Il Mulino: Tracce
Tempo e natura: scritti sul paesaggio
Roberto Tassi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Se guardiamo tutta l'opera di Claude Monet, se cerchiamo di rappresentarci, di farci passare davanti, in un'unica sequenza, l'insieme dei quadri da lui dipinti, attraverso i vari momenti, i diversi periodi, le numerose modificazioni, vediamo un grandioso percorso, che si sviluppa in progressione verso un esito finale. Raggiunto il quale Monet ha terminato la sua opera e la sua vita. Ci accorgiamo allora di aver assistito a un'infinita epopea del tempo. E non ci sembrerà troppo azzardato ricordare che À la recherche du temps perdu è forse, anche, un percorso dal tempo al Tempo (la prima e l'ultima parola del libro) e che Marcel Proust può morire, e infatti muore, dopo aver scritto la parola fine. L'opera finale di Monet è la Grande Décoration delle Nymphéas destinata all'Orangerie. E il percorso che a lei porta appare progressivo solo perché quell'opera è un coronamento, di insondabile profondità, che getta luce di comprensione su tutto il lavoro precedente. Ma per il giudizio estetico, nel lavoro di Monet non c'è progresso, poiché bellezza e poesia sono ugualmente distribuite per ogni periodo e quasi per ogni opera.
L'evento nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
Tommaso Pincio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 96
Malgrado le spudorate pretese del titolo, frutto di un'incoscienza di gioventù, quello che segue non è né vuole essere un saggio filosofico e neanche letterario. Parla sì anche di Walter Benjamin e di cose di cui egli ha parlato - di fotografia soprattutto - ma va inteso come un esperimento di memoria ovvero di fotografia della mente. È stato pensato a lungo, quanto a lungo non importa né saprei dirlo con certezza, ma la sua stesura è durata in effetti ventuno giorni soltanto. Un tempo deciso in partenza, come il tempo di esposizione quando si scatta una foto.
L'Anello del Nibelungo. Parola e dramma
Guido Paduano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 150
Si applica certo anche a Wagner l'aspirazione, che in quegli stessi anni avanzava il suo coetaneo Verdi, alla "parola scenica", quella «che scolpisce e rende netta ed evidente la situazione», ma credo che si debba dire di più: che il concetto di "situazioneµ va inteso in senso forte, indicando non solo una funzione deittica del testo che suggerisca l'ambiente contestuale (fisico, mentale, relazionale), ma anche e soprattutto i grandi appuntamenti dell'esistenza, le verifiche dell'identità umana: è questa l'accezione del termine in Jean-Paul Sartre, che nella situazione vede appunto l'asse portante dell'esperienza teatrale. Inoltre, la tetralogia wagneriana è una delle pochissime opere - l'esempio più vicino è il Faust di Goethe, di cui costituisce, nell'Ottocento, il solo degno contraltare - che fanno coincidere la tragedia di un individuo (in questo caso il dio Wotan) con la tragedia del mondo.
Dal Romanticismo all'Informale. Lezioni 1970-1973
Francesco Arcangeli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 436
Il tema, dunque, che intendo concludere quest'anno porta per titolo Dal Romanticismo all'Informale. È stato scelto, non soltanto, ripeto, per informarvi su mie personali acquisizioni, da me raggiunte nemmen troppo presto, ma con la fiducia di introdurvi in un'area della civiltà artistica europea che o non conoscete o conoscete in modo molto incerto e lacunoso. Uno dei temi meno conosciuti, segnatamente nell'area dell'arte - e naturalmente non per colpa vostra - è proprio il Romanticismo. [...] Ora, non aver nozione abbastanza chiara dell'arte di questo grande momento significa, a mio avviso, non avere idee chiare su una delle fonti essenziali dell'arte contemporanea; giacché, a mio avviso, almeno due delle grandi correnti artistiche del nostro secolo, il Surrealismo e l'Informale, hanno la loro origine prima in seno al Romanticismo.
Tra due città. Lettere 1951-1995
Attilio Bertolucci, Roberto Tassi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 160
"R.T. 6 gennaio 58. Ma Parma mi appariva così ravvivata oggi dal tuo desiderio; improvvisamente ritrovata nella luce struggente, verso le quattro del pomeriggio, sulle ultime pietre del Battistero, su calde pareti di cotto del Lurigoparma; e certe nubi sfilacciate e meravigliose, laggiù, verso Baccanelli e le colline. Ti basterebbe prendere .un treno, tu dici; ma devi poco a poco ritrovare la forza di fare tutto il viaggio che dalla tua prigione luminosa di Monteverdevecchio porta a quel treno che passa da. casa. A..B. 19-11-1966. Non so se alla decisione, non presa, di' vendere Baccanelli non darà una spinta l'essermici trovato, a Baccanelli, ultimamente quasi estraniato come qui? Oh non incolpo te, ,non incolpo nessuno: mi pareva che se sul piano delle idee esiste ancora una concordanza il "ritorno" non dovrebbe essere impossibile, dico un ritorno non nella favola, né nella provincia, ma nella vita più giusta e più vera: Dico giusta e vera anche con i peggiori inferni che la vita sempre può riservarci."
Il mito. Discorso autorevole o racconto screditato?
Maurizio Bettini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 86
La categoria «mito» è divenuta, fondamentale nella nostra cultura, così come lo è divenuta nel discorso usuale o televisivo e persino nei linguaggi giovanili, dove le espressioni «mito» e «mitico»; generalmente in forma esclamativa, ricorrono con straordinaria frequenza. Una cosa è chiara, seirtbra proprio che del «mito» non si possa più fare a meno.
Per una storia delle biblioteche
Luciano Canfora
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 92
"Ed Ecateo scoprì la chiave. Era la 'biblioteca sacra', 'luogo di cura dell'anima'. La biblioteca sacra, infatti, era scavata nella parete al di là della quale c'era la mummia di Ramsete. Ma non era probabilmente altro che una biblioteca pensata, scritta e tutelata dalla casta sacerdotale. [...] I greci Tolomei seppero copiare il modello di Ramsete ma ne fecero, grazie all'intrinseca laicità della cultura greca, il faro del sapere più avanzato su cui in quel momento potesse contare il genere umano."
Quando l'orologio si ferma... Scritti (1958-1970)
Emilio Tadini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 145
"I testi raccolti in questo volume rappresentano un'importante testimonianza dell'attività di critico letterario e d'arte che Emilio Tadini ha svolto negli anni Cinquanta e Sessanta. Ancora incerto sulla forma d'espressione artistica a cui dedicarsi, Tadini comincia il proprio apprendistato culturale cimentandosi nella parola critica; i suoi soggetti preferiti sono da una parte i grandi maestri della tradizione contemporanea - come Joyce, Picasso, Mirò -, dall'altra invece artisti e scrittori suoi coetanei, e spesso anche suoi amici - come Oreste del Buono, Valerio Adami o Alik Cavaliere. Nel lavoro su questi due fronti Tadini esercita la propria riflessione e, in un confronto serrato con le opere altrui, comincia a costruire una propria personale poetica. Questi articoli e saggi costituiscono una premessa solo apparentemente eterogenea rispetto al percorso artistico che Tadini ha portato avanti nei decenni successivi. Chi avesse visto Angelus novus, ciclo pittorico del 1978-1979, o avesse letto La tempesta, romanzo del 1993, farebbe fatica a riconoscere nei testi qui ripubblicati il medesimo autore: cambiano infatti i riferimenti teorici, i temi e anche lo stile. Lo dimostra un'opera eccentrica come La distanza, del 1998, in cui Tadini esibisce un'indole saggisti e del tutto nuova, divagante e aforistica, aggiornata peraltro a concetti di derivazione psicanalitica che non appartengono alla sua prima stagione creativa. Lo conferma un breve volume del 2002, La fiaba della pittura, dove la riflessione sulla fiaba come forma originaria della narrazione viene frammentata in tante piccole tessere, che finiscono per lasciare sospeso qualsiasi tentativo di approdare a una verità definitiva." (Giacomo Raccis)