche o ricchissime, con altrettanti avidi e disamorati nipoti che aspettano con malcelata impazienza di entrare in possesso delle venticinque cospicue eredità. Amalia, Bertina, Dorotea, Miriam, Gerta, Olly, Ursula, Yvette, Zerlinda... Amabili e linde vecchiette o indomabili tardone dal passato burrascoso ancora avide di piaceri, fragili ma longeve donnine o robuste virago dotate di un'allarmante (per gli eredi) salute di ferro, tutte le zie passeranno finalmente "a miglior vita", ma per una ragione o per l'altra i nipoti non riusciranno a incassare neppure un soldo. L'umorismo di Mühsam è tutt'altro che garbato e gioviale: il suo spirito anarchico e ferocemente irridente nato all'interno del kabarett tedesco (fu anche un attivo collaboratore del teatro politico di Erwin Piscator) si traduce sulla pagina in una prosa caustica, di acre gusto mitteleuropeo, che nei ritratti grotteschi delle terribili zie e degli spregevoli nipoti tratteggia da un lato la faccia feroce e paternalistica del capitalismo, dall'altra l'ipocrita filisteismo della classe borghese.
Il mio cane
Maurice Maeterlinck
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 56
Nel 1903 Maurice Maeterlinck dedicò questo scritto, illustrato da Cedi Aldin, a un cucciolo di bulldog di nome Pelléas, morto all'età di sei mesi per una rara malattia che colpiva gli animali da circo. La breve ma intensa convivenza con il cagnolino lasciò una profonda impressione sull'artista, che lo osservava quotidianamente con curiosità, attenzione e affetto. Quello che ogni padrone di cane ben conosce viene qui narrato dalla voce del poeta premio Nobel per la letteratura, che coglie e trasfigura gli eventi quotidiani, anche i più banali, così importanti per chi ha amato almeno una volta nella propria vita un cane.
Il karma del gatto
Christopher Moore
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 58
Due brevi racconti giovanili dell'autore di Sacre Bleu e II Vangelo secondo Biff. "Il Karma del gatto" è la storia di Chang, un pescatore che lavora duramente e guadagna pochissimo, la cui vita è riscaldata dalla presenza della gatta Ling-Ling. Tutti considerano Chang un povero pazzo, tranne il vecchio e ricco Kwok che un giorno propone al pescatore di sposare sua figlia per avere così l'erede maschio che ha sempre desiderato. Nel giro di poche settimane, Chang vede la sua vita trasformarsi, grazie all'amore della bellissima moglie e della sua gatta. Ma un giorno un mercante invidioso decide di porre fine alla fortuna del pescatore nel modo più odioso. Nel secondo racconto, "Nostra Signora delle calze a rete", un misero villaggio dell'America Centrale, un manipolo di ribelli armati, una suora coraggiosa e una bambina ancor più coraggiosa sono i protagonisti di un piccolo miracolo: una raffica di pallottole destinate a suor Ottavia e alla piccola Estrella rimangono sospese in aria, come fermate da una mano invisibile. Immediatamente si sparge la voce e nel paesino iniziano ad arrivare agenti dell'intelligence, militari, scienziati, orde di fedeli e persino il Papa, desideroso di verificare personalmente l'accaduto. Con la proclamazione ufficiale del miracolo ha inizio una serie di eventi assurdi e paradossali che porteranno Estrella alla beatificazione, al matrimonio e al gran finale nel quale giustizia divina sarà fatta, anche se di un Dio alquanto burlone.
Propositi di felicità
Alain-Victor Christel
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 192
Gentilezza, educazione, speranza, volontà, ottimismo: questi sono solo alcuni degli elementi necessari alla conquista della felicità, un obiettivo che ogni essere umano vorrebbe raggiungere e che, secondo il filosofo francese, dovrebbe perseguire per realizzare pienamente la sua natura. Le riflessioni qui raccolte sono tese a stimolare non tanto il pensiero quanto l'azione verso la conquista di un'esistenza piena di gioia, un percorso contrastato soprattutto dal dominio esercitato dalla mente, la quale, attraverso dubbi, paure e minacce, ci impedisce di affrontare la vita con curiosità e coraggio. Dalle pagine di questo libro traspaiono le caratteristiche del filosofo e dell'uomo di impegno quale fu Alain, umanista e spinoziano, appassionato sostenitore della libertà di pensiero, strenuo oppositore di ogni approccio teorico all'esperienza. A lungo sottovalutato, accusato di eccessivo ottimismo se non di leggerezza, questo maestro laico di Simone Weil merita oggi una rilettura delle sue opere, frutto di uno spirito contrario a ogni dogmatismo e integralismo intellettuale.
Istruzioni per l'uso del lupo
Emanuele Trevi
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2012
pagine: 64
Una meditazione sul senso della critica letteraria e sulla necessità della ricerca di un lessico in grado di esprimere il proprio "debito grandissimo contratto con la letteratura, un debito di conoscenza e non di consolazione". Scritta in forma di lettera all'amico Marco Lodoli, la riflessione dell'autore parte dal presupposto che il linguaggio tecnico dell'Accademia e del giornalismo culturale abbia creato una codificazione artificiosa se non mortifera della trasmissione della cultura. Il tecnicismo ha finito per allontanare la letteratura dalla sua sorgente primaria, cioè dall'uomo e dalle sue emozioni, dal dolore, dalla felicità, dalla paura. Da qui la necessità vitale di creare un linguaggio critico naturale, di trovare "le parole giuste per dire la cosa", un metodo per avvicinare il lupo, quel temibile, inafferrabile sentimento del bello che assomiglia "alla felicità e alla paura di essere vivi".