Giunti-Barbera: Passepartout
Divina Commedia
Dante Alighieri
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 960
Sono soprattutto gli incontri con le anime dell’aldilà che, mediante i rispettivi dialoghi, danno al racconto il suo tono caratteristico... Ognuno dei tanti personaggi, che Dante immagina di trovare lungo il suo terribile e glorioso cammino, spiega al protagonista (e anche al lettore) chi è stato e cos’ha fatto nella vita terrena, e come mai si trova in quel preciso luogo dell’oltretomba. Anche da tali numerosi incontri deriva la variegata tonalità degli episodi...: di conseguenza essa risulta generalmente comica nell’Inferno, complessivamente più elevata nel Purgatorio e solennissima nel Paradiso, salvo il fatto che la natura del personaggio può colorare di volta in volta, in maniera diversa, la scena che lo riguarda, come nel caso di Farinata degli Uberti o di Ulisse che marcano rapsodiche impennate di solennità anche dentro la voragine infernale.
La Divina Commedia. Inferno
Dante Alighieri
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 352
L’elegia è il tono prevalente nella prima cantica del poema, che mette in scena i tormenti dei condannati alla morte perenne. Le descrizioni delle loro fisionomie e delle loro tribolazioni infernali hanno sempre un che di patetico... La condizione abissale non lascia spazio che alla disperazione e al rimpianto, a meno di non possedere l’orgoglio inestirpabile di un Farinata degli Uberti. E già Francesca, nel quinto canto, aveva pronunciato un lamentoso ricordo predicato elegiacamente come un raccontare piangendo. Lo stesso marchio di fabbrica elegiaco tornerà ad essere esibito nell’episodio dove l’effetto lacrimevole tocca il suo culmine, cioè in quello del conte Ugolino. Introduzione Stefano Carrai.
La fattoria degli animali
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 160
Pur essendo un breve libro, La fattoria degli animali esprime un pensiero ormai maturo, che sarà ulteriormente sviluppato e accentuato in 1984: soprattutto, l’idea del potere che diventa fine a sé stesso e quella della continua falsificazione del passato, che Orwell conosce bene anche per esperienza personale. Nel regime instaurato dai porci, a poco a poco si cancella ciò che ricorda i tempi gloriosi della Rivolta, si cambiano “i sette comandamenti” su cui era basato il nuovo ambizioso progetto di convivenza, si fa sparire all’occorrenza la memoria degli animali proprio come nel regime sovietico si ritoccavano di volta in volta le foto celebrative delle persone, cancellando i visi degli epurati. Introduzione Mario Baudino.
La coscienza di Zeno
Italo Svevo
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 416
La tecnica narrativa della Coscienza, legata al monologo interiore, si riscontrerà come nuovissimo metodo di svolgimento in varie opere narrative italiane nelle quali l’interiorità del personaggio narrante, con le sue continue “disgregazioni”, troverà feconde applicazioni in autori come Carlo Emilio Gadda, Giuseppe Berto, Anna Maria Ortese e Raffaele La Capria... La coscienza di Zeno è senz’altro uno dei capolavori in assoluto del Novecento europeo; un’opera la cui importanza, anni dopo, riconoscerà un intellettuale di prestigio come Jean-Paul Sartre, il quale non esiterà a ritenerla «sicuramente superiore a quella del suo contemporaneo Musil». Introduzione Luigi Fontanella.
La metamorfosi-Lettera al padre
Franz Kafka
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2024
pagine: 160
Massimo Morasso rilegge in 10 parole chiave i due capolavori del grande scrittore tedesco (1882-1924) nel centenario della morte: Estraneità, Inadeguatezza, Inettitudine, Disperanza, Emarginazione, Invidia, Gelosia, Crudeltà, Vergogna, Vendetta. Secondo il poeta e filosofo, il sentimento della colpa è quanto accomuna lo scarafaggio-Gregor a Franz-figlio: in una identica messa in scena dell'estraneità e della crudeltà, entrambi vivono una stessa realtà di dipendenza dagli altri, fra parassitismo ed emarginazione. Sconfitto, corroso, non per scelta ma per necessità storica, Kafka nella sua opera racconta cosa resta dell'uomo una volta abolito il legame con il Trascendente e la Tradizione. E ci dice che non resta nulla.
Canto di Natale
Charles Dickens
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 160
Le storie di fantasmi collegate al Natale erano già presenti nel mondo vittoriano, non sono una sua invenzione, anche se fu proprio lui a decretarne il successo, scatenando una corsa all'emulazione: Dickens sapeva di aver creato qualcosa di nuovo ed efficacissimo, ponendo sostanzialmente tre spiriti (come i tre Re Magi?) sulla scena della natività, che, come vedremo, è assai ben popolata. Fu un colpo di genio, anche se, per ribadire il concetto, i fantasmi importanti sono quattro (come lo saranno, un anno dopo in Francia, i tre moschettieri di Dumas) e volendo infiniti, dato che, dopo la chiacchierata con Marley, «l'aria era piena di spettri gemebondi».

