La Scuola di Pitagora: Le balene
Verbale di scomparsa. La scrittura di Paul Auster negli specchi della teoria
Andrea Pitozzi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 344
Paul Auster (1947-2024) è stato uno degli scrittori contemporanei che maggiormente si sono misurati con i problemi della teoria della letteratura, soprattutto nelle sue elaborazioni estetiche. A partire da questo assunto, il libro indaga le diverse sfaccettature della scrittura di Auster attraverso l'idea di scomparsa che la attraversa in filigrana, intesa qui sia come tema interno alla narrazione sia come aspetto in grado di mettere in gioco gli universali del racconto, dall'idea di autore alla voce narrante, dai personaggi fino alle configurazioni dello spazio e del tempo. Nel dialogo serrato con alcuni concetti centrali di teorici e filosofi come Maurice Blanchot, Roland Barthes, Gilles Deleuze e Jacques Derrida, tra gli altri, emerge nella narrativa austeriana una linea carsica in cui lo scomparire come processo riflette e intercetta un pensiero del negativo che è andato modificandosi attraverso il tempo, delineando i tratti di una "letteratura della scomparsa" come possibilità alternativa dello storytelling stesso, e della quale proprio Auster risulta uno dei principali rappresentanti nella contemporaneità.
Il ritorno della «diaspora». Migranti italiani di ritorno dagli Stati Uniti nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 216
Nell'immaginario comune, gli italiani che migravano al di là dell'Atlantico lo facevano al fine di stanziarsi in modo permanente nella società di arrivo. Al contrario, gli italiani migrati negli Stati Uniti mantennero spesso una relazione intensa e durevole con i propri familiari e connazionali lasciati in patria. Pratiche transnazionali come l'invio di lettere, rimesse, regali, beni di consumo furono fondamentali per preservare contatti con una realtà a cui si rimaneva legati da vincoli profondi, pur a fronte delle pressioni assimilatorie esercitate dalla società statunitense. Fra queste pratiche transnazionali figurano i ritorni nella terra di origine: visite di piacere, più o meno lunghe, a parenti o amici; viaggi d'affari o patriottici; e anche, rientri permanenti nella terra d'origine, che danno vita alla figura del "migrante di ritorno". Il tema del "ritorno", temporaneo o permanente, assume quindi una certa rilevanza nell'ambito dei Migration Studies e degli Italian American Studies. A questo argomento, in buona parte inesplorato e meritevole di molteplici approfondimenti, è dedicato questo volume, che coinvolgendo storici, letterati, geografi ed esperti di marketing, rappresenta un primo tentativo di analisi interdisciplinare del fenomeno.
All'inseguimento di un filo di lana. Saga familiare e storia etnica nel romanzo statunitense del XXI secolo
Daniele Giovannone
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 256
Mai come negli ultimi vent'anni, lo stereotipo che vede nell'eroe scapolo, nell'uomo solo privo di legami familiari e libero di confrontarsi con l'immensità della natura, l'unico possibile protagonista della letteratura americana, dà mostra di essere per l'appunto solo uno stereotipo. La letteratura americana del XXI secolo ha infatti conosciuto una evidente fioritura del romanzo familiare. Ed è in particolare la forma della saga familiare, il grande racconto corale e intergenerazionale di una famiglia attraverso i secoli, a conoscere improvvisamente una insolita diffusione sul mercato editoriale statunitense. Questo volume si propone di indagare le ragioni di questo improvviso successo, attraverso un'analisi formale della struttura della saga familiare condotta a partire da un pungo di testi esemplari. Che cos'hanno in comune Middlesex e The Brief Wondrous Life of Oscar Wao? Dissident Gardens di Jonathan Lethem e Pachinko della scrittrice coreana-americana Min-Jin Lee? Incrociando l'analisi della saga familiare con le categorie critiche del Bildungsroman e del romanzo storico, il libro intende indagare il funzionamento di questa forma narrativa, e in che modo essa rappresenti i processi di formazione dell'identità individuale e di rappresentazione del materiale storico.
Post-authenticity. The collapse of authentic blackness in the post-soul memoir
Monia Dal Checco
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 376
What's popping? La storia degli Stati Uniti nella cultura popolare del nuovo millennio
Libro
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2022
pagine: 240
Gli Stati Uniti, il paese che per stereotipo sarebbe nato "senza storia", sembra mai come in questo momento ossessionato dal racconto del proprio passato. Non si tratta di una produzione narrativa strettamente rivolta agli addetti ai lavori della ricerca storiografica. Al contrario, negli ultimi anni eventi e personaggi realmente esistiti affollano proprio quei generi narrativi tradizionalmente rivolti al grande pubblico: le serie tv, i fumetti, i blockbuster cinematografici. I saggi raccolti in questo volume si propongono di indagare criticamente questa variegata produzione culturale. La revisione in chiave pop degli eventi cardine della storia americana ha lo scopo di sfidare o riaffermare le interpretazioni storiche, politiche, e ideologiche del passato? Quali sono le connessioni ideologiche e artistiche che si instaurano tra passato e presente, realtà e fiction, tra la memoria storica e la sua rifunzionalizzazione culturale nel contesto americano? La cultura popolare ci aiuta a rileggere sia gli Stati Uniti - ovvero la nazione reale - sia l'America - lo spazio culturale immaginato.
Writing from the Rift. Cosmopolitanism and the Multiracial Condition in Rebecca Walker, Barack Obama, and Mat Johnson
Agnese Marino
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2022
pagine: 272
In the U.S. cultural universe, black/white biracial subjects are often compared to bridges connecting incommunicable worlds. But such a dichotomous image proves inadequate to represent the lived complexities of transracial relationships-the interconnected histories and cultural heritages, the ghost of compromise, the discrepancy between body and identities, the power asymmetries, the collective fears and resentments, and the sense of placelessness that frequently mark the mixed-race experience in the U.S.A.. Analyzing three renowned multiracial self-narratives published at the turn of the millennium-Rebecca Walker's Black White and Jewish, Barack Obama's Dreams from My Father, and Mat Johnson's Loving Day-this work explores the challenges of biracialism through the alternative image of the rift: an intimate narrative space/non-space where the secret, unspeakable continuity between the black and white worlds emerges from the fractures and gaps of the text. With a focus on the authors' travels abroad, it also unveils the links between the condition of never feeling at home and the cultivation of a planetary sense of humanness and responsibility which evokes a neo-cosmopolitan ethos.
La posta in gioco. I giochi e il ludico nei racconti di Toni Cade Bambara, Rita Ciresi e Grace Paley
Cristina Di Maio
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2022
pagine: 312
Cosa spinge i giocatori e le giocatrici a giocare? Quali obiettivi si prospettano all'orizzonte, e con quali mezzi si è disposti a raggiungerli? E anche: esiste una posta a cui ambire, se si sceglie di non stare al gioco? Ma soprattutto: qual è la posta in palio, nel raccontare storie di giochi e di ludico? Questo volume approfondisce tali questioni nei racconti della scrittrice afroamericana Toni Cade Bambara (1939-1995), dell'italoamericana Rita Ciresi (1961-) e dell'autrice di origine ebrea russa Grace Paley (1922-2007). Esaminando le rappresentazioni dei giochi (attività inquadrate in una cornice spaziotemporale definita, con mosse e ruoli chiaramente individuabili ed esiti misurabili) e del ludico (la performance di un'attività riconoscibilmente giocosa, ma non inscritta in una cornice formale rigida e dagli esiti non misurabili), il libro ne evidenzia l'intreccio con le categorie di genere, razza/etnicità e classe, e indaga criticamente l'uso letterario dei giochi e del ludico interpretandone la ricorrenza tematica e il rapporto con la trasgressione come una strategia estetica dal preciso intento socio-politico.
In filigrana. Poesia arabo-americana scritta da donne
Lisa Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 128
Prendendo ispirazione dalla raffinata tecnica artigiana nota in oreficeria come filigrana, il volume intende mettere in risalto il minuzioso lavoro di intreccio e saldatura di filamenti linguistici, culturali ed estetici realizzato dalle poete arabo-americane e visibile per lo più in trasparenza nelle loro opere. Per Naomi Shihab Nye, Mohja Kahf, Suheir Hammad e Etel Adnan - si argomenta - la poesia non è mai espressione estetica fine a se stessa, né mero strumento di rivendicazione identitaria e politica, e neppure un mezzo per fornire informazioni su culture lontane rappresentate in modo spiccio come esotiche. Al contrario, la loro poesia si fa carico di dilemmi e preoccupazioni che riguardano l'umanità tutta. Impreziosita con orditi linguistici complessi, arricchita di alleanze interculturali e interrazziali originali, e traforata con aperture inaspettate e dunque sorprendenti, la loro poesia esprime un ethos pacifista e ambientalista destinato a modificare profondamente non solo il modo in cui percepiamo l'umanità, ossia oltre il paradigma Io vs. l'Altro, ma anche il mirabile cosmo che ci ospita.
Panda in the promised land. Soggettività cinese americana tra multiculturalismo liberale e nuove alleanze
Fulvia Sarnelli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 248
La comunità asiatica americana si interroga ormai da alcuni decenni sull’esistenza e sulla validità politica e concettuale del soggetto Asian America(n), e la valenza strategica di continuare a riconoscersi dal punto di vista etnico e politico in tale soggetto è divenuta ancor più controversa nel contesto del passaggio dal multiculturalismo liberale alla globalizzazione neoliberale. Focalizzandosi sulla rappresentazione letteraria della soggettività asiatica americana e particolarmente cinese americana, questo volume sceglie la scrittrice Gish Jen e lo scrittore Alex Kuo per esplorare, attraverso un’analisi ravvicinata di alcuni loro testi, due aspetti di una “tradizione” letteraria che della questione identitaria ha fatto sia la sua radice, sia la sua vexata quaestio più dibattuta: da un lato, l’eccezionalismo asiatico americano che attraverso la master narrative del capitalismo liberale e pluralista sembrerebbe riaffermare la white supremacy; dall’altro, le scelte etiche che, aprendo la strada a possibilità di lotta interetnica e interclassista, permettono nuove alleanze e allineamenti strategici.
Un'etnicità complessa. Negoziazioni identitarie nelle opere di John Fante
Elisa Bordin
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 240
Questo volume prende in esame lo scrittore californiano di origini italiane John Fante, proponendo nuove letture critiche della sua produzione letteraria attraverso un'estesa analisi dei suoi capolavori più noti come "The Brotherhood of the Grape" e "Ask the Dust", ma anche di opere minori e incompiute come "The Little Brown Brothers", "My Dog Stupid" e "The Road to Los Angeles". Attraverso un approccio intersezionale e l'uso di strumenti della critica postcoloniale, questo studio mette in dialogo i protagonisti italoamericani con gli altri gruppi etnici presenti nei lavori dello scrittore, facendo emergere l'articolazione dell'etnicità con le categorie di razza, classe e genere. Alla centralità della cultura di discendenza, visibile nell'analisi della figura paterna, si affianca così lo studio di personaggi come la chicana Camilla Lopez, i filippini Julio Sal e Cristo Sierra, o il cane giapponese Stupido, che gettano luce su un interesse per le molteplici diversità americane. Ne esce un'immagine di John Fante come scrittore della complessa negoziazione identitaria negli USA, che ne espande l'importanza ben oltre il ruolo di padre della letteratura italoamericana.
The insuperability of sensation. Indagini letterarie tra mente, corpo e «affect»
Pilar Martinez Benedí
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2019
pagine: 168
Qual è la relazione tra la mente e il mondo? In che modo conosciamo l'altro? Queste domande acquistano rinnovata attualità grazie al recente successo delle neuroscienze cognitive, le quali studiano prevalentemente il cervello quale supporto fisico di processi mentali apparentemente razionali e universali. Questo volume si propone di complicare tale idea di cognizione, combinando la critica cognitiva ad altri approcci (teoria del corpo, affect theory, disability studies) che valorizzano svariate forme di pensiero, riconoscendo il ruolo delle emozioni e dell'affect nel pensiero e prestando una crescente attenzione alle differenze individuali. Attraverso diversi testi letterari che ripercorrono svariati punti cronologici e culturali della tradizione angloamericana, la letteratura si presenta qui come un mezzo più immediato e meno asettico di un laboratorio per indagare la mente umana. I lavori di Herman Melville, Edith Wharton e Colson Whitehead ci invitano a riflettere su processi cognitivi che sono quasi irriconoscibili, lontani dalle forme note del pensiero astratto.
La città contesa. Sessualità e appropriazione dello spazio urbano a New York negli anni Settanta
Vincenzo Bavaro
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2018
pagine: 144
"Una discarica con profonde ambizioni artistiche": è così che Edmund White definisce la New York degli anni settanta. Una città in bancarotta, invasa dai rifiuti, devastata dal crimine e dal caos, uno spazio in cui il pubblico e il privato si confondono, che nella sua impermanenza e "porosità" ricorda la Napoli di cui scrisse Walter Benjamin. Eppure in quegli anni – fra l'entusiasmo e l'irriverenza degli anni sessanta, e il conservatorismo e i nuovi assetti economici degli anni ottanta – New York fu teatro di una serie di significative trasformazioni culturali e urbane. Quello che emerge da un'analisi dei suoi movimenti sociali e culturali è una nuova idea di rivendicazione, di contestazione e infine di produzione dello spazio urbano. Questo volume prende in esame alcuni esempi di contestazione del territorio cittadino, mettendo in luce il rapporto con la città e le dinamiche interne delle comunità che li hanno animati: dall'attivismo portoricano ad Harlem all'affermarsi delle saune gay a Manhattan, dalle proteste contro il film Cruising fino alle comunità evocate dai due recenti memoirs di Eileen Myles e Edmund White.