Itinera Progetti: Collana storica
Guerra sulle tre cime di Lavaredo e Dolomiti di Sesto. Nella memorialistica italiana e austroungarica
Paolo Pozzato, Paolo Volpato
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2022
pagine: 224
La guerra sul Fronte Dolomitico ha sempre rivestito un ruolo importante nella memorialistica sulla Prima Guerra Mondiale. La sfida fra l'uomo e la montagna, spesso più cruenta di quella che vide protagonisti gli opposti schieramenti, diviene una sorta di lotta parallela, una gara che ha come premio la quotidiana sopravvivenza in condizioni meteo proibitive, con la minaccia incombente delle slavine e con i viveri che spesso tardano ad arrivare. Ma è anche la guerra degli orizzonti sconfinati e delle grandi imprese alpinistiche, di Sepp Innerkofler e di Antonio Berti, dell'alpinista-soldato fulcro di molti indimenticati volumi del primo dopoguerra. È in questo filone storico che gli autori propongono qui, per la prima volta, uno studio che metta a confronto il materiale d'archivio austriaco ed italiano al fine di dare al lettore una visione quanto più possibile completa di questo fondamentale tratto di fronte.
Storia delle cavallerie europee. 1914-1918
Enrico Cernigoi
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2021
pagine: 160
Con l'inizio del "Secolo breve" la lunga e gloriosa storia della Cavalleria, ed in particolare il binomio uomo-cavallo, sembrava ormai volgere al termine. La Prima Guerra Mondiale, con l'impiego massivo di nuovi armamenti, mise pienamente in luce la necessità di un'evoluzione nell'impiego strategico della Cavalleria sul campo di battaglia. Dal fronte occidentale a quello orientale fino ai deserti del Medio Oriente il volume prende in esame i diversi approcci delle Potenze belligeranti nell'impiego dell'Arma di Cavalleria in funzione dei diversi teatri di guerra, affrontando le principali battaglie in cui fu impiegata, anche attraverso una cartografia dedicata, e mettendo in luce la duttilità tattica dei suoi uomini, che seppero anche abbandonare le briglie dei loro cavalli per le cloche degli aeroplani o per gli angusti spazi di un carro armato. Una storia della Cavalleria agli inizi del Novecento non poteva però essere completa senza uno studio delle sue uniformi, da sempre conosciute ed ammirate per il loro sfarzo. Attraverso ventotto tavole a colori dell'illustratore e uniformologo Pietro Compagni ne ripercorriamo nel dettaglio l'evoluzione all'interno delle nazioni belligeranti, apprezzando il passaggio dalla policromia della Belle Époque alle uniformi della Grande Guerra.
La battaglia dei tre monti. 1917-1918 Altopiano dei Sette Comuni, Monte Val Bella, Col del Rosso e Col d'Echele
Paolo Volpato
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2021
pagine: 288
L'ultimo anno di guerra sull'Altopiano dei Sette Comuni vide concentrarsi i combattimenti su tre modeste alture: il Monte Val Bella, il Col del Rosso e il Col d'Echele, comunemente noti come "Tre Monti" e racchiusi fra gli abitati di Asiago, Gallio e Foza. Su queste cime tra la fine del 1917 e il 4 novembre 1918 per ben tre volte l'Esercito italiano e l'Esercito austro-ungarico cercarono una via per concludere il conflitto. Surclassati nell'immaginario collettivo dal Monte Grappa e dal Piave, i "Tre Monti" furono altrettanto importanti nel contesto bellico del fronte italiano, tanto che entrambi i comandi vi schierarono i migliori reparti, tra cui la celebre Brigata Sassari, i temuti fanti della Brigata Toscana, gli Arditi ed i Bersaglieri, sicuri di piegare finalmente il fiero avversario. Il volume ripercorre la storia di queste grandi unità, attraverso testimonianze di ufficiali italiani, ma anche austriaci, ungheresi, francesi, inglesi, cechi, slovacchi e sloveni, perché su questo fazzoletto di terra si concentrarono i rappresentanti dei popoli di mezza Europa. Il testo accoglie anche la storia personale di tanti giovani soldati, alcuni Caduti in quei mesi di guerra, altri sopravvissuti portando con sé una cicatrice nell'anima che non si rimarginerà più. Sono storie nella Storia, altrettanto importanti perché danno volto e voce ad una generazione, anche attraverso un ricco apparato fotografico di oltre cento fotografie.
Guerra segreta sui Lagorai e le Dolomiti. L'Alpenkorps sul fronte italiano
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2021
pagine: 208
L'impiego di truppe tedesche sul fronte italiano, spesso identificate nell'Alpenkorps bavarese ma che in realtà includevano anche Jäger della Prussia e del Mecklemburgo, ebbe inizio già nel 1915, nonostante i due paesi non fossero formalmente in guerra tra loro. Questa sorta di "guerra segreta" rivive nella traduzione integrale di quattro diari di guerra tedeschi, recuperandone così l'insostituibile valenza di memoria di guerra e l'unicità narrativa. Anche attraverso il confronto con le fonti italiane e austriache è quindi possibile ricostruire un quadro storico completo delle operazioni dalla Valsugana alla catena dei Lagorai, fino alle Tofane e alla Val Travenanzes. Colpisce come in queste pagine manchino molti degli elementi ricorrenti nella memorialistica del primo conflitto mondiale, l'atmosfera claustrofobica della trincea, gli odori nauseanti e il costante confronto con la morte. Essi vengono sostituiti dagli ampi orizzonti montani, dall'aria rarefatta e pura, in un'atmosfera che talvolta fa scordare al lettore la realtà del conflitto per porlo di fronte alla perenne sfida dell'uomo con la montagna.
La catena di comando nella Grande Guerra. Procedure e strumenti per il comando e controllo nell'esperienza del Regio Esercito (1915-1918)
Filippo Cappellano, Basilio Di Martino
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2019
pagine: 272
La gestione del conflitto da parte degli alti comandi italiani è stata al centro di accese discussioni fra storici e studiosi della prima guerra mondiale. L'opportunità di certe scelte tattiche, le cause che portarono a Caporetto o la gestione delle truppe nelle "spallate" di Cadorna sul fronte isontino, per citare solo alcuni esempi, sono state oggetto di numerosi studi con approcci e tesi spesso divergenti tra loro. Il presente volume vuole offrire al lettore gli strumenti per un'oggettiva rilettura e comprensione della condotta e delle dinamiche che i comandi si trovavano ad affrontare sul campo. Quest'analisi passa necessariamente anche per uno studio dei mezzi di comunicazione disponibili, in un'epoca di rapido sviluppo tecnologico dominata da fenomeni di massa che obbligavano a rivedere le soluzioni tradizionali di comando a favore di una nuova organizzazione più burocratizzata dell'esercito. In un'epoca dominata quindi dalla razionalizzazione anche la guerra divenne un fenomeno inquadrabile in schemi già teorizzati e pianificabili, un meccanismo ben oliato che dovette però ben presto confrontarsi con gli imprevisti e i mutamenti repentini della realtà del conflitto.
Ricordi di guerra alpina. Cronache di montagna e di guerra, di uomini e di muli, di alpinisti e soldati dal fronte dolomitico
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2019
pagine: 384
La guerra in montagna e gli Alpini sono un binomio ormai imprescindibile. È infatti difficile immaginare un racconto di guerra fra crode e vette innevate che non sia popolato da "penne nere", muli e ardite imprese alpinistiche. In questo suo terzo volume l'autore conclude la sua analisi della guerra sul fronte montano accompagnandoci lungo il fronte che dalla catena dei Lagorai si spinge verso la Marmolada, il Col di Lana, le Tofane fino al Passo della Sentinella. Come nelle celebri pagine di storia raccontate da Paolo Monelli e Antonio Berti ritroviamo l'antitesi mai celata fra la drammaticità della guerra e il sincero cameratismo, tra lo spettro di una morte sempre presente e una voglia di vivere mai sopita, fra momenti goliardici e dolorosi addii ai compagni caduti. Una storia trasmessa senza filtri nè proclami, in cui la Grande Guerra è si protagonista ma da voce all'uomo così come al soldato, mettendo a nudo la pelle sotto la divisa.
Il codice Vittorio Emanuele 273 della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma: analisi storico-culturale e codicologica. Studio sulla letteratura ludica scacchistica bassomedievale
Diego D'Elia
Libro
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2019
pagine: 456
Il gioco degli scacchi costituisce una delle espressioni peculiari del Medio Evo europeo. In questo studio viene presentata una panoramica della letteratura ludica scacchistica bassomedievale, rivista e arricchita dalla pubblicazione di alcuni documenti inediti, in un dialogo costante fra le metodologie filologica, codicologica, bibliologica e bibliografica. Su queste basi viene quindi esaminato il codice Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, Vitt. Em. 273, uno dei più importanti manoscritti scacchistici del Medio Evo, caratterizzato dalla presenza dall'enigma del Civis Bononiae, riportando alla dignità degli studi scientifici uno dei settori più affascinanti dell'esperienza culturale medievale.
Sangue e gloria in trincea. Le lettere inedite dell'ardito Giovanni Vacca dal fronte italiano e francese
Pietro Pipoli, Enrico Varagnolo
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2019
pagine: 224
A cent'anni di distanza rivivono, grazie al ritrovamento di 400 tra lettere e cartoline inedite, le imprese belliche di Giovanni Vacca, ardito in quello che sarà il Reparto d'Assalto per antonomasia, il IX. Dolori, passioni, amicizie, inni di battaglia e tante altre novità e curiosità in un viaggio iniziato tra le Dolomiti e conclusosi in terra di Francia con il II e XXXII Reparto d'Assalto, passando per i tragici giorni di Caporetto. Nelle descrizioni degli attacchi così come in quelle della vita in trincea incontriamo Messe, Zancanaro, Zanfarino, Pillai, Rossi, uomini eccezionali che, per le loro virtù militari ed umane, furono di ispirazione anche ad Ernest Hemingway per il suo racconto "La scomparsa di Pickles McCarty".
Aminto Caretto. Una vita al fronte: dalle trincee della Grande Guerra alla campagna di Russia
Fabio Mentasti
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2018
pagine: 176
Poche figure hanno attraversato la storia italiana del Novecento lasciando un ricordo così indelebile come quella di Aminto Caretto. In un secolo caratterizzato da due devastanti guerre mondiali incarnò al meglio la figura di soldato valoroso trascorrendo quasi tutta la sua vita al fronte. Già nella Prima Guerra Mondiale infatti, il giovane Capitano Caretto guidò con coraggio il Reparto d'Assalto della IV Brigata Bersaglieri in numerosi teatri operativi. Nel 1922 inoltrò domanda per essere dislocato presso le Truppe Coloniali d'Eritrea impegnate in Cirenaica. Nel 1940, promosso Colonnello, assume il Comando del Terzo Reggimento Bersaglieri. Sul fronte russo le terribili condizioni climatiche e la superiorità numerica dell'Armata Rossa rivivono attraverso i documenti dell'epoca e i diari reggimentali ricostruendo i nove cicli operativi che il Terzo effettuò tra l'estate 1941 e l'autunno 1942, e che culmineranno con la Battaglia di Natale. Attraverso la figura di Aminto Caretto l'autore non ripercorre quindi solo la storia del Terzo Bersaglieri, ma anche del Sesto, dell'Artiglieria a Cavallo e dei Cavalleggeri del Savoia Cavalleria e dei Lancieri di Novara.
XXVII Battaglione d'assalto
Luigi Freguglia
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2017
pagine: 240
Se vi è nell'immaginario comune una figura di soldato che, più di altre, riesca a sintetizzare la disciplina e il valore in battaglia questa è di certo quella dell'ardito. Il libro del maggiore Luigi Freguglia, comandante del XXVII Reparto d'Assalto, ripercorre giorno per giorno i terribili e concitati eventi del giugno 1918 che videro protagonisti i suoi arditi sulle insanguinate pendici del Montello. Freguglia, a cui si deve anche la nascita del celebre motto "A Noi!", ci restituisce in presa diretta non solo uno spaccato delle azioni del suo reparto ma anche, attraverso documenti ufficiali italiani ed austriaci, una visione dettagliata delle operazioni avvenute durante la "battaglia del Solstizio" sul fronte del Piave. Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1937, viene arricchito in questa nuova edizione da numerose fotografie e documenti inediti e riproposto al lettore in occasione del centenario della fondazione dei reparti d'assalto.
La chiave dell'Altopiano. Maggio 1916: la caduta di Cima Portule, la battaglia decisiva della Strafexpedition
Paolo Pozzato, Ruggero Dal Molin
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2016
pagine: 160
La caduta di Cima Portule nel maggio 1916 segnò una svolta decisiva dell'offensiva austriaca sul fronte dell'Altopiano. Per la sua riconquista, che rimarrà un autentico incubo per Cadorna ed il nostro Comando Supremo, si combatterà nell'estate del 1917 la "battaglia dell'Ortigara". In questo libro la battaglia viene ricostruita nei suoi dettagli e nelle svolte decisive, attraverso le testimonianze dei protagonisti di ambo gli schieramenti.
La strafexpedition. L'offensiva austro-ungarica sugli altipiani trentini e veneti
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2016
pagine: 416
A cent'anni dalla l'offensiva austroungarica del maggio 1916, meglio nota come Strafexpedition, vengono messi a disposizione del lettore italiano alcuni diari privati e reggimentali del periodo bellico, o immediatamente successivo, che raccontano il punto di vista austriaco su questo evento così determinante nello svolgersi del conflitto. Il lavoro di Paolo Pozzato e Alessandro Massignani, curatori del volume, ha consentito non solo di riscoprire queste memorie, ma anche di analizzarle e integrarle con le fonti italiane in relazione alle azioni più importanti, e talvolta controverse, che videro impegnati gli opposti schieramenti. Hanno quindi potuto ricostruire dettagliatamente l'intero fronte d'operazioni dell'esercito asburgico sugli altopiani di Folgaria, Lavarone, Tonezza e dei Sette Comuni. La Strafexpedition costituì un evento focale nello svolgimento del guerra, non solo perché fu la prima vera battaglia combattuta su di un fronte montano, ma anche perché, con il suo fallimento, determinò, almeno in parte, le sorti del conflitto facendo naufragare l'idea dei comandi austriaci di una felice e rapida conclusione della guerra sul fronte italiano.