La Vita Felice: Saturnalia
Breviario di storia romana
Rufio Festo
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 204
Una (geo) storia romana ab Urbe condita fino all'imperatore Gioviano (364) ridotta ai minimi termini, una rapida rassegna dell'orbe romano illustrato nelle aree geografiche che lo compongono delle quali viene per lo più indicato solo il come e il quando (e qualche volta da chi) esse sono state provincializzate. Un libro dallo stile semplice, a volte quasi elementare, schematico e incalzante: semplice quale si richiedeva a un breviario (il più breve della storiografia latina), schematico quale doveva essere un documento ufficiale della cancelleria imperiale del IV secolo, incalzante quale era stata (o almeno così sembra alla lettura) la sottomissione di una gran parte del mondo antico di fronte alla conquista romana; una conquista che da qualche secolo sembra essersi arenata nei teatri orientali, quelli su cui il Breviario di Festo si sofferma più a lungo, rallentando il suo racconto là dove hanno rallentato (e continuamente rallentano) le stesse legioni e soffermandosi a dare qualche dettaglio in più in vista di un'ennesima e imminente guerra in queste zone; guerra che non si sarebbe mai verificata e a cui non è chiaro se l'autore, nella sua neutra concisione, guardi con speranza o preoccupazione.
Sulla curiosità. Testo greco a fronte
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 150
Il tema affrontato in questo agile trattato, la curiosità, è uno di quelli che, come sempre fa Plutarco, tagliano trasversalmente l'esperienza umana, caratterizzandola in maniera netta, nei suoi aspetti sia positivi che negativi. O meglio, in quegli aspetti che a seconda del punto di vista e delle differenti prospettive vengono giudicati positivi o negativi. In questo senso, è proprio la riflessione plutarchesca sulla curiosità che ci porta, in una logica di autoreferenzialità e autoconsapevolezza, ad allargare il campo semantico ed esperienziale di tutti i fenomeni, intellettivi e comportamentali, che afferiscono alla curiosità. Le notizie su Plutarco sono ricavabili dalle sue numerose opere che consegnano ai posteri l'immagine di un uomo attento, acuto e sensibile osservatore dei suoi simili. Omero lo avrebbe denominato polytropos, un uomo "versatile". Prefazione di Simona Beta.
Mimiambi. Testo greco a fronte
Eronda
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 279
Nella letteratura greca vengono detti mimiambi i mimi scritti in versi giambici. Il mimo proponeva la messa in scena di azioni che intendevano imitare gli aspetti quotidiani della realtà, con protagonisti appartenenti al ceto più umile, ed era probabilmente di origine popolare. Sebbene Eroda non possa essere considerato un autore "maggiore", bisogna dargli il dovuto riconoscimento a livello artistico per avere scritto opere tra le più interessanti e divertenti di età alessandrina. In questa edizione il lettore troverà tutti i mimiambi di Eroda a noi noti (compresi i frammenti), ognuno accompagnato da una introduzione per agevolare la comprensione del testo. Questa edizione è basata su quella edita nel 1987 da I.C. Cunningham per la "Bibliotheca Teubneriana". Prefazione di Michele Napolitano.
Medea. Testo latino a fronte
Blosso Emilio Draconzio
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 176
Medea è una delle figure mitologiche femminili più note. Il mito di Medea e Giasone contiene diversi elementi interessanti per i lettori che verranno esaltati dalla maestria poetica di Draconzio e dalla sua capacità di avvincere il lettore con uno stile espressivo e prezioso. Al contrario di altri autori, Draconzio non ricava Medea da un'opera precedente, ma crea una versione originale. La sua "Medea" bene rappresenta il gusto di un'epoca e il modo di lavorare con i classici da parte dei letterati. Il pubblico di Draconzio doveva provare piacere nel leggere un prodotto di tradizione ma insieme innovativo, capace di riproporre una storia nota in modo gradevole e a tratti sorprendente, sia per contenuto che per stile. Il poeta-retore raggiunge così egregiamente il suo scopo.
Frammenti etnografici. Testo greco e latino a fronte
Posidonio
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 192
L'etnografia antica ha il suo vertice nel filosofo stoico Posidonio di Apamea (135-50 a.C. circa), una mente universale alla Leonardo, che nelle Storie purtroppo giunte fino a noi solo in frammenti - elimina con l'autopsia secolari pregiudizi nei confronti dei barbari e con un'accurata critica delle fonti errori e leggende, spiegando con una salda teoria filosofica l'uguaglianza di fondo e al contempo le diversità tra i popoli. Al centro delle sue ricerche, che riguardano comunque tutte le genti gravitanti attorno al mondo greco-romano, ci sono i Celti, coraggiosi, forti e sani, contrapposti ai popoli orientali, in piena decadenza tra lussuria e superstizione. Ma Posidonio si rivela anche grande scrittore, capace di descrizioni precise e divertenti in uno stile limpido e vivace. Non è certo un caso che Cesare, Diodoro, Strabone e Plutarco gli siano profondamente debitori.
I lirici greci. Testo greco a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 288
Boncinelli, genetista italiano nato a Rodi e appassionato grecista, si cimenta con la tradizione dei lirici greci classici, che nell'arco di due secoli hanno lasciato un patrimonio ineguagliato di capolavori poetici assoluti. Da Mimnermo ad Alcmane, da Archiloco alla divina Saffo, da Alceo ad Anacreonte, da Ibico a Simonide di Ceo, è tutto un susseguirsi di nitidi, struggenti componimenti che cantano la quotidianità e l'intimità, le virtù umane, il valore e soprattutto l'amore, con una varietà di toni e di accenti che non ha uguale in nessun'altra letteratura. Il volume presenta un'ampia scelta personale (i miei lirici greci) del curatore.
La tranquillità dell'animo. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 228
"Habes, Serene carissime, quaepossint tranquillitatem tueri, quae restituere, quae subrepentibus uitiis resistant" così Seneca chiude il dialogo scritto all'amico Anneo Sereno che, confessandogli di essere assalito dal vizio dell'incostanza, chiedeva una cura ai suoi mali. Ma Seneca, medico dell'anima, rivolge questa sua opera, una delle più armonizzate e compiute del corpus, a tutti gli uomini affetti dalla stessa malattia di Sereno: quale consigliere di Nerone, all'apice del successo e della carriera politica, da anni al vertice della società romana, il prosatore-filosofo latino ben conosceva (e altrettanto bene sapeva descrivere) l'inquietudine dei suoi contemporanei divisi tra ambizione pubblica e desiderio del ritiro, amore dell'opulenza e aspirazione alla temperanza, noia della vita e timore della morte, orgoglio di appartenere alla classe dirigente della civiltà padrona del mondo e coscienza della caducità propria di ogni essere umano (soprattutto se sottoposto all'arbitrio di un signore assoluto). A costoro Seneca rivolge un invito alla moderazione, allo sforzo verso un difficile equilibrio psicologico che possa resistere alle trepidazioni offerte dalla vita di ogni giorno e garantire una tranquillitas il più durevole possibile; un obiettivo ambizioso, eroico nella sua apparente modestia, che ricorda al lettore come Seneca continui a essere direttore di anime anche quando sembra smorzare un po' i toni e moderare il rigore di maestro stoico.
Le Baccanti. Testo greco a fronte
Euripide
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 280
Composta da Euripide sul finire della vita, mentre era ospite del re Archelao di Macedonia (408-406 a.C), le Baccanti sono una tragedia dal ritmo incalzante e di eccezionale tenuta scenica, che condensa nella storia dell'inesorabile vendetta di Dioniso contro l'empio Penteo una molteplicità di questioni intorno all'essenza della vita, e dell'arte che forse meglio di tutte la rappresenta, quella dell'illusione teatrale. Di tutta la produzione tragica ateniese, nata e cresciuta all'insegna del culto dionisiaco, questa è l'unica tragedia superstite in cui il dio del teatro compaia in veste di attore principale della vicenda, e una delle opere più stimolanti del teatro di Euripide per l'inesausta ricchezza degli spunti di riflessione che offre al lettore, per la straordinaria suggestione di un testo che sa riproporsi, a distanza di secoli, con la profondità ancora intatta del genio, non meno capace di parlare a un pubblico distante nel tempo e nello spazio per il fatto di aver saputo cogliere e rappresentare le inquietudini e le problematiche di una determinata epoca e di un determinato luogo.
Minosse o della legge. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 140
È stato autorevolmente affermato che la leggenda relativa a Minosse sia al centro del dialogo platonico che, non a caso, ne porta il nome. Notissimo personaggio legato alla mitologia cretese, la figura di Minosse e la sua identità non sfuggono alle contraddizioni di cui abbonda il mito greco: sovrano saggio e sommamente giusto o tiranno crudele ed efferato. E, nel dialogo a lui intitolato, Platone ci indica una via che consente a noi di comporre questa contraddizione. Ma il vero tema del dialogo - di cui fa fede il sottotitolo - è quello della legge, della sua essenza, della sua funzione, nonché dei rapporti tra legge, giustizia e politica. E dato intuire come si tratti di temi di strettissima attualità che ci dimostrano - ce ne fosse bisogno - come attingere alla fonte del pensiero greco significhi, per noi occidentali, recuperare, almeno in parte, la consapevolezza della nostra identità.
Epigrammi erotici. Testo latino a fronte
Marco Valerio Marziale
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 266
Gli epigrammi di Marziale sono sempre stati circondati da pregiudizi per il loro linguaggio schietto quasi fino alla brutalità. Ma come sono i suoi famigerati versi erotici e lascivi? Che genere di eros trasmettono al lettore d'oggi, abituato a tante forme di letteratura erotica? In questi brevi e fulminanti componimenti Eros non è più un dio, è già porno senza però essere ancora satanico e maledetto. Satana ancora non c'è, e neanche De Sade, l'oscenità stessa non è mai turpe ma diretta e decisa, senza mezzi termini o chiaroscuri. E vitalità piena, rotonda, sfrontata e geniale. Non suscita mai il disgusto, ma semmai la risata. E comica e scurrile, mordace e surreale. Marziale ha portato il genere dell'epigramma al suo vertice, ne ha fatto un genere romano e gli epigrammi erotici sono il segno più caratteristico e intramontabile della sua arte.
Frammenti e testimonianze latine. Testo latino a fronte
Gaio Cilnio Mecenate
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 296
Mecenate è solitamente ricordato come l'uomo che fece da anello di congiungimento tra due gloriose espressioni del mondo romano: la grandezza imperiale del neonato potere augusteo e la gloria letteraria degli autori destinati a costituire il canone classico della poesia latina (Virgilio, Orazio e Properzio). Questo ruolo di primo piano riconosciuto a Mecenate dall'età moderna è curiosamente difficile da ritrovare nelle testimonianze antiche a lui coeve o poco seguenti la sua morte. Gli autori latini sono infatti inclini a considerare Mecenate quasi come una comparsa, dedicandogli menzioni più o meno fugaci all'interno delle loro opere dalle quali si ricava un ritratto poco definito e per molti versi inaspettato. Dopo l'omaggio molto stilizzato - tributatogli dai suoi poeti, Mecenate quale protettore delle lettere fatica a emergere nella letteratura latina, la quale, dopo aver lasciato in semioscurità il peso politico del ministro di Augusto, preferisce ricordarlo o come esempio di mal costume molto poco romano o, soprattutto, quale cattivo scrittore d'avanguardia, tramandandoci un non disprezzabile numero di frammenti. A più di cento anni dalla prima edizione scientifica di questi frammenti e a cinquanta dalla prima monografia che riuscì a ricostruire una figura ben delineata del personaggio sul poco materiale a disposizione, la presente edizione vuole rimettere a disposizione questo materiale...
Le incredibili avventure al di là di Thule. Testo greco a fronte
Antonio Diogene
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 100
Nelle notti spettrali e infinite di Thule, una terra dalla consistenza indistinta, circondata da un mare ghiacciato, Dercillide narra al suo amante Dinia tutte le favolose vicende che l'hanno portata fin lì, vittima di un incantesimo che le consente di vivere solo durante la notte. "Le incredibili avventure al di là di Thule" di Antonio Diogene sono rappresentate per noi solo dal riassunto contenuto nella "Biblioteca" del patriarca bizantino Fozio e da un paio di frammenti papiracei; anche così, si riesce comunque a ricostruire il senso della complessa architettura del romanzo, che si estendeva per 24 libri e si proponeva di superare i confini del credibile e dell'incredibile, offrendo al lettore una sequenza di storie straordinarie, anche al di là di quello che era considerato il limite estremo delle terre, il favoloso Nord dell'isola di Thule, simbolo dell'irraggiungibile, iperbolico paradigma di inaccessibile lontananza, miraggio per antonomasia: insomma, a tutti gli effetti "l'isola che non c'è".

