Giovane Holden Edizioni: Spesso sottile
Alfabeto amoroso, giocoso e doloroso
Claudia Fiorotto Zampieri
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 32
Silloge anomala, elegante, un abbecedario all'apparenza puntiglioso per una originale testimonianza poetica in tautogrammi, componimenti nei quali tutte le parole hanno come iniziale la stessa lettera. Un alfabeto che sgrana intense emozioni, situazioni di vita spesso sottese, romanticismo, intimità famigliari, fantasie, dolorose verità, sereni risvegli o evidenti travagli, simpatiche o scherzose realtà.
Il giardino d'inverno
Franco Sorba
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 40
La vita ci porta a confrontarci con i rimpianti, i rimorsi, la rabbia e il dolore che, in un alternarsi di silenzi e grida, ci inseguono quando siamo consapevoli del male fatto e ricevuto. Nasce spontanea la domanda: vogliamo perdonare? Possiamo essere perdonati? Possiamo perdonarci in quella stanzetta del cuore dove l'Altro non c'è? Dove, raccolti e senza maschere, siamo solo noi allo specchio? Viviamo di rapporti; i più significativi sono quelli di amore, di amicizia, le relazioni familiari, professionali. Sia Fabio sia Giovanni, protagonisti dei due racconti contenuti nella silloge, sono stati duramente provati dalla vita e ognuno a modo proprio cerca un riscatto. Fabio avrebbe voluto studiare Lettere invece a causa dello sconsiderato comportamento del padre si ritrova autista di autobus con una moglie sensibile al corteggiamento. Giovanni deve prendersi cura di una sorella incapace di intendere e volere, di una madre su sedia a rotelle per paralisi progressiva e di un padre in fase oncologica terminale. Il terzo testo è un racconto-non racconto, in bilico tra riflessione e flusso di coscienza: il protagonista si interroga sulla reale opportunità di vivere fino a cent'anni e anche di più.
Il cappello di Shy
Iacopo Maccioni
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 48
Shy è un pittore americano approdato in Italia, a Fiesole, per conoscere gli artisti del Rinascimento. Vy è una signora inglese del Sudafrica, oltre vent'anni più vecchia di lui. Non si conosce quasi nulla del loro passato perché non amano raccontare di loro. Un giorno d'autunno, percorrendo l'autostrada per arrivare in Umbria con una vecchia Morris, sono obbligati a una sosta per problemi al motore. Salgono così verso una collina in cima alla quale un antico borgo li incanta, obbligandoli a non proseguire il viaggio e prendere qui residenza. Si stabilizzano al Rocchetto, un vecchio podere abbandonato, dove Shy può perfezionare il suo stile, dipingendo all'aperto i migliori paesaggi della Toscana. Per quindici anni il Rocchetto è punto d'incontro di esperti di arte, letterati che vivono nella zona e amici della coppia. Poi, al rientro di Vy da un viaggio di lavoro a New York il Rocchetto è vuoto. Nessuna traccia della presenza di Shy, il quale ha ripulito la casa delle sue cose e anche di quelle non sue. E senza una spiegazione è scomparso. Di lui resta solo un cappello attaccato a un chiodo all'inizio delle scale.
Psicogenealogia. Indizi che parlano di noi
Lucia Altemura
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 48
La psicogenealogia è una disciplina che attraverso metodi di lavoro e vari strumenti concettuali consente la rappresentazione grafica della storia di una famiglia per almeno tre generazioni. In questo breve saggio Lucia Altemura descrive il percorso che ha compiuto con B., per compilare il geno-sociogramma della donna. Il geno-sociogramma consiste, nello specifico, in un albero psicogenealogico fatto a memoria e di memoria dove si inseriscono gli avvenimenti importanti della propria vita familiare, oltre a date di nascita, di morte, anniversari, nonché il ripetersi di particolari traumi psichici e fisici di generazione in generazione. Per prima cosa si definisce l’obiettivo da raggiungere. Per B. l’obiettivo era: “Perché ho tanta difficoltà dimenticare il mio ex marito e ad avere una nuova relazione?” Per rispondere al suo quesito Lucia Altemura l’ha accompagnata in un viaggio alla scoperta delle sue radici. Intraprendere un percorso di questo tipo è importante per chi desidera vivere una relazione piena ed appagante con il partner, con i figli, con gli amici; per chi ambisce a vivere il proprio ambito professionale con pienezza e soddisfazione; per chi è interessato ad affrontare disagi fisici anche cronici, cogliendo il significato e il senso del sintomo stesso per trasformarlo in un passaggio di crescita e di ritrovata salute. Perché nessuno di noi è esente da nodi emozionali irrisolti.
Allegro... ma non troppo!
Luigi Nicolini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 32
Una serie di racconti agili, nitidi, snelli, che corrono rapidi verso l'epilogo, da leggere in un momento di pausa, come si sorseggerebbe un buon caffè o si fumerebbe una sigaretta. I personaggi, delineati con pochi tratti sicuri, fin dal nome, come sempre decisamente insolito, balzano fuori di riga in riga e vivono attraverso i loro gesti, le loro parole, le loro azioni in un susseguirsi incessante e avvincente di situazioni. Veri e al tempo stesso surreali, ci conducono in un mondo sospeso tra realtà e fantasia, in cui è come se ci vedessimo riflessi in uno specchio deformante: i loro tratti esasperati ce li presentano come altro da noi e ci fanno sorridere, ma in un attimo il sorriso si stempera nella consapevolezza della loro e della nostra fragilità, della loro e della nostra solitudine, della loro e della nostra piccolezza. È come se la vita scorresse davanti ai nostri occhi nella sua caleidoscopica varietà, nella sua contraddittorietà e noi riuscissimo a guardarla da una prospettiva straniata che ci impedisce di essere travolti dal suo fluire e ci consente di rimanere in una condizione di sorridente leggerezza.
Selezione naturale
Paola Montanari
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 40
Deanna è una giovane donna manager che si occupa di selezione del personale da avviare al lavoro. Il suo è un mondo forse a-reale, costruito sui pilastri della libertà, della indipendenza, della intraprendenza, della perseveranza, della fiducia, della fatica e soprattutto dell'amore. Vive con Frank, che lavora nel settore della finanza, senza orari, senza un ufficio vero e proprio ma con un conto in banca a cinque zeri. Sono una coppia brillante, di successo, poco amante delle feste. A un certo punto però si insinua il desiderio di un figlio, così davanti a una bottiglia di champagne si promettono di darsi tempo un anno o arriva questo figlio oppure non è destino ed è inutile perseverare. In un intreccio di relazioni famigliari, lavorative e d'amicizia guidato dal fato, sei personaggi femminili in cerca di una risposta si incontrano e ci provano, ci provano davvero. Sarà il principio della "Selezione naturale" l'unico regista del loro destino: che lo vogliano o meno il loro disegno si compirà come stabilito.
Già in strada, il teatro!
Rolando Guerriero
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 40
Ognuno plasma della propria giovinezza un simulacro mitico, ricco di sogni, grandi speranze, rosee attese, potenzialità in boccio, cancellando i dubbi, le paure, le ansie che accompagnavano quel difficile periodo della vita. Cosa pensavano, quali erano i passatempi preferiti dagli adolescenti delle famiglie borghesi ai tempi in cui non c'era ancora la televisione e i social media quali Facebook, Twitter e Instagram erano ancora nel limbo della mente dei maghetti di Harvard? L'autore quegli anni li ha vissuti, e in questa silloge narra delle lunghe ore di sonnolento studio sulle sudate carte di leopardiana memoria, intervallate da frequenti fughe alle finestre per osservare con interesse e curiosità la vita che si svolgeva là fuori: i pittoreschi personaggi che si agitavano sul palcoscenico della strada, assorbendone il colorito linguaggio popolare cercando di ricostruirne le storie, ora drammatiche ora buffe. Pare quasi di vederli: Federico, intraprendente e sempre pronto a ribattere alle altrui battute, Enrico, ragazzo riflessivo e lettore onnivoro, infine Gianni, il più atletico dei tre. L'humus culturale di cui erano, bene o male, imbevuti li riportava alle baruffe della commedia dell'arte, alle burle di Buffalmacco, al teatro di Goldoni.
Eravamo tutti comunisti. 1946-68. Storia di una famiglia ungherese nella Cecoslovacchia rurale di allora
Stefano Welisch
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 40
Il racconto narra gli eventi che hanno trasformato la vita di una cittadina della campagna meridionale della Cecoslovacchia, oggi Slovacchia, nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale. Denes, il protagonista, nato in quegli anni, apprende dalla madre, la quale l'aveva vissuta in prima persona, della deportazione degli ungheresi avvenuta nel paese con l'instaurarsi del comunismo. La regione dove il paese è situato, infatti, era storicamente parte dell'Ungheria; ancora oggi la lingua lì prevalente è l'ungherese, e il governo intendeva cancellare per quanto possibile le tracce del passato. Tutto questo sembra al ragazzo quasi una favola e lui vive serenamente, studiando e aiutando il padre con il suo lavoro nella cooperativa del paese, sognando un giorno di diventare elettricista. Il primo segnale che forse la società socialista non sia la migliore possibile, come invece dicevano gli insegnanti, Denes la riceve a nove anni, quando scoppiano i moti d'Ungheria, che per quanto censurati dalla radio cecoslovacca, sono comunque riportati dalle stazioni ungheresi, le cui trasmissioni riescono a raggiungere il suo paese. Tutto però poi si normalizza e negli anni seguenti Denes, tornato convinto che la società socialista sia la migliore possibile, prosegue tranquillamente la sua vita e consegue infine il Diploma di Elettricista, riuscendo così a coronare il suo sogno. È nell'agosto del 1968, al termine del suo servizio militare, che svolge nella capitale, che la vista dei carri armati sovietici davanti alla sua caserma, giunti per mettere fine alla Primavera di Praga, infierisce alla sua fede socialista un altro durissimo colpo.
Lasciami parlare... ancora
Laura Del Veneziano
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 40
"Lasciami parlare... ancora" è la seconda silloge di racconti che permette a personaggi celebri di dare voce ai loro tormenti, offrendo loro la possibilità di raccontarsi in un'unica seduta nello studio di uno psicanalista. Si tratta di sette protagonisti di celebri opere musicali, teatrali, letterarie, ma anche di personaggi storici che tutti noi abbiamo conosciuto e di vere e proprie icone del mondo fantastico. Le loro parole hanno lo scopo di valorizzare il delicato e al tempo stesso potente equilibrio su cui si regge, in fin dei conti, la vita umana. Eros e thanatos, intese come vuole la teoria freudiana quali pulsione di vita e pulsione di morte, trovano in questi racconti la loro diretta espressione in quanto potenti forze che regolano e tengono sospesa in un magico equilibrio l'esistenza. Durante questo secondo viaggio nell'animo e nella psiche, ci ritroveremo a danzare trascinati da meravigliose musiche, ad ascoltare di amori rapiti, traditi e impossibili per approdare all'amore per il sapere e per la cultura. Percepiremo l'odio che pervade certe foreste oscure, e verremo travolti da potenti bufere per giungere all'amore per la famiglia e per il popolo. Infine, ci abbandoneremo, non senza una certa curiosità, nel magico mondo della fantasia.
Notte prima degli esami
Franco Amato
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 48
Trent'anni dopo la maturità, la quinta E del liceo scientifico Vallisneri di Lucca si riunisce nello stesso locale dove si ritrovò trent'anni prima. Durante la cena, Giovanni Ricci si attarda nel bagno, e poco dopo, viene scoperto esanime, con la gola tagliata. A indagare sul fatto è chiamato il commissario Iannone della questura di Lucca. Fin dai primi interrogatori, è chiaro che i rapporti tra gli ex studenti sono problematici e percorsi da una vena di rivalità reciproca. Indeciso su quale sia la migliore linea di azione, Iannone si rende improvvisamente conto che tra gli invitati c'è una sua vecchia conoscenza, l'ingegner Marco Volpi, nel cui agriturismo qualche anno prima era stato ucciso un faccendiere peruviano. Da lui il commissario riceve informazioni più attendibili sulle dinamiche del gruppo. Quale rancore tuttavia può portare a un omicidio trent'anni dopo? Oppure, esiste una pista più fresca che ancora sfugge al commissario?
Confini incerti
Antonio Bini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 48
Protagonista della silloge è la felicità, che appare e scompare fra le righe, manifestandosi ogni volta in forme singolari, come un istrione che calca la scena indossando le maschere più improbabili. Una figura che non ha nulla di estremo, poiché non ha una vita propria, ma sboccia o si secca, si presenta o si dilegua, in relazione a chi di volta in volta, la nutre, la ospita o la trascura. Nel suo peregrinare non ha una meta, né uno scopo propri, non appartiene a nessuno e non si concede a chi l'ama ma solo a chi si lascia amare. Così, quando ai più sembra scomparsa o addirittura inutile, a coloro che sanno riconoscerla appare come chi ha già svolto il proprio compito ed è pronto ad altre sfide. La felicità corre continuamente da un confine all'altro suggerendo a tutti la stessa domanda: confine, cosa c'è di là che non ci sia di qua?
No!
Marino Julo Cosentino
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 48
Cinque racconti distinti come le dita di una mano ma, come in questa, uniti tra loro da un unico contesto, la Sicilia, dove convivono alcune delle sue contraddizioni: violenza e voglia di riscatto. Da qui il titolo della silloge "No!", che riprende quello dell'ultimo racconto, e si pone quasi come un manifesto comune. Le parole gridate rabbiosamente dalla figlia del funzionario di polizia al padre durante una lite provocheranno in lui un turbamento profondo e delle scelte coraggiose nel racconto "L'urlo". In "Vent'anni", ambientato nella Sicilia del dopoguerra, la carcerazione del padre per una condanna a vent'anni di reclusione all'Ucciardone di Palermo indurrà Tonio a studiare per potere corrispondere con suo padre e riempire quello che gli appare come uno spazio indefinito e immenso. Il coraggioso rifiuto di Carla e Michele di soggiacere alla violenza intimidatoria in "Racket" contribuirà a fondare il primo associazionismo antiracket nella Sicilia degli anni '90. "Sei la mia terra adesso, non tradirmi" è la speranza di Ismaila, in "La mia isola", che la convince a restare in questa nuova terra che desidera sentire come propria dopo il suo lungo viaggio da migrante. Infine in "No!" la ribellione di Luisa ai suoi coetanei che vogliono violentarla configurano e attualizzano in un diverso contesto la violenza e il suo rifiuto. "Sento ancora nella mia testa quel grido, e non mi do pace, no! No! No!"